14/11/2012

se c’è una cosa che mi ha sempre fatto paura è l’auto-identificazione del singolo in una massa, quasi che questa nelle sue dinamiche di gregge rappresentasse l’approdo unico per personalità indebolite da troppi anni di panem et circenses o dalle innumerevoli dimenticanze del tempo per concentrarsi in un presente eterno in cui non farsi domande

miko somma

14/11/2012

senza dilungarmi in citazioni colte, è la banalità del giudizio la radice del male che nel ‘900 ha portato ai totalitarismi come conseguenza di visceralismi che in essa e nelle sue semplici soluzioni hanno trovato sfogo…la conoscenza di ciò implica il rifiuto della banalità stessa come innesto di un cambiamento che va praticato, oltre la rabbia che facilmente attecchisce su un ramo che non porta frutti, in un progetto appunto non banale, in una visione che cambi il senso della stessa realtà e tracci coordinate per generazioni future…l’hic et nunc a cui qualcuno vorrebbe ridurre tutto non mi interessa affatto

miko somma

13/11/2012

bene, michele finizio di basilicata 24 in una sua nota fa un’analisi condivisibile che sostanzialmente indica la necessità di fare sintesi politica tra movimenti, gruppi e realtà locali per arrivare ad un momento unitario alle prossime elezioni regionali…ci ho già provato, ma proviamoci ancora, perchè riconosco nelle parole di michele la necessità di non perdere un’occasione forse irripetibile…occorre quindi convocare un tavolo perchè chi ha a cuore un impegno politico diretto racconti le sue ragioni agli altri nel tentativo di far sintesi…chi se ne occupa?

miko somma

13/11/2012

la regione manleva il don uva sui mancati pagamenti degli stipendi…in altre parole, il don uva non paga i dipendenti, la regione li paga al posto suo e si rivale poi sulle somme dovute all’azienda…peccato sia non solo illegale, ma anticostituzionale e soprattutto irrazionale

miko somma

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12/11/2012

forse non è chiaro che se alle ormai prossime elezioni nessuno dovesse essere in grado di ottenere una maggioranza, il paese sarebbe alle soglie di una sorta di dittatura…se un anno di commissariamento monti ha prodotto restringimenti innegabili, con provvedimenti a volte del tutto slegati dal fine per cui era stato chiamato, la salvezza del debito pubblico, e tali da essere configurabili come ideologismi, figuriamoci 5 anni!!!

miko somma

10/11/2012

spiace davvero che tra tutti – e dico proprio tutti – i contendenti alle ormai prossime elezioni politiche sia la banalità a farla da padrona, quella speciale forma di banalità che si veste di arroganza e di autoreferenza, sconfinando così nell’inadeguatezza sostanziale a prendersi cura e carico di un paese per il quale occorrono soluzioni economiche e sociali appunto non banali, pensieri lunghi, prospettive e soprattutto visioni – si, visioni – non le tristi allucinazioni a breve termine di mediocri interpreti di pensieri politici di seconda mano o le rodomontate di spacciatori di non programmi, non pensieri, non idee…figuriamoci poi se di tristi maschere di un borghesismo bigotto-centrico e filo-catto-affaristico, degni più di una vignetta di scherno che di una risposta

miko somma

09/11/2012

Tupàc Amarù II 

Quando guardo alla generazione dei ventenni-trentenni, in larga misura una generazione perduta, spesso li vedo affrontare il dramma di un futuro lavorativo ed esistenziale che gli viene negato concentrandosi su un eterno presente, in pratica cancellando l’idea stessa del futuro. non fanno programmi, non progettano, non cercano di immaginare loro stessi fra 10 o 20 anni. Vale solo l’hic et nunc. La mia generazione, che oggi ha circa 40 anni, e che è stata fra le ultime ad avere la possibilità di un inserimento lavorativo più o meno di massa, ha il problema opposto: essendoci formati negli anni Ottanta e Novanta, in anni in cui la fase ascendente del capitalismo sembrava dischiudere orizzonti infiniti, abbiamo l’incapacità di vivere l’oggi e viviamo costantemente proiettati in una programmazione del futuro. Siamo stati giovani e siamo cresciuti misurando l’oggi soltanto in funzione di ciò che ci poteva portare per il domani, e quando siamo arrivati al momento in cui, normalmente e secondo la nostra programmazione, avremmo dovuto raccogliere, la crisi ci ha tagliato le gambe. Il ventenne-trentenne di oggi, immerso in un eterno presente, riesce ancora a ritagliarsi uno spazio di felicità personale, ma il declino inarrestabile degli assetti socio-economici del nostro Paese, ed in misura diversa dell’intero occidente, prima o poi gli farà pagare un conto drammatico. Noi, invece, guardiamo avanti, e rabbrividiamo per un futuro che si annuncia soltanto fosco e senza vie di uscita. E non riusciamo nemmeno a godere dei benefici del presente. Per uscire dalla crisi, occorrerebbe costruire un uomo nuovo, con i piedi ben piantati nella terra e nel fango dell’oggi, e la testa nel cielo di un futuro possibile, alternativo a quello che ci viene proposto. Ma l’uomo nuovo non esce fuori: si perde fra il dramma di un futuro negato e di un presente non speso.

 

09/11/2012

esplode l’idv lucano…

Enrico Mazzeo Cicchetti su fb pochi minuti fa· …

” E’ vero. Lascio l’IDV!. Comunicherò, nelle prossime ore, ai quotidiani, le ragioni politiche della decisione. Domani una conferenza stampa per spiegare ulteriormente. Grazie a chi mi ha sostenuto e mi sostiene.”

09/11/2012

questa gentaglia che ha occupato i partiti e le istituzioni deve andare via, presto, ma attenzione a non buttare via con l’acqua fetida (corruzione, uso personale delle istituzioni, immoralità diffusa, incompetenza, etc etc) anche il bambino (la democrazia), confondendo così gli uomini con le funzioni istituzionali di un paese…tale è infatti il rischio della rabbia che non trova sbocco in un progetto, un grande sconvolgimento viscerale che potrebbe preparare il terreno ad avventure poco piacevoli e dal tanfo annunciato di accadimenti non democratici…ricordate tangentopoli?…bene, razionalità!!!

miko somma

09/11/2012

un sistema di potere trentennale basato sulla subalternità interessata della politica ai poteri finanziari sta venendo meno…ed i poteri stanno scegliendo nuovi mandatari tra in-sospettabili rottamatori, apologeti del “nessun si muova” ed urlatori…tutto in nome dei treni che devono arrivare in orario!!!

miko somma

08/11/2012

b. torna dal kenia con le voglie di primazia e “secca” alfano che dice che senza primarie la pdl non sarebbe più credibile…non so, a me pare che non lo sia da molto tempo, più o meno da quando è nata sul predellino, concepita e partorita all’istante da un singulto pelvico del silvio che ora torna ad agitare alcuni ammennicoli in cerca di uteri politici che forse ormai son chiusi per raggiunta menopausa…strano paese l’italia, che si è lasciata ingravidare tanto a lungo da un simile pagliaccio!!!…maitresse all’epoca casini e fini, due personaggi che mi auguro spariscano presto dai numeri della politica

miko somma

08/11/2012

c’è molta confusione ed in molte teste quando si parla di sviluppo industriale in basilicata…temo che per alcuni contino più i denari investiti che la qualità dell’investimento, nel risultato che ci hanno “regalato” (si fa per dire visti i denari pubblici postati su queste “imprese”) le industrie più inquinanti, quelle meno durature, quelle dove si pratica un moderno schiavismo, persino quelle che non hanno mai aperto…e mi chiedo, ma quali pensieri guidano queste teste di rapa che hanno fatto programmazione in questa regione?

miko somma

08/11/2012

fondamentalmente da una classe politica delegittimata dai fatti la gente non si aspetta nulla di buono, così logica e senso delle istituzioni suggerirebbero l’autoesclusione di costoro dalle prossime liste elettorali…ecco, una “messa a disposizione” delle esperienze più significative con un esplicito “senza nulla a pretendere” aiuterebbe molto a dare spazio a nuove dirigenze che prima o poi dovranno venir fuori, con le buone, appunto, o con le cattive, così continuando, e non è quanto mi auguro per il bene del paese intero

miko somma

p.s. chiamatela pure una moral suasion

08/11/2012

credo che al punto in cui siamo giunti, l’unica prospettiva di legge elettorale sarebbe un doppio turno con proporzionale puro al primo per garantire diritto di rappresentanza a tutte le voci e maggioritario secco al secondo per avere governabilità

miko somma

07/11/2012

spero di non essere travisato, ma stasera nella puntata di “chi l’ha visto” che ho seguito in parte per il caso claps, la trascrizione dell’intercettazione delle due donne delle pulizie inquisite per il ritrovamento del corpo della povera elisa prima del suo ritrovamento ufficiale, ha presentato tratti di ilarità nella ripetizione ridicolmente italianizzata nel testo scritto ed in quello recitato della locuzione “chi gli è morto” che in potentino è “chi gn’è muort” ed usata con gran frequenza ed infatti appare in quasi ogni frase, oltre a “ciuot” che è stato tradotto nel testo tra parentesi come “fesso”…

ciò detto mi auguro che la verità sulle coperture, le omissioni, le deviazioni e le complicità su questo caso terribile non si fermino all’uscio di qualche sagrestia di qualsiasi fede

miko somma