BAGHDAD, 17.52
Iraq: riapre con un nuovo nome il carcere di Abu Ghraib
24/01/2009 17.52.00
[Italia/mondo]
(ANSA) – BAGHDAD, 24 GEN – Il carcere iracheno di Abu Ghraib, simbolo di repressione e di abusi chiuso nel 2006, riaprira’ i battenti cambiando nome. Si chiamera’ ‘Prigione centrale di Baghdad’. Ai tempi di Saddam Hussein, a Abu Ghraib furono torturati e giustiziati migliaia di oppositori. Il carcere attiro’ l’attenzione internazionale nel 2004, quando si venne a sapere che polizia e militari Usa avevano sottoposto i detenuti a maltrattamenti e umiliazioni di ogni genere.

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nuovo nome e stesse sbarre?…gattopardi iracheni!!!

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sindaci

RICERCHE ENI AD AVIGLIANO: PRECISAZIONI DEL SINDACO TRIPALDI
 
24/01/2009 17.02.03
[Basilicata]
“In riferimento ad alcuni articoli di stampa pubblicati nelle scorse settimane, che riferivano di espropri in corso nel Comune di Avigliano relativi alla ricerca da parte dell’ENI di nuovi giacimenti petroliferi, si precisa quanto segue:il Comune di Avigliano non ha rilasciato alcuna autorizzazione relativa ad attività di ricerca di idrocarburi da effettuarsi sul proprio territorio;
nessun procedimento espropriativo è in itinere presso l’ente, né sono pervenute richieste, da parte di chicchessia, di attivare procedure di esproprio con riferimento alla ricerca di idrocarburi”. Lo afferma in un comunicato il sindaco di Avigliano Domenico Tripaldi, che aggiunge:
“Per quanto concerne, inoltre, l’istanza di screening ambientale prodotta dall’Ente Nazionale Idrocarburi S.p.A. alla Regione Basilicata (che detiene la competenza esclusiva in merito al rilascio dell’autorizzazione ambientale), il Comune di Avigliano non è stato posto nella condizione di poter esprimere il proprio parere “consultivo” a causa dell’estrema carenza e genericità della documentazione prodotta (circostanza evidenziata anche da altri Comuni).
A tal riguardo, il competente ufficio dell’ente ha inoltrato apposita nota (consultabile sul sito www.comune.avigliano.pz.it) al Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata e all’Ente Nazionale Idrocarburi.
Si ribadisce, pertanto, – sottolinea Tripaldi – la necessità di acquisire tutti gli elementi utili di conoscenza in merito alla richiesta dell’ENI di poter verificare l’esistenza di idrocarburi nell’ambito territoriale “Frusci” (comprendente 10 Comuni), al fine di consentire al Consiglio Comunale di esprimere compiutamente il proprio parere consultivo, senza infingimenti e senza posizioni apoditticamente precostituite.
Si evidenzia, infine, – conclude il Sindaco – l’opportunità che gli enti interessati alle richieste di “esplorazione del sottosuolo” prodotte dall’ENI, facendo tesoro dell’esperienza acquisita in altre aree del territorio regionale negli scorsi anni, assumano una posizione comune sul tema di concerto con la Regione Basilicata”.

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caro sindaco la legge sul silenzio-assenso che nel caso specifico del permesso frusci vedeva spirare il suo termine il giorno 18-12-2008 prevede che si possa rispondere positivamente, negativamente o se non lo si fa affatto questo silenzio di intende come assenso puro e semplice…in caso di documentazione carente o poco chiara, ed in questo avendo visto la richiesta e la relativa documentazione non posso che darle ragione a riguardo dell’insufficienza della stessa, l’istanza si deve rigettare ai sensi di tante altre belle norme regionali e nazionali di cui non ci si può dimenticare quando fa comodo…altrimenti si può fare anche un altro mestiere che il sindaco!!!…e con il sindaco di s.angelo le fratte sono già due che fanno gli gnorri, salvo poi precisare l’imprecisabile

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in questo comune vorrebbero trivellare

copincollo:

OLIVETO LUCANO, COMUNE DICHIARA STATO DI CALAMITA’ NATURALE

Danni al territorio per oltre 700 mila euro. La stima in una delibera di Giunta
24/01/2009 17.13.09
[Basilicata]
Danni al territorio per oltre 700.000 euro. Più precisamente : 765.675 euro. Li ha subito il comune di Oliveto Lucano dallo scorso mese di novembre ad oggi. La stima, fatta dal personale dell’Ufficio tecnico municipale a seguito dei diversi sopralluoghi condotti lungo tutto l’agro cittadino, mostra – punto per punto – una situazione che definire critica è quasi un eufemismo. Ragione per cui la Giunta comunale, riunita in seduta straordinaria ed urgente, ha approvato un ordine del giorno recante la “dichiarazione dello stato di calamità naturale conseguente agli eccezionali eventi meteorologici del periodo novembre – dicembre 2008 e gennaio 2009”. Copia del deliberato – si legge in una nota diffusa dall’Ufficio dell’Informazione del Comune – è stata immediatamente trasmessa al Ministero dell’Ambiente (Direzione Difesa del Suolo), al Dipartimento nazionale della protezione Civile, alla Prefettura di Matera, all’Autorità di Bacino, all’Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale, al presidente della Giunta regionale, all’Amministrazione Provinciale di Matera e ad Acquedotto Lucano spa. A ognuno, per le proprie competenze, si chiede “un contributo economico e/o un intervento straordinario perché possa essere ripristinato lo stato di normalità sull’intero territorio di Oliveto Lucano con la completa rimozione di ogni situazione di pericolo e di criticità ancora esistente”. Dentro e fuori il perimetro urbano.
Le maggiori preoccupazioni, però, – sottolinea il Comune – provengono da corso Garibaldi dove, a seguito del crollo della palazzina di quattro piani verificatosi nella notte fra il 15 ed 16 gennaio scorsi, si sono registrati ulteriori distacchi delle parti dello stabile non crollate. Altri eventuali crolli incontrollati potrebbero provocare il cedimento della strada sovrastante, lungo la quale sono ubicate le condutture idrica e fognante e di distribuzione del gas metano. Non solo. A causa della esigua larghezza del vicolo, potrebbero essere interessati anche i fabbricati a monte, con l’innesco di un pericolosissimo effetto domino. L’intera area rimane, tuttavia, transennata e sotto costante monitoraggio. Le abbondanti precipitazioni dei giorni scorsi hanno anche provocato uno sfarinamento della rupe su cui si erge l’antico borgo. I detriti del movimento franoso sono giunti ad immediato ridosso dell’impianto di depurazione. Pertanto, altri eventuali cedimenti della parete potrebbero provocare seri danni allo stesso impianto cittadino, con l’interruzione del suo funzionamento e tutto ciò che ne consegue in termini igienico – sanitari. Seriamente dissestata via Mazzini che, alla luce della forzata chiusura al transito di corso Garibaldi, rappresenta l’unico collegamento carrozzabile per una vasta porzione del centro abitato. Una sua interruzione – è la preoccupazione dell’Amministrazione – comporterebbe il completo isolamento dell’area. Compromessi anche i collegamenti con le zone rurali. La strada comunale per Monte Croccia – conclude la nota – è stata invasa in più punti dal materiale franato dalle scarpate. Nonostante gli interventi già effettuati, sono notevolmente peggiorate le condizioni di alcuni tratti già oggetto, in precedenza, di dissesti e cedimenti.
 
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cose molto serie

COMUNE DI BELLA: NO A SOPPRESSIONE LINEA PER PIANA DEL SELE
 
24/01/2009 13.09.31
[Basilicata]
“La sospensione, spregiudicata e immotivata, della linea bus Gambioli Marmo-Platano-Melandro-Piana del Sele, sta provocando gravi disagi agli operai agricoli costretti a lavorare nella vicina Regione con enormi sacrifici.
Il problema si ripropone tutti gli anni, in quanto la concessione prevede l’affidamento per 180 giornate lavorative, mentre necessitano, almeno, 305 giornate lavorative”. Lo afferma in un comunicato l’assessore di Bella Vito Leone, che aggiunge:
“Era opportuno trovare la copertura delle restante giornate necessarie a garantire il servizio già in esercizio. Si chiede alla Provincia e alla Regione di garantire il ripristino della linea, da subito, relativa ai 180 giorni di percorrenza e di attivarsi a trovare i fondi per le restanti giornate.
Gli operai agricoli che si recano nella Piana del Sele , da Muro Lucano partono alle ore 4.45 e tornano 16.15”.
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cose poco serie

MOLLICA: INVITO DI MOLINARI PIACE A FEDERAZIONE DI CENTRO
 
24/01/2009 12.34.39
[Basilicata]
“L’invito dell’onorevole Molinari piace alla Federazione di Centro”. E’ quanto afferma il segretario regionale Francesco Mollica in relazione alla riunione tenutasi a Potenza dai Popolari di De Mita.

“L’area di centro – dichiara Mollica – ha una grande potenzialità se solo si riuscisse a ragionare in forma unitaria e compatta.
La Federazione di Centro ritiene che la “Costituente di Centro” deve essere un soggetto nel quale i valori a cui si riferisce possano trasformarsi in un concreto punto di riferimento della società, in un momento in cui la crisi valoriale e quella economica attanagliano la comunità locale e nazionale.
Si condivide – prosegue il segretario della Federazione di Centro – il pensiero dei Popolari di De Mita, di fortificarsi riunendo tutte le anime centriste a partire dall’Udc per arrivare alla Rosa per la Basilicata, non tralasciando neanche le tante formazioni che in vista delle amministrative dei prossimi mesi si stanno organizzando.
In un momento in cui tanti amici trovano difficoltà di dialogo, anche all’interno del Partito Democratico, questo può essere ricercato attraverso un’aggregazione più consona alla loro storia e cultura.
Si allarghi, quindi, fin da subito il coordinamento della Costituente per non rimanere schiacciati dalle dinamiche elettorali, perché solo con una forte area di centro si può dialogare e mettere in campo idee e programmi che servono alla risoluzione dei problemi della comunità.
Non si può pensare – conclude Mollica – che la sola annessione di uomini significhi costruire un’area politica che tanto fermento aveva suscitato alle scorse elezioni politiche; pertanto la Federazione di Centro stringerà rapporti sinergici con i popolari di De Mita per la costruzione di un progetto forte, credibile e che sia punto di riferimento di tutti e non solo di alcuni”.

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ARBEA, DIGILIO (PDL): NOMINARE UN COMMISSARIO
 
24/01/2009 12.15.17
[Basilicata]

“Dopo aver proposto, nel luglio scorso, al Ministro per le Risorse Agricole Luca Zaia la nomina di una task force dell’Agea in soccorso dell’Arbea “impantanata” nelle procedure di pagamento degli aiuti comunitari agli agricoltori lucani, sia per la “sindrome giudiziaria” che per “manifesta incapacità gestionale”, al punto in cui è arrivata la tensione degli agricoltori lucani con le manifestazioni di protesta della Coldiretti, l’avvio delle procedure giudiziarie messe in campo dalla Confagricoltura e la mobilitazione della Cia, ritengo che si debba procedere, senza indugi, al commissariamento della direzione dell’Arbea, prima che si provochino ulteriori danni”. Lo sostiene il sen. Egidio Digilio (Pdl) annunciando che lunedì prossimo presenterà in tal senso una formale richiesta al Ministro Zaia.
“La prima emergenza da affrontare – sostiene Digilio – è quella dello sblocco delle pratiche degli aiuti comunitari (alcune migliaia complessivamente nel corso di tre anni) e che creano disagi fortissimi ai nostri produttori agricoli. Se dunque si continuano a registrare ritardi ed inadempienze da parte dell’Arbea, nonostante gli impegni assunti in sede di Regione e nonostante il provvedimento della Giunta Regionale della Basilicata di incremento dell’organico, da parte dell’Agea e dello stesso Ministero per le Risorse Agricole si deve intervenire rapidamente inviando a Potenza un commissario, perchè anche la soluzione prospettata di affidare l’espletamento delle pratiche ad una società esterna non dà più garanzie sufficienti per il mondo agricolo lucano che non più attendere e non si fida dell’attuale direzione. Quanto all’impegno a definire tutto l’arretrato entro il mese di febbraio prossimo – afferma il senatore del Pdl – non si registrano atti concreti in questa direzione, mentre l’annunciata disponibilità dell’Abi della Basilicata a “sensibilizzare” le banche della regione perché tengano conto della situazione degli agricoltori creditori nei confronti dell’Arbea ed esposti per debiti con gli istituti di credito non è certo il provvedimento che il mondo agricolo lucano si aspettava. C’è bisogno di una nuova misura di credito agrario agevolato per scongiurare il rischio del fallimento di migliaia di aziende agricole. Con il Ministro Zaia intendiamo inoltre discutere, insieme alle organizzazioni professionali di settore, cosa fare per affrontare la crisi che investe alcuni comparti tradizionali lucani, quali la suinicoltura e la zootecnia in genere, l’ortofrutta e la cerealicoltura. Specie per il grano – conclude – non possiamo tollerare che l’invasione dei mercati da parte di grano canadese o comunque estero faccia crollare i prezzi del grano lucano di prima qualità”.

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e questa volta l’amministratore di condomini prestato al senato della repubblica sotto le bandiere pdl ha perfettamente ragione…che si rimuovano subito i vertici (direttore gabriele di mauro) ed i componenti del comitato di indirizzo (fierro gaetano, mancusi agatino, di tursi giuseppe, sabia canio, saponara pietro, brillante giuseppe, minichino nicola) dell’arbea, rimettendo l’ente in grado di funzionare, nonchè si “faccia dimettere” l’assessore alle politiche agricole…ma c’è o no un assessore?…mah, nel frattempo che il preside-nte lo nomini posandogli sulle spalle e sul capo il pesante spadone santarcopolese, l’agricoltura lucana letteralmente muore…

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LAMPEDUSA (AGRIGENTO), 11.24
Immigrazione: fuga in massa da Cpa di Lampedusa
24/01/2009 11.24.00
[Italia/mondo]
(ANSA) – LAMPEDUSA (AGRIGENTO), 24 GEN – Tutti i 1.300 migranti ospiti del Cpa di Lampedusa sono fuggiti poco dopo le 10 dal centro.Hanno forzato i cancelli d’ingresso e sono riusciti ad aggirare i controlli delle forze dell’ordine. Un migliaio di loro si sta dirigendo in corteo verso la piazza del Municipio di Lampedusa gridando ‘liberta’,aiutateci’. Gli extracomunitari corrono per la strada senza essere bloccati dalla polizia che li sta affiancando lungo il percorso senza intervenire.

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ministro maron, ma questi disperati lei li giudica dei delinquenti, vista la recente “invenzione” del reato di immigrazione clandestina, o un esercito nemico che sta invadendo lampedusa per farla diventare un emiro?

cosa farà manderà l’esercito?

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