BASILONIA

ricevo da massimo e pubblico immediatamente (anche se la citazione del sottoscritto dovrebbe limitarmi, ma tant’è!)

BRINDIAMO A TE “BASILONIA”                

QUESTO MESSAGGIO SI AUTOINSTALLERA’ NEL VOSTRO CERVELLO UNA VOLTA LETTO, QUINDI CHI E’ PERPLESSO O TITUBANTE E’ PREGATO DI VOLTARE PAGINA.

BASILONIA E’ TUTTTO O  NIENTE

BASILONIA  E’ LA TERRA DOVE CONVIVONO MASSONI E PRECARI

BASILONIA O CI NASCI O NON PUOI CAPIRE

BASILONIA TI OSSERVA, TI STUDIA, TI ATTACCA

BASILONIA CAPISCE IMMEDIATAMENTE LA PREDA DA AGGUANTARE

BASILONIA HA CONOSCIUTO ELISA CLAPS ED I FIDANZATINI DI POLICORO, CONTINUA AD ESIBIRSI A MIKO SOMMA, DON MARCELLO COZZI E A MOLTI ALTRI

BASILONIA  E’ STRETTAMENTE LEGATA AL POTERE IN TUTTE LE SUE FORME, LE FRAGILITA’ E I SENTIMENTALISMI NON RIENTRANO NEL SUO GIOCO

BASILONIA E’ QUEL POSTO DOVE VIVONO PERSONE CHE HANNO BISOGNO DEL SERVIZIO SOCIALE MA NESSUNO FA NIENTE, ANCHE SE LA COSA E’ LAMPANTE ED E’ SOTTO GLI OCCHI DI TUTTI

BASILONIA E QUELLA CONDIZIONE CHE NON TI FA VIVERE, GUAI A FARTI INQUADRARE O A CONFIDARE DEBOLEZZE, SEI BRUCIATO, NON HAI VIA DI FUGA

BASILONIA E’ SEMPRE CON IL SORRISO, BISOGNA IN MANIERA CATEGORICA CREARSI UNA POSIZIONE, ESSERE SOCIALMENTI INSERITI MA SOPRATTUTTO CONOSCERE LE PERSONE GIUSTE

BASILONIA E’ QUELLA FABBRICA CHE PUR ESSENDO IN ATTIVO CHIUDE, MA E’ ANCHE QUELLA FABBRICA CHE NON AVENDO MAI PRODOTTO HA RAGIONE DI ESISTERE

BASILONIA E’ L’INTERCETTAZIONE TELEFONICA, LA TANGENTE SUL PETROLIO MA ANCHE IL LUOGO CON IL PIU’ ALTO TASSO DI CASSAINTEGRAZIONE E MOBILITA’

BASILONIA  E’ TALMENTE RADICATA CHE E’ DIFFICILE ELUDERLA, SOLO LA MUSICA TI EVADE DA QUESTA CONDIZIONE E’ L’UNICA CHE NON TRADISCE MAI

BASILONIA E’ BENPENSANTE, PURITANA ,NON BEVE NON FUMA E LAVA I DENTI TUTTI I DI’

 

OCCHIO A BASILONIA LEI SI NASCONDE NEGLI SGUARDI NEGLI ATTEGGIAMENTI E NELLE FRASI LASCIATE A META’…………RESISTI A BASILONIA PERCHE’ VUOI O NO NE FAI PARTE ANCHE TU……….DIFFIDA DAI SORRISI AMPLIFICATI E DALLE BELLE PAROLE………. DIFENDITI E ATTACCA TUTTI COLORO CHE LA NUTRONO.

           

                                          SIMI’

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POTENZA, MANCINO LASCIA IL PRC E ADERISCE AL MPS
 
25/03/2009 17.50.48
[Basilicata]

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ah, si?….tanti auguri!!!….mi spiace che rifondazione basilicata stia morendo per i tanti opportunisti che nel nome del piccolo cadreghino personale hanno sfruttato e sfruttano la buona fede degli iscritti a quel partito come truppe cammellate per correre in soccorso sempre del vincitore…ben altra cosa sono i militanti a cui è sempre andata la mia simpatia ed il mio affetto più grande in quanto persone oneste nelle idee e nella prassi della propria vita

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chiare, fresche acque…privatizzate

AL PROMOSS0 DA ASSOCIAZIONE STUDI PER IL MEZZOGIORNO
 
25/03/2009 18.48.06
[Basilicata]
                                                                                                                         

Si è tenuto presso la Biblioteca del Senato “Giovanni Spadolini” a Roma la presentazione del terzo studio sulle “Risorse Idriche e Sviluppo Economico del Mezzogiorno: scenari economico-territoriali, analisi delle infrastrutture, finanza e investimenti” promosso dall’Associazione Studi e Ricerche per il Mezzogiorno.Lo studio presentato ha sottolineato quanto il Paese risente di una stringente necessità di nuovi investimenti, infatti la qualità della risorsa e del servizio offerto costituiscono variabili strategiche su cui agire per il rafforzamento competitivo dell’Italia. Tra le diverse criticità che, però, si frappongono alla modernizzazione del settore idrico nel nostro paese, figura un ancora attuale forte fabbisogno di investimenti necessari a colmare il ritardo strutturale accumulato negli anni. In questo momento il settore idrico attraversa una fase in cui se, da un lato, è diventata improcrastinabile l’esigenza di dare avvio a ingenti investimenti nelle infrastrutture idriche per soddisfare i requisiti di qualità della risorsa richiesti dalle Direttive Comunitarie, dall’altro si stanno progressivamente riducendo i fondi pubblici che hanno tradizionalmente sostenuto finora lo sviluppo del comparto.
“Una prima ed immediata riforma – ha sottolineato il direttore generale di Acquedotto Lucano Gerardo Marotta presente all’incontro – potrebbe essere quella di trasformare i piani d’ambito in piani strategici di medio e lungo periodo, dando al gestore la responsabilità di tradurli in prospettiva operativa che l’Aato periodicamente dovrebbe approvare. In Basilicata – ha continuato Marotta – sono necessari pochi interventi massicci, ma numerosi interventi per correggere, interconnettere, razionalizzare, ridimensionare e rendere più efficiente il sistema, soprattutto quello dello smaltimento e della depurazione…….

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si comincia dunque a parlare quasi sottovoce di privatizzazione e dopotutto l’accordo siglato da regione puglie e regione basilicata sulla gestione delle acque lucane da affidare ad acqua s.p.a., società in cui sembra possibilissimo un ingresso di veolia, holding francese di acqua, gestione dei rifiuti ed energia, pare vada proprio in quella direzione…alla luce dei risultati dell’incontro internazionale in turchia che ha concluso nel suo documento finale che l’acqua è un bisogno dell’uomo, ma non un diritto

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case di sinistra…si fa per dire

DE FILIPPO: RILANCIARE IL COMPARTO DELL’EDILIZIA ABITATIVA
“Regole certe e semplificazione delle procedure alla base degli interventi della Regione”
25/03/2009 17.08.20
[Basilicata]
                                                                                                                         

(AGR) – “Regole certe e semplificazione delle procedure devono connaturare gli interventi che la Regione attuerà nel settore dell’edilizia abitativa in chiave anticiclica”. Lo ha detto il presidente della Regione Vito De Filippo a margine della Conferenza Unificata tenutasi oggi a Roma a Palazzo Chigi.
Il Presidente ha sostenuto “che è interesse della Regione dinamizzare un comparto che, se rilanciato nella giusta dimensione, produce di per sè effetti positivi sull’intera economia regionale. Tuttavia è innegabile che la difesa del territorio da attacchi di cementificazione irrazionale resta il presupposto fondamentale delle politiche che si metteranno in campo. La Basilicata – ha sottolineato De Filippo – non parte da zero. La produzione legislativa e amministrativa di questi anni registra la presenza di norme che tutelano il territorio e facilitano il recupero e la ristrutturazione del patrimonio abitativo. Si tratta ora di dare un nuovo impulso – ha concluso – guardando con rinnovata attenzione ai problemi della casa che investono soprattutto i giovani, le categorie sociali svantaggiate e coloro che cominciano a soffrire gli effetti della crisi planetaria”.
Sempre a margine della Conferenza il presidente De Filippo ha espresso un giudizio positivo sull’esito del confronto con il governo sul cosiddetto “Piano Casa”. Nel rilevare che “il governo ha ritirato la bozza del decreto perché le regioni erano contrarie”, De Filippo ha definito “positiva la posizione del governo, che accoglie nella sostanza la richiesta delle Regioni di non procedere in questa maniera con un decreto legge, perché si tratta di una materia concorrente con ampie funzioni delle Regioni nel governo del territorio”. “Dall’altro lato – ha aggiunto il Presidente – le Regioni hanno condiviso l’idea di mettere in campo una iniziativa istituzionale per semplificare e rilanciare il settore dell’edilizia e anche questa decisione va accolta favorevolmente”.“Si insedia da oggi un tavolo tecnico Regioni – Stato – ha concluso De Filippo riferendosi all’intesa con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta – che lavorerà fino a martedì per fare un inventario delle questioni, tenendo conto del metodo usato per gli ammortizzatori sociali. Dopo ci rivedremo per assumere le decisioni conseguenti”.

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come al solito de filippo non dice nulla…sintesi delle idee del centrosinistra!!!…in quanto al ritiro del piano, era un atto dovuto dopo le dichiarazioni del premier di “non riconoscere il suo piano casa” ed i molti dubbi costituzionali che la decretazione fosse necessaria

 

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case di destra

CASA, DIGILIO: DE FILIPPO PRIMA DI DIRE NO RIFLETTA
 
25/03/2009 16.09.31
[Basilicata]
                                                                                                                         

“Nella regione dei “paradossi” sulla casa, con il capoluogo di regione che registra quotazioni sino a 3 mila 300 euro al metro quadro e dove il Regolamento Urbanistico in fase di approvazione non produrrà alcun effetto di calmierazione dei prezzi di compravendita e di locazione e tanti piccoli comuni dove la superficie media di un alloggio di una famiglia di quattro persone è tra i 30-40 mq, il Piano Casa proposto dal Governo e aperto al confronto con le Regioni può rappresentare una svolta tanto più che per ammissione della stessa giunta regionale lucana nel 2008 con gli investimenti a disposizione è stato possibile soddisfare il 47 per cento del fabbisogno abitativo”. E’ quanto sostiene il senatore Egidio Digilio (Pdl) che ha rivolto l’invito al Governatore De Filippo ad “un’attenta riflessione prima di dire no al Piano solo per principio e a far pervenire un pacchetto di proposte”. “E’ ovvio – aggiunge Digilio – che la Regione da sola non ce la può fare a superare i ritardi accumulati negli anni nel comparto dell’edilizia residenziale pubblica. Per citare i dati forniti dalla Conferenza Regionale sulla Casa di gennaio scorso, per quanto attiene all’edilizia agevolata con le risorse disponibili (71 milioni di euro) sarà possibile costruire 760 alloggi da parte di Cooperative edilizia, 430 alloggi da parte di Imprese di costruzione, 260 alloggi da parte delle Ater di Potenza e Matera e assegnare contributi a privati per l’acquisto 670 alloggi e per la ristrutturazione di 750 alloggi. Tutto ciò mentre cresce il numero di famiglie lucane che non ce la fa ad onorare il mutuo immobiliare o a pagare il fitto sino a 600 euro al mese nei due capoluoghi. Il Piano del Governo invece apre nuove prospettive specie alle giovani coppie e per l’ampliamento degli alloggi nella nostra regione ancora con superfici limitate oltre che a rappresentare una formidabile occasione per accrescere l’occupazione in un settore fondamentale per l’economia regionale in grado di produrre effetti anche di natura indotta”

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ma insomma digilio, lei è persona molto più intelligente dei suoi colleghi lucani pdl-inni e mi meraviglia che solo per dovere di scuderia affermi tale castronerie…come può pensare che uno che abita in una piccola casa di paese, il più delle volte costruita sulla base delle mura perimetrali come sostegno statico, possa sopportare un appesantimento della struttura senza subire indebolimenti  che potrebbero poi essere pericolosi che in una zona sismica quale è l’intera regione basilicata (a meno che per decreto non diciate che non lo è più)…e non è che la certificazione di un tecnico e la sua dichiarazione di responsabilità cambino di molto certe pratiche di “faciloneria” con cui in passato si sono affrontate ristrutturazioni ed ampliamenti in questa regione (il caso della ricostruzione post-sisma dovrebbe far riflettere)…cosa c’entra poi il regolamento urbanistico con il mercato immobiliare a potenza?…lo scopo di un regolamento urbanistico è dotarsi di uno strumento tecnico di programmazione del territorio urbano e non precostituire elementi di ricaduta immobiliare diretta (cosa tra l’altro vietata espressamente dalla legge regionale)…il mercato immobiliare si smuove dal suo letargo solo intervenendo sulla leva fiscale, cioè attraverso riduzioni fiscali sugli affitti e le piccole compravendite ed attraverso l’introduzione di imposte patrimoniali sui grandi accumuli di rendita immobiliare, nel senso cioè di incoraggiare la mobilità dell’esistente e non inflazionando il mercato stesso attraverso una aumento di cubature che finirà per divenire un condono preventivo ed uno strumento di ulteriore indebitamento dei cittadini nei confronti del sistema creditizio…il concetto è semplice…gli italiani hanno una comprensibile nevrosi da casa e tutto ciò che giustifica un aumento della stessa, anche in mancanza di reale necessità, porta alla tendenza a realizzare ampliamenti…siamo in periodo di crisi e due sono le alternative…o la gente mette mano ai risparmi o si indebita con le banche…nel primo caso avremmo un drenaggio verso il sistema delle costruzioni che magari creerà un po’ di posti di lavoro a termine (ma davvero credete che ogni italaino sia nelle condizioni di poterlo fare? o dimenticate che la gente si è nel frattempo impovetita notevolmente a cominciare dal lavoro dipendente?), ma che esaurita la spinta iniziale ritornerebbe allo stato attuale di stagnazione…nel secondo caso avremmo un aumento dell’indebitamento privato che non giova affatto all’economia globale, imponendo di fatto una ulteriore coercizione dei redditi fissi nel sistema rateale che finirebbe alla lunga per deprimere ogni altro consumo…il fatto, caro digilio, è che la logica del piano casa andrebbe rivolta magari alla ristrutturazione dell’esistente ed alla sua riconversione ecologica e rivolta al risparmio energetico…ma a quanto pare anche le detrazioni d’imposta al riguardo (che avete invece spalmato su cinque anni, riducendone quindi il beneficio di spinta) non fanno parte del vostro patrimonio di demagogia…il problema casa non è nell’aumento delle cubature esistenti, ma nell’estensione del dirito alla casa…quindi sostanzialmente un problema di accesso al credito, accesso che non si risolve con i vostri fondi di garanzia, ma con l’allentamento del sistema delle garanzie accessorie che le banche continuano a frapporre ai cittadini…e visto che stiamo regalando tanti soldini alle banche, qualcosina del genere a queste la si poteva anche imporre, visto che fino ad ora hanno vissuto in una rendita garantita e senza rischi

 

 

                                                                                                                         

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