nascere in val d’agri…

03/12/2015

tu figurati se non voglio salvare il punto nascita dell’ospedale di villa d’agri…rimane il punto che l’accordo stato-regioni del 16 dicembre 2010 fissa in 500 nascite il limite per il mantenimento delle struttura, successive decretazioni derogano fino a 250, ma dalla val d’agri si viene a partorire a potenza ed a quel limite quindi non si arriva…

qualcosa non quadra nei comportamenti della gente o quel punto nascite è sentito come insicuro?…mi pare questa la vera domanda a cui occorre trovare risposte…

miko somma

Pubblicato in Blog

non fermatevi di fronte a nulla…

02/12/2015

faccio appello ai magistrati che indagano sul centro olii di viggiano…questa volta non fermatevi di fronte a nulla…neppure a chi potrebbe dire – e ben farebbe ad astenersene – che eni potrebbe lasciare la regione e molte cose (università, forestazione, lea, vie blu etc etc) crollerebbero senza quei denari, denari che invece di fare sviluppo sempre più sono un pretium doloris per il mantenimento delle clientele e non certo per il livello dei servizi…

miko somma

Pubblicato in Blog

gli indagati di viggiano…

avrete tutti letto stamani o ascoltato nei vari tg regionali e media in genere dei numerosi avvisi di garanzia emessi dalla direzione antimafia a personale e dirigenti ENI, ai rappresentanti di alcune ditte che smaltiscono rifiuti per conto della compagnia mineraria, ai gestori dei monitoraggi e ad alcuni dirigenti Arpab ed altri ancora…effettuata anche un’ispezione presso l’impianto, cosa questa quanto mai opportuna, viste anche le continue sfiammate che solo un allocco (e qualche assessore e qualche presidente) potrebbe credere solo legate alle procedure di sicurezza…

pare che al centro olio di Viggiano i valori di emissioni liquide e gassose sarebbero stati modificati per renderli compatibili con i limiti di emissione stabiliti dalla legge…

tra le ipotesi di reato, quella di «traffico di rifiuti» con modifiche sostanziali dei codici CER in uscita dall’impianto e possibili danni arrecati alla salute dei residenti e dei lavoratori dell’area industriale di viggiano…

ovviamente siamo alle indagini, quindi ogni presunzione di innocenza ha lo stesso peso di ogni presunzione di colpevolezza, ma eccovi i nomi dei 37 indagati, tra i quali alcuni nomi già molto noti alle cronache…

1) Ruggero Gheller, 43 – anni, ex capo del distretto meridionale Eni

2) Domenico Scarcelli,- 48 anni di Matera

3) Nicola Savino, 58 anni, direttore di Tecnoparco Valbasento:

4) Vincenzo Lisandrelli,33 anni di Civitavecchia;

5) Carmela Criscuolo,47 anni, imprenditrice di Polla (Sa);

6) Giuseppe Criscuolo,75 anni, imprenditore di Polla (Sa);

7) Roberta Angelini, 55 anni, dirigente Eni

8) Nicola Allegro, 37 anni di Castiglione della Pescaia (GR)

9) Luca Bagatti, 32 anni, di Sestri Levante (Ge);

10) Emilio Munari, 54 anni di Genova;

11) Massimo Robello, 42 anni, di Sori (Ge);

12) Silvio Fumagalli (34 anni di Genova);

13) Antonio Cirelli 31 anni di Paterno;

14) Alfonso Bianchini, 47 anni di Bella ma domiciliato a Villa d’Agri;

15) Egidio Giorgio, 41 anni di Potenza;

16) Salvatore Lambiase, 65 anni di Ottaviano (Na);

17) Domenico Antonio Santoro, 60 anni di Potenza;

18) Raffaele Sebastiano Vita, ex Dg Arpab,60 anni di Satriano;

19) Bruno Rosario Bove,59 anni, dirigente Arpab di Vietri di Potenza;

20) Rocco Masotti, 60 anni, Dirigente ufficio suolo e rifiuti dell’Arpab;

21) Teresa Carlucci, 50 anni di Sarconi;

22) Aldo Schiassi, 60 anni, direttore generale dell’Arpab fino a ieri;

23) Franco Dell’Acqua, 49 anni di Matera;

24) Rocco Antonio Aversa , 52 anni di Lametia Terme (Cz);

25) Salvatore Mazzotta, 52 anni di Montepaone (Cz);

26) Antonio Curcio, 48 anni di Lamezia Terme (Cz);

27) Vincenzo Morise, 68 anni, di Cirò Marina (KR);

28) Giuseppe Fragomeni 72 anni, di Portoferraio (Li);

29) Maria Rosa Bertucci, 56 anni di Rende (Cs);

30) Francesco De Cristofaro, 62 anni, di Lucera (Fg);

31) Giovanni De Cristofaro, 40 anni di Lucera;

32) Italo Forina, 74 anni di Canosa di Puglia (Ba);

33) Longino Carducci, 64 anni di Offida (Ap);

34) Fausto Latini, 54 anni di Jesi (An);

35) Flavio Salvatore Gentile, 50 anni di Piazza Armerina (En);

36) Enrico Trovato, 41 anni, attuale capo del distretto meridionale Eni;

37) Claudia Monfredini, 33 anni, attuale capo dei permessi Eni e prima al controllo emissioni

Pubblicato in Blog

i dati europei…

eccovi una serie di dati, tratti dal sito della commissione europea che indicano le previsioni per alcuni indici economici, che ci aiutano a tracciare un quadro comparativo tra i maggiori paesi europei, quelli con i quali necessariamente l’italia deve confrontarsi per comprendere se davvero il paese sta uscendo dalle “secche” e se davvero si è incamminato lungo un percorso di seria ripresa…

ovviamente vi invito non solo a controllare sulla mappa interattiva presente al sito http://ec.europa.eu/economy_finance/eu/forecasts/2015_autumn_forecast_en.htm ma anche ad entrare nei maggiori dettagli che la stessa fornisce…

germania

European Economic Forecast Autumn 2015

Forecasts for Germany 2014 2015 2016 2017
GDP growth (%, yoy) 1,6 1,7 1,9 1,9
Inflation (%, yoy) 0,8 0,2 1,0 1,7
Unemployment (%) 5,0 4,7 4,9 5,2
Public budget balance (% of GDP) 0,3 0,9 0,5 0,4
Gross public debt (% of GDP) 74,9 71,4 68,5 65,6
Current account balance (% of GDP) 7,8 8,7 8,6 8,4
Full forecasts for Germany 5 November 2015
European Commission
Institutional Papers 11 |2015

francia

European Economic Forecast Autumn 2015

Forecasts for France 2014 2015 2016 2017
GDP growth (%, yoy) 0,2 1,1 1,4 1,7
Inflation (%, yoy) 0,6 0,1 0,9 1,3
Unemployment (%) 10,3 10,4 10,4 10,2
Public budget balance (% of GDP) -3,9 -3,8 -3,4 -3,3
Gross public debt (% of GDP) 95,6 96,5 97,1 97,4
Current account balance (% of GDP) -2,3 -1,3 -1,6 -2,2
Full forecasts for France 5 November 2015
European Commission
Institutional Papers 11 |2015

regno unito

European Economic Forecast Autumn 2015

Forecasts for United Kingdom 2014 2015 2016 2017
GDP growth (%, yoy) 2,9 2,5 2,4 2,2
Inflation (%, yoy) 1,5 0,1 1,5 1,7
Unemployment (%) 6,1 5,4 5,4 5,5
Public budget balance (% of GDP) -5,7 -4,4 -3,0 -1,9
Gross public debt (% of GDP) 88,2 88,3 88,0 86,9
Current account balance (% of GDP) -5,1 -4,3 -3,9 -3,4
Full forecasts for United Kingdom 5 November 2015
European Commission
Institutional Papers 11 |2015

spagna

European Economic Forecast Autumn 2015

Forecasts for Spain 2014 2015 2016 2017
GDP growth (%, yoy) 1,4 3,1 2,7 2,4
Inflation (%, yoy) -0,2 -0,5 0,7 1,2
Unemployment (%) 24,5 22,3 20,5 19,0
Public budget balance (% of GDP) -5,9 -4,7 -3,6 -2,6
Gross public debt (% of GDP) 99,3 100,8 101,3 100,4
Current account balance (% of GDP) 1,0 1,4 1,3 1,4
Full forecasts for Spain 5 November 2015
European Commission
Institutional Papers 11 |2015

ed infine eccovi le mirabolanti previsioni per il nostro paese

italia

European Economic Forecast Autumn 2015

Forecasts for Italy 2014 2015 2016 2017
GDP growth (%, yoy) -0,4 0,9 1,5 1,4
Inflation (%, yoy) 0,2 0,2 1,0 1,9
Unemployment (%) 12,7 12,2 11,8 11,6
Public budget balance (% of GDP) -3,0 -2,6 -2,3 -1,6
Gross public debt (% of GDP) 132,3 133,0 132,2 130,0
Current account balance (% of GDP) 2,0 2,2 1,9 1,9
Full forecasts for Italy 5 November 2015
European Commission
Institutional Papers 11 |2015

che cosa ne ricaviamo?…che l’italia non sta affatto messa bene nella comparazione proprio con le principali economie tanto in termini di crescita del pil (ricordo che si tratta di parametri che io non considero sufficienti a misurare la complessità economica e sociale, ma in genere è proprio su questi e solo su questi che si basano raffronti, analisi e previsioni dell’economia mainstream), dove la nostra crescita appare striminzita, tanto che persino il differenziale di misurazione tra i dati del 2014 e quelli per l’anno in corso indicano un misero 1,3% che certo riporta in un terreno positivo dove gli altri erano già, ma non appare certo il boom che qualche scellerato al governo propaganda…

non parliamo neppure del tasso di disoccupazione che cala dal 2014 al 2017 di un solo punto virgola uno e naturalmente del debito pubblico che proprio non si riesce ad aggredire (soprattutto quando in tempi di elezioni occorre promettere 80 a chiunque) e che, a conti fatti, nel suo volume enorme che naturalmente implica una quantità di interessi da pagare che viene sottratta al bilancio ordinario (parliamo di qualcosa come 85 miliardi di euro annui)…

unica consolazione la buona tenuta dei margini di deficit, seppur sempre pericolosamente al limite per la follia di volersi giocare ogni margine per fini elettoralistici e non per cominciare a tagliare il debito e così gli interessi che gravano sul bilancio ed i cui effetti positivi sono immediati in quanto cominciano a tagliare il dato che spinge al ribasso ogni equazione economica del paese e in quanto libererebbero istantaneamente risorse finanziarie fresche e senza alcun vincolo di bilancio che non la buona spesa delle stesse…

se poi qualcuno al governo mette poi le mani avanti e dice che il terrorismo mette in dubbio persino quello 0,9% di crescita…fate un po’ voi…nel frattempo mi pare che i raffronti li si faccia con la grecia, il portogallo e forse anche con malta…

Pubblicato in Blog