consigli da ocse…

23/02/2014

paul krugman, premio nobel per l’economia “…certe volte gli economisti che ricoprono incarichi ufficiali danno cattivi consigli; altre volte danno consigli ancor peggiori; altre volte ancora lavorano all’ocse…”

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22/02/2014

se non avessi visto prima delle primarie la corsa alla tessera da parte di destrorsi, social-orientabili, opportunisti e veri e propri prezzolati al soldo del cambiaverso, potrei dire che renzi aveva vinto e pacta sunt servanda, ma dal momento che ho visto, renzi per me non è un segretario legittimamente eletto, ergo neppure il primo ministro…

faccio gli auguri al paese, non certo a lui ed al suo governo inguardabile!!!

miko somma

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22/02/2014

“la sinistra sta rinunciando da troppo tempo alle sue conquiste civili, etiche e politiche in nome di una unità ormai fine a se stessa e non più produttiva di valorialità nascenti da un libero dibattito”…una singola frase per qualcosa di più impegnativo che sto scrivendo

miko somma

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22/02/2014

nuovo centrosinistra non mi piace affatto…suona troppo speculare alla scissione di pdl in nuovo centrodestra…opterei per un bel “partito della sinistra razionale”!!!

miko somma

e nel caso non si fosse capito, io sono per una scissione federata di un nuovo soggetto di sinistra dal pd…magari ne scrivo nel pomeriggio…

 

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le schede dei ministri….

Interno –  Angelino Alfano riconfermato al Viminale. Esordisce in politica nel 1996, quando a soli 26 anni viene eletto deputato dell’Assemblea regionale siciliana con 8.975 preferenze. Figlio d’arte – il padre, Dc, ebbe vari incarichi al Comune di Agrigento – laureato in giurisprudenza alla Cattolica di Milano, approda in Parlamento per la prima volta nel 2001, riconfermato nel 2006, 2008 e poi alle ultime elezioni. Coordinatore di Forza Italia in Sicilia nel 2005, nel quarto governo Berlusconi viene nominato ministro della Giustizia, quando lega il suo nome al famoso ‘lodo’, la legge, poi bocciata dalla Corte costituzionale, che sospende i processi per Capo dello Stato, presidenti delle Camere e presidente del Consiglio. Lascia il dicastero di via Arenula nel luglio 2011, perché Silvio Berlusconi, dopo le pesanti sconfitte alle amministrative di primavera, lo chiama alla segreteria del Pdl, carica che viene introdotta in quel momento. Gli ultimi suoi atti da Guardasigilli sono l’approvazione del codice antimafia e della semplificazione del processo civile

Esteri- Federica Mogherini è il nuovo ministro degli Esteri e diventa, a quasi 41 anni, la più giovane responsabile della Farnesina nella storia della Repubblica. In un governo a fortissima presenza femminile, la Mogherini, è stata già responsabile Esteri e Europa della segreteria Pd.

Economia – Pier Carlo Padoan, neo nominato presidente dell’Istat, è un economista. Per sei anni è stato vicesegretario generale e capo economista dell’Ocse e anche consulente presso la Banca Mondiale, la Bce e la Commissione europea. Nel 2007 è stato nominato vicesegretario generale dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse), di cui due anni dopo è diventato capo del settore Economia. È stato professore di Economia presso l’Università La Sapienza di Roma e direttore della Fondazione Italianieuropei. Dal 2001 al 2005, inoltre, ha ricoperto l’incarico di direttore esecutivo per l’Italia del Fondo monetario internazionale con responsabilità su Grecia, Portogallo, San Marino, Albania e Timor Est. Dal 1998 al 2001 è stato consulente economico dei primi ministri italiani Massimo D’Alema e Giuliano Amato. Ha insegnato in molte università italiane ed estere, tra cui quelle di Bruxelles, Urbino e Tokyo.

Giustizia – Andrea Orlando è nato a La Spezia l’8 febbraio 1969. Nel governo Letta era ministro dell’Ambiente. Parlamentare del Partito Democratico dal 2006, eletto nella Circoscrizione Liguria, ha fatto parte delle Commissioni Bilancio, Politiche dell’Unione Europea, Giustizia e della Commissione parlamentare Antimafia. Orlando ha cominciato l’attività politica da giovanissimo. Nel 1990 è stato eletto nel consiglio comunale della Spezia con il Pci; rieletto con il Pds nella successiva consiliatura, è stato capogruppo e poi chiamato in Giunta come assessore, prima alle attività produttive e poi alla pianificazione territoriale. Da assessore alla pianificazione territoriale si è impegnato nell’approvazione del primo Piano urbanistico comunale (Puc) della Liguria, basato sui principi della salvaguardia del territorio non urbanizzato e la riduzione del consumo del suolo. Nel 2003 è diventato vice responsabile nazionale dell’organizzazione dei Democratici di Sinistra e, in seguito, entrando nella segreteria nazionale, responsabile degli enti locali. Tra i fondatori del Partito Democratico, nel 2007 ne è diventato il primo responsabile dell’Organizzazione. Dal 2009 presiede il Forum Giustizia del partito.

LavoroGiuliano Poletti, presidente di Legacoop e di Alleanza delle cooperative. Il suo è un profilo riformista, che porta in primo piano le esigenze della cooperazione e delle piccole e medie imprese, a partire da una profonda revisione del sistema degli ammortizzatori sociali, da riformare sulla base di un elemento universale, che lo renda applicabile a tutti i cittadini. Poletti è nato a Imola il 19 novembre 1951. Conseguito il diploma di perito agrario, in gioventù ha esercitato l’attività di tecnico agricolo. Nel 1975 viene eletto consigliere comunale a Imola. Successivamente ha ricoperto l’incarico di assessore alle attività produttive e di consigliere provinciale a Bologna. All’impegno politico-amministrativo ha affiancato quello professionale, esercitato in qualità di presidente dell’Esave (Studi e promozione della viticoltura e dell’enologia per l’Emilia Romagna). Eletto presidente della Legacoop di Imola nel 1989, ha lasciato l’incarico a settembre del 2000 per assumere quello di Presidente Regionale Legacoop e Vicepresidente Nazionale. Dal 1992 al 2000 è stato, inoltre, presidente di Efeso, l’Ente di Formazione della Legacoop Emilia Romagna. Presidente di Legacoop Nazionale dal novembre 2002, da febbraio 2006 è anche Presidente di Coopfond, fondo per la promozione di Legacoop. Da febbraio 2013 è Presidente dell’Alleanza delle Cooperative, il coordinamento unitario nazionale costituito da Agci, Confcooperative e Legacoop.

Difesa – Roberta Pinotti è il primo ministro della Difesa donna dell’Italia repubblicana. Genovese, 53 anni, sposata, due figlie, è una senatrice del Partito Democratico che da sempre si è occupata di cose militari: nel governo Letta era sottosegretario proprio a Palazzo Baracchini. Nel 2006 ha ricoperto la carica di presidente della Commissione Difesa della Camera, anche stavolta prima donna a ricoprire questo ruolo (preceduta solo dalla socialdemocratica Vincenza Bono Parrino, che fu presidente della Commissione Difesa, ma al Senato).

Salute – Beatrice Lorenzin riconfermata a capo del dicastero. Eletta con Forza Italia e passata con Alfano in Ncd, 42enne (è nata a Roma il 14 ottobre 1971), ha il diploma di liceo classico e prima di entrare al Parlamento nella compagine Pdl, era libera professionista. Già deputato nella precedente legislatura, è stata eletta nella circoscrizione XV (Lazio 1). Co-firmataria di una proposta di legge per l’equilibrio della rappresentanza dei sessi nell’elezione dei membri del Parlamento europeo. Sulla fecondazione eterologa sì è espressa più volte per “non cambiare la legge 40”. La sua carriera politica ha preso il via a Roma, dove è entrata nel movimento giovanile di Forza Italia nel 1996 per diventare l’anno successivo consigliere del XIII Municipio. Ha scalato rapidamente gli incarichi nel partito: nel 1999 è coordinatore regionale del movimento giovanile, nel 2001 è l’unica donna eletta nelle fila di Forza Italia al consiglio comunale di Roma e nel 2004 è a capo della segreteria di Paolo Bonaiuti, portavoce della Presidenza del Consiglio.

Ambiente – Gian Luca Galletti già Sottosegretario al ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca con il ministro Maria Chiara Carrozza nel Governo Letta. Nato a Bologna il 15 luglio del 1961, laurea in Scienze Economiche e Commerciali presso l’Università degli Studi di Bologna, è dottore commercialista e Revisore Ufficiale dei Conti. Esercita la libera professione di commercialista in Bologna dal 1989, svolgendo prevalentemente consulenza fiscale, civilistica e societaria per primarie società ed istituti di credito. Galletti è stato Consigliere comunale al Comune di Bologna dal 1990 al 2009, componente dell’Alta Commissione di Studio, organo ministeriale per la Riforma della Finanza Pubblica (maggio 2003 – aprile 2005), assessore al Bilancio, Programmazione Economica, Entrate e Patrimonio, Assetti Societari e Privatizzazioni del Comune di Bologna (luglio 1999 – giugno 2004), consigliere regionale nell’Assemblea Legislativa Regionale dell’Emilia Romagna (Maggio 2005 – Aprile 2006). Deputato alla Camera nella XV legislatura (2006-2008) è stato riconfermato deputato a Montecitorio nella XVI legislatura (2008-2013) ricoprendo gli incarichi di Vice presidente della V Commissione (Bilancio, Tesoro e Programmazione) dal Novembre 2009 all’Ottobre 2010. Galletti è stato anche componente della VI Commissione (Finanze) dall’Ottobre 2010, Commissione parlamentare per l’attuazione del Federalismo Fiscale (Gennaio 2010), Commissione parlamentare di vigilanza sulla Cassa Depositi e Prestiti S.P.A. (Maggio 2009). Conferenza dei Capigruppo (Aprile 2012). Il 2 maggio 2013 viene nominato Sottosegretario di Stato al Miur. Oggi sotto il Governo di Matteo Renzi arriva alla poltrona di ministro a Via Cristoforo Colombo

Politiche agricole – Maurizio Martina, sottosegretario all’Agricoltura nell’esecutivo Letta. Trentasei anni, nato a Calcinate (Bergamo) da genitori operai, Martina milita nel Partito democratico. Prima nella Sinistra giovanile, poi, nel 2004, segretario dei Ds bergamaschi, è stato eletto segretario del Pd lombardo nel 2007, riconfermato nel 2009. Nel 2010 è stato eletto Consigliere regionale – rieletto nel 2013 – carica dalla quale si è dimesso dopo essere stato nominato, il 2 maggio dello stesso anno, Sottosegretario di Stato presso il ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali. Tifoso dell’Atalanta, è sposato e ha due figli.

Istruzione – Stefania Giannini, segretario di Scelta Civica, già rettrice dell’Università Italiana per Stranieri di Perugia, ha alle spalle vent’anni di attività nelle università. Fra gli atti depositati a suo nome al Senato durante l’esecutivo Letta spicca quello per la riforma profonda del sistema di governance scolastica ovvero del sistema dei consigli di Istituto. Nel 2011 riceve da Giorgio Napolitano il titolo di Grande Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana, un anno prima invece viene inserita nel volume realizzato su iniziativa dei Ministeri del lavoro e delle Pari opportunità ‘Merito al femminile: talenti di donne tra lavoro e vita privatà (giugno 2010). Professore ordinario di Glottologia e Linguistica dal 1999, Stefania Giannini è stata rettore dell’università per stranieri di Perugia dal 2004 al 2013, fino alla sua elezione nelle fila del Senato il 25 febbraio 2013.

Cultura – Dario Franceschini, nato a Ferrara il 19 ottobre del ’58, segue da giovanissimo la sua passione per la politica: al liceo scientifico Roiti di Ferrara fonda nel ’74 l’Associazione studentesca democratica. Non trascura la professione e esercita come avvocato civilista dall’85. Cassazionista, è iscritto al registro dei Revisori contabili. Ma la politica gli prende sempre più la mano. Cresce con Benigno Zaccagnini come punto di riferimento, si iscrive alla Dc e poi prosegue la sua carriera politica nel Ppi fino ai vertici del partito. Intanto, comincia a fare esperienza nelle istituzioni partendo dal consiglio comunale di Ferrara. Il salto nel giro che conta è con il governo D’Alema, quando diventa sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega alle riforme istituzionali. Ruolo confermato poi nel successivo governo Amato. Intanto Franceschini contribuisce a fondare la Margherita e poi, con l’Ulivo, diventa capogruppo alla Camera. Quando nasce il Pd, Franceschini è indicato come vicesegretario da Walter Veltroni. E quando questi si dimette, diventa segretario. Si presenta alle primarie contro Pierluigi Bersani e Ignazio Marino, ma viene sconfitto. Capogruppo del Pd nella precedente legislatura, nel governo di Enrico Letta assume l’incarico di ministro per i Rapporti con il Parlamento e appoggia poi Matteo Renzi nella corsa alla segreteria del Pd.

Pubblica amministrazione – Marianna Madia nasce a Roma nel 1980. Si laurea nel 2004 con lode alla facoltà di scienze politiche all’università degli studi di Roma La Sapienza con una tesi sulla teoria economica del mercato del lavoro tra regolazione e sindacato. Continua gli studi in economia all’Imt di Lucca e nel 2008 diventa dottore di ricerca con una tesi in economia del lavoro. Dal 2004 collabora con l’Arel, l’Agenzia di ricerca e legislazione fondata da Nino Andreatta, e dal giugno 2012 è membro del comitato direttivo. Ha fatto parte della segreteria tecnica del sottosegretario alla presidenza del Consiglio durante il governo Prodi del 2006. È stata eletta per la prima volta alla Camera dei deputati nel 2008 per la circoscrizione Lazio 1. Renziana, con la nuova segreteria Pd è diventata responsabile lavoro del Partito democratico.

Riforme e Rapporti col Parlamento – Maria Elena Boschi. Nasce a Montevarchi, in provincia di Arezzo, il 24 gennaio 1981. Laureata in giurisprudenza è avvocatessa in diritto societario. Ha fatto parte del Consiglio di amministrazione di Publiacqua, una società che gestisce il servizio idrico in quattro Province toscane, fino al 4 giugno 2013, quando ha rassegnato le dimissioni. Alle ultime elezioni è stata eletta nella XII circoscrizione (Toscana) nelle file del Pd. Renziana, quando l’attuale presidente del Consiglio è stato eletto segretario del Partito democratico l’ha scelta come responsabile per le Riforme del partito. Alla Camera dei deputati è segretario della commissione Affari costituzionali ed è una componente della presidenza del Consiglio e interni.

Infrastrutture e trasporti – Maurizio Lupi, già ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti del governo Letta. Laurea in Scienze Politiche all’Università Cattolica di Milano, Lupi dal 1984 è iscritto all’ordine dei Giornalisti della Lombardia. Membro di Comunione e Liberazione, dal 1984 al 1993 è assunto al settimanale cattolico il Sabato prima come assistente personale dell’ad poi come direttore marketing, fino alla chiusura del giornale. Dal 1989 è membro del consiglio di amministrazione dello Smau e dal settembre 1994 ricopre il ruolo di ad della Fiera Milano Congressi, ruolo da cui si è autosospeso il 3 maggio 2013. Nel 1993 inizia la carriera politica a Milano come consigliere comunale della Dc. Sarà poi anche assessore allo Sviluppo del territorio ed edilizia privata nella giunta di Gabriele Albertini. Nel 2001 il passaggio a Forza Italia e l’approdo in Parlamento. Dal 28 aprile 2013 è Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti nel governo Letta in quota Pdl. A novembre passa con il Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano.

Sviluppo – Federica Guidi, il nuovo ministro dello Sviluppo economico, è nata a Modena il 19 maggio 1969. Laureata in Giurisprudenza, ha lavorato per due anni come analista finanziario alla Rolo Finance. Nel 1996 entra nell’azienda di famiglia, la Ducati Energia, nata dalla separazione nel 1926 dalla Ducati Meccanica, di cui oggi è vicepresidente, che è nata dall’unione di Ducati Elettrotecnica con la divisione generatori di Zanussi Elettromeccanica. Dal 2002 al 2005, è stata Presidente regionale dei Giovani imprenditori dell’Emilia-Romagna e Vicepresidente degli imprenditori della regione, poi nel 2008 subentra a Matteo Colaninno a presidente nazionale dei Giovani di Confindustria. Suo padre è Guidalberto, per dieci anni è stato uno storico vice in Confindustria. Oggi Ducati Energia, ha settecento dipendenti e un fatturato di 115 milioni di euro, realizzato per il 70 per cento all’estero, se però si escludono le commesse con le Poste, Terna e qualche altro committente istituzionale, la quota estera sale all’80 per cento. Ducati produce in molti Paesi del mondo, e realizza un pò di tutto: biglietterie automatiche, sistemi per la sicurezza ferroviaria, veicoli elettrici come un quadriciclo per Poste Italiane, biciclette a pedalata assistita, oltre ai condensatori.

Affari regionali –  Maria Carmela Lanzetta, sindaco simbolo della lotta alla ‘ndrangheta, entra nella squadra del nuovo esecutivo, con la delega agli Affari regionali. Lanzetta, ex sindaco del paesino calabrese di Monasterace, si è distinta nella difesa della legalità e nella lotta alla ‘ndrangheta. Attualmente è membro della direzione Pd. Pippo Civati, da candidato alle primarie, l’aveva inserita nel suo pantheon di riferimento.

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21/02/2014

accettare troppe contraddizioni fa male all’ecologia del proprio sentire interiore, che è poi l’unico approccio valido alla politica…decisioni in vista!!!

miko somma

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incresciosi “incidenti”…

Comune Pz, Santarsiero su vicenda giudiziaria dipendente

21/02/2014 15:54

BAS      Il Sindaco di Potenza Vito Santarsiero, in riferimento alla vicenda che ha interessato un funzionario del comune di Potenza manifesta “estrema fiducia nell’operato della Magistratura. Ben vengano – dice – indagini tese a fare emergere ogni forma di distorsione e corruzione nell’ambito della Pubblica amministrazione. E’ evidente che le norme, anche laddove consentono semplificazione amministrativa, non possono essere utilizzate per altri obiettivi e comunque si deve sempre garantire trasparenza e partecipazione.”
Santarsiero ha chiesto al Segretario generale del Comune di avviare una indagine interna ed ha sottolineato che il Comune di Potenza ha appaltato circa 200 milioni di euro con procedure ad evidenza pubblica senza registrare contenziosi di alcun tipo.
L’azione volta a garantire la massima concorrenzialità e partecipazione anche per lavori di importo contenuto aveva già portato la Giunta ad approvare un apposito atto di indirizzo teso a disciplinare l’affidamento anche per lavori di importo inferiore ad un milione di euro.

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queste sono chiacchiere sensate, ma appunto chiacchiere, sindaco-consigliere…io direi sarebbe il caso di valutare, se interverrà il rinvio a giudizio, di costituirsi subito parte civile per la tutela dell’ente e del suo patrimonio (che poi sarebbe quello dei cittadini)…e direi che sarebbe il caso di commentare senza troppe ipocrisie anche un “pochetto” l’increscioso “incidente” occorso ad un consigliere comunale pd…

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il governo di renzi…

lo avrete già ascoltato sui tg…

Il presidente del Consiglio incaricato Matteo Renzi ha sciolto la riserva e, ricevuto dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ha accettato di formare il nuovo governo definendo la lista dei ministri. Domani alle 11.30 ci sarà il giuramento del governo Renzi a Quirinale.

Ecco la squadra: 

  • Graziano Delrio sarà sottosegretario presidenza del Consiglio
  • Pier Carlo Padoan, capo economista dell’Ocse (ho sottolineato non casualmente in un articolo precedente alcuni “suggerimenti” ocse per l’economia italiana in tema di lavoro), in linea con la preferenza di Quirinale e Bruxelles per una personalità di caratura internazionale
  • Interno – Angelino Alfano (Ncd) riconfermato nel ruolo, perde però la vice-presidenza del consiglio
  • Affari esteri – Federica Mogherini (Pd)
  • Giustizia – Andrea Orlando (Pd)
  • Difesa – Roberta Pinotti (Pd)
  • Sviluppo economico – Federica Guidi
  • Infrastrutture e trasporti – Maurizio Lupi (Ncd) riconfermato nel ruolo
  • Salute – Beatrice Lorenzin (Ncd) riconfermata nel ruolo
  • Politiche agricole – Maurizio Martina (Pd)
  • Ambiente – Gianluca Galletti (Udc)
  • Lavoro e politiche sociali – Giuliano Poletti
  • Istruzione, università e ricerca – Stefania Giannini (Sc)
  • Beni e attività culturali – Dario Franceschini (Pd)
  • Riforme e rapporti col Parlamento – Maria Elena Boschi (Pd)
  • Semplificazione e P.a. – Marianna Madia (Pd)
  • Affari regionali – Maria Carmela Lanzetta (Pd).
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qualcuno vuole minare la 194/78 in basilicata?

Sostegno alla maternità, se ne discute in quarta Ccp

20/02/2014 17:40  ACR  La quarta Commissione consiliare, presieduta da Luigi Bradascio (Pp), ha avviato oggi la discussione sulla proposta di legge (primo firmatario il consigliere Pace del Gruppo misto) che detta misure di sostegno sociale alla maternità e alla natalità. “Uno strumento legislativo – ha detto Pace – che non ha natura ideologica (il riferimento è alla legge 194/78) e mira a tutelare e sostenere la maternità con un aiuto concreto alle tante donne che trovandosi in difficoltà economica si vedono costrette a rinunciare al proprio bambino”. Facendo riferimento alla relazione del ministero della Salute sull’attuazione della legge contenente norme per la tutela sociale della maternità e per l’interruzione volontaria di gravidanza (L.194/78) del 13 settembre 2013, che fa rilevare un incremento di aborti in Basilicata, dato in controtendenza con il resto d’Italia, Pace ha sottolineato che “tra le cause d’incremento d’interruzione della gravidanza nella nostra regione vi sia proprio l’incidenza delle condizioni disagiate delle nostre comunità”. L’articolato normativo, sottoscritto anche dai consiglieri Bradascio (Pp), Spada, Robortella e Polese (Pd), Galante (Ri), Mollica (Udc), Napoli (Pdl-Fi), Rosa (Lb-Fdi) e Leggieri (M5s), prevede che la Regione Basilicata attinga le risorse da un fondo appositamente costituito, per concedere un contributo mensile di 250,00 euro per la durata di diciotto mensilità, suddivise tra il periodo precedente il parto e quello successivo alla nascita del bambino, alle gestanti residenti in Basilicata che decidano di rinunciare all’interruzione volontaria di gravidanza. L’organismo consiliare, dopo aver acquisito diverse riflessioni e suggerimenti da parte dei consiglieri intervenuti nel dibattito (Romaniello, Galante, Napoli, Mollica, Pietrantuono e Spada), ha deciso di approfondire ulteriormente la materia nelle prossime sedute.

ed a tal proposito vi linko la proposta di legge in forma completa

https://dl.dropboxusercontent.com/u/45542742/VARIE/pdl%20sostegno%20maternita%20natalita.pdf

ed a maggior approfondimento pubblico questo intervento della cgil basilicata sulla proposta di legge

Aborto: Cgil su proposta di legge regionale

21/02/2014 15:23

BAS    “Un Consiglio regionale composto interamente da uomini che, tra le prime iniziative, assume quella di discutere una proposta di legge vergognosa che parte dalla premessa di una definizione dell’aborto come “causa di calo demografico” e “prima causa di morte in Europa”: questo lo scenario.  Qui Basilicata, Italia, 2014”. E’ quanto afferma, in un comunicato stampa, la Cgil…“I nostri consiglieri – sostiene la Cgil – si preoccupano del calo demografico in Basilicata causato anche dall’aborto (testualmente) ma non di quello determinato dall’emigrazione dei nostri giovani, quelli spesso laureati e specializzati, che non hanno alcuna possibilità di accesso a opportunità di lavoro; si preoccupano di promuovere la natalità, affermando che essa è compromessa dal fatto che le donne utilizzano l’aborto come mezzo di controllo delle nascite, consegnandoci una visione della autodeterminazione dei cittadini che credevamo superata in Italia ed in Europa. Affermano che l’aborto è “la prima causa di morte in Europa, più del cancro e dell’infarto”, togliendoci così ogni dubbio sul principio ispiratore di questo intervento e rimuovendo dal centro della questione la soggettività della donna, i drammi, le paure che accompagnano sempre ogni scelta di libertà e di autodeterminazione sulla propria condizione. ”. Inoltre “la legge si propone di tutelare le donne che rinunciano ad abortire, affidando il loro destino ai Centri per la Vita, che dovranno studiare un “progetto di aiuto personalizzato” che include l’erogazione di 250 euro al mese per 18 mensilità, che potranno essere sospese qualora la madre “non rispetti gli impegni concordati nel progetto di aiuto. Stiamo alla versione lucana della becera impostazione culturale presente nella legge spagnola che, giustamente, sta facendo gridare allo sdegno milioni di persone: ci spiegheranno perché non si debba abortire, offriranno soldi per non farlo e metteranno donne lucane in tutela a privati che dovranno vigilare sulle scelte, spesso drammatiche, che accompagnano questi momenti”.
Sono “Centomila euro: questa la cifra stanziata, sufficiente, dunque, ad aiutare una ventina di donne in tutto. Molta ideologia, tanta propaganda, poca sostanza”….
Vorremmo che l’aborto, questione delicata e drammatica, fosse discussa, pur nella diversità di opinioni, dalle donne, innanzitutto. Vorremmo che qualsiasi aiuto alle donne fosse gestito dalle istituzioni e non da associazioni private di ispirazione religiosa”.
Intervenga – aggiunge ancora – il presidente Pittella e dica cosa pensa di questa iniziativa; se la stessa rientra nella sua idea di rivoluzione democratica. Si cominci seriamente a discutere di questioni reali: lavoro, servizi sociali efficienti ed estesi, una legge per la rappresentanza di genere anche in regione, sostegno reale alle famiglie e all’infanzia”.
La Cgil di Basilicata intraprenderà “tutte le iniziative necessarie per fermare questa vergogna e promuovere l’avvio di una seria discussione a tutto tondo che coinvolga innanzitutto le donne e fa appello a tutte le forze democratiche, laiche, della cultura e dei saperi perché tale vergogna non passi sotto silenzio”.

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e adesso vi dico cosa ne penso io di questa faccenda che penosamente mi riporta anche alla considerazione che siano ancora solo uomini (in consiglio come saprete non ci sono donne) a decidere per le donne, di fatto inducendo ancora una volta l’oscurantista e supponente assioma ideologico che le donne abortiscano per motivi economici o peggio per non avere gravidanze…

perché quello che si scorge nella proposta di legge è appunto la conferma, ancora una volta, di una visione limitata su una fenomenologia sociale ed umana – si, umana – che non è semplice e che è assurdo giudicare con gli occhi di moderni controriformisti che credono che elargendo qualche euro si convincano le donne a non abortire, tentando oltremodo di far assumere una rilevanza sociale ad un fenomeno che è e deve rimanere privato, perché in primo luogo attiene alle donne, al loro corpo, alla loro vita, al loro diritto di scegliere o meno se abortire…

consigliere pace, io non conosco una sola donna che abbia abortito a cuor leggero o per quel capriccio che la sua cultura destrorso-confessionale tende a voler rimarcare pur senza avere il coraggio di citarlo chiaramente…non si abortisce per capriccio!!!

io conosco solo donne che quando hanno dovuto ricorrere all’aborto lo hanno fatto soffrendo una decisione contro la loro stessa natura e per le quali l’aborto stesso è stato non una liberazione, ma un peso fatto di mille e mille decisioni e controdecisioni, paure, frustrazioni, angosce, ricordi, disillusioni, mortificazioni in primo luogo con se stesse…donne che una legge come la 194/78, certo perfettibile come tutte le cose umane, ha aiutato a non essere più sole ed abbandonate nelle mani di praticoni e medici ipocriti, rischiando la propria vita…

ma soprattutto io non sono una donna e come tale non posso neppure immaginare il peso interiore, oserei dire biologico, che simili atti comportano sulla psiche di persone spesso lasciate da sole a maturare decisioni tanto pesanti…

e lei crede che bastino 250 euro al mese per “tacitare” la coscienza, il senso di maternità o le paure di non farcela perché una società tanto incattivita di certo non ha neppure il tempo o la voglia di chiedersi cosa serva davvero ad una donna per sentirsi sicura di poter accettare il dono di una vita nuova?…

ed al netto della gerarchie delle fonti normative che potrebbero minare in sede di esame di costituzionalità la stessa legge che oggi propone, è proprio sicuro che bastino denari e non servano invece magari più asili nido gratuiti, sicuri, confortevoli?…

ritiri quella proposta da chierico e pensiamo a cose più urgenti per questa terra, perché con molta probabilità, pensando al bene di questa terra, riusciamo a dare una speranza in più a chi deve portare la vita nuova dentro di sé…

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21/02/2014

abbiamo troppi problemi in questa regione perché ad un consigliere (pace) venga in mente di proporre visioni antiabortiste (la 194 è una legge dello stato), mascherate da fondi di aiuto alla vita…consigliere pace, io non credo che alcuna donna usi l’aborto come metodo contraccettivo…questi sono argomenti ideologici da controriforma

miko somma

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aggiornamenti sugli arrestati di oggi…

avrete avuto modo di ascoltare al tg3 la lista dei nominativi coinvolti che qui ripetiamo nella parte degli arrestati ai domiciliari…

(ANSA) – POTENZA, 21 FEB – Nell’ambito dell’inchiesta sugli appalti truccati nel capoluogo lucano e in altri Comuni del circondario, è finito agli arresti domiciliari un consigliere comunale di Potenza del Pd indagato, però, nella carica di responsabile dell’Ufficio tecnico del Comune di Avigliano (Potenza). Il gip Rosa Larocca ha disposto i domiciliari anche per un dirigente del Comune di Potenza, che ricopre il ruolo di segretario regionale della Basilicata dei Verdi, e per un imprenditore.

Agli arresti domiciliari: Bartolo Santoro, Società Santoro Impianti a San Nicola di Pietragalla, Pino Brindisi geometra e istruttore direttivo tecnico ambiente comune di Potenza (segretario regionale dei verdi),Rocco Fiore, responsabile del servizio opere pubbliche Comune di Avigliano ed eletto nel PD come consigliere al comune di Potenza (margiottiano e renziano)

ed altrettanto inutile mi pare sia aggiungere che per le prossime elezioni comunali a potenza, seguendo la linea dura già adottata nelle regionali ed almeno per il pd e la sua lista, ogni eventuale candidatura di fiore è da ritenersi del tutto impossibile se il gip confermerà l’impianto accusatorio e ci si avvierà a processo…

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i consigli…

I CONSIGLI DEL FINANCIAL TIMES a matteo renzi 

Barack Obama o Tony Blair? Meglio che Matteo Renzi si ispiri al presidente messicano Enrique Pena Nieto. Il suggerimento arriva dal Financial Times, per il quale “per un’Italia divisa una dose di realismo messicano potrebbe essere piu’ utile dell’illusione di un sogno americano”. “Il modello migliore per Renzi e’ sempre in Nord America – scrive il Ft – ma appena più a sud degli Stati Uniti. Da quando Pena Nieto e’ stato eletto quindici mesi fa ha portato avanti un’ambiziosa agenda di riforme: dalle telecomunicazioni, all’istruzione all’energia, c’è poco che il presidente messicano non abbia osato toccare. E dopo un decennio in cui e’ stato considerato poco più di un ‘narco-Stato’, ora il Messico e’ decisamente tornato nel mirino degli investitori stranieri. Qualcosa che anche l’Italia dovrebbe cercare di fare”. “La più importante lezione che Renzi può prendere dal Messico – spiega dunque il Ft – è che il giorno dopo essersi insediato Pena Nieto si e’ seduto con i principali gruppi di opposizione e ha negoziato un programma di 95 punti diventato il ‘Patto per il Messico’. E nonostante le pressioni da sinistra e da destra per smantellarlo, l’accordo è ancora integro e ha aiutato il presidente a raggiungere i suoi obiettivi”. “Una volta deciso chi sosterrà il suo governo – conclude il Ft – Renzi dovrebbe raggiungere un accordo simile. E questo è un passo che il suo predecessore Letta non ha mai fatto. Il Patto potrebbe ridimensionare le sue enormi ambizioni, ma dimostrerebbe ai partner europei e internazionali che il giovane primo ministro italiano è realista e serio” .

 

pubblico senza commento l’articolo del financial times perché suppongo sia ormai divenuto inutile ogni commento…

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c’è chi scioglie la riserva e chi si riserva di sciogliere il governo?…

(ANSA) – ROMA, 21 FEB – Il premier incaricato Matteo Renzi andrà al Quirinale per sciogliere la riserva intorno alle 16. E’ quanto confermano fonti del Pd.

(ANSA) – ROMA, 21 FEB “Nel Pd in effetti ora viviamo una anomalia. Abbiamo fatto due mesi fa le primarie: ho insistito nel dire che si faceva un congresso per eleggere il segretario e non l’inquilino di Palazzo Chigi. Ora il nuovo segretario diventa Presidente del consiglio. Io credo che dovremo discutere di questo”. Lo ha detto Gianni Cuperlo, leader della minoranza del Pd al ‘Caffe” di Sky Tg24.

riporto entrambi i lanci insieme non perché vi sia attinenza tra una notizia politico-istituzionale (il presidente del consiglio incaricato che si reca al quirinale per sciogliere la riserva usuale con cui si accetta il mandato e così comunicare la lista dei ministri) ed una di stampo più politico (la dichiarazione dell’ex presidente pd), ma per sottolineare la dualità che ormai impera nel partito e che a mio avviso deve essere sciolta al più presto per poter garantire non tanto la sopravvivenza di un governo renzi, quanto quali siano gli intendimenti programmatici che il pd vuol dare al suo apporto al governo stesso…

perché francamente non si capisce quale sia l’atteggiamento del pd, se di muta e supina acquiescenza ad una “sberla” ricevuta o di reazione tardiva ad una violenza perpetrata!!!

e così appare che c’è chi scioglie la riserva e chi si riserva di sciogliere il governo…

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