i fuochi fatui di una ragione in decadenza…

20/02/2014

non so voi, ma al seguitare delle notizie dall’ucraina, io sono angosciato dal rivivere un conflitto in europa come 20 anni fa in un paese che conoscevo a menadito, la jugoslavia…e nonostante cento morti ucraini o italiani o francesi siano del tutto uguali a cento morti nigeriani o pachistani o palestinesi di gaza, mi fa rabbrividire soprattutto l’atonia dei sentimenti che preferiscono girare intorno alle cazzate di un grillo e dei suoi deficienti che lo seguono come deficienti ed alle rodomontate prossime a smorzarsi di un renzi e di coloro che cambiano verso a seconda delle convenienze…

c’è un mondo fuori dai nostri confini di piccolezza provinciale con il quale dovremmo imparare a confrontarci, piuttosto che inseguire le lucciole di cambiamenti che o nascono dentro noi o sono solo fuochi fatui di una ragione in decadenza

miko somma

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andare a sinistra…

uno dei miei intenti all’ingresso nel pd era ed è uno spostamento deciso a sinistra di questo partito, dove – attenzione!!! – sinistra non significa spostare l’asse verso i vecchi dirigenti, colpevoli di forme differenti di idiotismo finanziarista o tardo-sviluppista, così ricadendo nell’auto-relazione tra partito e classi dirigenti, e neppure in “trappole storiche” che prima hanno consegnato l’innovazione alle destre economiciste, poi hanno costretto la sinistra stessa a fotocopiarsi su queste…

andare a sinistra significa andare verso “idee di sinistra”, idee che, calate nella società dell’oggi, significano innanzi tutto da che parte stare in una riconquista della rappresentanza dei soggetti sociali…

miko somma

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aggiornamenti da kiev

E’ ormai guerra a Kiev, dove i manifestanti quantificano in ‘100 i morti da questa mattina in Ucraina, e 500 i feriti’. Per il responsabile dei servizi medici dell’opposizione Sviatoslav Khanenko, “oltre 60 manifestanti sono stati uccisi. Tutti sono morti per colpi d’arma da fuoco”.

Per l’ambasciatore italiano a Kiev, Fabrizio Romano, sono almeno 50 i morti in Ucraina nella sola mattinata di oggi. “E’ molto difficile fare un bilancio delle vittime degli scontri – spiega il diplomatico – perché la situazione è in continua evoluzione e le fonti sono diverse e talvolta contrastanti

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vorrei massimo bray ancora ministro dei beni culturali…

(ANSA) – NAPOLI, 20 FEB – Il ministro per i Beni culturali, Massimo Bray, si sta recando a San Tammaro (Caserta) dove nella notte è andato a fuoco il fienile dell’azienda agricola di Tommaso Cestrone, il volontario morto per infarto la notte di Natale e che si è preso cura per quasi tre anni della struttura.

Per tutti Cestrone era l’Angelo di Carditello’. ”Vado a Carditello – scrive Bray su twitter – perchè tutte le volte che viene messa in pericolo la legalità le istituzioni hanno il dovere di esserci”.

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renzi, voglio sperare che il prossimo ministro dei beni culturali sia ancora massimo bray, il miglior ministro del dicastero letta ed un amante sincero ed appassionato del nostro vero “petrolio”, l’arte e la cultura, che vivono e danno frutti, anche economici, al paese solo se prosperano nella cura quotidiana e nel ricordo della storia!!!

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sesso e paranoia…

20/02/2014

nella bellissima prefazione al suo “crash” (1973, purtroppo edito da noi solo nel 1984), punto di inizio di tutta la letteratura post-moderna, j. g. ballard definiva sesso e paranoia i due lei-motiv del XXI secolo…

come non definire sesso il personalismo in politica, nel narcisismo auto-erotico degli attori e nel feedback irrazionale e sado-maso della platea?…

e come non definire paranoia, la cultura della paura che ti viene instillata ogni giorno perché ci sia acritico consenso alla riduzione della democrazia e dei suoi spazi?…

miko somma

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abolito il finanziamento pubblico ai partiti…

(ANSA) – ROMA, 20 FEB – Sì definitivo al decreto sul finanziamento pubblico ai partiti. Il testo è stato approvato a Montecitorio con 312 sì, 141 no e 5 astenuti. A favore l’attuale maggioranza, contro Sel, M5S e Lega, astenuto Fdi. I fondi ai partiti saranno aboliti progressivamente del 25%, 50% e 75% nei prossimi tre anni. In ogni caso, le prossime elezioni europee e regionali non daranno accesso ai fondi pubblici. I cittadini, invece, potranno contribuire destinando il loro 2 per mille dell’Irpef.

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totale del risparmio, 1,52 euro/anno per abitante…e così mentre sulla vulgata viscerale da inseguire, si abolisce uno strumento tutto da migliorarsi in entità e controlli per carità, ma che consentiva l’accesso alla politica di tutti e non solo di ricchi o di collegati ai vari lobbysmi, nel frattempo il vero intervento sui costi vivi della politica, quindi sprechi, inefficienze e corruzione ad ogni livello non si percepisce neppure nella sua urgenza legislativa, amministrativa, sanzionatoria e culturale…

e qualcuno ad arte ancora confonde il costo della democrazia con quello della politica, tagliando il primo e lasciando sostanzialmente immutato il secondo…

e chi segue questo blog da tempo sa perfettamente che il sottoscritto, avendolo spesso e con dovizia di ragionamento motivato nei suoi rischi e combinati disposti di riduzioni degli spazi democratici effettivi, era per il mantenimento del finanziamento pubblico ai partiti, come avviene nella maggior parte dei paesi civili!!

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la cultura dell’onestà…

20/02/2014

dopo essersi assicurati di non appartenere ad alcune delle categorie esposte, allontanate da voi amministratori disonesti, falsi pensionati, evasori fiscali anche al minimo, medici compiacenti, avvocati corrotti, truffatori, violenti, ricchi con i soldi degli altri, tangentari, corrotti e corruttori, inquinatori, pennivendoli un tanto a riga, certificatori del falso, collaudatori di lavori mal/mai fatti, bugiardi ideologici, delinquenti di varia natura, e così via discorrendo…

solo isolandoli da voi e dal vostro contesto e facendogli pesare quell’allontanamento sarete certi di essere puliti, anche se probabilmente un po’ più soli, ed aver affermato come dominante la cultura delle persone oneste…

ed è appunto tutta una questione di cultura in questo maledetto paese o altrimenti sono chiacchiere!!!

miko somma

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occorre molta prudenza sull”ucraina, anche nelle dichiarazioni…

E’ durata l’arco di una notte ed è finita con un altro bagno di sangue la tregua a Kiev annunciata ieri sera dal presidente Viktor Ianukovich. La capitale ucraina questa mattina è ripiombata nel caos, il palazzo che ospita il governo e il parlamento sono stati evacuati e dalla ripresa degli scontri il nuovo bilancio potrebbe essere già di 36 morti, oltre ai 28 di ieri.

Mentre piazza Maidan brucia, c’è stato l’atteso incontro a Kiev tra Ianukovich ed i ministri degli Esteri tedesco, polacco e francese. Prima dei colloqui il ministro degli Esteri francese Laurent Fabius è stato chiaro: “Dirò che bisogna fermare la violenza, che è evidentemente inaccettabile, e che ci apprestiamo questo pomeriggio ad adottare sanzioni contro i responsabili della violenza“, ha detto alla radio francese Europe 1. Fabius ha poi spiegato sul suo account Twitter che le sanzioni riguardano “la revoca dei visti e la sorveglianza, nonché il congelamento dei beni di un certo numero di responsabili” di Kiev. Si dovrà aspettare comunque l’esito del summit del pomeriggio Bruxelles per sapere il prossimo passo dell’Ue. Con il crescendo delle violenze, quindi, la posizione del presidente diventa di ora in ora più delicata. Anche alla luce della presa di posizione della Nato: “Invito fortemente il governo ucraino ad astenersi da ulteriore violenza. Se i militari interverranno contro l’opposizione, i legami con la Nato saranno seriamente danneggiati”, ha detto durante la notte il segretario generale dell’Allenaza Atlantica, Anders Fogh Rasmussen.

Da parte sua, Washington ha già preso provvedimenti. L’amministrazione Usa ha deciso di porre 20 alti funzionari ucraini, ritenuti responsabili di aver svolto un ruolo nelle violenze degli ultimi giorni a Kiev, in una ‘lista nera’ di persone non gradite negli Stati Uniti, a cui non viene rilasciato il visto di ingresso, ha reso noto il Dipartimento di Stato, senza precisare i nomi delle persone interessate. Ma Mosca sembra spingere nella direzione opposta.

Non collaboreremo con un governo “zerbino” ma con autorità “legittime”, “efficaci” e in grado di difendere “gli interessi dello stato”, è stato oggi l’avvertimento del primo ministro russo Dmitri Medvedeve che non venga calpestato come uno zerbino”.

…ripreso incessante il conteggio dei cadaveri, mentre l’agenzia Interfax pubblicava la notizia dell‘evacuazione del palazzo della Verkhovna Rada (il Parlamento ucraino) per motivi di sicurezza….

Oggi è poi intervenuto anche il presidente Ue Josè Manuel Barroso: “La cosa più immediata da fare è fermare subito la violenza” in Ucraina, perché “non si possono dimenticare le immagini di questi giorni e le tragiche morti” e “per questo” oggi si riunisce il consiglio esteri straordinario” per decidere sanzioni “contro i responsabili della violenza e l’uso eccessivo della forza” e “sono felice di vedere che c’è largo consenso su come trattare questa situazione“. Barroso ha poi lanciato un appello ai dimostranti perché la protesta “torni di natura pacifica“.

La polizia ucraina in tutto questo invita gli abitanti di Kiev a restare a casa. Lo fanno sapere i media locali riportando le indicazioni del ministero dell’Interno….Ma secondo il quotidiano britannico Telegraph, alcuni dei dimostranti uccisi negli scontri in corso a Kiev sarebbero stati uccisi dai cecchini del governo. La situazione è tanto grave che il capo dell’amministrazione comunale di Kiev e facente funzione di sindaco, Volodimir Makeienko, si è dimesso dal partito delle Regioni del presidente ucraino Viktor Ianukovich e ha detto di essere “disposto a fare qualunque cosa possibile per fermare il bagno di sangue e il fratricidio nel cuore dell’Ucraina”.

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queste le ultime notizie, terribili, ed in un certo senso da aspettarsi visto che sostanzialmente possiamo dire che ormai è in corso una guerra civile di cui occorre impedire l’estendersi oltre la piazza, prima alla città di Kiev (oltre 2 milioni e 600mila abitanti e con un numero di immigrati irregolari e non registrati che potrebbero portare il numero a quasi 4 milioni), poi all’intero territorio ucraino (quasi 50 milioni di abitanti)…attenzione quindi anche alle dichiarazioni, perché folle sarebbe pensare che la russia se ne stia a guardare penetrazioni esterne alla propria sfera di influenza nel paese…il rischio è un altro egitto che potrebbe scatenarsi nella già esplosiva situazione dell’ex-urss, tra fondamentalismi, guerre caucasiche e la sostanziale assenza di principi democratici consolidati nei rapporti tra stati e tra istituzioni e cittadini… 

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ma hanno chiesto il permesso al capo?

(ANSA) – POTENZA, 20 FEB – Il Movimento 5 Stelle sceglierà il candidato sindaco di Potenza alle prossime elezioni fra Giancarlo Basta, Gerardo Mangini e Savino Giannizzari. Lo ha reso noto l’ufficio stampa del Movimento: ieri hanno votato gli attivisti residenti a Potenza. Nei prossimi giorni un’altra consultazione servirà a definire la lista dei candidati al consiglio comunale mentre il Movimento sceglierà il candidato sindaco.

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bene, che ognuno scelga i propri criteri di selezione…e non è detto che quelli del 5 stelle siano peggiori di altri, ma mi sovviene un dubbio…chi sono costoro?…ed hanno avuto il permesso dal loro capo?

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giovane accoltellato a morte a lagonegro: 4 arresti…

(ANSA) – LAGONEGRO (POTENZA), 20 FEB – Ha portato all’arresto di 4 persone – una, il presunto omicida (Nicola Viceconte), piantonato dai Carabinieri in ospedale, le altre 3 in carcere – la prima parte delle indagini sulla rissa che ieri sera, a Lagonegro, ha portato all’uccisione di Pasqualino Di Silvio (19 anni). Viceconte è accusato di concorso in omicidio e rissa con il figlio, Giuseppe. Il padre e il fratello della vittima, Nicolino e Antonio Di Silvio, sono accusati di tentato omicidio e concorso in rissa.

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qualunque possa essere stato il motivo dell’alterco che poi ha portato alla rissa siete bestie, siete solo delle bestie!!!

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è già guerra civile…

Ucraina: Nuovi scontri,stop tregua i morti salgono a ventotto

Gli insorti riconquistano piazza Maidan. Giornalisti ucraini parlano di 35 cadaveri. Mosca avverte: ‘le autorità non siano uno zerbino’. Fabius, oggi le sanzioni della Ue

L’Ucraina non riesce a svoltare pagina. Questa mattina infatti, nonostante il presidente ucraino Viktor Ianukovich avesse annunciato una “tregua” per “fermare il bagno di sangue” e la ripresa dei colloqui con l’opposizione, nel centro di Kiev sono ripresi gli scontri tra polizia e manifestanti. Intanto il bilancio dei caduti di quella che rischia di diventare una guerra civile si fa sempre più aspro, con i morti che salgono da 26 a 28, mentre 287 feriti sono ancora in ospedale. Lo ha annunciato il ministero ucraino della Salute. Il ministero ha precisato in un comunicato postato sul suo sito Internet che tra i feriti nelle violenze di martedì sera nella capitale ucraina c’erano anche quattro giovani di meno di 18 anni e due cittadini stranieri.

Ma oggi è un altro giorno e gli insorti hanno costretto gli agenti delle forze speciali ucraine ad arretrare abbandonando le posizioni conquistate in Maidan, la piazza centrale di Kiev cuore della protesta antigovernativa. Secondo il Kyiv Post si sentono in continuazione colpi di arma da fuoco, e continua anche il lancio di molotov. Un mezzo della polizia è in fiamme, e i dimostranti stanno occupando negozi e magazzini vuoti nella piazza. Un cecchino degli insorti antigovernativi starebbe poi sparando sulla polizia dall’edificio del conservatorio di Kiev e avrebbe già ferito più di 20 agenti. Lo sostiene il ministero dell’Interno. Il conservatorio si affaccia su Maidan

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avvisi di garanzia che pesano…e come pesano…

ripropongo un articolo del quotidiano a firma di leo amato…

Blitz dell’Antimafia al Centro Oli di Viggiano
Undici indagati per traffico illecito di rifiuti

Sotto le lente del Noe la gestione dei liquidi smaltiti a Tecnoparco. Prelevati dei campioni che ora verranno analizzati. Avvisi di garanzia al responsabile Eni Divisione Sud Ruggero Gheller, ai vertici di Tecnoparco, Michele e Fausto Somma, al direttore dello stabilimento, Nicola Savino, all’imprenditore Castellano, al presidente del Consorzio industriale di Matera, Gaetano Santarsia e all’ex amministratore delegato  di Sorgenia (Gruppo De Benedetti) Massimo Orlandi

di leo amato 

POTENZA – Per almeno tre anni e mezzo Eni avrebbe smaltito in maniera illegale i rifiuti prodotti dal Centro oli di Viggiano, in combutta con alcuni imprenditori locali, tra cui il presidente di Confindustria Basilicata, uno dei “signori” della monnezza lucana, e il vertice di Sorgenia, la società energetica del gruppo De Benedetti.

E’ il sospetto degli inquirenti dell’Antimafia potentina, Laura Triassi e Francesco Basentini, che ieri mattina hanno fatto “irruzione” nell’impianto della compagnia del cane a sei zampe nel capoluogo petrolifero della Val d’Agri.

In contemporanea è spettato ai militari del Noe dei carabinieri notificare in Italia e all’estero 11 avvisi di garanzia nelle mani di altrettanti indagati per traffico illecito di rifiuti.

Tra di loro c’è anche il responsabile del distretto meridionale dell’Eni, Ruggero Gheller, assieme ai vertici di Tecnoparco Valbasento, una società misto pubblico-privato nata per offrire servizi alle imprese dell’area di Pisticci (dall’altra parte della Regione), e diventata terminale di gran parte dei rifiuti prodotti dalle estrazioni di petrolio in Basilicata.

Si tratta dei potentini Faustino e Michele Somma, padre e figlio, che è anche presidente degli industriali lucani. Poi ci sono il direttore Nicola Savino, e alcuni dei nomi che ritornano più spesso nelle società del loro gruppo, come Giulio Spagnoli e Nicola Savino, con un noto costruttore  materano, Giovanni Castellano, titolare di un’impianto per lo smaltimento di fanghi industriali a Guardia Perticara, e già arrestato a dicembre dell’anno scorso nell’ambito di un’altra inchiesta dell’antimafia lucana sulla gestione dei rifiuti urbani del bacino “Potenza centro”. Quindi Gaetano Santarsia, commissario del consorzio per lo sviluppo industriale di Matera, presente in Tecnoparco con la quota di maggioranza relativa, e l’ex amministratore delegato di Sorgenia Massimo Orlandi, dimissionario soltanto da luglio dell’anno scorso

leggi il resto dell’articolo al link

http://www.ilquotidianodellabasilicata.it/news/cronache/722821/Blitz-dell-Antimafia-al-Centro-Oli.html

ndr. trattasi nel caso di michele e fausto somma, rispettivamente di mio cugino e suo padre, quindi mio zio, persone che con il sottoscritto nulla hanno a che vedere al di là del grado di parentela…il mio auspicio è il più rapido accertamento dei fatti!!!

 

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