da lavello purtroppo ancora su fenice e sul silenzio…

pubblico il comunicato degli amici del comitato diritto alla salute di lavello purtroppo ancora su fenice e sul silenzio che avvolge ormai come una cappa impenetrabile ciò che invece è chiaro, chiarissimo…il mio personale saluto a chi lotta per il diritto a vivere!!!

Continua la vergognosa “campagna del tuttapposto” da parte della società Fenice Ambiente proprietaria dell’inceneritore FENICE-EDF di San Nicola di Melfi che, con una nota del 24 gennaio scorso, ribadisce l’efficacia dei propri interventi rispetto all’inquinamento in atto nella zona dell’inceneritore.

Ma come si fa ad affermare una “generale diminuzione dei valori riferibili alla presenza di metalli” quando nell’ultimo rilievo di novembre ferro, nickel e manganese presentano valori più alti rispetto al monitoraggio precedente?

A sostegno, poi, delle proprie tesi la società non ha di meglio che citare un documento Arpab risalente ad ottobre 2011. Ma oggi qual’è l’opinione degli Enti? 

Il piano di monitoraggio del “Vulture-Melfese” prevede che il controllo sulle acque di falda venga operato su 9 pozzi e non su 7 oppure 8. Che validità hanno questi monitoraggi parziali?

Se la messa in sicurezza in emergenza (MISE) fosse davvero efficace, nelle falde acquifere di San Nicola di Melfi quelle sostanze non avrebbero dovuto proprio esserci! Sostanze che ininterrottamente si stanno accumulando nell’ambiente da OLTRE 10 ANNI!

La fretta di bonificare, senza avere un piano idrogeologico della zona, è quantomeno sospetta. La mancanza di tale bonifica non è imputabile agli Enti ma ad un pessimo progetto che è stato bocciato in conferenza di servizi e giudicato incompleto anche dall’ISPRA (Ministero dell’Ambiente).

Fenice Ambiente continua affermando che le analisi “sui primi livelli della catena alimentare …  escludono la presenza di sostanze dannose per la salute”. Chi ha fatto queste analisi? Chi le ha certificate? Esiste un contraddittorio?

Siamo stanchi delle solite favolette soprattutto quando a raccontarle è un soggetto che per anni non ha autodenunciato l’inquinamento. Un soggetto che subito dopo l’incidente di ottobre 2011 dichiarò che i fumi erano stati risucchiati dal forno rotante, salvo essere poi smentito da eloquenti fotografie pubblicate sui quotidiani. Un soggetto che insieme alle Istituzioni Regionali, ha ricevuto un giudizio fortemente negativo anche dalla Commissione Parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti: «l’inquietante vicenda che ha coinvolto l’inceneritore La Fenice, i suoi dirigenti nonché i funzionari dell’Arpab deputati al controllo dell’impianto»…«Si tratta di una vicenda (…) emblematica dell’inefficienza spesso colposa, talvolta dolosa, che si registra in un più ampio sistema di controlli preventivi che, in Basilicata, come in altre regioni, ha dimostrato di non funzionare». 

Si ponga fine a questo disastro ambientale e soprattutto si abbia maggiore rispetto della dignità di chi vive  e lavora in questi luoghi.

Comitato “Diritto alla Salute”                                                                                          27/01/2013

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il giorno della memoria…

Foto: Il generale Dwight D. Eisenhower quando arrivò con i propri uomini presso i campi di concentramento non ebbe il minimo dubbio.<br />
Ordinò che fosse scattato il maggior numero di fotografie alle fosse comuni dove giacevano ossa, abiti, corpi scomposti scheletrici ammassati come piramidi casuali.<br />
Fotografie per ogni gelida baracca che fungeva da dormitorio, fotografie al filo spinato, ai forni crematori, alle divise, ai cappellini, alle torri di controllo, alle armi, agli strumenti di tortura.</p>
<p>Fotografie ai sopravvissuti così vicini alla morte da poterci interloquire e restituirla a chiunque li fissasse senza dover nemmeno aprire bocca. Senza parlare, senza parole.</p>
<p>Eisenhower pretese che fossero condotti presso i campi di concentramento tutti gli abitanti tedeschi delle vicine città per vedere la realtà dei fatti e che, suddetti civili, fossero costretti a sotterrare i corpi dei morti.</p>
<p>E poi spiegò: “Che si abbia il massimo della documentazione possibile – che siano registrazioni filmate, fotografie, testimonianze – perché arriverà un giorno in cui qualche idiota si alzerà e dirà che tutto questo non è mai successo”</p>
<p>Perché un giorno arriverà qualche idiota che si alzerà e dirà che tutto questo non è mai successo: da ripetere, incorniciare e santificare questa frase. Racchiude il senso della storia.

eisenhower: “…che si abbia il massimo della documentazione possibile – che siano registrazioni filmate, fotografie, testimonianze – perché arriverà un giorno in cui qualche idiota si alzerà e dirà che tutto questo non è mai successo”…

Il generale Dwight D. Eisenhower quando arrivò con i propri uomini presso i campi di concentramento non ebbe il minimo dubbio. Ordinò che fosse scattato il maggior numero di fotografie alle fosse comuni dove giacevano ossa, abiti, corpi scomposti scheletrici ammassati come piramidi casuali.
Fotografie per ogni gelida baracca che fungeva da dormitorio, fotografie al filo spinato, ai forni crematori, alle divise, ai cappellini, alle torri di controllo, alle armi, agli strumenti di tortura.
Fotografie ai sopravvissuti così vicini alla morte da poterci interloquire e restituirla a chiunque li fissasse senza dover nemmeno aprire bocca.
Senza parlare, senza parole.
Eisenhower pretese che fossero condotti presso i campi di concentramento tutti gli abitanti tedeschi delle vicine città per vedere la realtà dei fatti e che, suddetti civili, fossero costretti a sotterrare i corpi dei morti.
E poi spiegò: “Che si abbia il massimo della documentazione possibile – che siano registrazioni filmate, fotografie, testimonianze – perché arriverà un giorno in cui qualche idiota si alzerà e dirà che tutto questo non è mai successo”
Perché un giorno arriverà qualche idiota che si alzerà e dirà che tutto questo non è mai successo: da ripetere, incorniciare e santificare questa frase.
Racchiude il senso della storia.
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27/01/2013

bene, bene…presentazione del programma andata…sapete com’è, io ci tengo molto alle fasi, ai ritmi ed ai tempi…ora si comincia con gli interventi a voce e chi mi conosce un po’ dovrebbe sapere cosa intendo…dice un amico della cui amicizia ed affetto sono onorato che quando parlo sono molto più chiaro di quando scrivo!!!…
a breve il programma sul blog…

miko somma

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