dalla riunione di stasera

  1. fissata al 21 gennaio 2009 la data del convegno (ora e luogo saranno comunicati domani previa verifica della disponibilità della sala)
  2. prima valutazione positiva circa la costituzione di parte civile del comitato no oil lucania nel caso di rinvio a giudizio degli imputati del totalgate (saranno sentite tutte le cellule no oil regionali a riguardo in una riunione apposita)
  3. presidio no oil martedì 13 gennaio a potenza
  4. avvio dei tavoli per il programma delle amministrative a potenza (i referenti dei tavoli saranno resi noti sempre domani, non appena verificate le disponibilità tecniche)

inoltre comunichiamo che domenica 11 gennaio in commemorazione del più grande poeta italiano contemporaneo, fabrizio de andrè, il comitato no oil lucania si riunirà in val d’agri in una serata memoriale con chitarra libera in onore di chi ci ha fatto riflettere sulla natura umana, invitandoci a non perderla mai…luogo ed ora saranno comunicati domani per motivi strettamente organizzativi

ottima occasione per ascoltare la bellissima voce di un nostro aderente, giovanni d’agostino da chiaromonte (pz)

la lotta del nostro popolo non si ferma…noi vinceremo!!! 

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copincollo questi due lanci:

BELISARIO (IDV) SU STOCCAGGIO GAS IN VAL BASENTO
 
08/01/2009 16.58.59
[Basilicata]
“Le dichiarazioni del ministro Scajola sugli approvvigionamenti di gas naturale aumentano le perplessità che già avevo sulla centrale di stoccaggio in Val Basento”.
E’ quanto afferma in una nota il presidente del Gruppo Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario che aggiunge: “mi sono sempre chiesto (facendone oggetto anche di un’interrogazione parlamentare) quali siano stati i criteri seguiti dal Ministero dell’Ambiente nel rilasciare parere favorevole per la trasformazione di alcuni pozzi dismessi situati nella località lucana”.
Secondo Belisario “la Commissione valutazione impatto ambientale del Ministero dell’Ambiente, oltre a non aver consultato i sindaci del territorio interessato (che non sarebbero stati neppure informati del progetto integrale), non avrebbe nemmeno preso in considerazione gli impatti sul territorio, malgrado l’impianto di stoccaggio sia previsto al di fuori dell’area industriale della Val Basento in quanto in essa, secondo la società proponente, la Geogastock di Parma, sarebbero tuttora
in corso lavori di bonifica.
La centrale di compressione e trattamento – sottolinea Belisario – dovrebbe sorgere a ridosso di una centrale di distribuzione elettrica limitrofa alla centrale gas Ferrandina dell’Eni e vicino a dove dovrebbe sorgere una centrale termoelettrica alimentata a gas. La Commissione si è preoccupata di conoscere cosa accadrà con una simile concentrazione di fonti inquinanti in un territorio relativamente ristretto? Dell’impatto sulle componenti floro-faunistiche della zona, interessata peraltro da progetti di riqualificazione forestale?.Il ministro – prosegue – dovrebbe sospendere l’iter autorizzativo per verificare la corrispondenza del progetto in questione alle norme nazionali e comunitarie. Soprattutto dovrebbe indicare quali sono le ulteriori soluzioni che intende assumere a salvaguardia dell’ambiente, della salute pubblica e del territorio di una regione come la Basilicata che, pur mantenendo una forte vocazione agricola e turistica, viene trattata alla stregua di uno snodo energetico e di produzione di idrocarburi a livello nazionale e comunitario, con rischi gravissimi per l’ambiente e la salute dei cittadini. La Basilicata – conclude – non diventerà mai la pattumiera d’Europa!”.

e

IDV, LUNEDÌ CONVOCAZIONE COORDINAMENTO REGIONALE
 
08/01/2009 15.10.47
[Basilicata]
E’ convocato per lunedì 12 il Coordinamento regionale dell’Italia dei Valori di Basilicata “per discutere – riferisce una nota di IdV – dell’attuale e non ancora risolta crisi regionale”.

 

e bravo il senatore!!!…meglio tardi che mai!!!…il suo interesse alle questioni energetiche e territoriali è meritorio seppur tardivo, ma sempre meritorio, visto che esiste un silenzio asfissiante sull’argomento da parte della politica lucana, tutta la politica lucana che invece di lottare per il diritto di un popolo ad esistere, china il capo a logiche che non vivono in questa regione…perchè allora non fa diventare la situazione lucana un punto centrale della politica nazionale dell’idv?…allora si che avrebbe il plauso di molti lucani!!!

ora ci dimostri fino in fondo la sua volontà di fare sul serio per amore di questa terra e della sua gente e ci dimostri che non sta facendo opera di riparazione per rimediare ai guasti di immagine che di pietro figlio sta facendo all’idv o al pantano di un’allenza con un pd inemendabile

dimostri che le chiacchiere sono chiacchiere e che i fatti sono la definitva presa di distanza da una politica regionale collusa e senza idee

esca subito con il suo gruppo dalla giunta regionale di basilicata!!!

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amaro petrolio

dal blog di Vito L’Erario: 

AMARO PETROLIO

Schulumberger SpA, è la società che dal 1999 bucherella la Val d’Agri per conto dell’ENI. Registrata nelle Antille Olandesi, viene definita dal Boston Globe una sorta di camaleonte in affari e in “silenzio” con tutti, in particolar modo con l’Iran dove vi esporta materiali proibiti, contravvenendo in questo modo alle leggi che regolano l’export. Utilizza trivelle radioattive: l’americio 241; il litio e il berillio (altamenete tossico e cangerogeno), anche in Val d’Agri, luogo in cui niente e nessuno limita “perforazioni radioattive”.
Le perforazioni dei pozzi in Val d’Agri ha comportato e comporta tutt’oggi la produzione di fanghi e fluidi perforanti da composizione chimica segreta, fanghi di natura tossica (mercurio, cadmio e bario), difficili e costosi da smaltire. Perforazioni atomiche che creano esplosioni (blasting), danni all’edilizia, microterremoti e dissesti dei suoli.

In un articolo-dossier di Fabio Amendolara del Il Quotidiano della Basilicata datato al 18 luglio 2008, emergono fatti inquietanti in merito a un traffico illecito di fanghi industriali stoccati presso la ex Liquichimica di Tito Scalo. L’articolo, documenta fatti di cui la stessa Procura di Potenza si è occupata, in particolar modo sulla pericolosità dell’area oggetto di questo traffico di rifiuti industriali. Tra le righe si legge che un carabiniere del NOE (Nucleo Operativo Ecologico) sia stato colto da un malore dopo il rivenimento di fosfongesso che, come un telo ricopre ancor oggi fanghi di origine industriale.

Antonio Pace scrive su La Gazzetta di Basilicata del 4 gennaio 2009 che in merito al “Progetto Frusci” dell’ENI – che prevede ricerca di petrolio in una area di 272 kmq e che interessa 10 comuni (Potenza, Avigliano, Bella, Pignola, Baragiano, San Fele, Atella, Pietragalla, Filiano e Ruoti) – “bene le royalty, ma prima l’ambiente” facendo emergere un parere artefatto dei cittadini. I cittadini che hanno espresso il loro parere sono quattro: Giovanni Samela, presidente dell’associazione 100 comuni, G. C. della frazione Frusci, M. C. di Stagliuozzo, e la signora D. F. di Avigliano. Per Pace, de La Gazzetta del Mezzogiorno, le comunità si sono gia espresse in maniera possibilista mentre il Sindaco di Avigliano, Domenico Tripaldi, continua il suo silenzio-assenso senza che convochi un consiglio comunale aperto in via straordinaria.

Petrolio in Basilicata, Disastri umani e ambientali. Era il titolo del convegno organizzato dal Comitato No Oil Lucania a Villa d’Agri (Pz) con la presenza della Prof.ssa Maria Rita D’Orsogna, California State University at Northridge Los Angeles, CA (USA).
Una ventata di informazioni importanti di cui ne facciamo tesoro, noi lucani popolo polvere, dicono sempre quelli dell’ENI. Loro continuano ad estrarre, a richiedere permessi come quello di “Frusci” governato dal Sindaco petroliere Tripaldi. Nel frattempo in Val d’Agri le estrazioni continuano il loro corso, con il trasporto, con gli oleodotti corrosi dallo zolfo (vita media delle tubature progettata per durare 100 anni, se esposto all’H2S: 10 anni!), con le perdite, logorii, sigillature imperfette. Emissioni e esplosioni, pardon, sfiammate come quelle del Centro Oli di Viggiano e dei pozzi che continuano ad emettere composti organici volatili, IPA, Benzene, Taluene, Xylene, H2S, SO2, Ethylbenzene, PM e CO2, scoppi accidentali.
Nel 1994 a Trecate (Novara), per tre lunghi giorni vi furono eruzioni initerrotte: 100 Kmq di terreni agricoli risultarono impraticabili, è uno degli incidenti più gravi accaduti nel nostro stivale puzzolente di uova marce.
Uova di colombo, di gallina o di struzzo come pensa di fare il Sindaco di Avigliano mettendo la testa sotto la sabbia. Pane e petrolio amaro, Sindaco, un petrolio di bassa qualità dove forse nemmeno la benzina si riesce a ricavare. Un petrolio melmoso, viscoso, non fluido, heavy, soure crude (pesante, amaro), corrosivo, difficile da trasportare, danneggia oleodotti, quelli che ENI intenderà realizzare per veicolare l’amaro petrolio da Frusci al Centro Oli? Puo darsi. Un petrolio ricco di zolfo del diavolo, da raffinare: eliminarlo, trasformare l’H2S in zolfo puro: Process Claus. Ma non tutto l’H2S viene eliminato: il processo Claus elimina solo il 95-97 % dell’H2S, il resto viene immesso in aria da un inceneritore a fiammella costante, da dove “vomitano” settanta inquinanti tra cui: benzene, formaldehyde, polyciclic aromatics hydrocarbons, (PAHs, incluso naphthelene), acentaldehyde, propylene, toluene, xylene, ethyl benzene e hexane. L’idrogeno solforato è impossibile da smaltire totalmente, mentre si rilasciano ancora brevetti per innalzare la soglia di recupero dell’H2S.

L’idrogeno solforato, o H2S, un gas incolore, facilmente infiammabile con una tossicità paragonabile al cianuro. Impedisce all’ossigeno di arrivare alle cellule, puzza di uova marce, quelle che stendono gli estinti mammut. E’ un forte inquinante mai monitorato in Val d’Agri e se monitorato i dati sono in qualche archivio segreto dell’ENI.
I cittadini lucani, e di Avigliano, dovrebbero sapere che l’H2S viene metabolizzato dal corpo umano, nel fegato e nel sangue, quello succhiato dagli spolpatori. Esposizioni prolungate nel tempo provocano problemi alla respirazione, all’epidermide, alla vista, al sitema nervoso. A lungo andare i danni diventano permanenti. Sono maggiormente esposti: persone con problemi asmatici, gli anziani, le donne incinte (l’H2S nell’atmosfera innalza i rischi di aborti spontanei), i bambini (respirano maggiori volumi di aria e più in fretta rispetto a noi adulti, hanno un fisico più vulnerabile, sono più sensibili ai danni, subiscono problemi di apprendimento e riducono lo svilluppo intellettivo).
L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) raccomanda limiti di 0,005 ppm (parti per milioni) di H2S; negli USA il governo federale consiglia 0,001 pppm (ciascuno stato decide per se), nel Massachussets i limiti sono 0,0006 ppm, mentre in Oklahoma 0,2 ppm.
In Italia, il paese di pulcinella, il D.M. 12 luglio 1990 inerente le linee guida per il contenimento delle emissioni degli inquinanti industriali e la fissazione dei valori minimi di emissione, fissa per l’industria non petrolifera 5 ppm, per l’industria petrolifera 30 ppm. Incredibile ma vero!
Nel nostro Pease, sempre di pulcinella, il rilascio di H2S è 6000 volte in più di cio che raccomanda l’OMS. Tutto questo è semplicemente legalizzato mentre la molecola della vita, il DNA si ritrova con coppie sbagliate, riceve segnali sbagliati alle sue cellule, giungono agenti genotossici, le cellule diventano cancerogene, nascono i tumori. La gente si ammala di cancro.
Secondo il rapporto annuale 2008 AIRTUM, nell’UE si sono avuti 140 casi per milione di tumuri infantili, in Italia 270 casi per milione.
“Queste osservazioni mettono in evidenza il possibile ruolo dell’idrogeno solforato come insulto ambientale che, data una predisposizione genetica, può causare l’instabilità del genoma o mutazioni caratteristiche del cancro colorettale”. Scrive la Prof.ssa D’Orsogna.

Se l’uomo è parte integrate della diversità biologica, anche gli animali e i vegetali lo sono.
– Fughe di H2S, provacano danni agli animali, al bestiame. Sempre a Trecate1994, vi furono gravi perdite di bestiame.
– I pesci e i crostacei, anch’essi se sottoposti al pericoloso inquinante, muoiono per bioaccumulo (morte in massa). L’H2S e l’SO2 entrano nel ciclo vegetativo attraverso processi di fotosintesi: matabolizzati e fissati.
– Le falde acquifere vengono contaminate da solfiti dai pozzi, dal greggio, dalle acque o gas di risulta, dalle tubature dai pozzi dismessi convertiti a discarica. Nel Mingo Coustrt, USA, esce acqua giallastra dai rubinetti dal sapore di zolfo (15 ppm).
Inoltre l’H2S dopo 3/40 giorni (a seconda delle condizioni climatiche) diventa SO2, quindi si verificano piogge acide.

Negli Stati Uniti vige il divieto assuluto di trivellare parchi, grandi laghi, a 160 Km dalle coste, sull’85% del territorio. In Norvegia a 50 Km dalla costa.
In Basilicata circa il 70% del territorio è interessato da permessi estrattivi, comprese aree protette (vedi Parco della Val d’Agri) e non contenti quelli dell’ENI fanno anche calendari sulle “mani del lavoro lucano” e ci chiamano “comunità in polvere”.

Voglio chiudere questo post lungo, a pillole, dal sapor sarcarcastico, con una citazione estrapolata dalle slide della Prof.ssa Maria Rita D’Orsogna.

“Puoi pensare che le tue azioni siano insignificanti ed inutili, ma questa non è una scusa valida: devi impegnarti lo stesso”.
Mahatma Gandhi

Vito L’Erario

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riunione del comitato no oil lucania

oggi, giovedì 8 gennaio 2009 alle ore 18.00 riunione del comitato no oil lucania – cellule di potenza e brindisi di montagna presso la sede wwf di potenza in scalinata IV novembre

all’ordine del giorno:

  1. convegno ENInganno TOTALe a potenza – data e luogo
  2. prossimi incontri del comitato ad avigliano ed atella
  3. organizzazione interna
  4. liste per le amministrative a potenza e brindisi – discussione sul programma
  5. incarico sulla eventuale costituzione in associazione del comitato
  6. varie ed eventuali

sarà affrontata nelle more della riunione una prima discussione sulla costituzione di parte civile del comitato no oil lucania non appena formalizzati i rinvii a giudizio per l’inchiesta “totalgate”

alla riunione sono invitati i nostri simpatizzanti della zona del melandro e del marmo-platano, ciò sia allo scopo di stimolare la formazione di cellule locali che di preparare gli incontri di cui al punto 2)

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SOCIAL CARD, SIMONETTI: POLITICHE SOCIALI REGIONALI EFFICACI
RISPONDERE CON POLITICHE SOCIALI REGIONALI EFFICACI E CON IL LAVORO ALLA “BEFFA GOVERNATIVA”
08/01/2009 11.02.12
[Basilicata]
                                                                                                                         

  (ACR) – “I numerosi casi di ‘beffa’ denunciati dalla Federconsumatori ai danni di pensionati lucani che si sono visti recapitare le ‘carte della povertà’ scariche, cioè senza disponibilità, sono la testimonianza delle politiche sociali del Governo Berlusconi improntate sulla propaganda ad effetto, a cui contrapporre politiche sociali regionali più efficaci e soprattutto concrete”. E’ il commento della presidente del gruppo Prc in Consiglio regionale, Emilia Simonetti per la quale “è necessario ripartire dai 6 milioni di euro contenuti nella Finanziaria regionale 2009 e destinati alla nuova annualità del Reddito di Cittadinanza solidale, che pure abbiamo da sempre considerato una parziale risposta ai problemi legati alla crescita della povertà tra le famiglie lucane”…..“Per questo le iniziative promosse dai Gap (Gruppi di acquisto popolare) – afferma Simonetti – anche nelle nostre città sono strumenti importanti per affermare la necessità di prezzi contingentati per i prodotti alimentari. Anche le immagini che ci ripropongono i giornali in questi giorni di anziani e pensionati in fila agli uffici postali per riscuotere la pensione con le irresponsabili decisioni dei manager di Poste Italiane di ridurre i servizi richiedono un atteggiamento da parte della Regione e degli Enti locali più deciso nel tutelare i bisogni delle nostre popolazioni e delle categorie più penalizzate”.

comunicato dal contenuto nè carne, nè pesce…

personalmente considero il reddito di cittadinanza solidale un potenziale ottimo strumento per lenire disagi socio-economici di non rapida risolvibilità, ma guai a dare un pesce al giorno invece della canna da pesca!!!…e troppo spesso proprio a questo si è ridotta l’attività di ripartizione dei fondi…fare cioè l’elemosina, esattamente come con i fondi per i forestali, senza riuscire o volere intervenire nelle cause stesse del disagio e molto spesso per coaptare i beneficiari in “percorsi di ringraziamento politico” bipartizan

questa regione ha bisogno di scelte politiche coraggiose che intervengano sulla composizione dei rapporti produttivi, finanche a ribaltarli, verso un sistema di ri-pubblicizazione razionale ed efficiente dei settori strategici e ciò allo scopo sia di influire sulla redistribuzione del reddito e dei servizi soprattutto sulle fasce sociali più deboli, sia di assicurare politiche economiche più legate al territorio ed alle sue risorse che all’internazionalizzazione dei mercati, verso i quali il tessuto economico lucano era ed a maggior ragione resta e resterà svantaggiato e perdente…solo intervenendo efficaciemente sulle scelte programmatiche di base si attuano percorsi virtuosi che legano le potenzialità del territorio alla necessità che la platea dei beneficiari dell’uso delle stesse sia la più ampia possibile e strettamente localizzata nella nostra regione    

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copincollo:

PDL LAPENNA LIMITI SPESA INCARICHI PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI

 
08/01/2009 12.12.57
[Basilicata]

  (ACR) – Il consigliere regionale di Forza Italia verso il Pdl, Sergio Lapenna, ha presentato una proposta di legge in merito alla fissazione di un limite di spesa per gli incarichi dirigenziali.

“La normativa – afferma Lapenna – mira a fissare un tetto retributivo massimo per gli emolumenti ed i compensi che la Regione, gli enti dipendenti e sub –regionali, le società partecipate dalla Regione, possono corrispondere a persone fisiche legate alle amministrazioni e organismi indicati nella norma da un rapporto di lavoro dipendente o autonomo. È prevista una deroga alla norma solo in caso ricorrano ‘motivate esigenze di carattere eccezionale e per un periodo di tempo non superiore a tre anni’. Inoltre, la norma prevede che il conferimento di questo tipo di incarichi deve essere idoneamente pubblicizzato, utilizzando tutti gli strumenti e le forme di comunicazione”.

“Tale proposta trova il suo fondamento nella norma della Legge finanziaria del 2008 – precisa Lapenna – che disciplina le retribuzioni a carico delle pubbliche amministrazioni e delle società partecipate, ponendo tetti retributivi e prevedendo, al contempo, un particolare regime di pubblicità e di comunicazione, necessari in un’ottica di ottimizzazione della spesa pubblica. Il vincolo economico posto dalla normativa consiste nell’imposizione di un tetto non superabile per il compenso o la retribuzione che i destinatari possono percepire per l’espletamento di uno o più rapporti”.

“Il nuovo regime – aggiunge Lapenna – riguarda ‘chiunque riceva a carico delle pubbliche finanze emolumenti o retribuzioni nell’ambito di rapporti di lavoro dipendente o autonomo con pubbliche amministrazioni statali agenzie, enti pubblici anche economici, enti di ricerca, università, società non quotate a totale o prevalente partecipazione pubblica nonché le loro controllate, ovvero sia titolare di incarichi o mandati di qualsiasi natura nel territorio metropolitano’, escludendo dall’applicazione delle norma i corrispettivi per incarichi conferiti a soggetti diversi dalle persone fisiche….

bene, settore sicuramente da regolare, ma tre anni di deroga alla normativa per eccezionalità che scommettiamo diventerebbero subito regola sono troppi per non pensare che si tratti dell’ennesima bufala pro-padrone per rimettere i conti nazionali in ordine solo sulla carta (i vincoli di bilancio europeo valgono sui bilanci preventivi e non sui consuntivi sui quali sono possibili vari aggiustamenti), ma a scapito delle regioni a cui vengono tagliati i fondi…servono provvedimenti drastici contro il regime di boiardismo vigente in regione ed affini, caro la penna, non pannicelli caldi assolutamente inutili, visto che se vinceste voi non potreste pregiudicarvi simili “comodità”…e poi che significherebbe quell’esclusione di “soggetti diversi dalle persone fisiche”?…comparizie aziendali in vista di un possibile ricambio?…ed i limiti a quanto sono fissati economicamente e soprattutto a cosa ancorati?…vedremo!!!   

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LAURIA, DAL GAL ALLBA INDICATE LE LINEE PER LO SVILUPPO
 
08/01/2009 10.20.43
[Basilicata]
(Artè) Lauria – Cultura, agroalimentare, turismo, promozione, tradizione e ambiente sono alcuni dei filoni entro cui si muoverà il Piano di sviluppo locale dell’area sud occidentale della Basilicata in fase di elaborazione da parte del Gal A.L.L.B.A.
Ancora una volta, quindi, si punta allo sviluppo che parte dal basso e non calato dall’alto con logiche vecchie e che nel corso del tempo hanno solo collezionato insuccessi. Questa l’indicazione ed il metodo di successo che detta l’Unione Europea. Il “territorio” va ascoltato e con esso vanno studiati e applicati i rimedi ed i programmi con cui proiettare questo lembo di Basilicata oltre il 2013, data in cui la Regione uscirà definitivamente dall’Obiettivo uno con conseguente sostanziale diminuzione degli aiuti e dei Fondi Europei.

interessante e che significherebbe? quanto costa? serve? chi decide cosa?…in questa regione ormai si annunciano programmi ancora da elaborare, leggi ancora da scrivere, statuti ancora da approvare…questo è un delirio!!!

(vedi quanto scritto ieri a proposito dei GAL e delle loro attivtà)

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due link

linko due collegamenti per la visione della puntata di sabato&domenica rai uno dello scorso 4 gennaio dove si parla del centro olii di ortona

http://www.youtube.com/watch?v=efyDqj_iCHo&eurl

http://www.youtube.com/watch?v=m0W5HlDTl_g&eurl

da noi un centro olii esiste già a viggiano ed un altro è in costruzione a corleto perticara, senza contare che se passasse la scellerata volontà di cercare ed estrarre petrolio anche in altre zone della regione, di centri olii ne avremmo davvero tanti…possibile che sulla situazione lucana sia scesa una cappa di silenzio tale da chiudere ogni forma di discussione sui media?

è francamente deprimente che gli spazi dedicati dalla rai alla faccenda lucana del petrolio abbiano a che fare solo con le indagini in corso, con parlamentari inquisiti (e che continuano a rimanere tali) e mai, dico, mai, con i rischi per le popolazioni e per l’ambiente

questo silenzio è da denunciare!!!…non esiste un interesse nazionale al petrolio lucano che coincida con gli attentati alla vita delle popolazioni, esiste solo la volontà criminale di far prevalere il denaro sul diritto delle popolazioni…SVEGLIATEVI LUCANI!!!

IL 21 FEBBRAIO MANIFESTAZIONE REGIONALE CONTRO LA SVENDITA DELLA REGIONE ALLE MULTINAZIONALI

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GERUSALEMME, 07.59
Gaza: Esercito di Israele spara su Libano
08/01/2009 07.59.00
[Italia/mondo]
(ANSA) – GERUSALEMME, 8 GEN – L’esercito israeliano ha sparato in direzione del libano in risposta al lancio di 5 razzi di questa mattina nel nord d’Israele. ”Abbiamo sparato direttamente verso l’origine dei tiri di razzi, provenienti dal Libano”, ha affermato un portavoce militare israeliano. I cinque razzi da 120 millimetri sparati dal Libano che hanno colpito il nord di Israele sono stati lanciati dalla citta’ di Dhayra. Lo riferisce l’emittente tv di hezbollah al Manara.
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