il conto…

02/01/2014

vediamo se riesco a spiegarlo facile…uno dei principi del liberismo era “grande imprenditore privato, io ronald o io margareth ti faccio fare un sacco di soldi attraverso la contrazione del costo del lavoro ed il crollo dei costi delle materie prime e dell’energia”…

il primo punto si otteneva attraverso la riduzione a subalternità politica dei sindacati, il secondo ed il terzo attraverso il ricatto del debito estero e quando serviva le guerre civili o quelle dirette…

lo scopo era favorire l’accumulo di grandi masse finanziarie private attraverso cui privatizzare i servizi e risanare i deficit degli stati…

nessuno mise in conto la superfetazione della finanza derivata ed il conto oggi lo pagano gli stessi che lo pagavano ieri, solo molti di più e più a lungo

miko somma

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aggiornamenti

aggiornamenti a non c’è più nulla da rubare?

bene, come annunciato nell’articolo relativo, mi sono recato presso il comando provinciale dei carabinieri di potenza (via pretoria, ubicato nella caserma che fu già il convento di s.luca, da cui l’omonima porta storica di cui, oltre il poderoso arco sono ancora visibili i perni intorno a cui giravano gli assi a cui erano serrate le ante delle porte) per tentare di avere quei dati che purtroppo non avevo potuto avere…

richiesta un po’ inusuale la mia, a quanto pare, visto che anche il gentile maresciallo con cui ho parlato non è riuscito a dissolvere l’ufficialità della comunicazione dell’arma, per cui o sei un giornalista iscritto agli albi o non lo sei, anche se gestisci un blog che come avrete avuto modo di controllare registra volumi di traffico imponenti per la nostra regione…purtroppo è così e d’altronde non era mia intenzione sollevare in quella sede il problema della poca elasticità della comunicazione istituzionale, quindi mi sono limitato a chiedere conto, non potendo gestire dati numerici che troverete comunque domani sui giornali, se nel caso dei reati contro il patrimonio la tendenza al ribasso fosse confermata…

domanda non oziosa la mia, visto che senso comune vorrebbe questi reati aumentare quando le condizioni economiche generali peggiorano, anzi domanda che tentava di individuare una tendenza sociale…tendenza che, nonostante quel senso comune, il sottufficiale, per conto del comandante, mi ha confermato al ribasso, aprendomi così un ragionamento complesso che parte da una nuova certezza, quella cioè che non è detto che una crisi economica apra spazi maggiori ai comportamenti oltre la legge…

a quanto pare da noi (ed il dato credo si possa per omogeneità applicare anche alla provincia di matera, ma attenderemo notizie in quel senso) il binomio crisi economica = aumento dei reati non è applicabile e su questo magari tornerò con qualche riflessione…

ultima considerazione, i dati ovviamente erano quelli raccolti dalla sola arma dei carabinieri, non da altre forze dell’ordine…ringrazio comunque della collaborazione

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modelli di leggi elettorali renziane…

Ecco i tre modelli proposti da Renzi in vista degli incontri bicamerali della prossima settimana:

1) Riforma sul modello della legge elettorale spagnola: prevede una divisione del territorio in 118 piccole circoscrizioni con attribuzione alla lista vincente di un premio di maggioranza del 15% (92 seggi). Ciascuna circoscrizione elegge un minimo di quattro e un massimo di cinque deputati. Soglia di sbarramento al 5%.

2) Riforma sul modello della legge Mattarella rivisitata: 475 collegi uninominali e assegnazione del 25% dei collegi restanti attraverso l’attribuzione di un premio di maggioranza del 15% e di un diritto di tribuna pari al 10% del totale dei collegi.

3) Riforma sul modello del doppio turno di coalizione dei sindaci: Chi vince prende il 60% dei seggi e i restanti sono divisi proporzionalmente tra i perdenti. Possibile sia un sistema con liste corte bloccate, con preferenze, o con collegi. Soglia di sbarramento al 5%.

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fornisco i modelli proposti da renzi, così come li apprendo, ed a caldo mi verrebbe da dire che probabilmente nessuno dei tre sfuggirebbe al disposto della sentenza della corte costituzionale che si è pronunciata contro l’abnormità del premio di maggioranza, abnormità che mi pare contenuta in due dei tre modelli qui proposti e che in qualche modo sarebbe forse anche maggiorata nel terzo dei modelli che portando l’asticella dei seggi attribuiti alla maggioranza al 60%, nel contesto sondaggistico attuale e nella prevedibilità o meno di alcune alleanze, porterebbe il premio stesso oltre quel 15%…

rimango della mia idea di doppio turno contestuale che magari ripubblicherò per dare un pur miserrimo contributo alla soluzione di un caso molto intricato…se infatti il voto presunto nel paese è bloccato in 3 tronconi principali, (30%pd, 20% f.i. e 20% grillo) e questi non hanno intenzione di addivenire ad alcun accordo, qualcuno mi spiega come si tira fuori una maggioranza con qualsiasi legge elettorale?

in ogni caso, dedicherò all’argomento qualche ricerca e qualche simulazione per capire se funzionano o meno…

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non c’è più nulla da rubare?

(ANSA) – POTENZA, 2 GEN – Sono diminuiti in provincia di Potenza i reati commessi nel 2013 (-6,9 per cento), a partire dalle rapine (-23 per cento). Negli ultimi 12 mesi sono state deferite in stato di libertà 3.877 persone (3.702 nel 2012) e 301 sono state quelle arrestate. I dati sono stato resi noti stamani a Potenza, nel corso di una conferenza stampa, dal comandante provinciale dei Carabinieri, il colonnello Giuseppe Palma.

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verrebbe da commentare che le rapine diminuiscono perché non c’è ormai più nulla da rubare…in realtà si nota una diminuzione generale dei reati (ed occorrerebbe capire se i reati calano per minore propensione al delinquere o se calano le denunce relative per sostanziale poca fiducia dei cittadini vittime degli stessi) ed in particolare delle rapine (che a mio avviso calano anche per via dell’aumentata tele-sorveglianza privata)…ma colpisce il dato dell’aumento dei deferiti, cosa che a mio avviso testimonia una maggiore capacità organizzativa delle forze dell’ordine di perseguire reati associativi, reati cioè nei quali diversi sono i soggetti coinvolti, probabilmente anche grazie all’aumentata capacità di “ascolto ambientale” e forse – sperabilmente – ad una minore tendenza omertosa dei soggetti coinvolti…

vorrei studiare meglio questi dati, quindi occorre che mi procuri qualche tabella specifica e che, lemme lemme, mi rechi dai carabinieri per sapere se posso ottenerli 

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02/01/2014

la vulgata dello stipendio dei politici è essenzialmente un’arma di distrazione di massa dai reali problemi del paese, sia chiaro, ma è ormai un sentimenti diffuso e, come ho avuto modo di dire in qualche intervento recente, occorre che venga ascoltato e non solo per chetare, ma per condividere le difficoltà del momento…altro che la pericolosa, a mio modo di vedere, abolizione del finanziamento pubblico ai partiti che spalanca ancor di più le porte dell’attività legislativa alle lobbies

miko somma

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scippatori

Risorse schema Basento-Bradano, Pittella: scongiurare ‘scippo’

02/01/2014 14:26

AGR “Non possiamo accettare la decisione del Governo tesa a finanziare l’Expo 2015 di Milano sottraendo alle aree del Mezzogiorno, ed alla Basilicata in particolare, le risorse economiche a suo tempo assegnate dal Cipe per  il completamento dello schema idrico Basento-Bradano, attrezzamento del settore G”. E’ quanto dichiara il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella.  “Si tratta di un importo di 69,3 milioni di euro, concesso sotto forma di contributo pluriennale a fronte di un mutuo già contratto dalla Regione, per realizzare opere pari a 85,7 milioni di euro, anche grazie ad economie di gara rivenienti da altri tre progetti della Legge Obiettivo di complessivi 16,4 milioni di euro. Su mia richiesta, già nella giornata di oggi,  il Commissario del Consorzio di Bonifica Vulture-Alto Bradano, d’intesa con i competenti Uffici della Regione Basilicata, provvederà a trasmettere ai parlamentari lucani la documentazione necessaria per avvalorare anche sul piano giuridico, oltre che su quello politico, la necessità di cassare la norma contenuta all’articolo 13 del decreto legge n. 145 del 23 dicembre scorso, titolato ‘Destinazione Italia’, che con un colpo di spugna cancella appunto il finanziamento Cipe del 2006. Voglio ricordare che da oltre un anno e mezzo sono pervenute al Consorzio di Bonifica le domande di partecipazione e le offerte inviate da 18 aziende interessate a realizzare i lavori di attrezzamento del settore G, nell’ambito dello schema idrico Basento-Bradano. Esse hanno tra l’altro prestato le prescritte fidejussioni, sopportando i relativi costi di particolare onerosità, per cui è evidente che sussiste un interesse legittimo qualificato alla conclusione dell’iter di aggiudicazione propedeutico alla realizzazione dell’opera. Recentemente, inoltre,  il Commissario del Consorzio, dopo aver  approvato i bilanci di previsione-esercizi finanziari 2012 e 2013, nonché i pluriennali 2012-2014 e 2013-2015,  ha posto in essere i necessari adempimenti tecnico-amministrativi che hanno consentito di nominare la Commissione aggiudicatrice, alla quale sono stati assegnati 60 giorni per l’espletamento dell’incarico. Sarebbe assurdo, ora, buttare tutto alle ortiche. La Basilicata non se lo può consentire. Occorre scongiurare assolutamente il rischio di definanziamento dell’intervento per il grave nocumento che subirebbero il territorio interessato e l’intero tessuto produttivo coinvolto, vanificando gli sforzi sin qui compiuti sia dalla Regione che dal Consorzio. Sono sicuro  – continua Pittella – che, ancora una volta, così come è recentemente accaduto con la vicenda della metanizzazione del Cilento che si sarebbe voluta finanziarie con le royalty petrolifere lucane, l’intervento dei nostri parlamentari sarà determinante, in sede di conversione del decreto legge, per evitare un nuovo, dannoso “scippo” a danno della Regione Basilicata. Per quanto mi riguarda – ha concluso il governatore – vigilerò perché i tempi di aggiudicazione dei lavori e della successiva realizzazione delle opere dello schema idrico Basento-Bradano procedano con la celerità necessaria, per rispondere alla domanda di lavoro e di sviluppo delle popolazioni lucane”.

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ed è già il secondo “scippo”, di cui però ci accorgiamo a decreti fatti o quantomeno da convertire ancora in legge, tanto da farmi chiedere ancora se questo governo “ci fa o ci è”…

perché due sono le cose o siamo di fronte ad un governo che brancola nel buio e raggrenella risorse ovunque esse siano, anche sottraendole ad opere di altra natura (non dico più importanti, perché reputo l’expo una grande occasione di rilancio del paese) nella speranza forse che nessuno se ne accorga o siamo di fronte ad un governo che scientemente ha deciso di sottrarre risorse alle regioni (soprattutto a quelle più piccole come la nostra) perché forse ha già deciso che alcune regioni vadano “cassate” ed accorpate ad altre…

peccato per loro che questo si possa fare solo con riforma costituzionale e non nei numeri di una maggioranza di governo…attenzione però, la partita non è tra un governo cattivo e “distratto” e le povere regioni, la partita è tra una visione del mondo che vuole ricentralizzare quanto illo tempore decentrato in termini di potestà su energia ed infrastrutture (e guarda un po’ è proprio la materia del II comma dell’art. 117 cost., insomma una parte determinante del titolo V riformato per volere proprio del centro-sinistra di allora), e quanti invece ritengono o dovrebbero ritenere che il percorso di decentramento vada rivisto, corretto e riformulato, visti i mostri che finora ha prodotto, ma che fondamentalmente le potestà regionali non si debbano toccare in questo clima e con questi numeri parlamentari…

ed ovviamente i tanti che sull’onda degli scandali regionali gridano ormai all’inutilità delle regioni secondo voi lettori da che parte stanno?…ma questo è altro discorso, che riguarda quell’invito che ad auguri di inizio anno ho fatto a tutti, cioè imparare a guardare più lontano e possibilmente pensare con la testa e non con la pancia…

speriamo bene allora, perché il completamento di quello schema è fondamentale per tirare fuori dalle secche dell’agricoltura estensiva in crisi, migliaia di ettari di buon terreno che potrebbe produrre altro ed assicurare un futuro ad una parte importante della nostra regione…

occorre forse che i lucani debbano cominciare a difendersi da questi scippatori?

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02/01/2014

potrebbe essere che io arrivi prima di alcuni alla sintesi di certe situazioni, ma non fermatevi alla “foresticità” degli assessori ed alla vostra sacrosanta indignazione, così come non lanciatevi in arrampicate sugli specchi in difesa degli assetti tecnici (i leccaderetano diciamo che non li calcoliamo neppure)…andate al calcolo delle maggioranze in questo quadro politico che a mio avviso sarà determinato voto per voto e capirete quanto dissi sulle larghe intese alla lucana qualche mese fa

miko somma

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02/01/2014

in linea con tutti gli indici mondiali di borsa, quelli di milano indicano un’annata dorata di costanti rialzi…ed a sottolineare il distacco totale di questi dati dall’economia reale, è proprio l’economia reale italiana a soffrire più che in altri anni…ripensare completamente il rapporto tra finanza e produzione sarebbe un bel segnale!!!

miko somma

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