una proposta seria

24/06/2012

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ho una mia idea di come spendere altrimenti e meglio quei 33 milioni del fondo ex L. 99/09 (il bonus carburanti insomma!)…

oggi producono 100 euro per 225.000 patentati, ma spalmando la cifra per ogni cittadino lucano si arriva a 50 euro circa…poco per tutto, ma attenzione!!!…  impostare una social card alimentare dedicata alle sole filiere produttive biologico-agricole locali (quindi spendib…ile solo per alcune categorie di prodotti) avrebbe un grande effetto moltiplicatore per il settore, con ricadute importanti sia per il reddito degli agricoltori (e quindi con ovvi ritorni al ciclo economico locale), che occupazionali (maggio lavoro, maggior richiesta di manodopera)…  occorre però la modifica degli art. della legge citata che ingabbiano il fondo derivante dall’aumento dal 7 al 10% delle royalties per la sola lucania (altre regioni possono spenderle come più gli aggrada), una strada che occorre percorrere in parlamento con una sinergia tra le forze politiche espresse dai lucani… 

direi che sarebbe il caso di parlarne…è una proposta di COMUNITA’ LUCANA!!!

miko somma

 

24/06/2012 

premesso che l’unico confronto valido è con il sistema parlamentare francese e tedesco (smettiamola con assurdi confronti con le tradizioni alglosassoni), il primo sostanzialmente con lo stesso numero di parlamentari e la stessa popolazione, il secondo compensato nel minor numero di questi in raffronto alla maggior popolazion,e dai parlamenti regionali dei laender, sono del tutto contrario al momento alla riduzione del numero dei parlamentari, ciò comportando una riduzione della rappresentatività verso i partiti maggiori che, se unito all’innalzamento della soglia percentuale di ingresso in parlamento, consegnerebbe le camere nella mani di pd e pdl

…basta con le mini riforme che stanno uccidendo il sistema degli equilibri della costituzione!!!… 

e per cortesia, cerchiamo di essere equilibrati e comprendere che con la scusa dell’indignazione popolare verso gli stipendi dei parlamentari e verso la partecipazione statale alle spese elettorali, qui si cerca di favorire una vera e propria casta politica basata o sulla possibilità di spendere in proprio (ritorno de facto al censo come criterio di eleggibilità) o sull’ingresso del lobbysmo più svelato nelle decisioni della politica

miko somma