V CCP, LAPENNA: NUOVA DISCUSSIONE SUI RIFIUTI
 
18/01/2010 12.44.43
[Basilicata]

  (ACR) – “Si parlerà nuovamente di rifiuti nella seduta di domani della Quinta Commissione consiliare permanente ‘Verifica, controllo, monitoraggio’. In particolare, vi sarà l’audizione del Presidente della Giunta regionale, dell’Assessore regionale all’Ambiente e Territorio, del Presidente della Provincia di Potenza, del Presidente dell’Anci Basilicata, del Sindaco di Tito e del Commissario del Consorzio Asi sullo stato di inquinamento dell’area di Tito”. È quanto riferisce il presidente dell’organismo, Sergio Lapenna.
“In commissione – ricorda Lapenna – il Sindaco di Tito, già ha riferito sullo stato di inquinamento dell’area, parlando di un vero e proprio scempio, ma anche di un concreto pericolo di stoccaggio illegale di rifiuti. La Regione Basilicata – dichiara Lapenna – non si è mai posta in maniera seria il problema della bonifica, tanto meno si è impegnata a presentare un vero programma di sviluppo alternativo all’industrializzazione chimica ed energetica degli anni passati. Attualmente a ridosso della zona industriale di Tito vi sono circa 1200 residenti ed è utile tranquillizzare gli abitanti. La Regione – sottolinea il consigliere – ha registrato una molteplicità di ritardi e disattenzioni e l’opera di risanamento risulta in una fase di stallo o potremo dire di disinteresse, come denunciato proprio dal sindaco di Tito che più volte ha sollecitato le istituzioni competenti senza però ottenere i risultati sperati. Di qui – conclude Lapenna – la necessità di approfondire con gli altri soggetti interessati il tema al fine di garantire una Basilicata pulita, assicurare il futuro della Regione che spesso si candida a pattumiera d’Italia con l’indifferenza delle amministrazioni locali”.

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idem come per de lorenzo, il centrodestra si accorge della prossimità delle elezioni e si affanna a cavalcare temi che non gli sono congeniali e che tuttavia utilizza molto strumentalmente per cavare consenso da un allarme che non nasce certo oggi…da qui a marzo ne vedremo delle belle…a cominciare da un candidato che pure dovranno tirare fuori prima o poi?…chi sarà mai?…donald duck o uncle scrooge?

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ALTO BASENTO CAMASTRA, PROVE DI COMUNITA’ LOCALE
 
18/01/2010 11.52.39
[Basilicata]

L’istituzione e l’attivazione tra le comunità montana Camastra Alto Sauro e Alto Basento di un ufficio comune per la gestione associata dei servizi, dei processi produttivi e dei procedimenti afferenti il funzionamento della struttura pubblica denominata “ Mattatoio Comprensoriale di Calvello” va nella direzione di avviare , con un atto concreto, il processo di costituzione della comunità locale così come prevede il processo di riforma della governance locale sancito nella Legge regionale del 2008”.
Lo hanno annunciato i commissari straordinari dei due Enti, Domenico Urga e Gerardo Ferretti, a margine della sottoscrizione della relativa convenzione.
L’obiettivo finale – si legge – è quello di dare al consumatore un prodotto tracciabile ed affidabile sotto ogni profilo. La valorizzazione produttiva e socio-economica conferma il commissario Domenico Urga, rappresenta il naturale terminale della filiera della “carne” atteso che i territori dell’ambito ottimale Camastra Alto Basento vedono la presenza di numerosi imprenditori agricolo – zootecnici impegnati nell’allevamento del bovino di razza “Podolica” da cui traggono fondamentale fonte di reddito e di occupazione”.
“Mettersi insieme oggi – precisa il commissario Gerardo Ferretti – vuol essere il primo vero processo di aggregazione di due territori, il Camastra e l’Alto Basento, che dovranno diventare una sola comunità locale secondo il disegno regionale di costituzione degli enti intermedi per il governo di ambiti territoriali di area vasta“.

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eh si, credo proprio che così procedendo si sia stabilita una vera priorità in questa regione, andare verso una gestione dell’ammazzatoio, quell’assommoir che Émile Zola ben evidenziava con una metafora sulla politica e sul costume nel suo  settimo volume del ciclo dei rougon macquart (1877)…e perdonatemi la citazione!!!

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ma quando mai l’ha avuta?

ROSA (PDL): L’ARBEA HA PERSO LA SUA MISSIONE
 
18/01/2010 10.58.20
[Basilicata]

L’Arbea era “stata istituita per snellire pratiche burocratiche e dimezzare tempi, invece, paradossalmente per la logica, ma in sintonia col suo vero essere, si è rilevato solo l’ennesimo carrozzone pubblico”. Lo afferma, in un comunicato stampa, Gianni Rosa, vicecoordinatore regionale del Pdl. “La situazione – aggiunge Rosa – si comprende facendo il semplice paragone con enti similari nella funzione: la toscana ARTEA come l’emiliana AGREA hanno dotazioni che non superano le 70 unità complessive, ma erogano agli agricoltori circa 500 milioni di euro annue, invece la lucana Arbea soli 130 milioni di euro di competenza, di cui oltre 100 milioni sono liquidati annualmente dall’AGEA, cui è stata delegata la funzione. Il tutto per una spesa che attualmente ammonta a uno stanziamento di bilancio di oltre Euro 4.800.000 per 67 unità attualmente in servizio e tre sedi aperte. Un rapporto costi/benefici completamento sballato e indifendibile”. Per il vicecoordinatore del Pdl “è una presa in giro” il bando di concorso per 15 tecnici di categoria C. “La scellerata politica di assunzioni attuata assorbe quasi il 50% del bilancio dell’Arbea, e in virtù delle disposizioni previste dalla Legge Brunetta, divieto di nuove assunzioni in presenza delle condizioni evidenziate, fa sì che i 15 futuri vincitori di concorso, non hanno alcuna certezza di essere assunti”.

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ma quando mai l’arbea ha avuto una missione per poterla perdere? 

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formatori di cavalieri

APOF-IL: PIÙ ATTENZIONE AL RUOLO DEI FORMATORI
 
18/01/2010 10.57.31
[Basilicata]

“Gli incontri itineranti promossi di intesa con l’AIF (Associazione Italiana Formatori) di Basilicata che hanno come tema centrale il ruolo del formatore, rispondono all’esigenza avvertita dall’Apof-Il di innovare il modo di fare formazione a partire dai professionisti del settore per individuare al meglio i suoi beneficiari e le sue finalità”. (????????????????????????????????????) 
A sostenerlo è il presidente dell’Apof-Il di Potenza, Antonio Giansanti aggiungendo che “è indispensabile spostare l’attenzione dai fattori di input della formazione ai risultati delle esperienze di apprendimento, comunque si siano realizzate. Non solo, la nuova concezione della formazione supera i vincoli formalistici dei luoghi, delle modalità e dei tempi in cui essa si svolge.(???????????????????????????) Per affrontare questa sfida – continua Giansanti – serve la messa a punto di coerenti e duraturi strumenti di monitoraggio e valutazione degli esiti dell’apprendimento da certificare secondo la logica dell’occupabilità e dell’adattabilità, oltre della maturazione educativa delle persone.(???????????)
L’Apof-Il – continua Giansanti – nel programmare la nuova attività 2010, in sintonia con l’Assessorato provinciale alla Formazione, non parte da zero ma piuttosto dalla vasta e differenziata offerta di iniziative formative che hanno coinvolto i diversi territori della provincia di Potenza, attraverso numerose opzioni ed occasioni importanti per un adeguato inserimento nel mondo del lavoro a molteplici soggetti, dal mondo giovanile a quello femminile, da chi ha perso il lavoro a chi si è avvicinato ad esso per la prima volta. (???????????)Un’attività complessa contenuta nel Piano di Attività Formative 2009, in attuazione del Piano di Formazione Provinciale 2008-2009, che ha coinvolto poco meno di un migliaio di allievi in un centinaio di corsi. I settori toccati – conclude – hanno privilegiato qualitativamente e quantitativamente aspetti più tradizionali come l’artigianato, pur affrontato in maniera innovativa, e quelli ultimamente più richiesti dal mercato del lavoro”. (??????????????????)

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a tutti i miei punti interrogativi so non esistere alcuna risposta, viste le logiche che sono dietro al business formazione professionale, ma almeno una domanda mi sia concessa….poco meno di un migliaio di allievi (se non sbaglio erano 950 o giù di lì) per un centinaio di corsi?…al costo di….. e con risultati?…ed anche qui maledettamente non c’è, nè ci sarà alcuna risposta 

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in ritardo

DI LORENZO: CENTRALE BIOMASSE FERRANDINA PONE INTERROGATIVI
 
18/01/2010 10.47.49
[Basilicata]

  (ACR) – “La realizzazione della centrale a Biomasse presso Contrada Venita di Ferrandina pone interrogativi e perplessità che meritano maggior attenzione e trasparenza nelle valutazioni, evitando decisioni superficiali ed affrettate”. E’ quanto dichiarato dal consigliere regionale del gruppo di Alleanza nazionale verso il Pdl, Pasquale Di Lorenzo.
“E’ importante coinvolgere – sostiene Di Lorenzo – l’opinione pubblica di Ferrandina che non può che essere il vero ed unico depositario della decisone finale. Pertanto – aggiunge – auspichiamo il massimo coinvolgimento della popolazione stessa che ha il diritto di conoscere nei dettagli il progetto di realizzazione della centrale a biomasse. Per quanto ci riguarda, pur non essendo ideologicamente contrari alla realizzazione di siti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, sulle biomasse manteniamo una posizione di massima attenzione per il fatto che, spesso, per il dimensionamento e per l’equivoco che riscontriamo in talune concessioni autorizzative non sempre appare ben chiaro se si tratta di utilizzare solo biomasse reperibili sul territorio circostante o se, invece, si tratta di veri e propri termovalorizzatori camuffati. Il rischio – conclude Di Lorenzo – è quello di trasformare i nostri centri in depositi di smaltimento di rifiuti urbani provenienti da altra parti del territorio e d’Italia ed è questo un rischio che non possiamo nè permetterci né avallare”.

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sempre un po’ in ritardo ed in prossimità delle scadenze elettorali…ma possibile che i politici (o politicanti, come vogliamo) di entrambe le parti (ma anche qualcuno che dice di star fuori da quelle parti e poi finisce per fare la “civetta”) si accorgano solo ad urne quasi aperte che ci sono problemi molto più complessi delle dichiarazioni di rito del tipo “sono per l’ambiente”, “sono per le energie rinnovabili”, “sono per lo sviluppo sostenibile” e tutta l’infinità varietà di ovvietà che si nascondono dietro queste frasi tanto politically correct?

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una breve rassegna di lanci da basilicatanet ed in seguito la seconda parte del nostro programma, dedicata ai temi ambientali…procediamo

WWF: CONTRARI AD ATTIVITA’ NAUTICHE IN OASI S. GIULIANO

 

18/01/2010 09.43.00
[Basilicata]
Anche il Wwf, conferma “la propria contrarietà” alle modifiche al regolamento di gestione dell’area adottate dalla Provincia di Matera che permettono di praticare in maniera più ampia la pesca sportiva (consentendo quella notturna con tende e bivacchi), già comunque largamente praticata, ed alcune attività nautiche all’interno del sito Natura 2000 nella Riserva del Lago di San Giuliano. A parere dell’associazione ambientalista “l’attività di vela ed in particolare la realizzazione di una scuola di vela con tutte le strutture accessorie necessarie, rischiano infatti di pregiudicare quei valori di naturalità che l’istituzione della riserva vuole preservare, come anche il recente parere dell’Ispra ha confermato a danno degli obiettivi prioritari di conservazione della biodiversità per i quali il sito è stato istituito.
Tutto ciò sarebbe inoltre ancora più aggravato da un’assenza di reale gestione dell’area”.
Il Wwf quindi chiede agli enti interessati, e in particolare alla Provincia di Matera, “di porre in atto tutte le misure necessarie al fine di garantire l’ottimale gestione della riserva nel perseguimento dei fini di tutela e conservazione dell’area”.

 

 

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il programma – agricoltura

partiamo dal nostro programma per l’agricoltura e la zootecnia, per il momento sviluppato su dodici punti, premettendo che per questo settore a forte valenza ambientale, l’integrazione con il sistema di norme di protezione e salvaguardia deve essere perseguita con forza, fino al punto di ipotizzare un inter-dipartimento ambiente ed agricoltura che sostituisca gli attuali due dipartimenti separati 

  1. Dichiarazione programmatica e statutaria dell’incontaminatezza del territorio come obiettivo prioritario e dell’agricoltura tradizionale come vocazione economica prevalente della regione basilicata 

  2. Indicazione del sistema biologico-tradizionale di coltivazione come unico sistema compatibile e permesso nel territorio regionale con divieto espresso all’uso di fitofarmaci e sostanze chimiche di sintesi, concimi, farine animali e sementi ogm anche rivolte all’alimentazione animale

  3. Realizzazione del sistema della filiera corta e del chilometro zero organizzata in reti di negozi in collaborazione con le associazioni di categoria riservata ai soli agricoltori della regione, con fissazione per il restante comparto distributivo di un limite del 50% obbligatorio di prodotti agri-zootecnicireperibili in loco

  4. Realizzazione del mercato ortofrutticolo lucano a totale controllo pubblico

  5. Incentivazione della micro-industria diffusa di trasformazione agricola con affidamento del prodotto ad un Consorzio Regionale del Prodotto Agri-Zootecnico Lucano che ne tuteli raccolta, conservazione, etichettatura, tracciabilità ed osservanza dei principi ai punti 1) e 2), nonchè le operazioni a monte di vendita si sementi e concimi

  6. Creazione di un ufficio speciale per la promozione ed il marketing del prodotto agri-zootecnico lucano in accordo al punto 5) 

  7. Riforma dell’Alsia in assunzione del compito di programmazione annuale della produzione sostenibile e gestione della produzione di sementi presso le aziende agricole regionali, nonchè allo sviluppo di tecniche ambientalmente compatibili in accordo ai punti 1) e 2)

  8. Liquidazione dell’ARBEA, le cui funzioni vengono trasferite al dipartimento agricoltura della regione

  9. Riforma ed indicazione del Metapontum Agrobios come responsabile unico, in accordo con l’Università della Basilicata – Facoltà di Agraria, e conservatore delle varietà locali, con compiti di ricerca e miglioramento selettivo non genetico delle varietà coltivabili lucane

  10. Introduzione del sistema di compensazione debiti-crediti tra aziende agricole, Consorzio Regionale ed il sistema creditizio con garanzia sussidiaria regionale

  11. Borsino dei Terreni Agricoli atto a favorire, attraverso crediti agrari garantiti la ricostituzione, previa riconoscimento dei requisiti zonali, della Unita Minima Agri-Zootecnica come criterio di riferimento per un sistema di compravendite, permute e perequazioni che porti alla ricostituzione di entità agri-reddituali non inferiori al limite di povertà relativa, in accordo con le normative europee sul settore

  12. Divieto assoluto alla coltivazione di varietà agri-energetiche oltre l’autoproduzione volta al soddisfacimento dei bisogni energetici delle singole aziende non basato sulla combustione

attendiamo valutazioni, proposte e suggerimenti

pd 3 e tass….spasiba!!!

il comunicato stampa, pur riportato in buona evidenza dai quotidiani lucani, è parso però non interessare affatto il tg3 regionale (detto anche PD 3) di basilicata e basilicatanet (detta anche TASS), nonostante lo stesso gli fosse stato inviato come sempre in contemporanea con tutti gli altri mezzi di informazione…un segno di arroganza pennivendola che non mi aspettavo giungesse al punto di ignorare, dopo le opinioni, anche i fatti, quelli di una candidatura alla presidenza di una regione che per dovere di cronaca occorrerebbe riportare e basta…niente che mi sconvolga, visto che a queste censure ci siamo abituati da lungo tempo (tanto che spesso in occasione di eventi pubblici, le telecamere ed i giornalisti si sono tenuti alla larga dal sottoscritto e da altri aderenti a comunità lucana, pur sollecitati da cittadini che proprio non comprendevano simili atteggiamenti)….ma credo ora sia necessario in qualche modo fargli sentire un po’ di proteste, da lasciare alla libera sensibilità dei cittadini (fax ed e-mail ai loro numeri, per esempio)…i cittadini lucani, tra provoloni e peperoni crusch’k, hanno anche il diritto ad essere informati!!!

non scriverò od invierò alcuna protesta o solleverò alcuna polemica (ben altro abbiamo da fare che combattere guerre contro costoro), ma sappino questi signori che d’ora in avanti non tollereremo più simili prove di protervia…li attendiamo alla conferenza stampa di presentazione delle liste e del programma!!! 

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piccoli battibecchi

riporto due commenti ad un precedente articolo….  

2 Commenti a “la bonifica???…ma di che???”

  1. adeltina salierno
    Non so quante lauree tu abbia in più rispetto alle mie e quale sedia “riscaldi”.
    Certo è che non saprei dire cosa di te sia più insignificante : il tuo pensiero “scientifico” o quello “politico”.
    Dopo le comunali attendiamo di conoscere l’esito prossimo delle tue performance elettorali regionali (ovviamente ti risulterà che è una dimostrazione che io dò da 15 anni ).
    Sta di fatto che non essendo le tue critiche politiche ma mere e gratuite espressioni offensive alla mia persona, scopo della presente è, per ora, consigliarti di rimuoverle in ogni parte.
    avv. Adeltina Salierno
  2. admin
    noi di comunità lucana abbiamo tutti la terza media e l’unica sedia che scaldo è quella del mio pc…il mio pensiero è il mio pensiero…alle regionali ci andiamo con la voglia di fare, con pochissimi mezzi e senza dimostrazioni da dover dare…in quanto alle mie espressioni, lei è libera di adire ogni mezzo a tutela della sua persona e della sua dignità
    cittadino miko somma
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Comunicato stampa di Comunità Lucana – Movimento No Oil

Comunicato stampa di Comunità Lucana – Movimento No Oil

   

Come già annunciato sui mezzi stampa nello scorso settembre, Comunità Lucana – Movimento No Oil, dizione che preghiamo d’ora in avanti di usare per definire la nostra formazione ed evitare fraintendimenti con altre liste, parteciperà alle prossime elezioni regionali di marzo 2010 con una propria lista indipendente, lista che collochiamo al di fuori di ogni schieramento di centro-destra o centro-sinistra oggi esistente in regione, e con la candidatura a presidente della regione di Miko Somma, attuale coordinatore regionale del movimento.

Le liste, che annunciamo aperte ben oltre l’internità al movimento ad associazioni, comitati e singoli cittadini che si sono riconosciuti nel nostro percorso di lotta, i programmi lungamente ponderati e condivisi per una strategia di uscita della regione dall’impasse economico-sociale in cui essa è precipitata e dal quale non sembra intravedersi via d’uscita, e le strategie elettorali saranno resi noti in una conferenza stampa che verrà indetta a breve.   Potenza, lì 16/01/2010    Comunità Lucana – Movimento No Oil 

PIEAR, SIMONETTI: LA BATTAGLIA NON E’ FINITA
 
15/01/2010 16.06.11
[Basilicata]

  (ACR) – “Non ho condiviso in generale le scelte del Piano di Indirizzo Energetico Ambientale (PIEAR) e, pertanto, ho espresso in Consiglio regionale il mio voto contrario”. E’ quanto afferma il presidente del gruppo di Rifondazione Comunista – Sinistra Europea, Emilia Simonetti….

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però al voto in commissione ambiente sul testo portato poi in aula  si è astenuta!!!…e questo è un fatto!!!

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ora basta, consigliere mollica

MOLLICA: CON NUOVO PIEAR SI DIA VALORE ALL’AGROENERGETICO
 
15/01/2010 13.47.53
[Basilicata]

(ACR) – Presentato dal Presidente della Terza Commissione consiliare un ordine del giorno sull’importanza delle produzioni agricole lucane in campo energetico.
“Considerata l’attenzione che il Piear ha avuto in tutto il suo iter approvativo da parte di tutti i soggetti interessati e, soprattutto tenendo conto che non tutte le osservazioni e indicazioni espresse dai diversi soggetti ascoltati dalla Commissione potevano essere inserite nel Piano”, Mollica ha sottolineato che “vanno informati e preparati anche gli agricoltori della Basilicata a diventare produttori di energia, predisponendo un vero e proprio ‘Piano di sviluppo delle energie rinnovabili in agricoltura’ che preveda finanziamenti a quei produttori agricoli che possano produrre bioenergie e partecipare alla gestione di impianti di microgenerazione”.
“Il contributo del settore agricolo in campo del risparmio energetico – ha evidenziato Mollica – può essere rilevante se vengono assunte precise opzioni ai modelli produttivi classici e ci si apre alla centralità del nostro sistema produttivo, delle aziende e delle imprese lucane quale strumento per un diffuso concorso alla produzione di energia. In Basilicata – ha continuato – abbiamo grandi potenzialità per quanto concerne le fonti energetiche rinnovabili rispetto a tutti i segmenti finalizzati alla produzione di energia alternativa, idroelettrico, fotovoltaico, eolico, oltre a quelle più strettamente connesse al settore agricolo e connesse ai processi produttivi ed agronomico-rurale quali le biomasse legnose, il biogas, le colture destinate alla produzione di biocombustibili e biocarburanti. Per dare vita ad un vero e proprio ‘Piano Agroenergetico’ lucano si deve istituire una fitta rete di rapporti tra territorio, spazio agro – rurale ed aziende agricole. Bisogna stabilire – ha sostenuto Mollica – un piano strategico di produzione di energia idroelettrica, sostenere modelli produttivi a rete tra le aziende agricole lucane con quelle di altri ambiti di produzione energetica alternativa, definire un tavolo di lavoro regionale interdipartimentale in materia agroenergetica che converga su di una commissione operativa sulle agroenergie, dare vita ad un interfondo a sostegno di iniziative produttive in materia di agroenergie, inserire nella nuova normativa dei distretti territoriali ‘Agroenergetici’, dare valenza giuridica in materia di associazionismo, secondo la legge 102 del 2004, anche al segmento agrienergetico”.
“Creare sistemi di incentivazione regionale – ha concluso il consigliere –certificati ‘verdi agricoli regionali’, implementare un piano di professionalizzazione degli operatori agricoli nel campo dell’ agroenergia, portare in sede ministeriale ed in ambito Ue un sistema di aiuti alle colture ed alle pratiche agronomiche a destinazione no-food, creando anche una nuova Ocm Agrienergetica a livello europeo. Altro grande tema da affrontare successivamente e da mettere necessariamente in campo è quello relativo al credito di carbonio”.

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ora basta, consigliere mollica!!!….non si può danneggiare l’agricoltura lucana fino a questo punto, inserendo surrettiziamente contribuzioni agri-energetiche che naturaliter finirebbero per spostare la produzione verso le bio-masse oleoginose, il mais e gli altri cereali da bio-carburanti, stante le difficoltà del mercato che nessuno di voi ha mai voluto veramente affrontare con gli unici mezzi disponibili, le filiere corte obbligatorie, il mercato ortofrutticolo lucano ed una seria, ponderata e rapida distribuzione dei denari per l’agricoltura tramite l’arbea, che ovviamente a tutt’altro serviva!!!…lei che è stato illo tempore un verde democristiano dovrebbe oltretutto sapere dei grandi danni delle colture da bio-carburanti attraverso la concia delle sementi sulla popolazione di insetti pronubi che, guarda caso, servono all’impollinazione di alberi da frutta ed ortaggi…le colture a cui le si riferisce vanno benissimo se considerate in un’ottica di auto-sufficienza energetica che riesca ad “accorciare” le reti e rendere indipendenti le aziende dalla filiere energetiche, ma messe a sistema come lei propone, porterebbero all’omicidio dell’agricoltura e dello stesso ambiente…non ho parole!!!…lei si sta rendendo complice di una stortura gravissima del concetto di energia che da anni è perseguita con tenacia da una lobby vera e propria…ed anche il rapporto di buona conoscenza che pure esisteva tra noi lo consideri definitivamente terminato!!!

questa gente va sconfitta alle urne!!!…non c’è altra soluzione!!!

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COORDINAMENTO: MOZIONE SU GESTIONE RISORSA ACQUA
 
15/01/2010 13.02.27
[Basilicata]
La convocazione di un Consiglio regionale straordinario per discutere le problematiche della gestione delle risorse idriche, dopo la privatizzazione imposta dal governo. E’ quanto chiede, in una lettera inviata al presidente e ai consiglieri regionali, il coordinamento Acqua Pubblica di Basilicata.
In sostanza, il coordinamento invita le massime assise lucane a pronunciarsi su una mozione, già presentata alla Regione, contenente il principio secondo cui “l’acqua è un bene comune, un diritto umano universale non assoggettabile a meccanismi di mercato” e la sua gestione “un servizio privo di rilevanza economica”. La mozione, se approvata, impegnerebbe il Consiglio e il governo lucano a varare una legge che, di conseguenza “trasformi le società gestionali attualmente operanti nel settore e presenti sul territorio in un unico soggetto giuridico di diritto pubblico” e ad impugnare le norme statali davanti alla Corte Costituzionale.

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vi riporto in breve (ma questo era il lancio) il sunto della mozione del coordinamento

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altri piear

TORTORELLI (CCIAA),CON PIEAR ABBATTERE COSTI ENERGIA IMPRESE
 
15/01/2010 11.46.58
[Basilicata]

“L’approvazione del Piano di Interventi Ambientale regionale (PIEAR) rappresenta un’occasione importante di sviluppo per il territorio della Basilicata e per le aziende, che devono poter contare su costi competitivi dell’energia”. Lo ha detto il presidente della Camera di commercio di Matera, Angelo Tortorelli, commentando favorevolmente il provvedimento approvato dalla Regione, che si è dotata di uno strumento operativo in grado di favorire lo sviluppo nel rispetto dell’ambiente, attrazione di investimenti e ritorni sul piano occupazionale“. E’ auspicabile – ha detto Tortorelli – che si possano studiare forme e percorsi per contribuire all’abbattimento dei costi delal bolletta energetica, che costituisce una voce viva nella gestione di una impresa. Incidere su questi aspetti gestionali significa anche accrescere la capacità di attrazione di un territorio in relazione ai possibili investimenti legati ai bandi territoriali, dei quali si attende l’espletamento”. Tortorelli ha auspicato, lo sviluppo di iniziative per promuovere la diffusione di una cultura per l’energia sostenibile e competitiva e di attività imprenditoriali, finalizzate all’utilizzo delle potenzialità del territorio e che possano favorire nuova occupazione

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forse bisognerebbe ricordare a costui che il piear individua un’impiantistica “possibile” relativa alle indicazioni quali-quantitative contenute in esso, ma non lo realizza la regione basilicata con la proprietà pubblica degli impianti e della relativa energia prodotta, quanto il sistema delle aziende energetiche che quell’energia dovranno e vorranno rivenderla a costi tali da garantire ritorni economici che poco spazio lasceranno all’abbattimento della bolletta energetica delle imprese locali che semmai dovrà essere sostenuta dalla regione in proprio…ma non è proprio per quello che c’è la sel costituita in società per azioni e non un’azienda pubblica?…a pensare male si fa peccato, ma più spesso ci si azzecca

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