08/08/2012

la storia di stanziare denari serve poco se poi le opere non si fanno, si fanno male, sono inutili o peggio dannose alla programmazione, al paesaggio ed all’ambiente…mi pare una litania quella di vantarsi di postare denari che alla fine son sempre quelli, mentre continua a mancare un’idea globale di cosa questa regione possa diventare…perchè di fatto a chi decide manca questa idea o, se esiste, non la partecipa affatto barattando denari con la democrazia!!!

miko somma

08/08/2012

insomma questa storia che si sta montando sull’art. 19 (il no all’intesa sui permessi per intederci) sta diventando stucchevole…esiste un importante fatto politico, il no della regione (nelle more chiaramente di una eventuale decisione negativa della consulta nel caso il governo nazionale sollevi il conflitto), la regione comincia a dire effettivamente di no (anche se per il momento su competenze che derivano dal disposto di leggi attuali e non ancora dallo stesso art. 19 che entrerà in vigore a partire dalla pubblicazione sul BUR, bollettino ufficiale regionale, l’equivalente regionale della gazzetta ufficiale), eppure si fa malpancismo, complottismo e quant’altro…il mio atteggiamento nei confronti della giunta regionale non cambia affatto, ma registro che qualcosa è cambiato – e diamine se è cambiato!!! – per cui meglio sarebbe attendere i fatti concreti prima di aprire bocca…meglio ancora che ad esprimersi sulla faccenda siano i lucani e non altri!!!

miko somma

07/08/2012

una regione che ha 4000 braccianti forestali e 580.000 abitanti (il paragone con la calabria che ne ha 7000 e 1.200.000 abitanti non regge neppure, eppure quello calabrese è uno scandalo) e si occupa di riforestare (44 milioni di euro) per dare 151 giornate lavorative ai lavoratori in oggetto (servono a raggiungere il sussidio di disoccupazione), non è solo una regione dove si fa l’elemosina assistenziale, quindi una regione senza politiche economiche reali, ma è soprattutto una regione dove si pratica il consenso con la cannula del gas

miko somma

07/08/2012

comunita-lucana-jpeg_thumbnail47.jpg

ormai chiaro appare che alla prossima tornata elettorale nazionale, qualcuno tenterà la strada per roma e la regione rimarrà vacante alla sua possibile elezione, così nell’autunno 2013 quasi con certezza dovremo rieleggere un nuovo presidente regionale…poche chiacchiere allora, chi è contrario a che gli equilibri baronali di potere attuali (per favore, non prendiamoci in giro con la favoletta dei partiti e con la bufala dell’alternanza negata) cominci a ragionare con l’ipotesi che occorre mettere in campo una squadra di persone serie intorno ad un progetto serio che convinca i lucani tutti, con tutte le loro sensibilità, che “cambiare si può e si deve”…il sottoscritto ci sarà con ciò che sa e può fare e naturalmente con la sua idea di lucania!!!

miko somma

Pubblicato in Blog

07/08/2012

la mezzanotte è passata da qualche minuto, così posso ricordare senza rischiare la retorica che 67 anni fa più un giorno, il 6 agosto 1945, il bombardiere enola gay sganciò la prima bomba atomica su hiroshima, giappone, causando la morte di un numero ancora oggi imprecisato di civili in un paese già prostrato da una guerra persa…dai 150.000 ai 240.000 morti, decessi durati anche negli anni seguenti all’esplosione per via delle radiazioni, intere generazioni impossibilitate alla procreazione…3 giorni dopo toccò a nagasaki…e poi decenni di terrore…FUORI LE ARMI NUCLEARI DALLA STORIA!!!

miko somma

03/08/2012

nell’ultimo comunicato non potevo ancora dirlo, ma il sub-emendamento che abbiamo presentato all’art. 19 del maxi-emedamento della giunta, tramite il consigliere navazio (che ringrazio,) è passato…abbiamo così modificato decisamente la legge regionale 46/98 sulle procedure di VIA (valutazione di impatto ambientale) in un senso maggiormente pubblico, dando valore specifico e cogente all’audit delle popolazioni interessate alle valutazioni…COMUNITA’ LUCANA è sempre al lavoro

miko somma

Comunicato stampa di Comunità Lucana

questa nota stampa non è stato inviata al sito istituzionale di basilicatanet, visto quanto già da noi espresso circa l’opera di confusione che puntualmente viene messa in atto o per imperizia (e ci può stare visti i criteri) o per cosciente manipolazione bulgara (cosa molto più probabile) delle affermazioni dei comunicati, il cui senso non andrebbe distorto, ma semmai solo adeguato alle esigenze di spazio concessogli in ciò che dovrebbe essere una sorta di rassegna dei comunicati inviati

tale attività riprenderà solo a seguito delle scuse ufficiali del sito basilicatanet

comunita-lucana-jpeg_thumbnail46.jpg

…pur avendo espresso non volontà di scrivere alcun comunicato, ci vediamo costretti in seguito alla lettura di altre note a rendere noto il nostro parere in merito…

È pur sempre un primo passo

 

Pur avendo molti dubbi in merito alla sua forma ed alla tecnicalità legislativa con cui è stato espresso, persino verso il contenitore che ne ospita il dettato – quasi fosse uno di quei decreti omnibus a cui nel Paese siamo ormai tristemente abituati – esprimiamo comunque soddisfazione per l’approvazione di quella che impropriamente molti media hanno definito moratoria alle estrazioni in Basilicata, e che noi, molto meno trionfalmente, definiremmo il primo passo di una strada obbligata, la negazione, stante il rischio “petrolizzazione”, delle intese presenti e future riguardo agli iter procedurali dei tanti permessi di ricerca per idrocarburi che insistono sul territorio della nostra regione, negazione contenuta nell’articolo 19 approvato ieri all’unanimità in Consiglio Regionale, su proposta di Giunta, nell’ambito dell’approvazione dell’assestamento di bilancio.

 

Non è la legge specifica che regola, per le competenze regionali, la materia delle estrazioni e ricerche di idrocarburi che avremmo voluto, né la forma in cui l’avremmo espressa – figurarsi i tempi – ma se la politica significa misurarsi con i risultati possibili nella contingenza reale (ben altra cosa il populismo che si nutre di slogan e di visceralità), dall’approvazione di questo semplice articolo ci attendiamo che inizi un percorso che porti in tempi rapidi ad una legge specifica, frutto non del mero calcolo elettorale basato sulla caduta di consensi che pur sarebbe possibile leggere nell’articolo e nella sua espressione e che tuttavia non vogliamo leggere, ma di una presa d’atto che il futuro di questa regione non passa attraverso petrolio e gas.

 

Qualche consigliere ci ha attribuito una “vittoria su tutta la linea” – bontà sua, ma in quel Consiglio non ci siamo per poter vantare vittorie – ma pur crediamo che, non riconoscendoci alcun merito specifico sulla proposizione della norma, la “moral suasion” o “goccia cinese” da noi esercitata in questi anni sui media e nelle piazze abbia avuto un suo ruolo non marginale in questa scelta della Giunta, scelta che, anche se rimangono forti dubbi circa la sua efficacia nelle more della più che prevedibile opposizione che sarà esercita nelle sedi competenti per presumibili lese prerogative dello Stato, non perde però un suo precipuo carattere politico, in sintesi un potere di indirizzo sia sulla legislazione regionale, sia sugli atti amministrativi che a questa volontà politica dovranno essere conseguenti, quel potere di indirizzo che occorre però colmare di atti concreti per essere tale e non rimanere dichiarazione di principio.

 

In altri termini crediamo che lo scarno dettato dell’articolo dia troppo spazio alla discrezionalità con cui la Giunta dovrà necessariamente regolare la materia innovata per essere dettato legislativo completo, e poche indicazioni cogenti rispetto ai vuoti normativi ancora da colmare, quali il piano paesaggistico, una legge di tutela delle acque e del patrimonio agro-silvo-pastorale, dei beni culturali e storici, delle vocazioni originarie dei territori e via discorrendo, che sono elementi prodromici rispetto ad una vera e propria normativa nel settore delle estrazioni in una regione che, vista la loro importanza, non può più farne a meno, come non può più fare a meno di quegli elementi efficienti di monitoraggio ambientale, territoriale, economico e sanitario che la logica avrebbe voluto già attivi da tempo e non “nicchiati” da atteggiamenti spesso ridicoli che sintetizziamo nel “tutt’apposto”.

 

Così se questo articolo è atto politico di indirizzo, che la politica si indirizzi e si metta subito al lavoro al netto da ogni calcolo di consenso elettorale che pure qualche “maligno” potrebbe leggere e che noi di Comunità Lucana teniamo lontano dal giudizio sul merito poiché argomento non politico per la nostra idea di politica, il bene comune di ogni cittadino lucano, qualunque siano le sue idee, qualunque siano le sue sensibilità.

 Miko Somma, segretario regionale di Comunità Lucana

01/08/2012

non scriverò alcun comunicato stampa sull’argomento stop nuovi permessi per idrocarburi (forse…), anche se santochirico, ex assessore all’ambiente con cui le battaglie sono state epiche su televisioni e giornali negli anni passati, mi ha detto che ho vinto su tutta la linea…direi che abbiamo vinto, ci metto dentro anche chi con idee magari diverse, era comunque accomunato dal desiderio di mettere un freno alle trivelle, ma credo che in fondo abbiano vinto i lucani…rimane il rimpianto della porta della stalla chiusa quando i buoi son scappati…e di una gestione della regione che fa acqua da ogni parte!!!

miko somma

una prima vittoria!!!…la lucania comincia a dire NO al petrolio

 img037.jpg

eccovi il testo dell’emendamento n. 19 facente parte del complesso di emendamenti (maxi-emendamento) della giunta regionale al disegno di legge “assestamento del bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2012 e del bilancio pluriennale per il triennio 2012/2014″…

nello specifico la norma da approvare sembra finalmente limitare, con la non concessione dell’intesa di cui alla legge, il massiccio dispiergarsi sul territorio di permessi per idrocarburi, sia futuri (comma 1), sia presenti (comma 2), ovviamente facendo salve le intese già in essere (comma 3), queste regolate da leggi dello stato in materia alle quali la legislazione regionale non concorre…

dunque una vittoria del nostro movimento dopo anni di battaglie per porre un freno alla “petrolizzazione” e come tale infatti accolto da tanti (compresi molti consiglieri)…

una vittoria della nostra caparbietà a “goccia cinese” di insistere sempre sulla necessità di programmare l’uso del territorio per impedirne la destinazione coatta a riserva quasi gratuita di idrocarburi, una vittoria che tale infatti riteniamo, pur nel timore di conflitti di competenza che il governo nazionale non mancherà di porre in essere per bloccare la norma in questione, essendo ormai svelato l’interesse a che in basilicata si trivelli ovunque per succhiare fino all’ultima goccia di petrolio (invero tanto e non di cattiva qualità, come pur millanta qualcuno)…

siamo così contenti, ma non basta…non basta lo strumento di un emendamento in una legge finanziaria (quando occorrerebbe una specifica legge regionale), non basta nell’inesistenza di strumenti di regolazione e programmazione dell’uso del territorio, dell’assenza di una legge paesaggistica e di molti altri fattori legislativi e di monitoraggio ambientale e sanitario che sarebbe lungo ora esporre…non basta, ma è pur sempre qualcosa…e ne prendiamo dunque atto!!!…

e pur non mutando affatto il giudizio che abbiamo di questa giunta e delle precedenti, siamo coscienti che un minimo processo di cambiamento si è avviato e crediamo sia ormai irreversibile…

 cambiamento che rivendichiamo fino in fondo di aver costruito, certo insieme ad altri, ma con la particolarità tutta interna a COMUNITA’ LUCANA  di aver sempre fatto politica e dialogo(mirando così all’obiettivo possibile nel contingente pur nell’obiettivo di una visione globale) e mai quel populismo che si serve di slogan e si nutre di rabbia dal quale siamo lontani anni luce e continueremo ad esserlo!!!

certo il pericolo che dietro questo testo si nasconda una manovra indigesta da far digerire, ammansendoci, c’è tutto, ma nel frattempo registriamo il testo…

abbiamo così preparato emendamenti al testo stesso che alcuni consiglieri si sono fatti carico di presentare per migliorarne il tenore di diniego e per “obbligare” al varo di una vera e propria legge regionale sulle estrazioni di idrocarburi sul territorio regionale…

così, nell’attesa della discussione e delle modifiche che saranno eventualmente apportate da emendamenti, continuiamo a fare la nostra parte che per il momento possiamo solo esercitare nella denuncia e nella proposta dall’esterno, ma che crediamo ormai di “dovere” e “potere” (con l’aiuto degli elettori che crederanno in noi) portare all’interno delle istituzioni  

Pubblicato in Blog

01/08/2012

qualcosa, solo qualcosa, ma pur sempre qualcosa in materia petrolifera finalmente pare de filippo l’abbia recepita (anche forse dalla continuità di messaggi inviatigli dal sottoscritto in forma di critiche di sistema all’attività di programmazione) nel maxiemendamento sull’assestamento di bilancio…saprò dirvi in seguito, poichè il testo che circola è ancora troppo “volatile”

miko somma

Pubblicato in Blog