ogni nuovo è vecchio…

io non vorrei mai arrabbiarmi, ma se ogni nuovo è vecchio…

AGR E’ avvenuto questa mattina, nella sede del Consorzio per lo sviluppo industriale della provincia di Matera, il passaggio di consegne ufficiale tra il Commissario, Gaetano Santarsìa, e il nuovo Amministratore dell’ente, Carlo Chiurazzi.

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gentiluomini…

10/12/2014

il responsabile delle riforme pd, emanuele fiano, sul voto di oggi in commissione alla camera, dove il governo è stato battuto sulla nomina presidenziale dei senatori, dichiara che “in politica e all’interno di un partito non si mandano mai sotto il governo e il suo capogruppo…è una questione di patti tra gentiluomini”…

…non mi pare renzi si sia comportato finora come un gentiluomo…‪#‎matteostaisereno

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le vacche di polese…

e così dopo le famose vacche di fanfani (a proposito si dice vacche, non mucche, come potrete appurare chiedendo ad un qualsiasi allevatore), quelle che l’adagio popolare voleva fossero spostate per tutta italia in occasione delle visite ufficiali per testimoniare della riforma fondiaria, oggi in basilicata, dove non ci facciamo mancare proprio niente, abbiamo le vacche di polese, il consigliere regionale aggiuntosi al pd dopo l’elezione in consiglio, quelle che inquinano più del petrolio…

e qui di seguito una rappresentazione grafica dell’inquinamento e della sua immane gravità, immaginato dopo un suo recente intervento in una kermesse tutt’appostista in quel di lauria, nel califfato di lauria, che segue il delirio di alcune altre dichiarazioni proferite (ma meglio sarebbe dire, visto il caso di specie,  meteorizzate) in consiglio regionale da altri consiglieri…

naturalmente si fa per scherzare, visto che l’inquinamento da reflui zootecnici è una realtà consistente dell’inquinamento globale e visto che prelievi idrici ed utilizzo dei terreni per coltivazione di mangimi ad uso zootecnico sono ormai arrivati a livelli di insostenibilità nel computo totale, ma credo che chi prepara l’informazione al suddetto consigliere e lo stesso consigliere neppure capiscano bene di cosa si tratti, preferendo usare argomenti complessi per motivazioni semplici, stemperare il clima creatosi in regione con una serie di “favole buone per mentecatti”…

dai, facciamoci una risata che almeno facciamo buon sangue…che il cattivo gioco lo fanno altri!!!

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l’ultimatum di juncker…

Jean-Claude Juncker (archivio). Ansa/ Olivier Hoslet © EPA

Se l’Italia e la Francia non procederanno con le riforme annunciate si arriverà “a un inasprimento della procedura sul deficit“. E “se alle parole non seguiranno i fatti, per questi Paesi non sarà piacevole“. Lo ha detto il presidente della commissione Ue, Jean-Claude Juncker, intervistato dal quotidiano Frankfurter Allgemeine Zeitung.

Il presidente invita, comunque, ad avere fiducia nei due Paesi. “Dovremmo dare fiducia – dice – agli italiani e ai francesi. E poi vedremo, proprio a marzo, come sarà andata”. “I governi ci hanno garantito che faranno quanto annunciato”, ha aggiunto.

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e qualcuno credeva che appoggiando juncker anche con il “suo” 40,8%, tutto sarebbe filato liscio come l’olio di pontassieve…mi sa che quel qualcuno, prima farebbe bene a prendere atto della sua inettitudine, poi a sloggiare!!!

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il dramma…

10/12/2014

il dramma di questo paese è che si continua a voler cercare soluzioni nelle persone che appaiono sul proscenio della politica e non nelle idee che maturano nelle sedi del confronto

miko somma

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caccia alle streghe?…

10/12/2014

trovo vergognoso che la posizione del consigliere romaniello venga definita un si al petrolio, con quel preoccupante pressappochismo che pare ormai lo stilema di una modernità di scarto con cui percepiamo l’informazione e l’incipit di “savonarolismi” in agguato con cui condiamo le preoccupazioni sul futuro della regione…

a quanto mi consta romaniello ha votato si ad una mozione articolata che impegna il presidente su alcuni passaggi di qui ad una certa data e non certo si al petrolio

miko somma

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primati da riciclaggio…

Riciclaggio, Cisl: boom di segnalazioni in Basilicata

AGR La Basilicata è la regione in cui si registra il maggiore incremento di segnalazioni di operazioni sospette di riciclaggio tra il 2012 e il 2013, seconda solo al Molise. È quanto emerge da uno studio realizzato dalla Fiba Cisl e dal Slp Cisl su dati Bankitalia i cui principali risultati sono stati presentati ieri sera a Potenza in occasione del convegno promosso dalle due federazioni sindacali al ridotto del teatro Stabile sul tema “La normativa antiriciclaggio dal punto di vista dei lavoratori”. I lavori sono stati introdotti dalla relazione di Mario Capocci, esperto della Fiba Cisl nazionale in tema di normativa antiriciclaggio.

Ma cos’è il riciclaggio e come lo si riconosce? “Il riciclaggio è il reimpiego dei profitti, derivanti da attività delittuose, in attività lecite di carattere commerciale e finanziario, che sfruttando la fungibilità e la prolificità del denaro, turbano la concorrenza tra imprese e inquinano l’economia mettendone a repentaglio la democraticità”. Questa la definizione che dà il Gafi-Ocse di un fenomeno che negli ultimi anni ha evidenziato una forte crescita, in particolare nelle regioni meridionali.

Sotto la lente dell’Unità di Informazione Finanziaria della Banca d’Italia sono finite nel 2013 oltre 64 mila operazioni sospette o anomale. Si tratta in gran parte di operazioni in contanti (30,8%) e bonifici nazionali (22,9%) o esteri (7,2%) per un valore complessivo di 84 miliardi di euro, frutto di attività illegali quali frodi fiscali, usura, abuso di finanziamenti pubblici e frodi in attività di leasing e factoring. Tra le attività messe sotto osservazione dall’Uif spiccano i “compro-oro” e i nuovi metodi di pagamento digitale, come Bitcoin, ambiti che destano notevole preoccupazione tra gli analisti. Ma non è sempre facile riconoscere un’operazione sospetta. Fondamentale, allora, diventa la formazione degli operatori, soprattutto di banche e uffici postali, da dove proviene la quota maggiore di segnalazioni.

La legge prevede che siano le aziende a formare il personale in materia di antiriciclaggio; questa formazione, tuttavia, avviene spesso attraverso corsi in auto-formazione, di cui è dubbia la reale fruizione e la concreta efficacia”, denunciano i segretari regionali di Fiba e Slp Cisl, Gennarino Macchia e Domenico Luglio….

Ma veniamo ai dati. Lombardia, Lazio e Campania sono le regioni dove si registra il maggior numero di casi segnalati. Oltre il 40 per cento delle segnalazioni sospette, infatti, arriva da queste tre regioni. Subito dietro Veneto, Emilia-Romagna e Toscana. Il dato interessante è che mentre a livello nazionale si riduce il numero delle segnalazioni di operazioni sospette, soprattutto per effetto del calo registrato nel Centro-Nord, in tutte le regioni del Mezzogiorno, con la sola eccezione della Campania (-6,0%), le segnalazioni sono in netto aumento: Molise, +85,2%; Basilicata, +69,6%; Puglia, +22,0%; Calabria, +12,8%; Sicilia, +6,6%.

Per quanto riguarda la Basilicata nel 2013 le segnalazioni fatte, soprattutto da banche e uffici postali, circa operazioni sospette di riciclaggio sono state 626, con un incremento, come già visto, di quasi il 70 per cento rispetto al dato del 2012, quando le segnalazioni si fermarono a quota 369. È l’incremento più alto subito dopo il Molise che detiene il record nazionale di maggiore crescita del fenomeno nel periodo considerato con l’85,2 per cento.

Molto preoccupante il dato nel lungo periodo. In cinque anni, infatti, le segnalazioni in Basilicata sono aumentate del 700 per cento, passando dalle 78 del 2008 alle 626 del 2013. Nel primo semestre 2014 i dati in possesso del sindacato confermano la tendenza registrata lo scorso anno. Nella prima parte 2014, infatti, le segnalazioni hanno già raggiunto quota 294 e per la seconda parte dell’anno non si prevedono grossi scostamenti dal dato del 2013.

È la provincia di Potenza quella in cui si registra il maggior numero di segnalazioni: 237 contro 132 della provincia di Matera nel 2012; 420 contro 206 nel 2013; 184 contro 110 nel primo semestre 2014. Il potentino fa registrare anche il maggiore incremento di operazioni sospette tra il 2012 e il 2013 con il 77,2 per cento contro il 56 per cento registrato nella provincia di Matera.

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fenice, si sospende…forse…

AGR Diffida alla società Fenice srl e sospensione delle attività del forno a tamburo rotante per l’incenerimento di rifiuti speciali. Lo hanno annunciato questa mattina, in una conferenza stampa il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella e il sindaco di Melfi, Livio Valvano. Il governo regionale si appresta a ratificare la decisione con un atto formale.

Il 2 novembre scorso dal camino, siglato E2, dello stabilimento situato a San Nicola di Melfi è scaturita per diverse ore una fiammata lunga e di insolito colore rossastro. Un episodio sul quale, però, Fenice non ha fornito gli elementi necessari per fare chiarezza sulle cause della combustione e soprattutto sulla natura dei materiali bruciati. Su esplicita richiesta dell’Arpab, intervenuta per i controlli e per monitorare la situazione, la società Fenice si è limitata a produrre una nota in cui indica tra le possibili cause la presenza di iodio, ma senza addurne le prove.

La nota è stata giudicata insufficiente e in più fa rilevare, come si evince nel rapporto di Arpab, “l’inadeguatezza da parte della società, nel governo del processo produttivo” in quanto difforme dalle prescrizioni date dal governo regionale attraverso la concessione dell’Aia (Autorizzazione integrata ambientale), compreso l’utilizzo di adeguate tecnologie. Inoltre, l’Arpab sottolinea anche “l’inappropriatezza della gestione dei rifiuti e il non corretto funzionamento del sistema di abbattimento dei fumi”……

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episodio, questo del fumo rossastro riferitomi da nicola abbiuso, del comitato diritto alla salute, durante un incontro a lavello per la raccolta firme alla petizione nel quale abbiamo incorciato le differenti eppure simili tematiche del rapporto tra intraprese industriali e territorio, e che ancora una volta sottolinea quanto fenice e non solo (chiaramente parlo del centro olii di viggiano, di tecnoparco, della mythen, dei cementifici, etc. etc. ) siano non solo inadeguate tecnologicamente e gestionalmente ad un corretto rapporto democratico e lineare sia con le istituzioni locali, che con le popolazioni, ma oscure, paludose, persino reticenti nell’ammissione di cosa trattino realmente in quegli impianti…

staremo dunque a vedere perché alla sospensiva della regione, fenice ricorrerà, come altre volte in passato al tar, e lì misureremo anche la consistenza legale di una regione a cui da tempo si dice di smetterla di sonnecchiare nell’omertà e nella mediocrità e tirare fuori le unghia, perché l’istituzione non può continuare a far finta di nulla rispetto a situazioni ormai gravi di inquinamento reale…

aggiungo che forse sarebbe ora di passare ad un piano rifiuti serio e soprattutto non commissionato ai soliti noti che indirizzano comunque verso l’incenerimento…guarda un po’ un piano, nelle sue linee generali e non solo, c’è già ed è pure gratis… http://www.comitatonooilpotenza.com/?page_id=2822

 

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(ANSA) – LAGONEGRO (POTENZA), 9 DIC – Giovanni Mango – fratello di Pino, il cantante morto a Policoro nella notte fra domenica e ieri – è morto stamani a Lagonegro, forse anche lui per un infarto. Giovanni Mango, che era il fratello maggiore del cantautore ed era un muratore, ha avuto un malore ed è stato trasportato nell’ospedale di Lagonegro, dove è morto. I funerali del cantante sono già fissati per domattina, a Lagonegro, dove oggi è aperta la camera ardente, nella villa dell’artista.

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ma chi sorveglia il nostro patrimonio artistico?…

Ritrovato il ‘Bambino Malato’, il ladro pentito riporta l’opera di Medardo Rosso alla Gnam di Roma

Il 'Bambino malato' di Medardo Rosso in un'immagine d'archivio ANSA/ MAURIZIO BRAMBATTI © ANSA

ansa – A tre giorni dal furto degno di Arsenio Lupin, torna al suo posto il ‘Bambino Malato’ dello scultore torinese Medardo Rosso, trafugato venerdì dalla Galleria nazionale d’Arte Moderna. La piccola testa in bronzo è stata ritrovata in un uno degli armadietti riservati ai visitatori all’ingresso del Museo. Quando l’addetto alla vigilanza l’ha vista non riusciva a credere ai suoi occhi e ha immediatamente contattato il 112. Il ladro, forse pentito o sentendosi alle strette, potrebbe essere ritornato personalmente nel museo e aver riposto la piccola statua all’interno dell’armadio riuscendo a non dare nell’occhio.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia Trionfale, guidati dal capitano Luca Acquotti, che indagano sulla vicenda con il coordinamento del reparto operativo del carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale. Al vaglio dei militari ci sono le registrazioni delle telecamere di videosorveglianza della Galleria che potrebbero aver ripreso gli istanti in cui l’opera dello scultore torinese, importante esponente dell’impressionismo, è stata riportata nel museo.

I militari stanno vagliando i frame dal pomeriggio di domenica fino a lunedì mattina alle 10.30, orario del rinvenimento. Solo così si potrà accertare se la persona che l’ha riconsegnata è l’uomo di mezza età immortalato venerdì pomeriggio dalle telecamere mentre in una sala della Galleria prendeva il ‘Bambino Malato’ e lo metteva in una borsa. Sono in corso anche accertamenti sulla scultura, che fortunatamente non ha riportato danni, per poter rilevare ‘tracce’ del ladro come un’impronta digitale o un capello. Si tratterebbe di elementi utili per risalire all’ identità dell’autore del furto del piccolo capolavoro che vale intorno ai 500mila euro. Gli investigatori sono sicuri che la testa in bronzo venerdì scorso sia uscita dal museo e che sia stata riportata solo in un secondo momento. Quegli armadietti, infatti, sarebbero stati visionati anche dopo il furto e dell’opera non c’era traccia.

Non si esclude che il responsabile del gesto conoscesse bene la Galleria e sapesse che l’opera non era protetta da un sistema d’allarme. Ma intanto il ritrovamento ha fatto tirare un bel sospiro di sollievo all’interno della Galleria di viale delle Belle Arti dove un furto così non avveniva dal 1998 quando furono trafugate addirittura due tele di Van Gogh e un Cezanne. Anche in quel caso le opere furono poi ritrovate.

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tutto bene ciò che finisce bene e parrebbe così che, riportata al suo luogo di esposizione permanente l’opera (molto espressiva a mio parere e sintomatica di un’epoca di passaggio di paradigma artistico a cavallo tra ottocento ed avanguardie), tutto debba tornare alla normalità…

non è così, a mio avviso, poiché il tema della sorveglianza e cura del nostro immenso patrimonio artistico e culturale è un punto centrale delle strategie di ripresa del paese, avendo ciò a che fare non soltanto con la conservazione mai reliquaria del patrimonio in sé, in quanto eredità culturale da tramandare per mantenere salda ed integra l’identità culturale di un paese in cambiamento, ma anche per quella importante “incidentalità” turistica che andrebbe forse meglio inquadrata come il vero propulsore di fuoriuscita dalla crisi…

l’italia DEVE ritornare a considerare cultura, arte e turismo le “fuoriserie” di cui ci ha dotato la nostra grande storia, con cui rimettersi in cammino…

e male non sarebbe affatto che, memori di quanto accade ed in tempi celeri, presso il ministero dei beni culturali si avvii al più presto una seria commissione di analisi e proposta sullo stato di sorveglianza e cura del maggiore patrimonio artistico e culturale mondiale… 

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se non funziona neppure nel regno unito…socialdarwinismo all’italiana…

ansa – E’ emergenza alimentazione nel Regno Unito. Secondo un rapporto parlamentare 4 milioni di persone sono a rischio fame. Sempre più cittadini si devono quindi rivolgere alle 272 banche del cibo disseminate nelle grandi e piccole città. La situazione è particolarmente grave per 500 mila bambini che vivono in famiglie che non possono assicurare loro una alimentazione costante e corretta. Downing Street ha affermato che ora considererà ”seriamente” i risultati del rapporto che fa già comunque discutere. Ieri l’arcivescovo di Canterbury, Justin Welby, in un intervento sul Mail on Sunday, aveva affermato che l’emergenza cibo in Gran Bretagna è per certi versi più scioccante di quella in Africa, che purtroppo è conosciuta. Fra le cause di questa situazione, il rapporto di Westminster indica l’impoverimento di una fascia della popolazione, i ritardi dei sussidi pubblici e i costi delle bollette troppo alti

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verrebbe così da dire che se non funziona neppure nel regno unito, dove le politiche post-thatcheriane in salsa di nuova sinistra inaugurate dallo “stordito” tony blair già dagli anni ’90 e proseguite dei seguenti governi sia labour che tories, allora perché renzi insiste nell’inocularle in un paese che ha una composizione sociale ed economica del tutto diversa dal modello anglosassone?…chiaro che le condizioni strutturali che hanno ancorato il paese sul fondo della crisi non le ha create costui, ma il suo progetto di uscita “a cottimo” dalla crisi rischia di peggiorare ancor di più il salasso sociale che la stessa ha comportato e comporta sempre di più, particolarmente in alcune aree del paese – guarda caso il sud – ed al cui riguardo pubblico questa tabella inquietante di una inchiesta di repubblica/espresso che ben fotografa la realtà numerica di una povertà ormai strutturale che rischia di divenire lo strumento di una nuova servitù della gleba che serve ai numeri economici di un assurdo paradigma neo-liberista, paradigma spinto nel paese da renzi CHE LEGA STRETTAMENTE la crescita (eventuale) dei profitti di impresa alla precarizzazione obbligata non più delle sole fasce occupazionali, ma di intere aree del paese e di intere generazioni…una immensa ciudad juarez (simbolo dell’asservimento di zone intere del messico alle esigenze delle aziende americane di fare profitti con salari bassi ed assenza di diritti occupazionali) si prospetta nell’orizzonte sempre più cupo di una italia a cui certo non serviva l’ennesimo cialtrone…

in altri tempi si chiamava darwinismo sociale ed era tema di analisi quasi ideologica del senso intimo del neo-liberismo, oggi nella realtà questa pratica aberrante ed abbrutente da noi si riveste dei panni di una comunicazione fuorviante e deviante il senso stesso delle problematiche che a quanto pare per taluni NECESSITANO di non essere risolte, ma sospinte verso un modello sociale in cui il sostegno dei ceti dominanti del nord è assicurato dalla “schiavitù del bisogno” dei ceti deboli meridionali…e la situazione petrolio in basilicata pur qualcosa dovrebbe averla insegnata…

http://espresso.repubblica.it/inchieste/2014/08/25/news/poverta-la-mappa-della-disperazione-in-italia-i-giovani-in-vent-anni-hanno-perso-quasi-tutto-1.177654

 

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l’ultimo soffio di vita su un palco…

08/12/2014

non ero un buon conoscitore della sua musica, ma credo che quando un lucano si impone con onore e merito all’attenzione pubblica sia tutta la nostra piccola lucania a doverlo ricordare con affetto…

ovviamente io credo che non fosse nei suoi programmi, ma mi piace pensare che quell’ultimo soffio di vita su un palco, la perfetta conclusione di un uomo di spettacolo, lui abbia voluto consumarlo proprio nella sua terra

miko somma

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contraddizioni…

07/12/2014

forse non fa comodo dirlo o sentirselo dire, ma in quella piazza che qualche borghesuccio filogovernativo oggi taccia di populismo e forse di sanculotteria, c’erano anche tantissimi iscritti e simpatizzanti pd affatto convinti che la strada giusta fosse quella del presidente…

che una contraddizione tale non la si voglia affrontare?

miko somma

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la controffensiva dei “purcari”…

07/12/2014

è in atto un’offensiva conservativa e “tutt’appostista” che definirei becero-baronal-medioevale che tenta di “giustificare” ciò che altrimenti non sarebbe giustificabile, il cattivo governo della cosa pubblica, tra filiere di consenso, accattonaggi e mediocrità meschina, che è ruotato e ruota anche intorno alla questione petrolio…

ma quale autorevolezza, qui si parla solo di peracottari e “purcari”…

mi vedo costretto a tornare a parlare con la veemenza ed il diluvio di dati che già furono miei!!!

miko somma

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