attentati…

(ANSA) – POTENZA, 23 OTT – Una denuncia per falso ideologico e attentato ai diritti politici dei cittadini è stata presentata stamani, nel Tribunale di Potenza, da alcuni candidati della lista della ”Rosa del Pugno” – Marco Pannella, Sergio D’Elia e Maurizio Bolognetti – in riferimento alle firme raccolte dalla lista della Sel a Matera, a al candidato governatore di ”Basilicata 2.0”.

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il “perseguitato”…

ansa – Il gup Amelia Primavera ha rinviato a giudizio Silvio Berlusconi e Valter Lavitola per la vicenda della compravendita di senatori. Stamani l’udienza preliminare in cui Silvio Berlusconi, Valter Lavitola e Sergio e Gregorio erano imputati per la presunta compravendita di senatori che nel 2008 provocò la caduta del governo guidato da Romano Prodi. L’accusa sarà rappresentata dai pM Henry John Woodcock e Alessandro Milita, titolari dell’inchiesta assieme ai colleghi Vincenzo Piscitelli e Maurizio Vanorio. De Gregorio ha chiesto il patteggiamento della pena.

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necrofori

Pace-maker rubati da salme, arresti
Necrofori e medici indagati a Pesaro per truffa e peculato

(ANSA) – PESARO, 23 OTT – Cadaveri sezionati per rubare pace-maker. Corredi funerari venduti a 500 euro e vestizioni a pagamento dei defunti eseguite senza versare un euro nelle casse dell’ospedale. Cinque ex necrofori del nosocomio di Pesaro sono stati arrestati dalla Gdf, e altre 29 persone, fra cui medici e impresari funebri, sono indagate per peculato e truffa. Pilotate dalla ‘cricca del caro estinto’ anche le esumazioni delle salme al cimitero. Fino a 10 mila euro al mese i guadagni extra dei necrofori.

anche questa è crisi o è solo la solita tendenza all’illecito che ancora oggi affligge buona parte della popolazione italiana e che nei fatti è ciò che impedisce al paese di respirare?

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(ANSA) – POTENZA, 22 OTT – Il leader dei Radicali lucani, Maurizio Bolognetti, ha presentato oggi in Tribunale a Potenza una richiesta di accesso agli atti per controllare le liste e le firme presentate nei giorni scorsi in vista delle elezioni regionali del 17 e 18 novembre prossimo. Domani – dopo aver valutato altri aspetti legali della vicenda – Bolognetti insieme a Marco Pannella, Rita Bernardini ed Elisabetta Zamparutti presenteranno un esposto-denuncia con l’obiettivo di indagare a fondo sulla questione.

lo feci anche io nel 2010, ma senza apprezzabili risultati (almeno conosciuti)…vediamo come va a finire

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22/10/2013

bene bene, si andrà al voto con una lista pd che non piace, con un candidato presidente che non piace, senza un programma di cambiamento sul quale innestare una campagna elettorale…qualcuno dovrà assumersi delle responsabilità o sono larghe intese?

miko somma

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evasori totali…

(ANSA) – VIGGIANELLO (POTENZA), 21 OTT – Il titolare di una ditta individuale che opera nel settore delle costruzioni edili ha sottratto all’erario, dal 2006 al 2010, ricavi per 2,7 milioni di euro: l’imprenditore, che è di Viggianello, è stato individuato dalla Guardia di Finanza. L’uomo, considerato un ”evasore totale”, non ha mai presentato la dichiarazione annuale relativa alle imposte dirette, Iva e Irap: i militari hanno tracciato il quadro di un’impresa ”praticamente sconosciuta al fisco”.

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in alto adige patto generazionale…

(ANSA) – BOLZANO, 21 OTT – In Alto Adige è in vista l’introduzione del patto generazionale. La giunta provinciale ha dato il via libera ad un regolamento che permette ai 60enni con 28 anni di anzianità di lavorare part-time senza una riduzione della pensione. In cambio le aziende dovranno assumere giovani fino a 35 anni d’età. “In questo momento di incertezze – ha detto il governatore Luis Durnwalder – è importante garantire un’esistenza ai giovani”.

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bene, sappiamo che il trentino alto-adige (avevo un amico che lo chiamava trentino-altro adige, ma questa è altra storia appunto 🙂 ) è regione a statuto speciale e segnatamente la provincia di bolzano ha potestà speciali derivanti tra le altre anche da specifici accordi firmati tra italia ed austria dopo la II guerra mondiale, quindi molte procedure lì realizzabili per via di statuti che prevedono larghe autonomie, non sarebbero realizzabili in regioni a statuto ordinario per via della soccombenza a regole nazionali inderogabili in taluni settori, tra i quali gli ambiti lavorativi e previdenziali, ma questa introduzione apre a mio avviso delle interessanti prospettive che andrebbero perseguite o quanto meno tentate per riconnettere generazioni anagrafiche e lavorative in un continuum sociale che rischia di esplodere non tanto in forme di contestazione dura, quanto di un disagio che così continuando porterà le nuove generazioni a non poter maturate esperienze significative lavorativamente e tali da pregiudicare non solo la capacità di autonoma sussistenza e di formare famiglie, ma persino la continuità del sapere lavorativo che è appunto l’esperienza diretta a formare in primo luogo…

e ciò significa che se pure a 35-40 anni si avrà finalmente un lavoro (e magari solo per motivi biecamente biologici di sostituzione delle generazioni cessanti)  si sarà persa quell’accumulazione di esperienza che consente di tramandare a chi segue quella stessa esperienza…un grave e pregiudizievole salto generazionale che farebbe male, molto male, all’economia ed alla società di questo paese che ora più che mai necessità di patti tra generazioni…

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trasparenze…

Avviso pubblico Po Fesr, massima serietà e trasparenza

21/10/2013 13:20  Risposta del Dipartimento Presidenza della Giunta a una nota della Cgil

AGR Le selezioni relative all’Avviso pubblico Po Fesr 2007-2013 si svolgeranno all’insegna della massima serietà e trasparenza e nel rispetto delle regole e delle procedure, come è sempre avvenuto. E’ quanto chiarisce il Dipartimento Presidenza della Giunta in relazione a una nota della Cgil concernenti le imminenti prove concorsuali. Ogni accostamento alla coincidente campagna elettorale rischia di creare incertezze e turbamenti in quanti dovranno sostenere la prova. E’ necessario, invece, garantire la completa serenità sia alla commissione esaminatrice che ai candidati.

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e ancora…caro dipartimento etc etc, guardate che l’accostamento delle prove concorsuali alla campagna elettorale nessuno lo tira fuori per semplice prurito (e tanto meno la cgil che pure è vicina, in qualche modo, all’area politica che esprime l’ormai quasi ex governo e maggioranza regionale), ma per una tristemente consolidata prassi di osservazione che porta a vedere con un certo sospetto alcune attività…o sbaglio?

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la mitigazione la paghiamo noi

Dalla Giunta 4 milioni per compensazioni ambientali

21/10/2013 13:10

AGR Interventi di riforestazione e rivegetazione a difesa dell’aria e del suolo sono destinati a vari comuni tra le aree programma Basento Bradano Camastra, Marmo Platano Melandro, Metapontino Collina Materana, Val d’Agri. La giunta regionale della Basilicata ha destinato circa 4 milioni di euro a sostegno degli interventi di compensazione ambientale nei territori interessati dalle estrazioni petrolifere. Il progetto è finanziato con le somme rivenienti dal Piano operativo annuale 2013, strumento di attuazione delle Linee programmatiche del settore forestale per il decennio 2013-2022 approvato di recente dal governo regionale. L’intervento mira alla creazione e al ripristino di sistemi forestali nelle adiacenze delle aree di estrazione con l’obiettivo di ridurre il danno diretto che viene arrecato dalle estrazioni per mezzo dell’”effetto filtro” delle barriere vegetali. I fondi sono destinati, attraverso le Aree Programma Basento Bradano Camastra, Marmo Platano Melandro, Metapontino Collina Materana e Val d’Agri, per interventi nei comuni di Abriola, Anzi, Brindisi di Montagna, Calvello, Laurenzana, Brienza, Sasso di Castalda, Satriano di Lucania, Aliano, Gorgoglione, Armento, Castelsaraceno, Corleto Perticara, Gallicchio, Grumento Nova, Guardia Perticara, Marsico Nuovo, Marsicovetere, Missanello, Moliterno, Montemurro, Paterno, Roccanova, San Chirico Raparo, San Martino d’Agri, Sant’Arcangelo, Sarconi, Spinoso, Tramutola, Viggiano. Per tutti, sono previsti interventi di afforestazione (pratica per la stabilizzazione artificiale di ambienti di foresta su terre dove precedentemente non erano presenti foreste), di riforestazione, di rivegetazione, di rivegetazione diffusa di aree urbane reliquate o intercluse e di aree periurbane in stato di degrado e abbandono. In particolare, gli interventi di compensazione ambientale mirano a contribuire alla mitigazione dei cambiamenti climatici, migliorando il contributo forestale al ciclo del carbonio e valorizzando gli adattamenti agli effetti e a mantenere e valorizzare la funzione di difesa idrogeologica delle formazioni forestali.

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bene, parrebbe buona notizia, ma ci sono dei ma…chiaro che si tratta di una manovra elettorale, poiché quei denari innescheranno appalti e lavori con tutta la scia di consensi che sono tipici di queste manovre e già su questa discutibile pratica di far partire progetti (ma poi partono davvero?) a pochi giorni dalle elezioni ci sarebbe tanto da discutere – ma vi ricordate dei concorsi e dei ponti per l’occupazione ed altre amenità del genere? – però quello che fa pensare è che se si tratta di compensazioni ambientali specifiche per le aree soggette ad estrazioni (anche se la platea come al solito si allarga ben oltre quelle zone e così si diluisce il portato stesso dell’intervento), perché non vengono operate invocando specifici accordi già presenti nell’accordo di programma del 98 a proposito della forestazione?…che facciamo, paghiamo noi, con denari pubblici per la mitigazione di danni arrecati da altri?

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allegria!!!…

 

plastica facciale e cambio casacca…dunque sono diventato di fratelli d’italia ed ho preso circa 50 kg?…allegria, allegria!!!

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21/10/2013

io credo che ci sia un errore di fondo che spesso si forma nel giudizio ed auto-giudizio su cosa sia il pd e troppo spesso lo identifichiamo solo con la sua classe dirigente, dimenticando che esiste una base troppo spesso ridotta ad assistere al puro narcisismo di quelle classi dirigenti ed all’occasione diventare truppa e così carne da cannone per nutrire quegli ego che necessitano per vivere di continui scontri…

ora quella base è certo eterogenea, come eterogeneo è ancora il pd stesso, ma credo che vi siano in quella base tanti che credono inutile la tav, tanto che comprendono la dannosità del petrolio e delle sue ricerche in un paese ed in una regione tanto fragile quanto la nostra, tanti a cui non piace questo governo letta, tanti che si chiedono se i no che percorrono il nostro paese non abbiamo poi una ragione fondata d’essere pronunciati, tanti a cui non basta la minestrina riscaldata delle regole europee…

bene, credo che quella base non necessiti tanto di essere rappresentata, quanto di trovare spazio per affermare che esiste e che pretende che il pd sia cosa altra rispetto a ciò che è oggi

miko somma

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un seminario-dibattito sulla nostra storia contemporanea

sto raccogliendo adesioni per il seminario “storia contemporanea e controversa d’italia dal 1943 al 2000”, una occasione non cattedratica di discussione e dibattito condotta  dal sottoscritto sul recente passato del nostro paese, seminario che intendo organizzare nelle prossime settimane in sede da fissarsi a potenza ed in sette incontri (indicativamente dall’accordo di cassibile alla cessione di camp darby, dalle repressioni dei moti per la terra al boom economico, dal mito della 500 al sessantotto, dal sessantotto alla lotta armata, dall’impegno politico al disimpegno edonista degli anni ’80, dalla scomparsa del pci all’apparizione del partito padronale, dal primo governo prodi al grillismo)…

seminario gratuito (solo il costo materiale delle dispense) per massimo 20 partecipanti

gli interessati mi contattino attraverso la posta del blog, accessibile dal banner in alto

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…rivoluzionari con il culo degli altri…

20/10/2013

riporto da una conversazione con un amico di destra che ha mostrato stima sincera per il mio lavoro una sua frase che mi pare illuminante:

“un grande problema è che in basilicata ci sono troppi rivoluzionari con il culo degli altri e pochi che danno coraggio a chi la rivoluzione potrebbe farla davvero”…

e la frase era relativa proprio a me che volevo fare la rivoluzione davvero ed ai tanti pizzaculo che si sciacquano la bocca di frasi fatte, ma quando c’è da lavorare spariscono o cominciano con distinguo del tipo “ma tu sei troppo presente”, “ma tu fai troppo” e boiate simili…ed è anche per questo che c’è gente che non voglio neppure più vedere o sentire per il resto della mia esistenza

grazie amico mio per questa sintesi magistrale che ti fa onore proprio perché non la pensi come me

miko somma

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Comunicato stampa

questa nota stampa non è stato inviata al sito istituzionale di basilicatanet, al giornale basilicata 24 ed alla redazione di radiolaser per specifica ed espressa volontà di un redattore

Riusciremo a salvarci dalle nostre “risorse”?…le larghe intese che verranno

 

Sarà complottismo o in virtù di quanto accaduto non siamo di fronte ad un telecomando che ha agito in qualche modo sulla formazione di liste e schieramenti fino a determinare la innegabile confusione consegnataci con la presentazione delle liste?…proviamo a ragionarci su…  

A liste presentate, la considerazione di quanto i gravi problemi che affliggono la regione non abbiano trovato risposta oltre l’estrema mediocrità delle stesse impone riflessioni oltre gli steccati tra le parti. Si è forse proceduto all’elaborazione di liste che in qualche modo facciano prefigurare quel futuro assetto “costituente” che il prossimo consiglio regionale dovrà necessariamente assumere in rapporto sia alla redazione di un nuovo statuto regionale, sia rispetto a serie e severe problematiche che sarebbe folle non pensare passino anche dalla domanda “riusciremo a salvarci dalle nostre stesse risorse”?

Partiamo dal fatto che credo si sia sbagliato davvero tutto. Bassa caratura programmatica espressa – quando pure espressa – e basso profilo di candidature, più orientate alla raccolta spiccia di consenso che all’elaborazione di un nuovo pensiero che avrebbe dovuto permeare gli schieramenti, soprattutto sulle risorse acqua e petrolio, oggi ancor più centrali nella prospettiva di quei forti interessi terzi che su quelle risorse si sono costruiti ed ormai agiscono trasversalmente.

In altri termini, o non si è riusciti per grave miopia di visione che non fosse la difesa di meri interessi di postazione, cordata e filiere, o non si è voluto da parte delle forze in campo costruire liste critiche che mettessero in relazione gli interessi ormai chiari e convergenti di Stato e compagnie petrolifere rispetto ad aumenti delle estrazioni d’idrocarburi tali da destinare la regione a campo di produzione energetica, dall’altro, ed in virtù proprio di tali aumenti, la necessità di profonde ristrutturazioni socio-economiche in grado di “liberare” l’economia locale e renderci più immuni da ricatti e suadenze che inevitabilmente saranno posti in opera fin quando l’assetto istituzionale prefigurato dalle riforme finirà per deprivare di ogni potestà decisionale in materia gli enti locali (riforma dell’art. 117 Costituzione ed accorpamenti in macroregioni). Analogo il discorso per l’acqua nei tentativi chiari di “aggirare” gli esiti referendari che lobbies del settore esercitano da tempo, prima sul governo tecnico, oggi sulle larghe intese romane. 

Ed è forse in questa luce che occorre vedere l’innegabile convergenza largo-intesista che pare doversi o potersi concretizzare all’indomani delle elezioni lucane in un quadro in cui presumibilmente chiunque tra i due maggiori schieramenti vinca le elezioni necessiterà di un respiro politico più ampio dei numeri che verranno, per assicurarsi piena governabilità oltre il rapporto maggioranza-minoranza, nella mina a innesco e scoppio sconosciuto che il 5 stelle rappresenta oggi in questa regione.

Non è casuale, a mio avviso, che se un PD lacerato deve accettare Pittella, il centrodestra scelga il senatore come elemento di garanzia per personaggi che, dopo la recente rivolta “governista” del PDL, necessitano ora di approdi locali e nazionali che solo le forme “obbligate” delle larghe intese possono garantire loro, ponendosi a pegno della stessa garanzia un lasciapassare sulle risorse lucane ed il loro sfruttamento, assentito così da un largo schieramento che farà digerire ai lucani aumenti estrattivi fuori da ogni logica di salvaguardia territoriale.

Questo il presumibile quadro in cui son maturate liste del Pd che lasciano “freddi” rispetto alle richieste di un cambiamento che non doveva e poteva risolversi nel solo ricambio post-rimborsopoli, senza una logica di sostanza programmatica che invece indicasse il ricambio vero, quello dei programmi e così delle visioni sul futuro della regione, e liste post-PDL che recitano di accozzaglie altrettanto prive di un progetto che non sia appunto l’intesa futura. E se queste sono state le presumibili premesse, come far entrare in quelle liste portatori di pensieri indipendenti ed “altri”, pure riassumibili in forme autonome di appartenenza ad uno schieramento? Il punto non è recriminatorio, ma sostanziale. Era impossibile. 

Si formerà così un consiglio ostaggio dei temi e dei tempi che segreterie e gruppi di potere imporranno a futuri consiglieri mai intervenuti o a digiuno di conoscenza dei temi stessi, probabili pedine del gioco da tavola delle larghe intese fondate sul petrolio lucano e decise nelle lontane segreterie romane, o ci saranno margini di intervento anche dall’esterno del consiglio stesso per consentire quanto meno uno stimolo costruttivo proprio sui temi a maggior rilevanza?

Abbiamo molti temi da affrontare subito, a cominciare da un piano rifiuti e relativa legge che occorre si approvi al 31 dicembre per evitare pericolosi e dispendiosi commissariamenti che prolungherebbero tra le altre l’affaire Fenice finito in un porto delle nebbie da cui uscire oltre i “semafori” annunciati e non installati (e una proposta in tal senso esiste da tempo), la definizione di quale sia il sistema agricolo da candidare agli aiuti comunitari, lo stabilirsi di interventi urgenti, anche non direttamente economici, per lenire una povertà sempre più diffusa e destrutturante socialmente tra le famiglie lucane, ma anche la rapida messa a sistema di quella “moratoria” sulle estrazioni che necessita di struttura legislativa per andare oltre la mera indicazione politica e forse l’indizione di un referendum consultivo in materia, ed i margini servono per fare presto e bene, evitando la tabula rasa di un consiglio nuovo senza specifica preparazione sui temi rilevanti.

Margini di intervento che vanno così garantiti da chi negli schieramenti mal sopporta quelle intese che consegnerebbero la regione a interessi per loro natura e dimensione capaci di scegliersi l’interlocutore adatto, veicolandolo attraverso il caos pre-elettorale un caos post-elettorale di cui le larghe intese che verranno saranno la via d’uscita che apparirà obbligata. Una battaglia che tocca a chi tra i vertici ha un sentimento di salvaguardia verso la sua terra e non un mero calcolo.

Il sottoscritto dal canto suo continuerà a fare ciò che ha sempre fatto, martellare sui temi con maggior forza che in passato, lavorando così proprio su quei margini, e lavorare nella sua parte per farne un partito il cui indirizzo politico sia determinato dalla sua base, nella riapertura di un dibattito politico, non più quella sommatoria di ceto politico “a prescindere” che finora si è identificata nel partito-regione.

Miko Somma

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