PARERE DELL’AVVOCATURA DELLO STATO SU CENTRALE DEL MERCURE.

Abbiamo sempre un problema di impegni che non ci consentono di stare sulle notizie in tempo reale. Contiamo, nel giro di qualche giorno, di riprendere a ritmi più intensi. Nel frattempo riportiamo integralmente ciò che può essere letto qui

PARCO POLLINO: CENTRALE DEL MERCURE, PARERE AVVOCATURA

(ASCA) – Rotonda (Pz), 10 ott – L’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Potenza ha trasmesso all’Ente Parco Nazionale del Pollino il parere che l’Ente aveva richiesto riguardo il procedimento relativo alla riattivazione della Centrale Enel del Mercure di Laino Borgo (cs). Il parere, che sara’ oggetto di valutazione da parte del Consiglio direttivo dell’Ente Parco lunedi’, 12 ottobre, come concordato tra il presidente del Parco, Domenico Pappaterra, il vice presidente, Francesco Fiore, e il direttore dell’Ente, Annibale Formica, nella sua articolata valutazione ritiene che l’Ente Parco non abbia ”comparato il funzionamento di una centrale elettrica con l’impatto sulle popolazioni e sull’economia delle comunita’ locali”, reputando che cio’ ”rappresenta una omissione ed una carenza”, che ”va a ledere la legittimita’ dell’atto”.

Il Consiglio direttivo del Parco, l’11 agosto scorso, aveva deciso di sospendere per 45 giorni l’autorizzazione resa in sede di Conferenza dei servizi presso la Provincia di Cosenza il 30 luglio scorso per un ulteriore approfondimento istruttorio del procedimento, ricorrendo all’Avvocatura dello Stato.

Il 21 settembre scorso, nella imminenza della scadenza dei 45 giorni, in attesa del parere in quella data ancora non rilasciato, il Consiglio decideva di prorogare di ulteriori 45 giorni la sospensione. Ora la trasmissione del parere dell’Avvocatura e da qui la decisione di convocare un Consiglio straordinario per lunedi’, alle ore 15, per assumere le determinazioni conseguenti.

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Inoltre, dal sito della Regione Basilicata, si copia ed incolla il comunicato degli amici della OLA

OLA: “NO DELL’AVVOCATURA DELLO STATO A CENTRALE DEL MERCURE”

10/10/2009 10.53.35
[Basilicata]

“Deve essere annullato in regime di autotutela l’autorizzazione rilasciata all’Enel per la riattivazione della Centrale del Mercure”. Lo chiede all’Ente Parco del Pollino la OLA (Organizzazione Lucana Ambientalista).
“Il provvedimento dell’Avvocatura dello Stato – si legge nella nota della Ola – ha considerato l’atto di autorizzazione del Parco del Pollino espresso senza adeguata e sostanziale valutazione dei fattori di rischio. Tra i fattori di rischio l’Avvocatura inserisce il disboscamento la cui incidenza non viene esaminata e valutata al presente, ma viene rimandata al futuro e rimane indeterminata”.

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Inutile sottolineare che siamo perfettamente d’accordo con la OLA, e che ci aspettiamo sviluppi positivi sulla vicenda. Ah, sappiamo che l’ENEL si sta già attivando per un ricorso al TAR, e che ha già minacciato “ritorsioni” con richieste di danni derivanti dal ritardo della messa in esercizio della centrale. Ora, tra i danni da pagare all’ENEL (eventualmente) e quelli che bisognerà pagare per i danni derivanti dalle estrazioni petrolifere (che, cosa strana assai, non sono a carico dell’ENI e delle altre sorelle del greggio, ma a carico della collettività), possiamo dire di non essere proprio in condizioni di esultare. Ma se la centrale a biomasse (che continuiamo a considerare un I-N-C-E-N-E-R-I-T-O-R-E) non dovesse farsi, quelli rivendicati da ENEL sarebbero il danno minore per questa regione e per le zone immediatamente a ridosso della centrale.

Aspettiamo l’evolversi della situazione e… continuiamo a meditare!

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