un posto in più

LAPENNA: SOVRAFFOLLAMENTO CARCERI ORMAI INSOSTENIBILE
 
19/11/2009 12.01.47
[Basilicata]

  (ACR) – “Le carceri italiane sono al limite del collasso e, nonostante, i vari allarmi lanciati la situazione è sempre più drammatica”. È quanto dichiara il consigliere regionale del gruppo di Forza Italia verso il Pdl, Sergio Lapenna………………………………………………………………………………………..

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si lasci dire, la penna…se i suoi capi non se ne inventassero una alla settimana per permettere al premier di farla franca, un posto in più in mezzo a tanto sovraffollamento pure riusciremmo a trovarlo…e ho detto tutto!!! 

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MARGIOTTA (PD): NO ALLA PRIVATIZZAZIONE DELL’ACQUA
 
19/11/2009 11.17.17
[Basilicata]

E’ intervenuto questa mattina alla Camera Salvatore Margiotta, vicepresidente della Commissione Ambiente, per annunziare il voto contrario del gruppo del Pd al decreto legge che impone l’ingresso dei privati nelle società di gestione del servizio idrico integrato.
“Va salvaguardata – ha sostenuto Margiotta – la specificità della gestione del bene acqua, per sua essenza stessa vitale ed irrinunciabile, rispetto agli altri servizi. La tariffa deve essere sostenibile, in modo da garantire a tutti l’accesso alla risorsa; in particolare deve essere considerata, per le fasce di cittadini a minore reddito, la possibilità di esenzione fino ad una soglia di consumo minimo vitale. Sbagliato è l’approccio del Governo, ancora una volta centralista, ed antitetico rispetto al federalismo predicato e non praticato. Vanno invece valorizzate le esperienze sin qui maturate sul territorio nazionale, e garantita l’autonomia decisionale dei territori e degli Aato. Questa legge, che purtroppo oggi la maggioranza approverà, impone l’ingresso dei privati nelle società di gestione del servizio idrico integrato: il rischio – ha proseguito – molto concreto, è che ciò determini un aumento delle tariffe, senza al contempo garantire ai cittadini il miglioramento dei servizi. Ci sono esempi in tutta Italia, e non solo al nord, di società a capitale interamente pubblico che svolgono egregiamente ed in modo virtuoso il servizio: tra questi Acquedotto lucano, che in pochi anni ha raggiunto livelli di prestazione qualitativa assolutamente all’avanguardia; la legge imporrà l’ingresso di un socio privato con almeno il 40 per cento delle azioni. Tutto ciò mentre Parigi, dopo decenni di gestione dei privati, crea una società interamente pubblica, “Eau de Paris”, cui affidare il servizio, con un risparmio preventivato di 30 milioni di euro l’anno. Insomma – ha concludo Margiotta – la legge, frutto di pressioni di lobby economiche, risponde ad un solo obiettivo: determinare affari per pochi grandi gruppi, scaricandone i costi sui cittadini”.

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tutto molto bene, on. margiotta, ma è un risveglio tardivo e coccodrillesco…non fu la lady lanzillotta, della sua parte politica, la prima a proporre una privatizzazione di fatto della gestione delle acque, interpretando molto estensivamente la legge galli?

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il pd3 si “macchia” di petrolio

PETROLIO, MACCHIA SU PROGRAMMA SORVEGLIANZA SANITARIA
 
19/11/2009 11.04.12
[Basilicata]
“Il programma di azioni da mettere in campo per la sorveglianza sanitaria delle popolazioni residenti dei comuni dei comprensori petroliferi colma una grave carenza di interventi, più volte denunciata, e avvia una nuova fase di prevenzione e tutela della salute sul territorio che può diventare un esempio da seguire anche in altri territori della regione con problematiche sanitarie diverse”. E’ il commento del vice presidente della Provincia di Potenza e assessore all’Ambiente Massimo Macchia, evidenziando “la positività della scelta operata di utilizzare la rete assistenziale dei medici di medicina generale, in quanto sono proprio i medici di famiglia che possono svolgere un ruolo più efficace. In Val d’Agri, e siamo certi successivamente nell’area del Sauro quando andrà a regime il programma di estrazione petrolifera – aggiunge l’assessore – c’è bisogno innanzitutto di uno screening aggiornato sulle condizioni complessive di salute di quanti vivono quotidianamente a contatto diretto con le attività degli idrocarburi, in particolare quelle specifiche del Centro Oli di Viggiano che ha creato non pochi impatti negativi. L’incidenza di patologie tumorali, sia pure secondo i rapporti specialistici sinora disponibili considerati nella media di quelli registrati in regione e purtroppo in sensibile incremento – a parere di Macchia – richiede nuove misure di intervento allo scopo prioritario di garantire la massima tutela delle comunità interessate. Strettamente legato al programma di prevenzione e salvaguardia della salute c’è quello che riguarda l’ambiente e il territorio con tutte le attività produttive (agricole, zootecniche, pmi, di servizi, ecc.) esistenti. Su questo aspetto diventa necessario riprendere il confronto con l’Eni perché l’Osservatorio Ambientale previsto dagli Accordi e dalle intese sottoscritte con la Regione svolga al più presto i compiti per i quali è stato istituito”.

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in realtà, ben oltre il comunicato all’olio d’oliva tutto filo-governativo, questa mattina macchia, incontrato in p.zza m. pagano, mi ha espresso ben altri timori sulla situazione in valle a riguardo della faccenda petrolio…chiaro che in camera caritatis tutti si sentano più liberi di esprimersi, ma non viviamo certo in una regione dove sia facile…comunque sia il resoconto petro-pallesco odierno al pd3, letto da un ineffabile ed assai “governativo” nino cutro – che balletta allegramente tra i lanci della tass lucana ed i comitati sull’acqua – era letteralmente vergognoso, un vero esempio di giornalismo al guinzaglio, utile da un lato a magnificare un’indagine epidemiologica spacciata come tale, ma che tale non è affatto (ho già scritto al riguardo), dall’altro come effetto principale a rilanciare mediaticamente la total a tempa rossa, total che come niente fosse annuncia la ripresa dei lavori del centro olii di corleto (a soli 20 km in linea d’aria da quello di viggiano, ricordiamo), come se nulla fosse mai accaduto ed il suo amministratore delegato in italia fosse uno semplicemente di passaggio…alla faccia della faccia tosta!!!

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politici in pannolini

IO SUD: IN BASILICATA SERVE UNA NUOVA GOVERNANCE
 
19/11/2009 10.44.10
[Basilicata]

“Probabilmente nel Sud, e quindi anche in Basilicata, è arrivato il momento di smetterla di continuare ad analizzare il divario sempre più evidente fra il Centro-Nord ed il Sud dell’Italia, così solo per fare “dottrina”. La mancanza o la insufficienza delle infrastrutture, il bassissimo livello dei servizi pubblici offerti, la mancanza di lavoro e quindi di ricchezza prodotta sono temi e realtà che nessuno nega o dice di disconoscere”.
Ad affermarlo è il coordinatore regionale Io Sud Basilicata, Gerardo Graziano.
“C’è la necessità non più rinviabile di ricercare – dice Graziano – con ogni mezzo e in ogni dove, nuove ipotesi di governo del territorio. E questo non si può fare con la vecchia politica. Non si può fare non contrastando l’azione di questo Governo nordista e Berlusconiano, ma non si può nemmeno immaginare di poterlo fare con gli stessi uomini e le stesse logiche di potere che hanno amministrato la Basilicata in questi anni.
La nomina di un segretario così giovane, Roberto Speranza, alla guida del maggiore partito della Basilicata, ma anche il prezioso lavoro di tante Associazioni e Movimenti attive su tutto il territorio regionale, non possono lasciare indifferenti rispetto a questi temi ed alla voglia e necessità – conclude – di dotare la nostra Regione di una nuova autentica ed autonoma “Governance” in grado di sprigionare finalmente le forze e le risorse di cui disponiamo”.

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questo già sente aria di consiglio regionale e parla da politico ed uomo delle istituzioni dotato di alto senso dello stato di associazioni e movimenti che non lo lasciano indifferente…il suo movimento non esprime che il personalismo della poli bortone (nota più che altro per una certa dose di tardo-fascistoidismo sociale in chiave staraciana – noto gerarca nato dalle sue parti) in salsa raccogliticcia pro-centrodestra di un consenso che non riesce ormai più a rientrare nelle spire berluskoniane dalla porta, ma dal poli-bortone forse si…chiara la storia?

politici in fasce, anzi no, in pannolini!!!

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ener-gilio

ENERGIA, DIGILIO (PDL): LA SEL FACCIA SCELTE EFFICIENTI
 
19/11/2009 10.29.05
[Basilicata]

L’audizione in XIII Commissione Ambiente del Senato dell’amministratore delegato dell’Eni Scaroni, a parte la “lezione” sull’importanza dell’efficienza e del risparmio energetico, ormai cavallo di battaglia del “cane a sei zampe”, è stata particolarmente utile per conoscere la strategia dell’Eni sulla vendita dei giacimenti di idrocarburi in Italia, anche in relazione al gasdotto Russia-Italia e alle nostre risorse petrolifere”. A commentarlo è il senatore del Pdl Egidio Digilio, componente della XIII Commissione del Senato, sottolineando che “come è già avvenuto in occasione della “guerra” tra Russia ed Ucraina per gli interessi legati al gasdotto, l’audizione di Scaroni ha nuovamente rivalutato le risorse energetiche lucane – petrolio e gas – come risorse strategiche per gli interessi del Paese. E proprio alla vigilia di scelte importanti che si appresta a fare la Regione Basilicata con l’approvazione del Piear e con la prima vendita del gas lucano da parte della Sel – aggiunge Digilio – è ancora più necessario partire dalla valenza nazionale delle risorse energetiche lucane per avere un orizzonte della questione energetica, per risvolti di politica, di economia e finanza internazionale, molto più ampio di quello assai ristretto che ha caratterizzato sinora la gestione dei Governi Regionali degli ultimi 15 anni. Il valore del nostro patrimonio energetico (senza le fonti cosiddette alternative) – afferma il senatore del Pdl – è calcolato dagli stessi manager dell’Eni, allo stato, e quindi senza gli ulteriori giacimenti di petrolio-gas, in circa 100 miliardi di euro. Di qui le sollecitazioni che da tempo ho rivolto alla Sel – continua Digilio – a scelte quanto più oculate ed efficienti perché sinora le famiglie lucane hanno avuto come unico beneficio diretto una riduzione di poche decine di euro sulla bolletta del gas domestico.
Ma proprio per guardare ad un orizzonte che non si può fermare a casa nostra, il pacchetto clima-energia e gli obiettivi al 2020 sono un’occasione importante per una svolta energetica anche in Italia e sulla quale va superata una posizione di retroguardia che rischia di far perdere un appuntamento storico. Le potenzialità dell’efficienza e delle fonti rinnovabili da prospettiva sostenuta principalmente dagli ambientalisti – conclude Digilio – si sono trasformate in un fattore che caratterizza le scelte di importanti Paesi industrializzati e deve dunque rilanciare l’impegno senza distinzioni di Governo e Regioni”.

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bene senatore digilio, sul petrolio lucano e su tutte le sue “peculiarità” siamo abbastanza d’accordo (sulle ripartizioni condominiali meno…eheheheh….digilio è il mio amministratore di condominio, ndr) e sulle critiche ai vari governi regionali che hanno “trattato” la faccenda in tutti i termini e che si sono succeduti negli ultimi 15 anni altrettanto…il problema rimane sempre quello…l’eni fa ciò che vuole sia con il governo regionale, sia con il governo nazionale!!!

se la sua parte politica nazionale non riesce a far altro che sventolare la bandierina di uno sconto sui carburanti che nessuno ha ancora visto e che nessuno vedrà mai, ma di cui testardamente fa ancora utilizzo propagandistico il suo collega latronico (che non mi pare brilli per acume politico – conoscendo il cattivo carattere dell’uomo evito di dire in quali altri acumi latita la sua “brillanza” o “shining”, come avrebbe detto il compianto stanley kubrick), come la mettiamo a livello locale?…poichè mi pare ovvio che quella sul petrolio non può essere una battaglia di parte politica, ma una battaglia che dev’essere condivisa quanto più possibile dalla popolazione lucana, la sua posizione in merito, al netto delle bandierine, qual’è?

io riconosco il valore delle sue analisi illo tempore fatte e messe per iscritto nel suo dossier consiliare, le sue dichiarazioni ed interviste senza peli sulla lingua sulle malefatte eni e le stranezze di un “contratto” in cui esiste solo una parte, l’eni appunto, ed un silente e remissivo “convitato di pietra” (la tengo contenta con la citazione!), la regione basilicata, ma oggi che cosa propone, non il suo partito, che sull’argomento brilla ancora meno del senatore latronico, ma lei personalmente, il cui giudizio mi interessa molto più di quelli dei vari capibastone e gabellotti pdl?…quali sono le sue vie d’uscita?…come arginare questa colonizzazione?…come fare in modo che il petrolio non diventi la morte per questa regione (dopotutto è stato il suo governo a fare il solito decretino che rimette in quota statale ogni decisione in merito alle estrazioni perdurando la spada di damocle del 70% di territorio regionale interessato alle attività di ricerca e coltivazione di idrocarburi)?…come rendere possibile la convivenza tra una risorsa che abbiamo imparato a considerare “blindata” dall’interesse nazionale (ancorchè affidata ad una ditta privata) e da un lato le legittime ed ormai  ampiamente deluse aspettative popolari di benessere, dall’altro le esigenze di tutela ambientale, sanitaria, economica, di sovranità?

ecco lei in merito non si è mai pronunciato con chiarezza, demandando alle solite minestrine retoriche sugli incapaci governi regionali di centrosinistra l’indicazione di una colpa…ancora oggi non sappiamo cosa farebbe il senatore digilio sul petrolio…e non se il centrodestra vincesse le elezioni (cosa che insufflua di partigianeria ogni dichiarazione in merito), ma come esponente politico della nostra regione che, ben a prescindere dalla sua parte politica di riferimento, per il bene comune della regione lucania e dei suoi abitanti dovrebbe agire?…altro che stimolare la sel a fare scelte efficienti!!! vogliamo farci una serena chiacchierata sull’argomento?

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Comunicato stampa di comunità lucana – movimento no oil

Che si lasci il tenente Di Bello libero di indagare

  

Avremmo voluto raccontare dell’audizione del nostro movimento in commissione ambiente della Provincia di Potenza martedì 17 u.s. a tema osservazioni e suggerimenti sul Piano Provinciale dei Rifiuti e del buon clima respirato durante l’audizione, dove abbiamo fatto osservazioni a 360° sul piano, della disponibilità della commissione e dell’assessore all’ambiente Macchia a valutare proposte organiche di miglioramento delle ottiche di fondo del piano rifiuti, proposte che presenteremo previo coordinamento tra le varie associazioni, ed ancora della proposta di avviare un osservatorio partecipato sui rifiuti, di un controllo dei meccanismi di affidamento ai privati delle discariche e dei processi del ciclo, di un circuito pubblico di web-cam per il controllo delle discariche e degli impianti, della pubblicazione dei codici CER e MUD delle ditte operanti in Basilicata sul sito internet della Provincia, dell’individuazione di meccanismi di raccolta differenziata puntuale porta a porta, della trasformazione della TARSU da tassa in tariffa, delle forme di contenimento a monte della produzione di rifiuti, della improponibilità della trasformazione del vagliato in CDR come ratio di una raccolta differenziata che “deve” in un paio di anni passare al 60%, e dell’impiantistica relativa.

  

Ci troviamo invece costretti a dover denunciare indebite impedimenti nelle attività ispettive degli uffici della Polizia Provinciale di Potenza ed in particolare inerenti l’operato del tenente Giuseppe Di Bello, responsabile del vasto distretto di Potenza ed estremamente attivo nell’opera di ispezione e denuncia di reati ambientali di estrema gravità, come nel caso dei “veleni” (fosfogessi e non solo, contenuti in enormi quantità in contenitori di pvc la cui tenuta è dopo anni praticamente nulla) che inquinano Tito Scalo, in particolare il sito ex Liquichimica, sito dichiarato di interesse nazionale per la bonifica, ma dei cui relativi fondi si è persa ormai ogni traccia.

  

Ed è forse proprio su questo punto che nascono gli impedimenti denunciati dal tenente.

Che fine hanno fatto quei denari, pur stanziati in non copiosa abbondanza, ma di cui la certezza siano stati spesi tutti in “consulenze” varie, è forse la realtà con cui qualcuno non vuol fare i conti?

Attendiamo risposte da chi di competenza su questa delicata materia che attiene certo non solo all’efficacia della spesa pubblica, ma forse all’etica stessa che dovrebbe informare le istituzioni a cui si rivolgono le domande dei cittadini non solo circa salute, modello industriale, tutela del territorio, sorveglianza ed attività sanzionatoria, ma anche sugli stessi circuiti decisionali.

  

Ma restiamo al punto, al tenente Di Bello viene posto un filtro, un collo di bottiglia attraverso cui dovrebbe da oggi passare la sua attività di polizia giudiziaria e di sicurezza, un superiore gerarchico storicamente non troppo attivo, pregiudicandosi così quella libertà ispettiva che alla legge e solo alla legge deve rispetto, intendendosi nella gerarchia l’organizzazione burocratica del servizio e non mai altro.

  

Intendiamo quindi non solo esprimere vicinanza e solidarietà ad un operatore di pubblica sicurezza del cui valore e della cui dedizione alla causa della tutela dell’ambiente abbiamo più volte avuto prova diretta ed appassionata, ma stigmatizzare il ripetersi di avvenimenti che, dopo i “richiami superiori” già intervenuti in seguito alla partecipazione del tenente ad alcuni nostri incontri pubblici (partecipazione garantita dalla legge in tema di attività di informazione sulla tutela ambientale) che avevano impedito nei fatti all’ufficiale di continuare questa attività, purtroppo ora si palesano con maggior peso sotto forma di espropriazioni della legittima facoltà di indagine del responsabile di un distretto, facoltà sottoposta ora all’inedito potere di un funzionario superiore con l’avallo di chi presiede l’ente Provincia di Potenza, il presidente Lacorazza, a cui chiediamo di farsi garante della legalità e della democrazia dell’attività dell’ente provinciale e solo di quella, certi di un suo rapido intervento di ripristino della stessa.

  

Miko Somma,

coordinatore regionale di Comunità Lucana – Movimento No Oil

di petrolio forse ci si ammala

ESTRAZIONE PETROLIO, SORVEGLIANZA SANITARIA PER POPOLAZIONI
 
18/11/2009 17.59.03
[Basilicata]

(AGR) – La Giunta regionale ha definito le azioni da mettere in campo per la sorveglianza sanitaria degli abitanti degli ambiti territoriali interessati dalle attività di estrazione petrolifera e produzioni correlate.
Il ruolo principale del progetto sarà svolto dai 62 medici di famiglia dei 31 Comuni della val d’Agri, perché rappresentano gli operatori sanitari a più diretto contatto con le singole realtà, i più importanti sensori della percezione del rischio e dei relativi bisogni, e gli osservatori pressoché immediati dello stato salute degli assistiti, nell’ottica innovativa di un’epidemiologia di comunità. “La Regione – ha sostenuto il Presidente Vito De Filippo – è fortemente interessata a monitorare lo stato di salute del territorio, per poter orientare le scelte di politica sanitaria, per evitare rischi di malattie per le quali si ha il sospetto che siano strettamente legate al contesto in cui si verificano, e per rafforzare la prevenzione del singolo cittadino e dell’intera popolazione”.
Con il progetto “Salute & Ambiente” proposto dalla Fimmg (la federazione dei medici di medicina generale) sarà utilizzata la rete assistenziale della medicina di famiglia, ritenendo che una questione sanitaria e sociale così importante non possa prescindere dal ruolo dei professionisti dell’assistenza sanitaria primaria.
In sostanza il progetto si propone di raccogliere informazioni cliniche e collegarle ai territori della filiera produttiva del petrolio, per conoscere in tempo quasi reale patologie, fattori di rischio e distribuzione territoriale; per fornire una rappresentazione visiva dei fenomeni d’istantanea lettura (scale colorimetriche di prevalenza-incidenza-mortalità) e per generare statistiche per dettaglio di micro-area, da cui la possibilità di ottenere il dato relativo ai soggetti presenti sul territorio colpiti da malattie eventualmente correlabili e loro posizione (distanza) dalle fonti di possibile rischio d’inquinamento ambientale.
Il tutto anche sotto la supervisione di ricercatori ed esperti di epidemiologia, sanità pubblica, chimica e scienze sociali, individuati come componenti del comitato tecnico-scientifico interdisciplinare.
Il progetto, di tipo sperimentale e di durata quinquennale (costo medio annuo di 500mila euro circa, (547.400 in prima annualità) prevede, come interventi rilevanti, la formalizzazione del Comitato scientifico e del gruppo dei medici di famiglia dell’area della filiera produttiva del petrolio (di tutti i territori comunali interessati), la condivisione del piano di ricerca e di comunicazione alle popolazioni (momenti informativi e formativi; quelli formativi destinati in particolare ai medici di famiglia partecipanti) e l’analisi dei dati utili.
L’assessore alla Salute, on. Antonio Potenza, ha colto l’occasione per ringraziare pubblicamente la Fimmg per l’impegno posto nella realizzazione del progetto. “Un esempio positivo di quella collaborazione con le categorie interessate che il Dipartimento ha posto a fondamento delle politiche sociosanitarie regionali. Il coinvolgimento degli operatori nelle scelte e nei programmi è – per l’assessore Potenza – la vera novità di questa nuova fase di programmazione sanitaria, come testimonia il ruolo cardine che gli stessi medici di famiglia ed i pediatri hanno assunto in questa emergenza pandemica.”
Lo studio del nesso di causalità tra l’esposizione ad inquinanti ambientali e l’evidenza di eventuali eccessi statisticamente significativi di malattie correlabili costituirà l’approfondimento peculiare del progetto, cui si lavorerà in stretta collaborazione con importanti partner tecnico-scientifici come l’Università’ Cattolica del Sacro Cuore e l’istituto “Mario Negri” sud con cui sarà stabilito l’opportuno raccordo.
Prevista anche l’organizzazione di una “centrale di ascolto” a servizio delle popolazioni.

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ok, si tratta di un primo passo, microscopico in rapporto a quanto si poteva, ma pur sempre un primo passo, a cominciare dall’ammettere che “si, forse di petrolio ci si “ammala”…però…c’è un però, anzi più di qualcuno…primo però, i medici di famiglia sono certamente il presidio medico più vicino alle popolazioni, ma non certo dotato di strumenti idonei per riconoscere patologie complesse quali i tumori, potendo semmai in concomitanza con sintomatologie sospette rinviare i pazienti presso le asl per visite specialistiche per il cui ottenimento tutti conosciamo le lungaggini…nessuno strumento specifico quindi, ma solo la rete normale di medici di famiglia, magari rinforzata da qualche corso e da qualche pubblicazione in merito, piuttosto che un percorso breve e dedicato che vada dalla prima analisi della sintomatologia allo strumento diagnostico in tempi rapidissimi…secondo però, l’area interessata alle estrazioni non riguarda certo i 31 comuni, piuttosto compresi nell’area del p.o. val d’agri che è ben altra cosa, ma appena 5 (calvello, marsiconuovo, marsicovetere, viggiano, grumento) e 6 di immediata prospicienza (paterno, tramutola, montemurro, sarconi, moliterno, spinoso), cosa che rischierà di annacquare sensibilmente i dati statistici relativi all’incidenzz di patologie tumorali e respiratorie immediatamente riconducibili alle estrazioni…terzo però, i costi, non capendosi perchè spendere 2.500.000 di euro per attività meramente informative, altrimenti spendibili in ben più nobili azioni di monitoraggio reale delle fonti inquinanti…quarto però, l’assessore potenza alla guida di questo progetto, ma questo è tutto un altro tipo di però

ciò che è invece importante è che dietro la disinvoltura rassicurante delle autorità regionali, finalmente comincia ad affiorare un nesso finora negato di causalità tra estrazioni e trattamento petrolifero e malattie…e questo a pochi mesi di distanza dalla vergognosa conferenza stampa che aveva tuttovabenizzato la questione petrolio

ci chiediamo infine se e quando diventerà finalmente operativo il registro tumori regionale, strumento senza il quale ogni rilevazione rischia di essere parziale e poco leggibile in una materia che dovrebbe essere invece ben chiara a tutti!!!    

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CONVOCATO PER DOMANI CONSIGLIO PROVINCIALE DI POTENZA
 
18/11/2009 10.06.24
[Basilicata]
Il presidente del Consiglio provinciale di Potenza Palmiro Sacco ha fissato per domani giovedì 19 novembre, in prima convocazione, alle 10,30 e venerdì 20 novembre, in seconda convocazione, alle 11,30, una seduta dell’assise nell’aula consiliare di piazza Mario Pagano.
Lo rende noto la Provincia di Potenza.
Quattro i punti all’ordine del giorno, i primi due riguardanti la modifica dello Statuto dell’Apof-il e la variazione di assestamento generale al bilancio di previsione, esercizio finanziario 2009.

A seguire, la discussione su Monticchio Laghi, richiesta dalla minoranza e l’ordine del giorno proposto dal capogruppo Vittorio Prinzi (Idv) e sottoscritto da altri consiglieri, sulle attività di coltivazione degli idrocarburi connesse al centro oli Eni di Viggiano.

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andremo a sentire di cosa sono capaci costoro sul tema del petrolio

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vitus I, ovvero la conquista dello spazio

RICERCA, FIRMATO ACCORDO REGIONE – AGENZIA SPAZIALE
 
17/11/2009 18.07.05
[Basilicata]

(AGR) – Con un protocollo d’intesa sottoscritto dal presidente della Regione, Vito De Filippo, e da Enrico Saggese, presidente dell’Asi, l’Agenzia spaziale italiana, è nata oggi, nella sede del centro di geodesia spaziale “Colombo”, a Matera, la cittadella della scienza.
“La stazione di Matera – ha detto Saggese – diventerà sempre di più un centro strategico per l’attività dell’Asi a livello mondiale come già testimoniato dall’esperienza di Cosmo SkyMed. Stiamo costruendo la terza generazione di Cosmo Skymed in cui il centro di interpretazione dei dati di Matera diventa strategico per l’intero Paese”.
All’incontro è intervenuto il vicepresidente della Regione e assessore regionale all’Ambiente, Vincenzo Santochirico. “A distanza di un quarto di secolo e dopo che si è tentato di chiuderlo – ha detto Santochirico – proviamo a rilanciare questo centro non solo riprendendo una sua funzione essenziale come l’osservazione della terra, ma ampliando e valorizzando altri settori di attività”. “Ricordo come fosse ieri – ha continuato Santochirico – quando nel dicembre 2005 si spensero le luci di questo centro e molti di noi erano qui fuori a protestare. A distanza di poco più di tre anni la situazione si è capovolta e oggi riprendiamo e rilanciamo questo centro con nuove e più ambiziose iniziative. Proviamo ad arricchire e diversificare questo centro per farne un polo di carattere scientifico, produttivo e formativo. Pensiamo che qui possa nascere una grande opportunità anche per le imprese, non solo lucane. Con questa intesa, inoltre – ha concluso Santochirico – proviamo a rafforzare questa struttura arricchendola con un parco ludico per radicare ulteriormente la sua presenza nella società, nel territorio”.
Per l’assessore regionale alle Attività produttive, Gennaro Straziuso “la valorizzazione di questo centro arriva in un momento particolarmente delicato a causa della crisi economica che sta attraversando il Paese e la nostra regione. Siamo convinti che puntando sulla modernizzazione possano nascere nuove imprese e lo sviluppo economico possa riprendere a camminare”.
Le conclusioni dell’incontro sono state affidate al presidente della Regione, Vito De Filippo. “Quella di oggi – ha detto de Filippo – è un’opportunità per l’Asi, ma anche e soprattutto per la nostra regione. Noi siamo convinti che il Sud deve provare puntare sull’innovazione anche se questo tema appare come il più remoto dei contrari se lo guardiamo con le indicazioni del vocabolario geografico del nostro paese. Le regioni del Mezzogiorno devono provare a indirizzare le proprie scelte sulla ricerca e sull’innovazione, vale a dire sui settori più all’avanguardia. La Basilicata si sta muovendo da tempo in questa direzione partecipando, ad esempio, a una rete europea sulla ricerca e sull’osservazione della terra che prova a determinare implicazioni positive, anche più generali che sono dentro il programma Cosmo SkyMed, sul versante della tutela dell’ambiente e della protezione civile. Abbiamo scritto e approvato con il nuovo un piano della ricerca e dell’innovazione una scelta netta e puntuale su quattro settori: automotive e infomobilità con la Fiat, agrobiotecnologie nel Metapontino, l’energia nella Val D’Agri e, per Matera, l’osservazione della terra. I nostri programmi sono quindi indirizzati a sostenere queste attività. Noi immaginiamo che questa iniziativa rappresenti un’occasione importante per mettere la Basilicata in una rete mondiale con un aumento sostanziale di share intorno a questo territorio. La Basilicata è una regione piccola e non può competere sulla grandezza dei numeri e delle dimensioni. Noi pensiamo che questa debolezza, sommata alla sua posizione geografica, si possa affrontare innovando la regione e facendola diventare più agile e più veloce. Ecco perchè abbiamo trovato in Area Scienze Park un vettore importante nel passaggio della ricerca alle imprese. Le numerose imprese giovanili nate in questo contesto sono l’esempio migliore per rendere la Basilicata più agile e snella e per affrontare il futuro in una nuova dimensione”.

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e per lanciare questa iniziativa (che peraltro giudico positivamente) abbiamo alimentato i suoi razzi vettori a retorica gassosa…quali i razzi e quale la retorica gassosa?…mah, giudicate voi

ten, nine, eight, seven……ignition…è partita la missione vitus I, con il suo equipaggio…così anche nello spazio ci sarà un super-presidente ed un assessore…poveri marziani!!!

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mastro simone

MASTROSIMONE ADERISCE AL GRUPPO CONSILIARE IDV
 
17/11/2009 16.59.09
[Basilicata]
(ACR) – La consigliera Rosa Mastrosimone ha formalizzato la sua adesione ai gruppi consiliari dell’Italia dei Valori della Provincia di Matera e della Regione Basilicata, assumendo in quest’ultimo organismo il ruolo di presidente del Gruppo. “Si completa così – si legge in una nota – il processo di integrazione della consigliera, già da ieri componente dell’esecutivo nazionale del partito del presidente Di Pietro, anche a livello delle istituzioni territoriali”.

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ma guarda un po’ che sorpresa!!!….ha fatto tutto in due giorni…quando si dice che chi ha tempo non aspetti tempo!!!…molti idivvini in pectore della provincia di matera, compreso un intero circolo, il gino giugni, aspettano ancora la tessera, ma la rosa la casacca l’ha indossata subito!!!

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AGRICOLTURA: VITI, ENTRO 10 GIORNI RISPOSTA GOVERNO SU CRISI
 
17/11/2009 11.26.22
[Basilicata]

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che strano comunicato!!!…viti non dice nulla!!!

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l’audizione in commissione ambiente

buon clima oggi durante la mia audizione in commissione ambiente dove ho potuto fare osservazioni a 360° sul piano provinciale dei rifiuti

la commissione e l’assessore all’ambiente macchia hanno espresso non solo disponibilità a valutare le nostre proposte organiche di miglioramento del piano rifiuti e delle sue ottiche di fondo che presenteremo tra una decina di giorni (valido ovviamente l’invito a tutti a collaborare fattivamente a questo fine), ma hanno altresì espresso disponibilità ad un osservatorio partecipato sui rifiuti, al controllo dei meccanismi di affidamento a privati delle discariche e dei processi del ciclo, ad un circuito pubblico di web-cam per il controllo delle discariche e degli impianti, alla pubblicazione dei codici cer e mud delle ditte operanti in basilicata sui siti provinciali, all’individuazione di meccanismi di raccolta differenziata puntuale porta a porta con sistema micro-chippato, alla trasformazione della tarsu da tassa in tariffa di conferimento, all’individuazione delle forme di contenimento a monte della produzione di rifiuti ed alla conseguente riduzione del quantitativo di rifiuti da trattare in cdr, più altre cosette…insomma un mucchio di roba, ma per far si che non rimangano parole, occorre che si cominci subito a lavorare alle osservazioni

nei commenti potrete esprimere anche le disponibilità a collaborare 

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la carica dei 420

Questa sera, la trasmissione televisiva PORTA A PORTA si occuperà del problema RANDAGISMO, dei DIRITTI DEGLI ANIMALI e DELLA “DEPORTAZIONE “ dei 420 cani dai canili lucani a un megacanile della Calabria, questione sollecitata con mille iniziative dall’Associazione DNA Diritti-Natura-Animali di Potenza , della cui soluzione si è occupato direttamente anche il Ministero della Salute.

Un invito a tutti a seguirla.

Grazie da Maria Argenzio

Presidente ass. DNA e membro di Comunità Lucana – Movimento no oil 

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auguri

i nostri ed i miei personali migliori auguri a roberto speranza per l’elezione alla segreteria regionale del pd, in seguito ad intervento diretto di bersani, a quanto dicono i soliti “maligni” in cambio di una facile rielezione alla regione per un restaino comodamente piazzato in cima al “listino” proporzionale…solita robaccia, insomma, ma rinnovo gli auguri, anche se la musica non cambia affatto…questo sistema di potere deve sparire!!!

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sel

anche se riteniamo la sel un carrozzone pericoloso guidato da un conducente “particolare”, pubblichiamo il bando seguente…il lavoro è comunque priorità ed in quanto tale va data massima attenzione ad ogni occasione…purchè i concorsi non siano tagliati su misura…

SEL, SUL BUR BANDO PER SEI SELEZIONI PUBBLICHE

 
16/11/2009 13.35.37
[Basilicata]
Sono sei le selezioni pubbliche indette dalla Società Energetica Lucana, che sono state pubblicate sul Bollettino Ufficiale della Regione Basilicata n. 51 del 16 novembre 2009, nonché sul sito www.societaenergeticalucana.it, e concernono altrettante distinte figure professionali:

1. 1 Ingegnere, esperto in fonti rinnovabili ed audit energetici (cat. 8^ CCNL settore gas-acqua), assunzione a tempo indeterminato;
2. 1 laureato in Economia, esperto in analisi economico/ finanziarie ed in trading dell’energia (cat. 8^ CCNL settore gas-acqua), assunzione a tempo indeterminato;
3. 1 laureato in discipline giuridiche, esperto in contrattualistica pubblica e privata (cat. 8^ CCNL settore gas-acqua), assunzione a tempo indeterminato;
4. 1 laureato in ingegneria (cat. 6^ CCNL settore gas-acqua), assunzione a tempo determinato per tre anni;
5. 1 laureato in discipline economico-statistiche (cat. 6^ CCNL settore gas-acqua), assunzione a tempo determinato per tre anni;
6. 1 laureato in discipline giuridiche (cat. 6^ CCNL settore gas-acqua), assunzione a tempo determinato per tre anni.
Gli assunti fruiranno di un percorso formativo unico, che prevederà oltre a corsi di formazione, interscambi con le principali Società energetiche esistenti. Decorsi 24 mesi dall’effettiva presa di servizio e su proposta motivata del Direttore Generale, la Società si riserva la facoltà di procedere all’inquadramento del personale assunto a tempo indeterminato ai sensi del presente bando nella categoria Quadri del C.C.N.L..”

I requisiti di accesso e le modalità di selezione sono indicati nei relativi avvisi, pubblicati sul sito della Società www.societaenergeticalucana.it . Le domande di partecipazione alle selezioni, nei modi e nelle forme stabilite dai bandi, scadono il 16 dicembre 2009.

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