16/07/2013

conferenza stampa di presentazione della candidatura in preparazione…

…essenzialmente decidere la data, il luogo, l’ora perché ciò che occorre dire è già qui!!!

miko somma

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15/07/2013

bene, fine settimana di riposo (si fa per dire) agricolo…ora al lavoro che è tanto!!!

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Comunicato stampa di Comunità Lucana

questa nota stampa non è stato inviata al sito istituzionale di basilicatanet, visto quanto già da noi espresso circa l’opera di confusione che puntualmente viene messa in atto o per imperizia (e ci può stare visti i criteri) o per cosciente manipolazione bulgara (cosa molto più probabile) delle affermazioni dei comunicati, il cui senso non andrebbe distorto, ma semmai solo adeguato alle esigenze di spazio concessogli in ciò che dovrebbe essere una sorta di rassegna dei comunicati inviati

 

 

Non meritiamo più boiardi, baroni, maghi e pifferai

Logica vorrebbe che in questo momento storico lucano si ponesse al centro delle riflessioni sull’ormai prossima scadenza elettorale regionale la considerazione che non è più il tempo dei candidati di parte, della parte dominante o dell’equilibrio tra le sue componenti, ma di un forte candidato presidente che sia l’espressione di un programma condiviso tra il più ampio ventaglio delle forze politiche, e ciò certo non in nome di governi di unità o di salvezza che suonano al meglio come inciuci, ma della semplice e forse anche banale constatazione che, visti i piccoli numeri della nostra regione, e quindi le realtà ed i bisogni che da essi derivano, e visti gli appetiti vigenti sul nostro territorio ed i grandi numeri economici di quegli appetiti, è il senso di una profonda coesione tra i lucani intorno ad un progetto l’unica strada percorribile per dare un futuro a questa terra.

Progetto che ovviamente non può non tener conto che i ritardi storici sui processi di sviluppo, lungi dal poter essere ragionevolmente colmati con infrastrutture che nessuno realizzerà e con investimenti che nessuno metterà a disposizione, se da un verso possono essere considerati un fallimento di strategie finora messe in campo pensando all’industria agevolata ed inutilmente ri-agevolata, dall’altro ci aprono prospettive di un nuovo sviluppo fondato proprio sul quel “vuoto” dell’esistente, quindi sulla possibilità di percorrere linee evolutive della nostra economia impossibili altrove, ma praticabili da noi – pensare ad un’economia strettamente legata alla conservazione dell’unicum ambientale-culturale ha la valenza dei numeri innescabili proprio sulla conoscenza di quell’unicum come motivo di consumo delle derrate alimentari qui prodotte, come un turismo della lentezza e dell’inconsueto qui praticabile, come settore della bio-edilizia e della tecnologie-green sostenibili qui allocabile e via discorrendo ogni voce di quel lungo ed articolato, certo complesso, programma che è consultabile sul nostro sito.

Linee evolutive fondate su ragionevoli analisi e su altrettanto ragionevoli prospettive che esistono solo nel programma che Comunità Lucana propone sin dal 2010, aggiornate e ripresentate questo inverno in occasione delle politiche a cui abbiamo partecipato esclusivamente per parlare di un progetto per la nostra terra, e che sin qui risulta l’unico programma esistente, fatta salva qualche pedestre imitazione del tutto fuori contesto, seppur soddisfacente in termini di condivisione di minimi comuni denominatori programmatici che da tempo stimoliamo attraverso il dialogo con le forze politiche allo scopo di potere innalzare il livello medio della proposta politica per questa terra.

Questa unicità è ancor più rimarcabile nell’evidenza del vuoto spinto della proposta altrui e ci spinge a continuare così la nostra azione di condivisione fatta di dialogo concreto, ma tutto ciò evidentemente non basta per costruire approdi pragmatici sintetizzabili in un assetto per queste prossime elezioni che riteniamo non possano più giocarsi né sui numeri di una forza rispetto alle altre, né sulla costruzione di quelle maggioranze senza programmi che finora hanno contraddistinto la nostra politica regionale.

Inutile negarsi che la regione è in un momento particolare della propria storia sociale ed economica, un momento che non è più affrontabile con forze politiche ormai distaccate con le proprie basi che non comprendono più comportamenti e prassi ormai avulse da ogni pur ragionevole contatto con la realtà, ma certo non affrontabile con movimenti eterogenei che fondano le proprie identità sull’essere “contro” e su un senso di profondo odio che diviene più o meno labile identità eretta a motivo, occorre serietà e maturità da parte di tutti per comprendere che questa regione necessita di un progetto che funzioni e che dia risposte concrete ai bisogni concreti della gente – al mettere insieme il pranzo con la cena, per esser chiari – e dare prospettive a generazioni ormai prostrate dal vedere consumati i propri anni nelle attese inutili delle promesse o nello scoramento che porta alla fuga, un progetto che necessita della partecipazione il più possibile disinteressata del più ampio ventaglio di forze politiche e dei loro numeri al solo ed esclusivo servizio della regione e dei suoi abitanti.

Occorre quindi il nuovo per costruire il nuovo e praticarlo con la visione, la determinazione e l’onestà.

A questo scopo lancio la mia personale candidatura alla presidenza della regione, allo scopo di legare il nostro programma, la mia persona e la nostra sigla ad un patto sincero tra forze politiche più attente alla necessità di cambiare non solo nomi e prassi, ma obiettivi, e movimenti o parti di questi che siano in grado di distaccarsi dalle etero-direzioni e guardare oggettivamente alla loro terra, perché è questa terra e tutti noi che non meritiamo più boiardi, baroni, maghi e pifferai.

Espliciteremo il senso di questa candidatura in una conferenza stampa ed un incontro pubblico.

Miko Somma, segretario regionale di Comunità Lucana

 

l’in…giustizia fiscale…

11/07/2013

ansa – ROMA – Dal 2000 al 2012 grazie alla lotta all’evasione sono stati emessi ruoli per 807,7 miliardi di euro. La somma effettivamente riscossa in questi 13 anni è di 69,1 miliardi di euro. E’ quanto risulta da alcune tabelle consegnate dal ministero dell’Economia alla Commissione Finanze della Camera….

e qualcuno vuole ancora parlare di lotta all’evasione?

ma vi posto in dettaglio un sunto del lancio ansa…

Allarme evasione fiscale mancano 500 miliardi

Dal 2000 emessi provvedimenti per riscuotere 807 miliardi ma solo 69 sono stati recuperati

ROMA – Dal 2000 al 2012 grazie alla lotta all’evasione sono stati emessi ruoli per 807,7 miliardi di euro. La somma effettivamente riscossa in questi 13 anni è di 69,1 miliardi di euro. E’ quanto risulta da alcune tabelle consegnate dal ministero dell’Economia alla Commissione Finanze della Camera. Nel tempo le somme della lotta all’evasione che vengono effettivamente riscosse dalla società di riscossione (Equitalia) ammontano al 20%. “A seguito del decorso di un decennio dall’affidamento del carico all’agente di riscossione, il dato del riscosso tende strutturalmente ad attestarsi intorno al 20%”, ha detto il vice ministro all’Economia Luigi Casero rispondendo ad una interrogazione parlamentare alla Commissione Finanze della Camera. “Ne consegue – ha aggiunto Casero – che anche l’andamento delle riscossioni relative agli anni di più recente affidamento, ancorché sicuramente influenzato dal peggioramento del quadro economico di riferimento, potrà essere valutato nella sua effettività solo allorquando, nei prossimi anni, si sarà ormai consolidato”.

Il carico dei ruoli da riscuotere ammonta teoricamente a 545,5 miliardi di euro ma di questa somma 107,2 miliardi riguardano soggetti in fallimento.  Ammontano a 18,6 miliardi di euro i ruoli che Equitalia deve  riscuotere ma che sono oggetto delle rateazioni accordate ai  contribuenti in temporanea situazione di obiettiva difficoltà.

Non tutto il carico dei ruoli, le somme ricavate dalla lotta all’evasione, può essere effettivamente riscosso, ha detto il vice ministro all’Economia Luigi Casero rispondendo ad  una interrogazione in Commissione Finanze della Camera del presidente  Daniele Capezzone Pdl e di Enrico Zanetti (Sc). L’Agenzia delle Entrate “con riferimento ai residui attivi al 31 dicembre 2012 inoltrati dalla Ragioneria Generale, ha comunicato una percentuale di abbattimento pari all’82%”. …Per quanto riguarda i carichi previdenziali, “l’Inps ha comunicato per le vie brevi – riferisce ancora Casero – di considerare quale quota di presunti crediti inesigibili, rispetto al totale dei crediti da riscuotere, una percentuale pari al 44%”.

Per il vice ministro all’Economia Luigi Casero, il carico residuo dei ruoli fiscali da riscuotere riguarda in gran parte debitori per oltre mezzo milione di euro. “Al 31 dicembre 2012, oltre l’80% del carico residuo era riferibile a debitori iscritti a ruolo per importi complessivamente pari o superiori a 500.000 euro (121.409 soggetti per un carico netto residuo da riscuotere pari a 452 miliardi di euro)”.

….Ecco una tabella con i dati depositati dal ministero dell’Economia alla Commissione Finanze della Camera.

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LOTTA   EVASIONE, I RUOLI DA RISCUOTERE DA 2000 A 2012 (DATI IN MLD EURO)

Carico ruoli affidato totale    807,7 mld euro                 

Carico sgravato totale          193,1                          

Carico riscosso                 69,1                           

Carico residuo                  545,5                          

di cui Sospeso                  20,8                           

di cui Fallimenti               107,2

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da questi dati drammatici non emerge solo la complessità della “macchina del recupero dell’evasione” che ovviamente deve tenere conto dei tempi e delle pratiche oppositive all’emissione dei ruoli, ruoli che troppo spesso sono stati portati in bilancio come partite attive, mentre l’incasso reale, quindi la vera partita attiva, non era stato portato a termine, ma evidenzia un dato, quello che la maggior parte (80%) di ciò che deve essere recuperato appartiene a grandi evasori, soggetti cioè che hanno evaso oltre il mezzo milione di euro, con ciò connotandosi un accanimento della riscossione nei confronti di soggetti deboli ed una sostanziale impunità dei maggiori evasori… 

e mentre i “poveri cristi” affogano nelle maglie degli orrendi meccanismi di recupero di equitalia, stiamo ancora a chiederci se non sia il caso di varare norme penali ad hoc per costoro* che inizino ben prima del tentativo di riscossione?

*ovviamente per analisi logica della frase, ma a scanso di equivoci, per costoro si intende i grandi evasori

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11/07/2013

questo governo e questa maggioranza non vanno bene, non sono mai andati bene, frutto come sono di un percorso scientificamente preordinato per procrastinare il precedente e per convincere che non c’era altra soluzione…e grillo è “capitato lì per caso” a rinforzare tutto ciò, non casualmente svelando finalmente oggi le sue carte e parlando di una ristrutturazione del debito che suona molto rothschild

miko somma

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(ANSA) – WASHINGTON, 10 LUG – Video per 24 ore al giorno che mostrano tutte le attivita’ favorite dagli amici a quattro-zampe: rincorrere un palla, nuotare, saltellare in un prato, annusare i propri simili. Arriva in America dal 1 agosto il primo canale televisivo solo per cani…sperimentata a San Diego con successo e dal prossimo mese sara’ disponibile a livello nazionale: i brevi video sono stati tutti pensati ed ideati per rilassare e divertire i cani mentre i padroni sono al lavoro…

l’inno all’inutilità made in us (e pensare che per tanti sono ancora un modello), ma una domanda mi assale…come hanno realizzato che ai cani piace?…le domande le faceva mannheimer?

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10/07/2012

qualcuno ha chiamato il voto sulla sospensione dei lavori una pausa di riflessione…vogliamo invece chiamarla pausa di flessione?…

flessione della democrazia in nome dell’interesse di berluskoni e della sua banda di accoliti e di chi, anche a sinistra, crede che qualche e qualunque provvisoria stabilità di governo sia barattabile con la sostanza di un ordinamento che recita che la legge è uguale per tutti e tutti sono uguali di fronte alla legge e che è, a buona ragione, il fondamento stesso della democrazia

miko somma

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10/07/2013

“La gente vuole prendere i fucili, i bastoni e sono io a dire proviamo ancora con i metodi democratici”, dice Grillo…ed io aggiungo “perché non sveli per chi lavori”?

miko somma

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10/02/2013

Avanziamo solo una richiesta di sospensione dei lavori parlamentari per oggi e domani per consentire al nostro partito di tenere una assemblea permanente e la direzione nazionale. Penso che sia un atto dovuto da parte del Parlamento in segno di rispetto per il nostro dibattito, le nostre scelte, le nostre discussioni”, ha detto il capogruppo del Pdl Renato Brunetta chiarendo la posizione del suo partito…

ah si, e dei cittadini italiani, per i cui soli interessi dovrebbe lavorare il parlamento, lei ed il suo partito avete qualche forma di rispetto?

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10/07/2013

la cassazione recupera in extremis con l’udienza del 30 luglio la prescrizione di uno dei reati del caso mediaset, schifani chiede la sospensione dei lavori al senato, brunetta alla camera…spero sia chiaro quanto la sorte di berluskoni sia la determinante di ogni azione del pdl…e la chiamano politica…

spero che qualcuno si vergogni dell’occasione avuta e sprecata…ma forse non era sprecata, forse era del tutto voluta, no?

miko somma

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09/07/2013

le critiche dovrebbero essere sempre ben accette da tutti…aiutano a crescere ed insegnano a dialogare…chiaro che lo stato esistenziale e di sana e robusta costituzione di chi le pone è un discrimine di non poco conto

miko somma

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il paese del silenzio

pubblico da un articolo del quotidiano (non ho avuto modo di chiedergli il permesso, ma spero non sia un problema) questa magnifica e sontuosa suggestione della nostra regione che ci consegna mariolina venezia

 

IL PAESE DEL SILENZIO

Della Basilicata mi ha sempre colpita il silenzio. Un silenzio tangibile, di una consistenza che immagino simile a quella dell’acqua…

di MARIOLINA VENEZIA

IL PAESE DEL SILENZIO                        
 

Della Basilicata mi ha sempre colpita il silenzio. Un silenzio tangibile, di una consistenza che immagino simile a quella dell’acqua. Fiumi di silenzio scorrono fra i solchi delle colline aride, nelle spaccature dell’argilla costeggiano le rotabili, immergono i paesini sui cucuzzoli nella stessa invisibile sostanza. O forse, come se col tempo si condensasse e diventasse materia, il silenzio è proprio ciò di cui sono fatti i calanchi di Craco, le colline che costeggiano il Bradano e il Basento, il tufo dei Sassi di Matera, le rocce delle dolomiti lucane. Tutta la Basilicata mi sembra fatta di questa sostanza immateriale, e forse è il motivo per cui  guardandola dai finestrini di una macchina o di un treno non ho mai avuto dubbi: mi trovavo in un paesaggio interiore, uno specchio di ciò che avevo dentro, che nello stesso tempo mi conteneva. 

Per anni sono arrivata in Basilicata da Bari, col trenino delle calabrolucane. Venivo in genere da un lungo viaggio, che dal luogo dove avevo scelto di abitare mi riportava nella mia terra di origine. La calabrolucana era lentissima. Ci metteva circa due ore per percorrere i cento chilometri che separano Matera da Bari. Era una specie di trenino del far west, che si fermava in stazioni deserte dove non saliva e non scendeva nessuno. Dopo un po’ che ero lì sopra il paesaggio pugliese iniziava a spogliarsi, a diventare più essenziale, la terra cambiava colore, finché verso Altamura mostrava le sue ossa. Pietre disposte in forme antropomorfe affioravano nelle ondulazioni dei campi. Antichi ripari di pastori o villaggi preistorici, ricordo di vicinanze ormai incomprensibili fra l’uomo e la natura. 

Avanzando, si entrava nella leggenda. 

Il tragitto della calabrolucana era per me una specie di percorso iniziatico, che mi permetteva di lasciarmi alle spalle il tempo concitato da cui venivo per quello della Basilicata, così lento da diventare ingannevole. Un po’ sovrappensiero per le emozioni del ritorno e la stanchezza del viaggio, non mi sarei meravigliata di veder spuntare gli apaches. Perché in quel rallentamento sembravano poter coesistere i dinosauri, gli sceriffi degli spaghetti western e visioni venute dal futuro.

Stretta fra la nostalgia, l’ansia e la stanchezza, nascevano lì quasi tutte le mie storie. 

Vecchie strutture mitiche ridiventavano attuali tracciando dei drammi piccolo borghese. L’immagine di una vecchia masseria persa nel nulla, sullo sfondo delle linee precise e ondulate dei campi, diventava il punto di partenza di una storia di fantascienza in cui non si parla di marziani ma di sentimenti. Un paese lontano mi faceva pensare a una Giocasta venditrice di corredi. Sono i  miei film non realizzati, quelli rimasti nel cassetto, in un luogo sospeso fra l’antica Grecia e l’America. Perché non potevo vedere una pompa di benzina in mezzo al grano senza pensare a uno di quegli stati americani dal nome esotico, Texas o Wyoming, e a qualche storia di sesso torrido, oppure un paese arroccato senza immaginarlo abitato da antiche dinastie di re pastori, coi loro drammi passionali. Il paesaggio spoglio della Basilicata permette di sognare, i suoi spazi vuoti reclamano l’inventiva.

Più tardi mi sono trasferita a Roma, e ho comprato una macchina, così la Basilicata ho iniziato ad approcciarla dall’altra parte. Provenendo dalla Campania, dalla strada che da Sicignano va verso Potenza, e poi di lì attraverso la basentana fino a Matera.

Ho visto il cielo diventare azzurro come i colori a matita dei bambini, mentre attraversavo le dolomiti lucane. Ho visto volare uccelli che supponevo essere falchi. Ho immaginato i briganti che scendevano dalle foreste. Ho fantasticato sul nome di un paesino, Savoia di Lucania, immaginando le truppe di re Vittorio Emanuele inerpicate sulle colline. Altre storie, altre fantasie venivano a farmi compagnia durante il viaggio.

L’eleganza del paesaggio, certi giorni, mi ha suggerito sfilate immaginarie. Vestiti di oro opaco come il grano maturo. Accostamenti più audaci e raffinati, col marrone bruciato della terra e l’azzurro leggero del cielo. Stoffe impreziosite dal grigio delle pietre sul verde scuro dei licheni. I mille colori dei fiori sui prati primaverili. Mai una caduta di gusto, un eccesso, una nota stonata.

La Basilicata è un luogo dove non si arriva mai. Sta tutta nel viaggio, nelle sue proiezioni e nei suoi ricordi, nelle luci lontane di un pozzo di petrolio nella notte, nei colori uniformi del grano. Attraversarla vuol dire immergersi nei sentimenti, lasciarsene penetrare, perdersi, ritrovarsi.

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