dematerializzare il conflitto…

29/12/2014

dematerializzare il capitalismo, consegnando le chiavi della gestione delle intraprese a manager e c.d.a., è servito nel passato recente a dematerializzare il conflitto occupazionale, negando la presenza fisica di uno degli attori e così rendendo il conflitto stesso una mera contrattazione con un portavoce, ed allo stesso modo dematerializzare il sindacato, negandogli la rappresentanza attraverso la contrattazione decentrata, significa rendere il conflitto stesso un prendere o lasciare tra una posizione naturalmente dominante ed una posizione ovviamente subalterna

miko somma

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province, penultimo atto di una pagliacciata di renzi…

Presidente Provincia Pz Valluzzi scrive nota urgente a Regione

29.12.2014 ore 13:13
 
AGR In una nota urgente, il presidente della Provincia di Potenza, Nicola Valluzzi, ha inviato una nota ai Presidenti della Giunta e del Consiglio Regionale ed all’assemblea tutta per presentare la grave e difficile situazione economica dell’Ente, da affrontare in sede di approvazione della Finanziaria Regionale.
 
La nota di Valluzzi La nota stampa di Valluzzi
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e credo inutile aggiungere ogni altra considerazione, tenendo conto che se diminuiscono i trasferimenti statali, ma rimangono uguali le competenze e così le spese di questi enti, come si potrà mai fare in modo che proprio quelle competenze e così quei servizi (ricordo in primis viabilità provinciale quindi secondaria, ma soprattutto in zone di montagna, altamente necessaria ad assicurare un diritto costituzionalmente garantito, quello sancito dall’art. 3 per il quale tutti i cittadini sono uguali, poi le scuole e cos’ discorrendo) si traducano poi in realtà fattuali?…ed ovviamente mi astengo per ora da ogni considerazione in merito ai dipendenti degli enti che in tutta italia sono circa 20.000, quindi una grande vertenza che in occasioni come alitalia genera investimenti a perdere da parte delle casse pubbliche, mentre qui neppure fa aprire le palpebre agli estensori di simili “riforme”…
 
e mi chiedo, se sono le regioni a dover intervenire con fondi propri (qui appunto 20 milioni che non si fatica molto a comprendere dove saranno eventualmente reperiti) e nel frattempo le regioni vengono private di trasferimenti dallo stato per oltre 4 miliardi, che fine faranno quei servizi e quindi quei diritti garantiti proprio da quei servizi?…
 
evidentemente a qualche genio di pontassieve questi argomenti neppure stuzzicano una mezza riflessione, tutto preso appunto a cambiar verso ad un paese le cui necessità più immediate forse non erano quelle di abolire le province…
 
siamo dunque arrivati agli epiloghi, in questo caso penultimi, perché l’ultimo sarà l’evidente dissesto finanziario delle province che genererà obblighi di licenziamenti con impossibili riassunzioni da parte proprio di regioni e comuni, mentre i servizi scompaiono da subito, persi nella notte dei denari che non ci sono…
 
che pagliacciata, renzi matteo!!!…
 
ed eccovi il testo integrale della nota di nicola valluzzi che credo ricalchi decine e decine di analoghe note che in queste ore stanno invadendo le 20 regioni italiane…
 
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renzi vattene!!!…

29/12/2014

in momenti di crisi la logica dovrebbe spingere a salvaguardare i diritti per aumentare la fiducia e così la propensione alla ripresa delle spesa, non toglierli ed aumentare l’ansia collettiva che non diminuisce affatto con gli 80 euro al mese…

a proposito, perché nessuno dice che il loro effetto di spinta sul pil, che pure era stato strombazzato, in realtà non si affatto visto, così scontando lo spreco di molti miliardi che pure la fuoriuscita dalla procedura di infrazione aveva liberato dal patto di stabilità e che avrebbero potuto essere usati per altro?…

e perché nessuno dice che il governo renzi è stato un fiasco clamoroso, dovendosi riscontrare nella sua azione solo bassi ideologismi di quel filo-liberismo che è stato il “motivo” stesso della crisi?…renzi vattene!!!

miko somma

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niente botti anche a potenza…

Comune Pz, sindaco vieta uso botti e petardi

29.12.2014 ore 11:44
 
AGR Il sindaco di Potenza Dario De Luca ha emesso una ordinanza contenente misure di prevenzione dei rischi derivanti dall’utilizzo di materiale pirotecnico in occasione dei festeggiamenti per il Capodanno 2015, con particolare riferimento al divieto di utilizzo di petardi, botti ed artifici pirotecnici di qualsiasi genere nelle piazze e vie del centro storico per il periodo dal 31 dicembre 2014 al 1° gennaio 2015. Nell’ordinanza si raccomanda inoltre di non raccogliere eventuali artifici inesplosi, che dovessero rinvenirsi in strada, di acquistare prodotti esclusivamente presso rivenditori autorizzati, assicurandosi che siano muniti della dicitura attestante la possibilità di commercializzazione al pubblico, ricordando che solo ed esclusivamente gli artifici cosiddetti “declassificati” sono da intendersi di libero commercio, di non affidare ai minori prodotti che, anche se non espressamente a loro vietati, richiedano una certa perizia nel loro impiego o comportino comunque un sia pur minimo livello di pericolo in caso di utilizzo maldestro, di accendere i botti in zone isolate e comunque a debita distanza da persone e animali, evitando tassativamente zone affollate per la presenza di feste, riunioni o per altri motivi e tutte le aree nelle quali le esplosioni dei prodotti pirotecnici potrebbero ingenerare incendi.
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beh, ricorderete il mio richiamo di qualche giorno fa affinché anche a potenza si vietasse, come a matera, l’uso di botti (http://www.comitatonooilpotenza.com/?p=11335)…non so che effetto abbia avuto quel richiamo ad una ordinanza specifica, evidentemente, e tutto sommato forse si tratta di un semplice ciclo di buon senso che anche qui si è voluto respirare, ma registro che comunque al punto siamo arrivati, vietare i botti, anche se il periodo indicato mi pare davvero troppo breve, visti, o meglio sentiti, finora gli effetti dei botti già esplosi in città…sindaco de luca, forse allungare questi termini dalla giornata di oggi e fino all’epifania avrebbe maggiore effetto ed anche senso…rimaniamo in attesa, dunque, di un gesto estensivo dell’ordinanza sindacale emessa…
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