Le tre pandemie del secolo scorso

Diffusione del virus in tutto il mondo e milioni di morti: una pandemia è un’epidemia di virus influenzale che si espande su scala mondiale e infetta una grande porzione della popolazione umana. A differenza delle regolari epidemie stagionali, che colpiscono un numero limitato di persone in un territorio ben circoscritto, le pandemie avvengono irregolarmente, e ne compaiono circa tre in ogni secolo.Ecco quelle avvenute nel secolo scorso. 

Influenza spagnola – La pandemia di influenza spagnola resta la più devastante epidemia dei tempi moderni. Scoppiata nel 1918 questo virus ha colpito il 40% dell’intera popolazione mondiale causando circa 50 milioni di morti. Nei soli Stati Uniti, tra il settembre del 1918 e l’aprile del 1919, ha ucciso circa 600 mila persone. La malattia causò delle conseguenze anche dal punto di vista economico visto che furono molte le imprese che andarono in bancarotta durante la pandemia perché il virus colpì un’ampia fascia di lavoratori. 

L’asiatica – L’influenza asiatica nel 1957 uccise circa due milioni di persone. Il virus, che fu rapidamente individuato, era una mutazione di un ceppo trovato nelle anatre selvatiche. Colpì in particolar modo gli anziani. 

Influenza di Hong Kong – Nel 1968 una nuova pandemia scoppiò ad Hong Kong. Il virus H3N2 causò la morte di circa un milione di persone. Anche in questo caso la fascia di età più colpita dal morbo fu quella superiore ai 65 anni.

a queste poi dovrebbero essere aggiunte le più o meno regolari epidemie di colera, febbri tifoidi, dengue, ebola, aids, etc etc che non arrivando in occidente (tranne nel 73 il colera che in italia fece numerose vittime) non vengono incluse nel novero delle pandemie, ma a tutti gli effetti tali dovrebbero essere considerate…nessun allarme ad ingenerare panico, ma la situazione è abbastanza tesa, poichè in un’epoca caratterizzata da veloci e facili spostamenti nel giro di poche ore un virus potrebbe arrivare ovunque

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un’influenza sotto un quasi-silenzio stampa

Nuova Influenza: 615 i casi accertati, il virus si diffonde in Asia

02 maggio 2009 – L’allarme per la nuova influenza A/H1N1 arriva in Asia: i primi due casi si sono regiastrati a Hong Kong, in Corea del sud e in India. Trecento persone sono state poste in quarantena in un grande albergo di Hong Kong dove un cliente, un giovane di 25 anni arrivato dal Messico via Shanghai, è risultato positivo al test del virus.

 

Nuovo bilancio: 615 casi accertati in 15 paesi, di cui 16 mortali – L’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) ha diffuso oggi attraverso il suo sito internet il nuovo bilancio (aggiornato alle 06:00 Gmt, le 8:00 italiane) sulla diffusione della nuova influenza da virus H1N1, con 615 casi accertati in 15 paesi, di cui 16 mortali. Il bollettino precedente dell’Oms riferiva di 367 casi accertati e 10 morti. L’Oms ritiene che entro 4-6 mesi potrebbero essere disponibili le prime dosi di vaccino per proteggere la gente contro la nuova influenza A(H1N1). Il vaccino usato contro l’influenza stagionale non sembra efficace contro la nuova influenza (la cosidetta influenza da suini), ha detto in una conferenza stampa telefonica Marie-Paule Kieny, direttrice per la ricerca sui vaccini presso l’Oms. Ma l’esperienza e le capacità ci sono e non c’e dubbio sulla possibilità di produrre un vaccino efficace entro un ragionevole periodo di tempo. Servono almeno 4-6 mesi. Infatti – ha spiegato l’esperta dell’Oms – ci sono tappe da rispettare, perché vogliamo un prodotto sicuro.

 

300 persone in quarantena ad Hong Kong – Trecento persone sono state poste in quarantena in un grande albergo di Hong Kong dove un cliente, un giovane di 25 anni arrivato dal Messico via Shanghai, è risultato positivo al test del virus. Circa 200 clienti e un centinaio di dipendenti del Metropark Hotel non potranno lasciare l’edificio prima di una settimana e solo dopo essere stati sottoposti a un trattamento con anti-virale. Gli ingressi dell’albergo, che si trova nel distretto di Wanchai, sono sorvegliati da agenti di polizia che portano una mascherina protettiva sulla bocca. Il giovane contaminato dal virus, un cittadino messicano, è ora ricoverato in ospedale. Le autorità hanno decretato l’emergenza sanitaria ma hanno invitato tutti i cittadini e i visitatori a non lasciarsi prendere dal panico. La Cina ha sospeso i voli con il Messico e deciso che invierà un aereo per rimpatriare i cittadini attualmente nel Paese centroamericano.

 

Due casi sospetti in India – Due persone sono ricoverate in osservazione a New Delhi, in India, perché presentano i sintomi della nuova influenza. Lo riferisce la televisione indiana IbnLive. Il primo in osservazione è un ragazzo di 25 anni di Ghaziabad, nello Stato settentrionale dell’Uttar Pradesh, non lontano da Delhi, ritornato dal Texas il 19 aprile. L’altro ricoverato è un cittadino britannico di 35 anni, che si è presentato al Ram Manohar Lohia Hospital di Delhi, dove è ricoverato anche il primo uomo, accusando i sintomi del virus A/H1N1. Altre tre persone, una donna di 30 anni, il suo bambino di 20 mesi e un turista americano, erano stati messi in osservazione nello stesso ospedale e poi dimessi. Il governo indiano sta cercando di localizzare circa duemila persone che hanno viaggiato tra India e Messico negli ultimi giorni, temendo che qualcuno possa aver contratto i virus della nuova influenza.

 Cresce l’allarme in Europa – Ma resta fermo al cinque l’allerta dell’Oms. I casi registrati, sospetti o accertati, non sono ancora in numero particolarmente elevato rispetto al all’America, ma due contagi avvenuti direttamente nel vecchio continente (uno in Germania di un’infermiera che non è stata in Messico e un altro caso di contagio sul territorio della Gran Bretagna), che aveva preoccupato gli esperti, non hanno fatto aumentare il livello dell’allerta da quello attuale, il cinque, al livello sei, il massimo nella scala dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Intanto nessun caso confermato in Italia e questa mattina l’Oms ha diffuso un bilancio che vede 331 casi confermati in 11 Paesi e 10 morti. Cresce l’allarme in Europa.

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RETE ONCOLOGICA, LAPENNA (FI-PDL) SU AUDIZIONI IV CCP
 
30/04/2009 18.23.45
[Basilicata]
                                                                                                                         

 (ACR) – “Gli ultimi dati dell’Istituto Tumori di Milano e dei Registri regionali dei tumori rilevano che l’incidenza dei tumori tra i lucani è superiore a quella che si registra nel resto d’Italia. Anche nelle regioni del Nord, dove sono localizzate le aree maggiormente industrializzate, l’incidenza di tali malattie negli ultimi anni è minore”. E’ quanto afferma il consigliere regionale Sergio Lapenna (Fi-Pdl) in merito all’audizione, avvenuta oggi in quarta Commissione, dei direttori generali delle Aziende sanitarie di Potenza e Matera, dell’Azienda ospedaliera S. Carlo e dell’Irccs di Rionero…Tra gli anni ottanta e novanta – afferma Lapenna, che è anche vicepresidente della quarta Commissione – i tumori sono stati una delle cause principali di morte, soprattutto al Nord, dopo c’è stato un decremento, ma la Basilicata, invece, è in controtendenza….

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se a citare questa che oramai è statistica acclarata, siamo noi, facciamo terrorismo e citiamo dati non veri (come da dichiarazioni dell’assessore potenza e del gran consulto regionale di una famosa conferenza stampa)…e se a dirlo invece è un consigliere regionale, che essendo vicepresidente della commissione specifica qualche dato pure lo avrà, che cosa dobbiamo desumerne?…che le blandizie, le mezze verità e le bugie conclamate sono il pane quotidiano di certe pratiche politiche, mentre nel frattempo si scava, si seppellisce, si progetta, si fanno intese, etc etc etc etc…che ci sia qualche correlazione tra quanto denunciamo circa l’invasività di certi progetti di utilizzo della nostra regione e l’aumento dei casi di tumore…e non ci vengano a parlare del prezzo del progresso!!!…da ste parti se ne è visto ben poco e se tanto ci da tanto e questa regione è così incontaminata come da più parti viene spacciato, qualche contraddizione pure ci sarà…meditiamo gente, meditiamo

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