primi dati sull’affluenza

deve darsi per scontato che ogni raffronto tra il dati di affluenza al voto alle 12 tra l’attuale turno elettorale ed i precedenti è impossibile, essendosi votato nelle consultazioni precedenti in due giorni, mentre qui tutto è concentrato nella solo giornata di domenica, così nel riportare una parte del lancio ansa relativo all’affluenza, di fatto pubblico una notizia grezza che credo sia difficile interpretare sia nel senso di un maggiore afflusso, sia di uno minore, come la maggior parte dei sondaggi pure indicava fino a quando ci è stato possibile conoscerli (ne sono girati tanti in questi giorni, ma spesso nel necessario camuffamento a cui erano sottoposti la tendenza era piuttosto a dubitare della correttezza stessa dei dati e della terzietà della fonte che li forniva)…

dati comunque molto relativi anche considerando che riguardano solo una parte dei comuni, che se va bene come campione indicativo di una tendenza, magari nella realtà potrebbe divergere anche e soprattutto per aree geografiche e nella contemporaneità del voto amministrativo che di certo avrà il suo peso nella percentuale dei votanti effettivi…seguiremo comunque le varie fasi in cui il dato parziale e finale dell’affluenza al voto viene a concretizzarsi, anche se ovviamente saranno i risultati reali a raccontarci quale realtà è venuta fuori dalle urne…

ansa – Quando sono noti i dati relativi al 10% dei comuni sul totale di 8.057, l’affluenza alle urne per le elezioni europee, rilevata alle ore 12 di oggi, va attestandosi sopra al 16%. Nelle europee del 2009 l’affluenza alla prima rilevazione (le 22 di sabato 6 giugno) era stata del 17,8%, alle ore 12 di domenica 7 giugno del 30,7%

questi invece i dati aggiornati in questo momento dal ministero dell’interno:

ITALIA 5.314 su 8.057 16,23

vi fornisco anche i dati percentuali più strettamente lucani tratti direttamente dalla pagina del ministero dell’interno e sempre con riferimento alle ore 12:

BASILICATA 108 su 131 12,01
MATERA definitivo 10,07
POTENZA 77 su 100 13,16
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ucciso reporter italiano in ucraina…

ansa – E’ morto in Ucraina il fotografo italiano Andy Rocchelli: lo conferma la Farnesina. Trentenne, piacentino, era uno dei fondatori del collettivo fotografico Cesuralab.

“La Farnesina è stata informata dalle autorità ucraine dell’uccisione del giornalista italiano Andrea Rocchelli che si trovava nell’area di Slaviansk”, rende noto il ministero degli esteri. “All’accertamento definitivo – aggiunge la Farnesina – manca il riconoscimento della salma che è stata trasferita, insieme a quella di un cittadino russo, dall’ospedale di Andreevka a quello di Slaviansk, distante pochi chilometri”.

“La famiglia del giovane reporter è stata in queste ore in contatto con la Farnesina e l’Ambasciata a Kiev, che l’assisterà al suo arrivo questo pomeriggio nella capitale ucraina”, conclude il ministero degli Esteri.

Il fotografo italiano era stato colpito ieri a Sloviansk, nella regione ucraina di Donetsk, dove si trovava insieme al suo interprete. 

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ad un piccolo costo, una grande condivisione…

24/05/2014

forse è tardi per s. gerardo e la sfilata dei turchi e siamo anche nell’imminenza dell’elezione del nuovo sindaco, ma si fa certo in tempo per la madonna della bruna…

salvatore adduce, sindaco di matera, che ne diresti di organizzare con il comune di potenza un autobus in occasione dell’evento per farlo condividere anche a tanti potentini e ripetere all’inverso per il prossimo s. gerardo?…

ad un piccolo costo, una grande condivisione tra i due capoluoghi…

miko somma

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24/05/2014

che silenzio!!!…elettorale si intende, spero non delle menti…

miko somma

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senza preferenze…

alle europee io voterò pd per impedire il collasso del paese nelle sue viscere, senza dimenticare i danni che lo stesso pd ha procurato e che deve riparare, ma senza esprimere alcuna preferenza perché non accetto la linea con cui sono state imposte le liste…è un partito che deve profondamente cambiare e per cambiare davvero non occorre cambiare solo verso, ma cambiare le proprie motivazioni profonde e tornare a rappresentare il sociale…

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mi fai davvero schifo…

22/05/2014

chiaro che non si può che non accomunare tutti i 5 stelle a fedeli servitori di grillo ai limiti dell’incapacità di intendere e volere, fin quando la considerazione che costoro riservano agli elettori di altri partiti è quella che si avrebbe per dei delinquenti (ma davvero tutti onesti loro e tutti ladri gli altri?)…
prodromo di nefandezze e cattivi presagi, questo è il risultato dell’eticismo esasperato di cui irresponsabilmente ci si serve per dei % in più…
grillo mi fai davvero schifo!!!

miko somma

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il papa si, le compagnie no!!!…

22/05/2014

pittella invita il papa in basilicata…bene, ci sta, francesco è un papa davvero mitico anche per chi come me non è un credente, ed ho ragionevoli convinzioni che rimedierà a tanti guasti della gerarchia ecclesiastica ed a tante derive del senso comune di tutti, credenti o meno…basta che non inviti stato e compagnie petrolifere ad un solo barile di più, non uno!!!

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(ANSA) – BANGKOK, 22 MAG – L’esercito thailandese ha appena annunciato un colpo di stato, in un discorso televisivo alla nazione tenuto dal capo di stato maggiore Prayuth Chan-ocha.
    L’esercito ha preso il potere “per ripristinare l’ordine e spingere per il raggiungimento di riforme politiche”, ha detto Prayuth annunciando il golpe, il 12esimo dal 1932 a oggi nel Paese. L’annuncio è arrivato al termine del secondo incontro con le principali parti politiche in un complesso militare della capitale.

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un candidato ci scrive…

ricevo via mail questa lettera di un candidato della lista petrone-sindaco e come fatto altre volte (anche alle scorse regionali) pubblico così come è arrivata nel tentativo, che purtroppo i candidati spesso non sfruttano nonostante i miei inviti, di offrire alle loro idee una vetrina che magari sulla stampa locale non trovano…

aggiungo che condivido molto il tema, che mi è caro e che rappresenta una vera sfida per trasformare l’essenza stessa della nostra disordinata, energivora e spesso poco-umanizzata città, lasciandolo però alla vostra libera lettura e giudizio…

bravo comunque lisanti ad avere avuto il coraggio, che troppe volte manca a tanti, di sottoporre le sue idee apertamente ad un pubblico ormai attento e preparato come quello che su questo blog, in questi anni di lavoro, spero di avere contribuito a formare…

ARCHITETTURA SOSTENIBILE 

Credo che pensare a Potenza in chiave sostenibile oggi sia una grande opportunità per la nostra città e per il benessere dei suoi abitanti.

Migliorare gli standard qualitativi di vita è una delle condizioni necessarie affinché una città possa dirsi proiettata verso il futuro.

La mia esperienza professionale maturata non solo in Italia, ma anche all’estero mi ha messo in contatto, per esempio nel nord Europa, con una realtà all’avanguardia che ha saputo ben conciliare rispetto ambientale, risparmio energetico e sviluppo ecosostenibile. Ho avuto modo di conoscere e apprezzare i vantaggi derivanti da un nuovo modo di approcciarsi all’urbanistica attraverso l’impiego e la diffusione dell’architettura sostenibile (detta anche green building, bioarchitettura o architettura bioecologica) che spero possa prendere sempre più “piede” in Italia e che mi piacerebbe trovasse un canale di conoscenza anche qui da noi a Potenza.

In Italia gran parte dei 12 milioni di edifici sono risalenti agli anni ’70 e, dunque, non adottano le tecnologie per isolare termicamente gli ambienti con lo scopo di ridurre i consumi energetici per il riscaldamento o il raffrescamento degli ambienti.

Per evitare un dispendio energetico e per migliorare la qualità della vita è importante pensare all’intero ciclo di realizzazione di un edificio, dalla progettazione alla demolizione. Dunque ritengo che sia fondamentale portare avanti un’opera di sensibilizzazione per promuovere un uso razionale dell’energia stessa e di un’urbanistica diversa.

Che cos’è l’architettura sostenibile? Si tratta di un’architettura che progetta e costruisce edifici in grado di limitare gli impatti nell’ambiente.

Costruire case bioecologiche, infatti, significa limitare sensibilmente il consumo di risorse non rinnovabili e ridurre al minimo i danni per la salute e la realtà circostante, attraverso l’impiego di materiali non nocivi ed ecologici.

In questa nuova ottica il progetto non rimane più oggetto a se stante, slegato dal contesto, ma diventa parte di un sistema interattivo e dinamico che considera gli elementi naturali (terra, acqua, vento, sole, vegetazione) e sociali come materiali fondamentali del progetto.

Oggi è importante un nuovo approccio culturale nella consapevolezza che il settore edilizio connesso ai consumi energetici rappresenti un elemento importante per migliore le condizioni del Pianeta e in quest’ottica dev’essere risvegliata la responsabilità dei progettisti, ingegneri e architetti per un’edilizia nuova, più moderna, rispondente alle esigenze e soprattutto sostenibile.

La bioedilizia può rappresentare oggi un elemento per contenere l’effetto serra, la dipendenza da fonti energetiche inquinanti e gli enormi costi di gestione termica.

Si pensi che l’uomo ha sempre costruito con i principi di quella che oggi viene definita bioedilizia, basti leggere i testi dei grandi architetti del passato, come Vitruvio, Palladio, Martini.

Quella della “green building” è una tematica che mi  spero potrò approfondire anche a Potenza, una città climaticamente fredda e che come tale dall’urbanistica sostenibile credo possa ottenere numerosi vantaggi a partire proprio dal risparmio energetico .

E’ necessario pertanto che la politica incentivi la pratica dell’architettura sostenibile e spinga imprese e progettisti ad attuarla e a proporla. Obiettivo deve diventare anche quello di orientarsi verso una riqualificazione energetica degli edifici già esistenti.

LUCIO LISANTI

Candidato lista “Insieme si cambia, Petrone sindaco”

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alle europee…

21/05/2014

non so e non voglio sapere se intorno a quanto affermo ci sia del consenso interno al pd ed esterno alla società che non vuole essere più imboccata, ma alle europee io voterò pd per impedire il collasso del paese nelle sue viscere, senza dimenticare i danni che lo stesso pd ha procurato e che deve riparare, ma senza esprimere alcuna preferenza perché non accetto la linea con cui sono state imposte le liste…questo è quanto!!!

miko somma

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a chi conviene raddoppiare?

di fatto lo stato prevede un incasso di accise e tasse varie dalle compagnie derivante dal raddoppio delle estrazioni di circa 2,4 miliardi di euro dai circa 1,2 attuali (alla basilicata 172 milioni + una quota al momento non calcolabile dei 74 milioni del fondo idrocarburi)…sembra tanto vero?…

non voglio annoiare con i calcoli, ma la sola mancata iva derivante da una contrazione del 10% del valore aggiunto del turismo nazionale rappresenta qualcosa oltre i 2 miliardi di euro…

il resto desumetelo pure per capire a chi conviene estrarre di più, considerando un utile netto del 23-26% per le compagnie

miko somma

p.s. non voglio appesantire con un altro comunicato stampa in merito, ma di fatto è già scritto e lo pubblicherò al momento più opportuno…

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ipotesi di reato, omicidio per omissione

ansa – L’ipotesi di reato su cui la Procura di Bologna ha riaperto l’inchiesta archiviata sui comportamenti omissivi di funzionari di Stato nella revoca della scorta al giuslavorista Marco Biagi, ucciso dalle Br il 19 marzo 2002, è omicidio per omissione. L’inchiesta è derivata anche da documenti sequestrati nell’inchiesta sul conto dell’ex ministro Scajola

L’ omicidio per omissione è una ipotesi di reato più grave dell’omissione semplice, che sarebbe prescritta dopo 7 anni e mezzo (nel 2009), e dunque perseguibile. E’ prevista dal 2/o comma dell’art.40 codice penale: “Non impedire un evento, che si ha l’obbligo giuridico di impedire, equivale a cagionarlo”. In pratica il procuratore Roberto Alfonso e il sostituto Antonello Gustapane, titolari del fascicolo, ipotizzano che chi sapeva delle minacce a Biagi non fece quello che era in suo potere e dovere per porlo al riparo dai propositi eversivi delle nuove Br.

In merito alla notizia sull’ipotesi di reato per l’inchiesta sulla revoca della scorta a Marco Biagi (omicidio per omissione), la Procura di Bologna – per mezzo del procuratore aggiunto e portavoce della Procura, Valter Giovannini – ha fatto sapere di non avere nulla da comunicare.

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per il momento dunque si indaga su una ipotesi di reato…poi se ci chiediamo chi era il titolare del dicastero competente, possiamo presumere anche chi, direttamente od indirettamente, è “ipotizzato” di quel reato…

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inutili presidi…

quando la smetteremo di convocare inutili presidi e manifestazioni identitarie contro il petrolio con 4 gatti 4 a parteciparvi, per 30 secondi di passaggio televisivo e la solita, desolante ripresa in campo largo della “folla” che depaupera il senso stesso di quella opposizione, facendola apparire meno che minoritaria, sarà cosa buona…

le folle, semmai, le si porterà in strada solo e soltanto quando avremo convinto le forze politiche che quel petrolio uccide una regione e che occorre sfilarsi di dosso l’ipocrisia di credere ancora ad una chimera…

 

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nonostante tutto, sostengo petrone sindaco…

dunque, mi avrete letto circa un mese-un mese e mezzo fa “storcere il muso” rispetto alle modalità di scelta di petrone come candidato del centrosinistra alle amministrative di potenza, e poi avrete letto ancora del mio malumore rispetto all’ormai solita prassi di accompagnare la candidatura con un gran numero di liste…ed oggi forse qualcuno nel mio endorsement proprio a petrone potrebbe vedere una contraddizione…non è così e allora come sono solito fare, vediamo di spiegare la cosa e di trovarci un senso politico più profondo…

la mia contrarietà non era certo alla persona, stimabilissima e ben conosciuta, sia nell’ambito strettamente professionale (anche se ben pochi si avvalgono di un amministrativista, in genere aziende medio-grandi ed istituzioni o società pubbliche), che in quello umano, esponente di una famiglia ben nota in città, ma nonostante ciò è il metodo di scelta non passato attraverso quella condivisione ampia che avrebbe dovuto investire il circolo pd di potenza e poi il centro-sinistra intero nel momento di una espressione non meramente politica (in genere, abusandone, si dice della società civile) che andava a tentare di compensare quelli che definisco senza tema 10 anni di una amministrazione lacunosa e per molti versi fallimentare (ci ritorno a breve)…

ed a molti questa scelta è parsa come intrappolata nelle secche tese da alcuni big del partito democratico in cerca di sintesi possibili dopo le guerre dei mesi precedenti, big che di fatto scelgono senza contatto o relazione con la base, ed è comunque probabile che anche non sia stato così, mai come ora, proprio per le considerazioni della opacità delle giunte trascorse, la scelta andava filtrata più profondamente proprio attraverso la base, rendendola più partecipe e protagonista di una scelta complessa quale inevitabilmente era quella di un candidato in grado di tenere insieme il centrosinistra, ma segnare una netta discontinuità…

ma per una serie di ragioni, (l’effetto choc delle primarie per le regionali, poi quanto accaduto nelle primarie nazionali del partito, poi ancora nel violento “strappo” di renzi che agguanta il governo, quindi la confusione creata da incertezze e paure, ma naturalmente anche per il vizio di alcuni di credersi sempre detentori di qualche “dono di primazia” che esclude ogni altro dalle decisioni importanti) si è deciso e fatto altro e la candidatura è così parsa come nata solo nelle stanze più o meno segrete di qualche maggiorente, con una partecipazione meramente formale della segreteria cittadina, escludendo la base dalla partecipazione e forse così alimentando una rabbia dagli esiti imprevedibili ed imperscrutabili…primo errore, dunque, forse scusabile per la paura che si proponesse un quadro che la più che prevedibile candidatura di falotico si sarebbe aperto, anche grazie al pagamento di qualche cambiale elettorale che qualcuno doveva anche e soprattutto proprio per le regionali…

si è così preferito con questa candidatura in qualche modo fatta passare per condivisa da tutto il centro-sinistra evitare le primarie, alimentando però un clima arroventato che proprio falotico, uomo parso approdare stabilmente a destra, ha decisamente posto sui carboni della polemica, persino mettendo in campo delle “sue” primarie per accreditarsi come candidato di una qualche parte politica…

ma esiste poi il problema del gran numero di liste che accompagna la candidatura di petrone (anche di altri, per carità, qui il vizio è quasi antropologico per la città) e che francamente non rappresentano affatto quella reale ricchezza di pensieri politici che giustificherebbe anche cento liste, quanto più o meno piccoli recinti di consenso che qualcuno si è ritagliato nel corso degli anni e che oggi ripropone vestito da istanza politica…

tante liste producono inevitabilmente un gran numero di candidati con grande frammentazione del voto sugli stessi, in un effetto è del tutto voluto in quanto candidare tanti sconosciuti, magari facendogli frullare per la testa l’ingresso in consiglio comunale, significa accedere ad un bacino di voto più legato alle famiglie ed agli amici di quei tanti (e che certo non saranno lasciati soli proprio dai familiari e dagli amici più stretti), permettendo da un lato l’accesso a bacini di voto non del tutto raggiungibili attraverso una istanza politica diretta, dall’altro lato producendo queste candidature voti inutili numericamente a far eleggere i rispettivi candidati, ma molto utili a far numero che poi converge, grazie alla cifra elettorale raggiunta dalle singole liste, su chi ha già a disposizione in quelle stesse liste un certo numero di voti e che ovviamente ne sarà magnificato, risultando eletto…

di fatto se una lista raggiunge una cifra elettorale che consente due consiglieri, saranno i più votati in quella lista ad essere eletti anche e soprattutto grazie alle poche decine di voti che i singoli candidati apportano nella più perfetta ingenuità sulle loro reali possibilità…e se qualcuno ci rimarrà male, se qualcuno già conosce l’effetto e magari si presta lo stesso per spirito di sacrificio o per avere qualcosa in cambio domani, qualcun altro invece lo fa proprio di mestiere e costruisce candidature proprio per apportare numeri che poi ritornano come “favori” ai più disparati titoli, da qualche affidamento diretto per piccoli lavori edili a qualche “raccomandazione” in camera caritatis, a qualche regalia “particolare”…

insomma è storia elettorale di potenza e non solo di questa, ma così facendo il progetto politico che accompagna un candidato “affoga” nei piccoli cabotaggi familistici e nei piccoli calcoli di sopravvivenza, e forse magari questa volta era il caso di fare altro, di puntare con senso di responsabilità al progetto ed alla selezione di un percorso elettorale legato proprio a questo, in una istanza chiara che misura il progetto con i numeri e solo con quelli, avendo in testa una “politicizzazione” del comportamento dei cittadini che andrebbero stimolati a scegliere con la razionalità e non con il calcolo o la pancia, come in genere avvenuto finora…

secondo errore, quindi, e questa volta non scusabile affatto, perché di fatto questa meschinità del calcolo porta alla riproposizione di uno schema politico inquinato dal familismo nel quale è affogata la città per troppe legislature, fino ad identificarsi del tutto la politica con questo odioso, piccolo malaffare che tutto giustifica e tutto rende avulso da qualsiasi discorso etico…

e su tutto pesano 10 anni di giunte che, se pur la retorica sterile dell’anti “parafulmina” visceralmente sulla sola  persona di santarsiero e sulla sua incapacità di relazionarsi da sindaco e non da padre-padrone che giustifica l’ingiustificabile, hanno visto invece alle prese con la cosa pubblica e la sua delicata gestione un incredibile e caotico serraglio di incapaci da suburra, di improvvisati professionisti del vuoto spinto, di vanesi boriosi, di malversatori di basso bordo, un circo barnum del basso istinto e della propensione al pensare poco e solo per rumore di pancia propria e dei propri accoliti che a tratti mi ha fatto vergognare di essere classe dirigente di una città, la mia, che merita di meglio di questi “cafoni im-politichiti” che se pure non era stato certo santarsiero ad imporre alla città, quanto un sistema di relazioni e logiche assai perverse e bovare fondate sulla politica familistica, lo stesso santarsiero non è riuscito mai a cambiare, soprattutto nel suo secondo mandato…

insomma il disastro della città è sotto gli occhi di tutti ed è innegabile, se vogliamo raccontarci la verità e non vivere di illusioni…qui non ha dominato il centrosinistra come parte politica, qui hanno dominato solo alcuni circoli per grandi affari vestitisi per comodo di centrosinistra, e per far vivere e prosperare proprio quegli affari qualcuno, quegli stessi circoli, necessitava non solo di interessi particolari alla cura di quegli affari, ma anche di tanti “ciambottoni ignoranti” a fare da contorno allegro e spensierato…

poi però a cose fatte, a candidature degli aspiranti sindaci e liste presentate, scopri che se anche alcuni sono delle brave persone, ciascuno con la sua storia, sono proprio le istanze politiche, quando anche espresse, o i personalismi che oggi legano la politica all’individuo più forte e non più alla relazione naturale del collettivo che si confronta e sceglie chi meglio può fare, che ti pongono di fronte ad una scelta di civiltà…

nei fatti, se la destra, che pure avrebbe potuto capitalizzare 10 innegabili anni opachi di giunte santarsiero, si divide e non riesce a far sintesi, dimostrandosi quindi inaffidabile a presentare un’alternativa coesa e credibile per il governo alternativo della città (e non è visibile neppure alcun astuto calcolo preventivo in vista proprio di un prevedibile ballottaggio), presentando due candidati abbastanza improponibili nei numeri e nei danti causa politici, se il 5 stelle annega nella sua autoreferenza sterile nel tono minore di chi senza grillo non è neanche una formica (ma occorre comunque pensare ad un possibile effetto traino delle europee) ed il resto appare una sorta di più o meno allegra riunione di urlatori alla luna piena e sfruttatori della buona fede altrui, l’unica vera sfida che si pone a petrone rimane o rimarrebbe proprio falotico ed il suo misterico bacino di voti “rivoluzionari” che, se ingabbiati al primo turno da una serie di motivazioni del tutto legate alle europee ed alle relative candidature da sostenere, al turno di ballottaggio potrebbero “liberarsi” ed esprimersi in un canto corale con le destre che ovviamente non potrebbero rimanere a guardare e tra petrone, espressione di un centrosinistra svelato, e falotico, liquido ai limiti della gassificazione, chi potrebbero mai scegliere?…

e se passasse simile prospettiva, quali sarebbero le cambiali da pagare ai sostenitori di un simile appoggio a sovvertire gli esiti di un ballottaggio dove non ci sarà purtroppo in gioco alcuna idea della città anche e soprattutto proprio in previsione di quelle cambiali da pagare e della riproposizione di quel regime di “un tanto a te, un tanto a me” che ha distrutto una città che per la sua natura amministrativa regionale avrebbe dovuto essere un faro di efficienza ed un lavacro di virtù?… 

ma qui siamo appunto all’avventura e agli avventurieri da cui vorrei tenermi lontano, ben conoscendo il rischio che corre la città di divenire preda di sogni senza risveglio…e se proprio devo scegliere un’avventura, io scelgo quella di stare con una persona onesta e che sa ascoltare, che sa distinguersi persino da quelle parti politiche che l’anno voluta a questo compito, rimarcando uno spazio di autonomia ideale e fattuale che però deve riempirsi subito di partecipazione per divenire la strada del risanamento difficile che deve tentarsi per salvare questa città, ma anche e soprattutto la via di un futuro di merito e non di appartenenza ancora tutto da costruirsi, e certo fuori dall’orizzonte triste dalle secche sterili delle campagne elettorali alla potentina…

e se permettete io scelgo di stare a sinistra, pur se con tutti quegli elementi di critica anche feroce che ben leggete traboccare dalle pagine di questo blog, e scelgo petrone come sindaco della mia città anche perché la parola sinistra torni ad essere quel plurale che proprio lui dovrà da subito cominciare a praticare, certo anche nel rispetto di quanti lo accompagnano da altre posizioni e che pure avrebbero potuto fare altro e non lo hanno fatto…

e la battaglia del giorno dopo le elezioni, sgominati populisti, miracolisti ed avventurieri, sarà quindi subito lavorare per tener lontani quel circo barnum, che innegabilmente sappiamo sotterraneamente agire sempre e comunque per la palude in cui solo sa sopravvivere, dalla cosa pubblica…e naturalmente il mio auspicio è che questo avvenga già dal 26 maggio…

miko somma 

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