Ruby, l’urlo delle donne: ‘Siamo più di un milione. Berlusconi dimettiti’
‘Se non ora quando?’ in molte piazze italiane e nel mondo. Un corteo arriva fino a Montecitorio
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Nuovi sbarchi nella notte, altri cento a Lampedusa
Altri due barconi in arrivo, centinaia di migranti assiepati sul molo. Decretato stato emergenza
LAMPEDUSA (AGRIGENTO) – Sono almeno due i barconi carichi di migranti che sono stati avvistati dai velivoli della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza e che potrebbero giungere nelle prossime ore a Lampedusa. E’ quanto si apprende dalla stessa Capitaneria di porto che sta monitorando i due ‘target’, come vengono definiti in gergo. Oltre ai barconi che entrano in porto, poi, la Guardia Costiera e le forze di Polizia dell’isola stanno tenendo sotto controllo anche altri punti di possibile approdo. Infatti, alcuni stranieri sono stati visti stamani camminare lungo le strade di Lampedusa dopo che, almeno così hanno detto, erano sbarcati con una imbarcazione su una caletta dell’isola.
OLTRE DUEMILA I MIGRANTI PRESENTI A LAMPEDUSA – Sono attualmente oltre duemila – per la precisione 2.134, secondo le stime delle forze di polizia – gli immigrati attualmente presenti a Lampedusa, dopo l’ennesima notte di sbarchi. Molti immigrati, nell’ordine di 6-700, forse più, si trovano attualmente sul molo Favaloro, dove sono approdate le imbarcazioni e dove hanno trascorso la notte. Proprio in questi momenti si sta decidendo il loro trasferimento presso alcune strutture dell’isola di proprietà comunale o della parrocchia. Si tratta tuttavia di strutture tutte già piene ed è per questo che è già ripreso il ponte aereo che sta trasferendo gli extracomunitari altrove. Tutto questo, mentre gli sbarchi non cessano. Il comandante della capitaneria di porto, Antonio Morana, ha spiegato che una motovedetta ha appena individuato due imbarcazioni che si trovano a ridosso dell’isola, a circa tre miglia, e che tra poco arriveranno in porto. “Una situazione abbastanza pesante, gli sbarchi si susseguono con ritmo incessante”, afferma il comandante Morana. Finora la quasi totalità degli immigrati proviene dalla Tunisia.
Card benzina: Prinzi (Idv), la Val D’Agri non fa salti di gi
BAS
“Consigliamo al sottosegretario Viceconte e all’on. Taddei del Pdl di abbassare i toni di entusiasmo dopo il “disco verde” degli organismi dell’Unione Europea per lo sconto benzina anche in Basilicata che dovrebbe far seguito a quello in vigore già da qualche anno in Friuli, perché siamo in presenza comunque di un provvedimento-elemosina specie rispetto agli alti interessi e profitti delle compagnie petrolifere che estraggono idrocarburi in Val d’Agri”. E’ il commento del presidente del gruppo IdV alla Provincia di Potenza Vittorio Prinzi che esprime l’auspicio che “almeno questa volta sia rispettata la scadenza indicata dai rappresentanti del Pdl perché nelle case dei patentati lucani in primavera arrivi la “card” dopo la delusione di Natale”. “In attesa di conoscere l’entità del beneficio destinato, va ribadito, solo ai lucani titolari di patente di guida – continua Prinzi – e l’ammontare della spesa necessaria per la realizzazione-emissione e spedizione della “card”, siamo certi che le comunità della Val d’Agri non fanno salti di gioia perché è presumibile che la “card” conterrà poche decine di euro e di sicuro non sarà consegnata alle migliaia di anziani e di nuclei familiari senza patentati in casa e perciò ingiustamente penalizzati. Tutto ciò rafforza la sollecitazione ad incrementare l’aliquota delle royalties spettanti per l’estrazione di petrolio e la produzione di gas in modo da ottenere benefici reali e consistenti e al tempo stesso la necessità di non penalizzare ancora la Val d’Agri”.
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meno di 90 euro a cui andranno detratte le spese per la card (un bel regalino a chi la gestisce)…questo è tutto!!!
Fismic: niente di nuovo tra Governo e Fiat
BAS
“Sull’incontro tra Governo e Fiat, per noi della Fismic, non c’è niente di nuovo, si è trattato infatti dell’ennesima conferma che il piano industriale Fabbrica Italia prosegue.
Riteniamo che la vera risposta alle domande sul futuro della Fiat, stia negli accordi già sottoscritti e accettati dai lavoratori di Pomigliano e Mirafiori”. Lo dichiara il segretario regionale Fismic Basilicata Marco Roselli. “Questi accordi – continua la nota – rispondono alla richiesta aziendale,di governabilità e competitività degli stabilimenti, e solo queste garanzie, possono rendere attuabili gli investimenti previsti.
Si tratta di investimenti cospicui che sono la base essenziale per lo sviluppo e il sostegno all’occupazione. Per queste ragioni , la Fismic vuole guardare più ai fatti che alle parole, o peggio alle polemiche di chi vuole fare finta di non capire e impegna le proprie energie alla ricerca di continue richieste di conferme sul futuro della Fiat, che peraltro puntualmente arrivano in ogni occasione. La Fismic invita la Fiat ha proseguire con l’attuazione degli investimenti di Fabbrica Italia anche su Melfi”.
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piano che non contiene nulla di rilevante oltre al titolo…
Jacques-Louis David, Belisario che riceve l’elemosina
Nucleare, Belisario (Idv) siti per scorie siano resi pubblici
BAS
“Il governo ha ricevuto in gran segreto dalla Sogin, società che dovrebbe gestire i rifiuti nucleari, ha lista dei possibili siti”. Lo denuncia il presidente dei senatori dell’Italai dei Valori, Felice Belisario. “Siamo preoccupati per la sistematica violazione della trasparenza che impone a chi ci governa a non trattarci da sudditi e quindi di informare i cittadini di ogni scelta. Sul nucleare é bene dire chiaro e tondo che il ritorno al nucleare serve solo per buttare soldi pubblici e favorire la solita cricca politico-affaristica da cui mi auguro il centrosinistra tutto prenda le distanze. In ogni caso il referendum spazzerà via un un esecutivo agonizzante che spera, nascondendo documenti fondamentali che dovrebbero essere pubblici, di farla franca. Non sanno che prima o poi dovranno dichiarare pubblicamente dove sistemeranno le centrali e affrontare la reazione dei cittadini che sono pronti a fare le barricate per evitare lo sfregio del territorio. Basta scherzare con la nostra salute e con quella dei nostri figli. Sono ben 52 le aree che potrebbero essere attrezzate per il deposito di scorie nucleari. Tra questi – conclude Belisario – anche alcuni che già in passato si sono dimostrati inadatti come ad esempio quello di Scanzano Jonico. Va bene che il parlamentari del centrodestra obbediscono al padrone per salvarlo dai processi,ma sul nucleare almeno aprano gli occhi”.
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è un boccone davvero molto avvelenato per la basilicata…prevedo sia il sito che la centrale!!!
12/02/2011