09/02/2011

l’assuefazione alle malefatte di alcuni politici ha purtroppo abbassato pericolosamente il livello di tolleranza dei cittadini…da ricordare che una delle armi dei poteri è proprio l’appiattimento del giudizio collettivo (..sono tutti uguali..) che induce ad un sostanziale pessimismo che “aiuta” la conservazione

miko somma

fatti processare…

Chiesto rito immediato Ira premier: ‘Uno schifo’

 

La richiesta riguarda entrambi i reati contestati al premier: concussione e prostituzione minorile

09 febbraio, 17:33

 E’ arrivata stamani la richiesta di giudizio immediato nei confronti del premier Silvio Berlusconi per il caso Ruby. La richiesta riguarda entrambi i reati: concussione e prostituzione minorile. Per i pm milanesi c’è evidenza della prova. Ora la decisione spetta al gip.

Il premier ha reagito con ira alle accuse: ‘Uno schifo con finalità eversive’. Berlusconi ha spiegato che il suo intervento nella vicenda era per evitare un incidente diplomatico. Alla fine, il presidente del Consiglio, che si è detto non preoccupato, ha affermato: ‘Pagherà lo Stato’. E Bossi interviene in sua difesa: ‘Pm esagerano, vogliono lo scontro’. ‘Il Parlamento ha già deciso con la maggioranza assoluta. Questa è la guerra totale, sembra la guerra totale”, aggiunge il Senatur.

Manifestanti del Pdl fuori del palazzo di Giustizia di Milano hanno esposto cartelli: ‘Silvio devi resistere’. Intanto Ruby risulta indagata dal pm dei minori per aver rilasciato false generalità.
In merito all’inchiesta sul fronte della Procura di Napoli è stata perquisita la casa della showgirl Sara Tommasi. I legali: ‘E’ fortemente dispiaciuta’. E Marina Berlusconi interviene contro la pubblicazione degli sms della soubrette: ‘Certi giornali sono una macchina di fango’

CHIESTO GIUDIZIO IMMEDIATO – La procura di Milano ha chiesto al gip il giudizio immediato nei confronti del premier Silvio Berlusconi per entrambi i reati contestati nella vicenda Ruby: concussione e prostituzione minorile.
I magistrati milanesi oltre alla richiesta di giudizio immediato per il premier hanno inviato al gip una memoria in cui ritengono non sussistere l’ipotesi “di reato ministeriale”.
I pm di Milano hanno inoltrato al gip la richiesta di giudizio immediato per il premier ritenendo “sussistere l’evidenza della prova”. Lo si legge in un comunicato firmato dal procuratore di Milano Edmondo Bruti Liberati.
“A seguito di attenta ricognizione dei problemi di diritto e di scrupolosa analisi dei precedenti, questo ufficio ha ritenuto di non doversi discostare dalla linea costantemente seguita a Milano (come negli altri uffici giudiziari) in tema di richiesta di giudizio immediato anche per i reati connessi, essendo pienamente assicurate le garanzie di difesa”. E’ quanto è scritto in un comunicato firmato dal procuratore Edmondo Bruti Liberati con cui si spiega il motivo per cui è stato scelto di procedere con la richiesta di rito immediato per il premier per i due reati: concussione e prostituzione minorile.
La procura di Milano non chiederà l’autorizzazione alla Camera per alcune telefonate intercettate nel caso Ruby nelle quali parla Silvio Berlusconi. Come ha spiegato Bruti Liberati la richiesta non verrà avanzata in quanto tali conversazioni sono ‘irrilevanti ai fini dell’inchiesta’.

BERLUSCONI: UNO SCHIFO CON FINALITA’ EVERSIVE – Le accuse della procura di Milano “sono uno schifo”, “sono cose pretestuose. Mi spiace che abbiamo offeso la dignità e buttato fango sul Paese. Mi domando chi pagherà per questa attività che ha finalità soltanto eversive”. Lo afferma il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, al termine del Consiglio dei ministri a Palazzo Chigi.
L’inchiesta di Milano su Ruby è “una vergogna e uno schifo. Una vergogna. Non so chi pagherà. Pagherà lo Stato perché intenterò una causa allo Stato”.  “La concussione non esiste, io sono intervenuto perché ero preoccupato di un incidente diplomatico internazionale”. Ha sottolineato Berlusconi.
“Io non mi preoccupo di me. Sono un ricco signore che può passare a fare ospedali per i bambini nel mondo come ho sempre desiderato“. Afferma il presidente del Consiglio.
“Su questa cosa dei processi, posso solo dire che sono una farsa”, si tratta di “accuse infondatissime” e l’intera inchiesta ha la unica “finalità di sola diffamazione mediatica”. I pm, ha aggiunto, “violano la legge, vanno contro il Parlamento, la procura di Milano non ha competenza funzionale”.

RICHIESTA GIUDIZIO IMMEDIATO PER PREMIER IN 782 PAGINE
– La richiesta di giudizio immediato per Silvio Berlusconi, indagato a Milano per concussione e prostituzione minorile nel caso Ruby, inviata dalla procura al gip è di 782 pagine contenute in due volumi. Lo ha specificato il procuratore della Repubblica Edmondo Bruti Liberati spiegando che il gran numero di faldoni inviati al gip contengono copie delle procedure relative alle intercettazione telefoniche.

ORA LA DECISIONE SPETTA AL GIP CRISTINA DI CENSO – Sulla richiesta di giudizio immediato per Silvio Berlusconi dovrà ora decidere il Gip di Milano Cristina Di Censo che ha, secondo il codice, cinque giorni di tempo per emettere il suo provvedimento. Un termine che però, come ha spiegato il procuratore della Repubblica di Milano, Edmondo Bruti Liberati non è “ordinatorio” e perentorio. Secondo quanto previsto dal Codice di procedura penale, il giudice emetterà il suo provvedimento senza dover celebrare un’udienza in contradditorio tra le parti (inaudita altera parte). In questa fase e fino alla decisione del giudice, che non sarà motivata, le difese non potranno avere copia degli atti inviati dalla procura. Potranno invece prendere gli atti dopo che il giudice avrà deciso se mandare o meno a processo il premier.

RUBY INDAGATA DA PM MINORI PER FALSE GENERALITA’ – Ruby, la giovane marocchina al centro dell’inchiesta della procura di Milano, è indagata dai pm minorili per aver fornito false generalità. Nel maggio del 2010 in una denuncia per scippo ai carabinieir di Crescenzago aveva detto di chiamarsi Ruby Heyek e di essere nata il 1 novembre del 1991.

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09/02/2011

destinare tutti i proventi incassati (e non solo contabilizzati in bilancio) della lotta all’evasione fiscale alla riduzione delle imposte, e solo a questa, è una politica fiscale educativa e responsabilizzante per tutti…peccato che nessuno se ne sia ancora accorto e si prosegua a prendere in giro la gente con liberismi di varia natura

miko somma

Liquidazione ASL soppresse: arrivo fondi imprese creditrici 09/02/2011 16:16Superata la gestione commissariale, la Regione garantisce i rapporti economici ancora pendenti AGRIn relazione alle perplessità emerse circa l’attività liquidatoria in essere presso la Asm relativa alla ex Asl numero 5, il Dipartimento Sanità della Regione reputa utile alcuni chiarimenti.
La gestione commissariale delle Asl soppresse, inclusa quella n.5, è regolarmente cessata, mentre le attività di liquidazione permangono fino ad esaurimento delle pendenze, in ottemperanze alle norme civili in materia, avendo i direttori di Asm e Asp assunto i compiti di commissari liquidatori delle Asl di rispettiva competenza. In proposito, va detto che la norma regionale che “tagliò” le Asl, ha previsto espressamente che le passività delle stesse fossero poste a carico della Regione e non delle due nuove Aziende sanitarie provinciali.
Le eventuali pendenze accertate, quindi, vengono regolate dalla Regione per il tramite di Asm e Asp, cosa che sta avvenendo anche se con modalità e tempi compatibili con esigenze di bilancio. Asm ed Asp, compatibilmente con le proprie esigenze di cassa, possono provvedere ad anticipare i pagamenti ottenendo poi dalla Regione le relative compensazioni.
Infine, e con particolare riferimento ai conti della disciolta Asl 5, sta per essere erogata dalla Regione alla Asm una somma pari a circa 2 milioni di euro per far fronte ai pagamenti in oggetto.

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il giorno del ricordo

Provincia Matera su Giorno del Ricordo vittime delle foibe 09/02/2011 14:09

BAS   “Ricorre domani 10 febbraio un’altra triste data per la nostra comunità nazionale. Si commemora, infatti, il “Giorno del Ricordo”, istituito con legge n. 92 del 30 Marzo 2004, per ricordare il massacro di migliaia di italiani innocenti (il numero, che si aggira tra i 20 e i 30 mila, sarà sempre approssimativo per quanti non hanno avuto nemmeno la pietas del riconoscimento del corpo e di una cristiana sepoltura)”. Lo si apprende da una nota diffusa dall’uffico stampa della Provincia di Matera.

“Eccidi di massa – prosegue il comunicato – perpretati ai danni di cittadini italiani esuli di guerra dai loro territori d’Istria, della Dalmazia e di Fiume, colpevoli di essere vissuti durante il regime fascista o di essere solo sospettati di non esprimere gradimento per il regime comunista jugoslavo, uccisi barbaramente e gettati, appunto, nelle foibe.
Il presidente della Provincia Franco Stella e il presidente del Consiglio Aldo Chietera rivolgono un sentito invito ai propri concittadini a concedersi una riflessione su quei tragici eventi, affinché il ricordo sia sempre vivo e dalle macerie del passato si costruisca un presente e un futuro immune da odi irrazionali, fortificato solo da ragioni di umana convivenza e solidarietà civile”.

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giusto comunicato, giusta ricorrenza per un eccidio rimasto a lungo nel dimenticatoio della storia per questioni di equilibrio internazionale…da considerare che per decenni il ricordo di tali fatti fu preda delle destre italiane ed a loro, pur se intriso di demagogia pupulista ed anticomunista, va il merito di aver tenuto vivo il ricordo di un vero dramma nazionale…foibe ed infoibati, esattamente come l’esodo giuliano-dalmata sono stati così a lungo un rimosso collettivo, ma…ma c’è un ma…

si deve comunque ricordare che venti anni di occupazione fascista ed italiana di slovenia e parte della croazia (accordi di versailles) hanno portato alla morte per fucilazione ed altri metodi di circa 20.000 slavi…ecco vorrei che ricordassimo anche questo e che ricordassimo anche i 5.000 morti della risiera di san saba a trieste…crimini nazi-fascisti che non diminuiscono affatto la portata di una vera e propria pulizia etnica in istria e dalmazia che sul carso assunsero il carattere di un genocidio (in cui furono coinvolti anche molti comunisti), ma che andrebbero considerati tutti insieme per comprendere le vere ragioni della storia

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confesercenti

Confesercenti: segnali negativi per piccoli negozi

09/02/2011 11:19

BAS “Sono sempre i piccoli esercizi commerciali in grande sofferenza. L’indicazione che viene dall’indagine congiunturale del Centro studi di Unioncamere relativa al quarto trimestre 2010 conferma il grido d’allarme lanciato nei mesi scorsi dalla Confesercenti della provincia di Potenza”.
E’ il commento del presidente provinciale di Confesercenti di Potenza Prospero Cassino, il quale evvidenzia che tra i settori merceologici la contrazione interessa tanto il commercio al dettaglio di prodotti alimentari (-2,9%) che quello di prodotti non alimentari (-2,5%). Iper e supermercati, invece, segnano una crescita delle vendite pari al +0,7%. Per gli altri servizi, si chiude con un piccolissimo incremento (+0,1%) il bilancio dell’ultimo trimestre dello scorso anno delle imprese del settore, espressione di una modesta riduzione dei risultati di quelle che hanno meno di 49 dipendenti (-0,1%) e di un aumento contenuto di quelle maggiori (+0,3%). Ed è sempre il Mezzogiorno a manifestare ancora nuove difficolta’ (-1,1%).
“La nostra preoccupazione – aggiunge Cassino – cresce con l’ipotesi di introduzione dell’IMU che assorbirà l’ICI e l’IRPEF e si abbatterà come una “mannaia” sui titolari di negozi commerciali, botteghe e laboratori artigianali e che secondo il decreto in discussione alla Bicamerale sul federalismo fiscale sarà pari al 7,6 per mille. Per avere un dato, l’Ufficio Studi Cgia di Mestre ha calcolato che negozianti e bottegai pagheranno 41,6 milioni di euro in più l’anno. Come non bastassero le 694 le scadenze fiscali con cui i contribuenti italiani dovranno fare i conti nel nuovo anno e che la burocrazia fiscale costa alle piccole e medie imprese italiane 2,7 miliardi l’anno (fra i 1.900 e i 2.300 euro, in media). La Confesercenti non si stancherà di accendere i riflettori sul processo di desertificazione che ha assunto una continuità ed addirittura un’accelerazione allarmanti, portando gli esercizi commerciali alimentari al dettaglio in Basilicata ad una riduzione drastica (tra il 20 e il 30 per cento in dieci anni), accentuando la tendenza negativa nazionale. In almeno una cinquantina di piccoli comuni già da qualche anno sopravvivono negozi che somigliano ai primi “empori” degli anni cinquanta, quando in un unico esercizio si vendeva di tutto e quindi non solo prodotti alimentari.
“Siamo di fronte ad un’emergenza – afferma Cassino – che rischia di avere risvolti disastrosi a livello locale, sia in termini economici, sia sociali. Oltre agli inevitabili effetti sui livelli occupazionali, sulla produttività e sulla competitività, la desertificazione commerciale porterà con se anche problemi importanti a carico soprattutto delle fasce sociali più svantaggiate. I piccoli negozi che spesso caratterizzano i centri storici stanno perdendo la loro battaglia contro i giganti della grande distribuzione organizzata. Gli ipermercati ed i centri commerciali – continua – hanno invaso le periferie e l’interland dei comuni garantendo ai consumatori un’offerta a condizioni di concorrenza spesso scorretta e sempre insostenibile da parte dei piccoli esercizi che sono così costretti ad arrendersi sempre più spesso. Occorre dunque intervenire subito cominciando da un’aliquota iva generalizzata al 4%, dall’estensione del regime fiscale semplificato previsto per gli artigiani anche ai commercianti al di sotto dei 30 mila euro di reddito. Chiediamo inoltre una premialità fiscale, a valere sulla tassazione locale, l’abbattimento della tassa sui rifiuti e dell’Ici, per le imprese di vicinato che forniscono servizi primari nei centri urbani ed un bonus fiscale per le imprese commerciali che si insediano in aree rurali o che operano all’interno di contesti territoriali di filiera”.

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dati terrificanti pur nell’ovvietà di una tendenza in atto da tanti anni…se è vero infatti che è strutturale ormai il dato di “soccombenza” dei piccoli esercizi rispetto alla grande distribuzione, la cosa è ancor più allarmante in un periodo di crisi, dove alla riduzione dei consumi avrebbe dovuto far seguito una “riscoperta” del negozio al dettaglio…invece continua la flessione originata anche da un afflusso ormai inarrestabile di merci discount…l’analisi è convincente, ma non altrettanto la proposta…la riduzione dell’iva al 4% non avrebbe nessun risultato immediato, trattandosi di una partita di giro che necessiterebbe di una riduzione globale dell’aliquota con meccanismi di recupero per l’utenza finale per sortire qualche effetto…la semplificazione del sistema fiscale potrebbe avere buone conseguenze sulla gestione di piccoli esercizi, ma non è risolutiva del problema principale, il flusso di denari che oggi affluisce copiosamente nel sistema della grande distribuzione…se infatti non si interviene direttamente su questo settore limitandone la diffusione, qualsiasi altro discorso rischia di apparire fuorviante rispetto al problema principale, quello di un modello distributivo che va tarato non su un modello stereotipato di consumo, ma su “questo” modello territoriale…il concetto che da sempre individuiamo nelle economie cicliche territoriali che ci sembrano l’unica risposta alla “colonizzazione” in atto da parte dei grandi marchi della distribuzione…in quanto poi alle tariffe sui rifiuti…beh, alcune risposte le abbiamo indicate nel nostro piano dei rifiuti

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09/02/2011

un paese come l’italia, in genere povero di materie prime, dovrebbe impostare sul recupero di materia seconda dai rifiuti ogni ipotesi di approvvigionamento per la propria industria manifatturiera…questa è economia, signori, non chiacchiere

09/02/2011

non so se esista un partito della magistratura, un partito dello sfascio o cose simili…so solo che il partito di quelli che si son “rotti” di questo carnevale aumenta e mi pare l’unico sul quale si possa far crescere un’alternativa, ma occorrono serietà ed idee per non sfociare nella demagogia…bene, noi le abbiamo entrambe e sfociano in un progetto