ma cos’è la IUC?…

sperando di far cosa utile…

proviamo a fare un po’ di ordine sulla IUC,  l’imposta unica comunale o service tax, in sostanza la nuova imposta sugli immobili ed altri servizi ad essi relativi introdotta dalla manovra economica (legge di stabilità) nei commi da 639 a 700 dell’articolo unico della conversione in legge, che dal 2014 sostituirà l’Imu, la cui lunga storia di apparizioni e sparizioni comincia dal 2008 all’epoca della campagna elettorale tra prodi ed un signore di arcore, quando viene cancellata, viene reintrodotta nel 2012 per tappare le falle di bilancio del paese all’epoca dei finti tecnici, viene ricancellata nella prima rata e seconda all’epoca del governo delle larghe intese divenute un po’ più strette e riappare, seppur diversa, oggi sotto l’acronimo iuc…

la IUC è quindi composta da tre voci distinte, TASI (tassa sui servizi indivisibili cioè le attività dei comuni non offerte a domanda individuale, ma generali tipo l’illuminazione pubblica, la manutenzione delle strade o l’anagrafe), la TARI (tassa sui rifiuti che sostanzialmente tutti conosciamo come tarsu) e la vecchia IMU che rimane per le abitazioni diverse dalla principale o per  abitazioni principali di lusso…

la IUC verrà quindi individuata e pagata in questo modo:

1.la parte relativa all’IMU viene pagata dai soli proprietari dell’immobile, trattandosi appunto di una tassa sulla proprietà dell’immobile e viene quindi corrisposta solo per le seconde case o case di lusso o immobili ad uso differente dall’abitazione nella misura  massima del 10,6 per mille calcolato sul valore catastale dell’immobile 

2.la parte relativa alla TASI viene pagata in parte dai proprietari, in parte dagli inquilini, in una misura variabile e stabilita dai comuni (che per gli inquilini va dal 10 al 30% del tributo) e per tutti gli immobili, quindi anche prime case, aree scoperte ed edificabili, escluse le sole aree scoperte pertinenziali o accessorie agli immobili imponibili non operative e le aree condominiali di cui all’art. 1117 del codice civile* che non siano detenute od occupate in via esclusiva, mentre il tributo è dovuto per intero dal locatario per contratti di locazione non abitativa. 

la base imponibile è la stessa dell’IMU con aliquota base pari allo 0,1%, ma il comune può ridurla fino all’azzeramento oppure alzarla fino allo 0,25% sul valore catastale dell’immobile

è in corso un dibattito con i comuni al cui termine il governo, prevedibilmente entro metà gennaio, cambierà le regole sulle aliquote TASI alzando il tetto massimo

3. la parte relativa alla TARI, invece, viene pagata dagli inquilini, essendo nello spirito della stessa un tributo commisurato alla produzione dei rifiuti e si paga su locali ed aree scoperte adibite a qualsiasi uso e produttrici di rifiuti solidi urbani, escluse le stesse categorie di cui al punto 2) sulla tasi, e per la sua determinazione verrà considerata la superficie dichiarata od accertata sui precedenti prelievi (quindi la vecchia tarsu o, se intervenuta nei comuni che l’hanno applicata,  la tares), ma i comuni potranno anche considerare come assoggettabile al tributo l’80% della superficie catastale, mentre per immobili non iscritti al catasto si considera la superficie calpestabile, nella competenza dei comuni di stabilire le tariffe (su proposta del ministero dell’ambiente, di concerto con quello dell’economia e sentita la conferenza stato-regioni, entro sei mesi dalla legge di stabilità, quindi entro giugno, saranno stabiliti criteri di misurazione puntuale della quantità di rifiuti)

deve essere però chiarito che l’aliquota massima complessiva di IMU e TASI non può superare i limiti della precedente IMU (1,06% o 10,6 per mille applicata sul valore catastale dell’immobile), e non essendo applicabile sulle prime case, deve essere inteso che la frazione IMU si riferisce appunto solo alle seconde case (e prime case di lusso) ed agli immobili ad uso differente, mentre è applicabile alla prime case anche la frazione TASI e naturalmente la frazione TARI

per sapere esattamente quanto pagare il contribuente deve aspettare la delibera comunale, che dovrà contenere:

• TARI:  criteri di determinazione delle tariffe, classificazione delle categorie di attività con omogenea potenzialità di produzione di rifiuti, disciplina delle riduzioni tariffarie, eventuali riduzioni ed esenzioni anche in base alla capacità contributiva della famiglia, individuazione delle categorie di rifiuti speciali esentate dalla TARI

• TASI: disciplina delle riduzioni, che tengano conto della capacità contributiva della famiglia, individuazione e costi dei servizi indivisibili

i comuni decidono numero di rate e scadenze di pagamento, consentendo di norma almeno due rate a scadenza semestrale e in modo anche differenziato con riferimento alla TARI e alla TASI, ma sarà consentito il pagamento in un’unica soluzione entro il 16 giugno di ciascun anno…con uno o più decreti attuativi saranno decise le modalità di versamento.

la prima rata della IUC è prevista per il 16 gennaio 2014, ma è abbastanza chiaro che nella indefinizione di molti passaggi (particolarmente sulla tari) la possibilità che si slitti a giugno 2014 con rata unica è molto concreta

cosa diversa è invece il miniconguaglio IMU che graverà nei comuni che hanno aumentato l’aliquota base della vecchia IMU (4 per mille, aumentabile fino al 6), dove  tale aumento dovrà essere coperto in parte dai comuni, nella misura del 60% dell’aumento (quindi in sostanza dallo 0,24 per mille allo 0,36 per mille con risorse ancora da trovarsi), e per il restante 40% dai proprietari degli immobili (quindi dallo 0,16per mille allo 0,24 per mille) con conguaglio finale al 24 gennaio

infine l’IMU prevedeva detrazioni per le famiglie pari a 200 euro più 50 per ogni figlio; la IUC contempla, invece, detrazioni relativamente alla Tasi di circa 26 euro per figlio

 

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domani lutto cittadino a matera…

(ANSA) – MATERA, 12 GEN – Saranno celebrati domani, alle ore 10.30, nella Mediateca provinciale di Matera, in piazza Vittorio Veneto, i funerali di Antonella Favale, la donna di 31 anni, morta ieri nel crollo della palazzina di vico Piave. In occasione delle esequie, per domani, il sindaco della città lucana, Salvatore Adduce, ha proclamato il lutto cittadino.

Comune e Provincia hanno reso noto che ”si faranno carico di tutta la organizzazione della cerimonia funebre”.

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e adesso incrociamo le dita per nicola…

(ANSA) – MATERA, 12 GEN – Restano gravi, ma stazionarie, la condizioni di Nicola Oreste, l’uomo di 57 anni, estratto vivo ieri sera a 12 ore dal crollo della palazzina di vico Piave, a Matera. Oreste è ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale Madonna delle Grazie. Nel nosocomio materano è ancora ricoverata anche Sara Elia, di 37 anni, estratta dalle macerie a circa due ore dal crollo: le sue condizioni non destano preoccupazioni e potrebbe essere dimessa anche nel corso della giornata odierna.

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12/01/2014

una piccola comunità è quella che sente una tragedia di uno dei suoi membri come una sua tragedia, un sentimento questo che, nella dissoluzione delle affettività che questa modernità ci consegna, diviene un valore fondante per un’altra via possibile al futuro

miko somma

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