una lucania che esplode

Comune Marsico N., Votta su Consiglio comunale 14/01/2011 19:18BAS
“Esprimo il mio disappunto per l’impossibilità a svolgere il Consiglio comunale, determinatasi oggi a causa della mancanza del numero legale”.
Lo dichiara il consigliere di minoranza al Comune di Marsiconuovo, Giovanni Votta.
“Il Sindaco Domenico Vita che in più occasioni ultimamente ha dichiarato di avere dalla sua parte i numeri per governare – continua Votta – deve rendersi conto di non rappresentare più alcuna maggioranza, per cui la consiliatura può definirsi, se non al capolinea, quantomeno traballante. Procrastinare le decisioni importanti come quelle previste oggi all’ordine del giorno, conclude Votta – significa non avere rispetto per la popolazione marsicana e significativamente con i propri elettori”.

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Basilicatanet, interrogazione di Singetta14/01/2011 16:24Il capogruppo dell’Api in Consiglio regionale chiede delucidazioni sui criteri utilizzati per la redazione e la pubblicazione delle notizie

ACR  Il capogruppo di Alleanza per l’Italia in Consiglio regionale, Alessandro Singetta, ha presentato un’interrogazione al presidente della Giunta per avere ragguagli sul sito “Basilicatanet”.

“Dalla lettura del sito – sottolinea il capogruppo di Alleanza per l’Italia – ho potuto rilevare che, con il nuovo anno, il portale ha abbandonato l’impostazione legata esclusivamente a notizie istituzionali e/o territoriali, aprendosi anche a fatti di cronaca giudiziaria e commenti proposti da soggetti che svolgono incisivamente la loro attività nel mondo associativo. Tale cambiamento di rotta, se pur apprezzabile in quanto facilita la diffusione di notizie di ogni genere, potrebbe portare il sito in questione lontano dai suoi obiettivi primari, offrendolo come ‘luogo’ di diffusione di notizie di ogni genere e vetrina per eventi e situazioni che nulla hanno a che vedere con il mondo istituzionale”.

L’esponente dell’Api, quindi, chiede di conoscere se “il portale ‘Basilicatanet’ pubblicherà, anche in futuro, notizie non strettamente attinenti alla sfera istituzionale e, in tal caso, quali saranno i criteri di scelta e chi i soggetti che tale scelta dovranno operare. In caso contrario, chi abbia deciso per la prima volta la pubblicazione in data 9 gennaio 2011, di notizie che esulano dalla sfera istituzionale”.

“Inoltre – prosegue Singetta – i pur costosi interventi che hanno portato alla modifica del portale non sempre ne hanno determinato una maggiore fruibilità, soprattutto per la ricerca delle notizie in archivio. E ancora, le ormai non più recenti delibere di Giunta regionale (711 e 712/10) con cui è stato nominato il nuovo capo redattore dell’ufficio stampa ed il direttore dell’ufficio ‘Comunicazione Istituzionale e rapporti con il pubblico’ hanno generato non pochi dubbi, che neppure la successiva delibera di Giunta contenente chiarimenti è riuscita a dirimere”.

Il consigliere chiede, inoltre, di sapere “se siano vere le indiscrezioni relative a contratti di collaborazione temporanea stipulati direttamente dal capo redattore dell’ufficio stampa che, come recita la delibera di Giunta, è un ufficio che ‘non presenta i caratteri di una struttura dirigenziale amministrativa essendo più propriamente, ed esclusivamente, strumento operativo di informazione e diffusione della conoscenza dell’attività dell’amministrazione’”.

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il comunicato del consigliere singetta ha il suo senso…su basilicatanet o basilicata-soviet, come a volte la definiamo su questo blog riconoscendole un’attività molto, ma molto megafonica della maggioranza politica in regione, trovano spazio ormai notizie che ben poco hanno a che vedere con l’attività istituzionale (a volte vere e proprie forme pubblicitarie di eventi che ben poco rilievo avrebbero), ma dovendo però a quel sito riconoscere un ruolo molto più ampio della stretta comunicazione ufficiale, non troviamo questo sbagliato…includere cioeè delle attività “altre” rispetto alla netta ufficialità…ma se come evidenzia singetta, il sito concede spazi anche ad associazioni e gruppi “altri”, evidentemente una certa scrematura deve avvinire prima della pubblicazione dei comunicati…ed è su questi criteri che il consigliere dovrebbe indagare…a comunità lucana, per esempio, molto spesso sono negati del tutto gli spazi per i suoi comunicati…forse perchè diciamo cose scomode?

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Sarubbi (Psi): Socialisti in giunta per più efficacia14/01/2011 13:12

BAS“La manifestazione di ieri a Potenza con il segretario nazionale del Psi Riccardo Nencini non è stato solo un evento di partito per rilanciare le politiche riformiste necessarie, come l’aria che respiriamo, in Basilicata e nel Paese per uscire dalla crisi, ma in particolare ha lanciato al centrosinistra lucano un monito, per usare le parole di Nencini, a diventare nei fatti il “centrosinistra del saper fare”.
E’ il commento di Rosario Sarubbi, coordinatore regionale del Psi, sottolineando che “la Giunta regionale è attesa nell’anno appena iniziato da una prova difficile per traghettare la Basilicata verso le riforme della governance territoriale e di settore e soprattutto per dare speranza ai disoccupati, ai giovani e alle donne da sempre fuori dal mercato del lavoro. Una prova che potrà dare risultati tanto più efficaci se – aggiunge Sarubbi – si allargherà la responsabilità di governo superando l’assurda penalizzazione della sinistra e quindi dei socialisti, inspiegabilmente tenuti fuori dal governo regionale eccessivamente centrista”.

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che il governo regionale sia un’accozzaglia centrista che piazza assurdamente agatino mancusi, udc, alla vicepresidenza della giunta (nonchè all’assessorato all’ambiente che peggior gestione non poteva avere) è cosa certa…rientra nell’attitudine democristiana del presidente de filippo e di quella strada dell’immobilismo gattopardesco che si è scelto come modello per una basilicata che continua ad essere laboratorio politico per le nuove alleanze…ma che i socialisti pretendano anche posti nella giunta in cosa sposterebbe l’equilibrio del magna-magna?abbiamo già dato a questa gente

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da policoro degli arresti (MT)

Il ping pong: “In galera!”, “Solo 40.000 euro”, “Solidarietà”


pubblicato daKarakteria in data 13 gennaio 2011Appena partita, è ribalzata subito da un orecchio all’altro, questa mattina, la voce dell’arresto del sindaco e di altre 12 persone e ad ogni rimbalzo ognuno ha tirato il suo personalissimo calcio a questa voce, dandogli la deviazione che preferiva. Eppure ho l’impressione che nessuno abbia colpito il centro. E’ iniziato il solito vecchio ping pong tutto italiano fra innocentisti e colpevolisti, cioè quell’inutile gioco che serve solo ai giocatori professinisti della politica, per fare in modo che la partita finisca con un inutile pareggio. Si scornano, se ne dicono di tutti i colori accusandosi a vicenda di corruzione e incapacità e intanto continuano a giocare, di fronte ad un pubblico chiacchierone che non si è ancora accorto di essere la palla.“Devono andare in galera!” diceva qualcuno per strada oggi.“Sono stati incastrati dalla finanza per presunte tangenti derivanti da un risibile appalto di 40.000 euro, mentre in Regione si fanno porcherie di ogni genere, che noi denunciamo da tempo e nessuno si muove” tuonava radio BR2 (come se il problema fosse di quantità), mentre altri gionalisti, altrove puntualizzavano che, secondo l’accusa, quell’appalto rappresentava solo l’inizio di un affare milionario.E poi commenti di ogni genere, risatine, battute all’acido o imbarazzati e imbarazzanti silenzi non dei più saggi, ma dei più accorti indagatori dei venti, di quelli cioè che prima di parlare devono essere sicuri di dove spiri il vento, per essere sempre pronti a dirigersi dalla parte giusta.Infine le dichiarazioni ufficiali del vicesindaco Leone che rassicurava sulla tenuta di un comune senza assessori già da mesi ed esprimeva affetto e solidarietà a tutti gli indagati.Insomma gran parte dei policoresi oggi subiva una doccia gelata dalla quale usciva stordita e, in gran fetta, si riprendeva per dire o fare qualcosa…o ritornare placidamente ai fatti suoi.Domani di sicuro queste voci torneranno e nei prossimi giorni si alzeranno, la partita di ping pong insomma diventerà sempre più emozionante, ma chi pensa che la sua conclusione combacerà con la caduta o meno del Comune sbaglia di grosso e trasforma la palla in una Balla enorme.La partita si concluderà solo quando questo gioco fra forcaioli e opportunisti finirà e cambieranno i giocatori, perchè il problema, in generale, non è mandare in galera gli amministratori e i politici corrotti, ma consegnare l’amministrazione a gente capace e onesta e la politica agli ideali e ai progetti validi.Il loro gioco al massacro fra giustizialisti e difensori di una classe dirigente incapace e corrotta, che ha come premio il potere in sè e non come obiettivo il progresso dell’Italia, tiene ormai ferma e corrottissima la nazione, non solo Policoro e la Basilicata, da troppi anni e non ha prodotto nessuna novità dal punto di vista politico, se non governi incapaci e corrotti e opposizioni senza idee alternative, che urlano alla questione morale fintanto che sono all’opposizione, per poi passare per una manciata di voti dal posto dei forcaioli a quello dei corrotti. In mezzo ci sono poi sempre gli informatori mercenari (dalle radio, dai giornali, dalle tv), assoldati per deviare la palla da un lato o dall’altro.E non dimentichiamo che la palla siamo sempre noi. Noi che dobbiamo dire basta a questo gioco. Noi che dobbiamo smetterla di essere palla e diventare giocatori di un gioco del tutto nuovo!Quando Lopatriello, in seguito alla nostra inchiesta sul Piano d’ambito, ci sfidò a denunciarlo alla magistratura, gli rispondemmo che non l’avremmo fatto perchè le questioni dello sviluppo, della creazione di opportunità e della buona amministrazione sono questioni etiche e politiche, non legali e perchè rispettiamo talmente tanto il compito della magistratura che vogliamo preservarlo da ogni tipo di strumentalizzazione. La magistratura deve controllare il potere politico in maniera del tutto indipendente e libera, il potere politico deve sottoporsi incondizionatamente al suo giudizio: questo è il bilanciamento dei poteri, queste sono le regole della nostra Repubblica. In Italia, a causa di una classe politica corrotta da un lato e di un uso non sempre corretto della magistratura dall’altro, esiste un serissimo e delicatissimo problema di lotta fra le istituzioni, fomentato dalla stampa e inghiottito dai cittadini. Un problema che impedisce di affrontare con serietà le questioni economiche, culturali e politche e che nasconde il vuoto di una proposta alternativa reale di tanti partiti. E’  una battaglia fra istituzioni che noi vivemmo già in occasione dell’assassinio di Matteotti, quando ad un certo punto Mussolini decise di dichiarare in parlamento le sue colpe e, con questo colpo di mano, vinse definitivamente sulla magistratura. Dopodichè l’assoggettò completamente ed iniziò il ventennio fascista.Noi, ossia la palla, quì a Policoro e ora, dobbiamo capire che il vero problema non sono le mazzette, il vero problema è che le mazzette sono solo un aspetto della mala politica che causa sottosviluppo e crisi. Perciò dobbiamo uscire da questo gioco! Dobbiamo lasciare libera la magistratura di far rispettare la legge e occuparci di far progredire la città, con idee, progetti, POLITICA!Non abbiamo bisogno della Finanza o della Magistratura per sapere che siamo amministrati male, che siamo vittime di un sistema clientelare, che hanno svenduto e svendono i nostri beni e le nostre opportunità per agevolare amici, amichetti e amiconi. Abbiamo bisogno invece di un’altra amministrazione, di gente nuova, onesta, capace, abbiamo bisogno di nuove idee, di partecipazione, di trasparenza e di fondare una comunità cosciente, che non si lasci abbindolare facilmente, ma punti alla concretezza e sappia distinguere cosa e chi la frega, da cosa e chi la sviluppa. Abbiamo altresì bisogno di un clima meno avvelenato, meno giustizialista e più buono e intelligente: un clima nel quale al centro del dibattito ci siano le proposte, i fatti, i cittadini.Per questo noi di Karakteria manifestiamo il nostro umano e sincero dispiacere nei confronti del sindaco e delle persone coinvolte, ci auguriamo che non finiscano mai in galera, ma a gran voce diciamo a Leone che non hanno la nostra solidarietà, per il semplice, logico fatto che noi – al contrario di lui – siamo completamente lontani e diversi da loro e non abbiamo mai approvato il loro e il suo modo di fare politica.Chiediamo quindi a gran voce LE IMMEDIATE DIMISSIONI DELLA GIUNTA, perchè è urgente iniziare un nuovo ciclo a Policoro e per Policoro. Le chiediamo indipendentemente da queste e dalle altre inchieste in corso, perchè è ora di farle fruttare veramente per tutti le risorse che abbiamo, è ora di iniziare a fare Politica sul serio!Chiediamo alla giunta un atto di responsabiltà: se lasciano ora lo scettro arrugginito del loro potere, possiamo andare già ad aprile alle elezioni. Non ritardino, non facciano commissariare nuovamente il Comune, per lasciarlo in stallo per un anno e non rimangano ancora lì a fare danni: si azzeri tutto, facciano chiarezza e pulizia al loro interno, presentino un programma reale, non cartaceo, presentino altra gente e si riparta, ricchi dell’esperienza degli errori che hanno compiuto. Si riparta davvero e diversamente! Siate responsabili, dimettetevi.

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a tinchi c’è ancora qualcuno

CittadiniAttivi interrompono protesta sul tetto dell’ospedale Giovedì 13 Gennaio 2011 13:35  Da ieri sera il Comitato Cittadiniattivi di Bernalda e Metaponto ha abbandonato il presidio in atto dal 1° luglio 2010 sul tetto più alto dell’Ospedale di Tinchi, “a seguito delle positive soluzioni paventate per esso e bene evidenziate sulla stampa locale di ieri”. Il Comitato, comunque, fa sapere che continuerà a seguire costantemente, se pur dall’esterno dell’Ospedale, non solo gli iter istituzionali che vedranno l’approvazione del nuovo Piano Sanitario Regionale.
Il Comitato confida, inoltre, “nell’azione sovrana in primis dello stesso Consiglio regionale, deputato a legiferare in materia di sanità, e di ogni altra Istituzione in causa, che certamente sapranno bene interpretare le istanze dei cittadini lucani coniugandole al meglio con le limitazioni finanziarie preannunciate”.

Differente, invece, la scelta dell’altro gruppo di manifestanti. “Il Comitato Difesa Ospedale di Tinchi – spiega Pietro Giannace – , di cui è parte importante e dirigente anche il prof. Tamburrano, resta in presidio ininterrotto dal 1 luglio sul tetto dell’ospedale. Abbiamo avuto un incontro con la dirigenza dell’ASM in data 28 dicembre 2010 durante il quale abbiamo registrato la volontà a trovare una soluzione condivisa.
Siamo in attesa di una convocazione da parte dell’assessore Martorano, che ha già dato il suo assenso, per la conclusione definitiva della vicenda”.

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precisazione doverosa che non esito a riportare

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LEGITTIMO IMPEDIMENTO

 

Il Pdl insorge: rovesciato ordine democratico
Il Pd: “Smontata la legge salva-premier”

 

ROMA – Per il Partito democratico è stata di fatto resa “inoffensiva” la legge. E anche dal Pdl, mentre il Popolo viola festeggia, trapela prima l’amarezza per uno scudo giudiziario di cui “resta poco o nulla”. Poi arriva la rabbia, con il coordinatore del partito Bondi che parla di “stravolgimento dell’ordine democratico”. E’ questo il senso delle prime reazioni alla bocciatura parziale da parte della Consulta della norma sul legittimo impedimento.

Il PdL. Le parole più pesanti sono quelle di Sandro Bondi: “Siamo di fronte al rovesciamento dei cardini della nostra Costituzione e dei principi fondamentali di ogni ordine democratico”, dice il ministro e coordinatore del PdL. “Oggi la Consulta ha stabilito la superiorità dell’ordine giudiziario rispetto a quello democratico, rimettendo nelle mani di un magistrato la decisione ultima in merito all’esercizio della responsabilità politica e istituzionale“.

 

Filippo Berselli, presidente della commissione Giustizia del Senato commenta così: “Mi pare che la Corte
Costituzionale, pur avendo optato per una decisione di compromesso non rigettando ne’ accogliendo integralmente il ricorso, abbia comunque fatto a pezzi il legittimo impedimento”. E aggiunge: “Non ho la sfera di cristallo per individuare le conseguenze politiche che si possono trarre da questa decisione. Di sicuro le avrà, anche se la Consulta ha deciso assolutamente in punto di diritto. In ogni caso, resta in piedi la possibilità del referendum, ma del legittimo impedimento resta poco o nulla”.

 

Il Pd. “La Consulta smonta l’impianto della legge e ne mostra l’inutilità”. Questo il commnento del capogruppo del Pd nella commissione Giustizia della Camera Donatella Ferranti. “Le anticipazioni sulle motivazioni della Corte smontano sostanzialmente l’impianto della legge e confermano che non c’era alcun bisogno di un intervento legislativo sul legittimo impedimento. Il parlamento è stato quindi impegnato inutilmente per troppi mesi”, dice Ferranti, che argomenta nel merito la decisione della Consulta: “Da quanto si apprende, tutto viene riportato nell’alveo dei principi costituzionali riattribuendo ai giudici la valutazione concreta del legittimo impedimento anche per chi ricopre incarichi di governo e bocciando il meccanismo di automatico di rinvio che era stato introdotto con questa legge e che mascherava forme di insostenibile immunità”.

 

FLI. “Prendo atto della decisione della Corte costituzionale. Ora si dovrà vedere come i giudici, udienza per udienza, valuteranno le richieste di legittimo impedimento. Se vogliamo vederla così, dopo questa decisione esce vittorioso il ruolo dei giudici su quello dei politici”.
Giuseppe Consolo, deputato di Fli, interpellato telefonicamente, interviene così a proposito della sentenza della Corte costituzione sul legittimo impedimento.
“Mi auguro – aggiunge l’avvocato romano – che non ora non si produca un continuo braccio di ferro tra i giudici e palazzo Chigi. In ogni caso, aspettiamo di leggere la sentenza per valutare meglio quello che ha deciso la Corte”.

 

Il Popolo Viola. Esultanza dei Viola davanti al palazzo della Consulta, dopo aver appreso la notizia della bocciatura parziale della legge sul legittimo impedimento. Una delegazione ha stappato una bottiglia di spumante e sventolato il Tricolore scandendo ‘Viva la Costituzione italiana’. “La decisione della Consulta -ha sottolineato Gianfranco Mascia in rappresentanza del Popolo Viola- è una vittoria per gli italiani. Dobbiamo togliere il tappo dall’Italia: la legge -ha ribadito- è uguale per tutti”.

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voglio solo commentare quanto dichiarato da bondi che da perfetto ignorante del diritto, così come da ignorante e basta, ministro o non ministro, che le sentenze della corte riguardano il giudizio di merito costituzionale dei provvedimenti di legge ordinaria (e qui era palese di voler far passare un legge ordinaria che sostanzialmente modificava la costituzione formale e materiale senza l’iter parlamentare di una legge costituzionale che ben altre maggioranze richiedeva e che nonostante tutto è passata) e non gli assetti di equilibrio tra i poteri stessi, materia di competenza parlamentare…il sig. bondi trema ovviamente per la poltroncina che in caso di riduzione politica di berluskoni nessuno più gli affiderebbe e freme di amore leccardo per il capo…ma la legge è uguale per tutti e questa legge non andava in quel senso 

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L. IMPEDIMENTO: IL COMUNICATO DELLA CONSULTA

(ANSA) – ROMA, 13 GEN – Ecco il teso del comunicato della Consulta: “La Corte costituzionale, giudicando delle questioni di legittimitá costituzionale relative alla legge n. 51 del 2010, in materia di impedimento a comparire in udienza del Presidente del Consiglio dei ministri, ha deciso quanto segue: -E’ illegittimo, per violazione degli artt. 3 e 138 della Costituzione, l’art. 1, comma 4, relativo all’ipotesi di impedimento continuativo e attestato dalla Presidenza del Consiglio dei ministri;

– E’ illegittimo, per violazione degli artt. 3 e 138 della Cost., l’art. 1, comma 3, nella parte in cui non prevede che il giudice valuti in concreto, a norma dell’art. 420-ter, comma 1, del codice di procedura penale, l’impedimento addotto; – Non sono fondate le questioni di legittimitá costituzionale relative all’art. 1, comma 1, in quanto tale disposizione venga interpretata in conformitá con l’art. 420-ter, comma 1, del codice di procedura penale;

-Sono inammissibili le ulteriori questioni di legittimitá costituzionale, relative alle disposizioni di cui all’art. 1,

commi 2, 5 e 6, e all’art. 2”. (ANSA).

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Policoro il vice sindaco Leone: “Tutto si chiarirà presto”13/01/2011 10:54BASDopo le perquisizioni della Guardia di Finanza negli uffici del Comune di Policoro, il vice sindaco ha espresso la solidarietà di tutti i consiglieri di maggioranza alle persone coinvolte.
Nella mattinata del 13 gennaio i militari della Guardia di Finanza hanno perquisito alcuni uffici comunali. Il vice sindaco di Policoro, Rocco Leone, in una conferenza stampa appositamente convocata alle ore 10:00 ha dichiarato: “Questi episodi mi rattristano molto sia come cittadino che come amministratore. Comunque sono fiducioso nell’operato della Magistratura e credo che presto tutto si chiarirà. Sono altresì convinto che i miei amici: il sindaco Nicola Lopatriello, l’assessore ai Lavori pubblici, Cosimo Ierone, i due Dirigenti, Felice Latronico (Direttore generale) e Felice Viceconte (Ufficio tecnico), si sono comportati secondo la legge e hanno fatto gli interessi della città. Tutto si chiarirà presto, ne sono convinto, quando la magistratura avrà effettuato i dovuti riscontri, e gli amici coinvolti in questa vicenda ne usciranno con la faccia pulita. Colgo l’occasione per dire che questa Amministrazione comunale è granitica e compatta, e l’azione amministrativa non si fermerà: andremo avanti fino a fine mandato. La solidarietà di tutti i consiglieri comunali e di tutti i gruppi è totale nei confronti delle quattro persone coinvolte”.

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Tinchi, finita protesta Comitato cittadini 13/01/2011 12:29BASDa ieri sera il Comitato Cittadiniattivi di Bernalda e Metaponto ha abbandonato il presidio in atto dal 1° luglio 2010 sul tetto più alto dell’Ospedale di Tinchi, “a seguito delle positive soluzioni paventate per esso e bene evidenziate sulla stampa locale di ieri”. Il Comitato, comunque, fa sapere che continuerà a seguire costantemente, se pur dall’esterno dell’Ospedale, non solo gli iter istituzionali che vedranno l’approvazione del nuovo Piano Sanitario Regionale.
Il Comitato confida, inoltre, “nell’azione sovrana in primis dello stesso Consiglio regionale, deputato a legiferare in materia di sanità, e di ogni altra Istituzione in causa, che certamente sapranno bene interpretare le istanze dei cittadini lucani coniugandole al meglio con le limitazioni finanziarie preannunciate”.

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CORTE COSTITUZIONALE

 

Legittimo impedimento bocciato in parte
a decidere dovranno essere i giudici

 

Sentenza sostanzialmente sfavorevole a Berlusconi da parte della Consulta sulla legge pensata per mettere il premier al riparo dai processi che lo vedono imputato. In particolare viene affidato ai magistrati giudicanti di valutare le ragioni che secondo la difesa impedirebbero la presenza in aula

  

ROMA – Parziale bocciatura. E’ questo il verdetto della Consulta al termine della lunga camera di consiglio per valutare la costituzionalità della legge sul legittimi impedimento.

Stando a quanto riferisce l’Ansa, la decisione dell’Alta Corte ha preso una decisione che in parte boccia e in parte interpreta alcune norme sul ‘legittimo impedimento’. La Corte Costituzionale avrebbe infatti posto diversi paletti alla legge nata per mettere temporaneamente al riparo il premier Berlusconi dalla ripresa dei suoi tre processi (Mills, Mediaset e Mediatrade). In particolare, la Consulta avrebbe bocciato la certificazione di Palazzo Chigi sull’impedimento e l’obbligo per il giudice di rinviare l’udienza fino a sei mesi, dichiarando illegittimo il comma 4 dell’art.1 della legge 51 del 2010. E avrebbe bocciato in parte il comma 3, affidando al giudice la valutazione del ‘legittimo impedimento’.

La Consulta – apprende sempre l’Ansa – avrebbe inoltre fornito una interpretazione del comma 1, ritenendolo legittimo solo se, nell’ambito dell’elenco di attività indicate come impedimento per premier e ministri, il giudice possa valutare l’indifferibilità della concomitanza dell’impegno con l’udienza, nell’ottica di un ragionevole bilanciamento tra esigenze della giurisdizione, esercizio del diritto di difesa e tutela della funzione di governo, oltre che secondo un principio di leale collaborazione tra poteri.

 

Bocciato invece per “irragionevole sproporzione tra diritto di difesa ed esigenze della giurisdizione” (art. 3 della Costituzione) il comma 4 dell’art. 1 che prevede nello specifico quanto segue: “Ove la Presidenza del Consiglio dei ministri attesti che l’impedimento è continuativo e correlato allo svolgimento delle funzioni di cui alla presente legge, il giudice rinvia il processo a udienza successiva al periodo indicato, che non può essere superiore a sei mesi”.

Il comma 3, rispetto al quale la Corte sarebbe intervenuta con una pronuncia ‘additiva’ , prevede che “il giudice, su richiesta di parte, quando ricorrono le ipotesi di cui ai commi precedenti, rinvia il processo ad altra udienza”.

 

Il comma 1, di cui la Consulta ha invece dato una interpretazione conforme alla Costituzione, prevede che per premier e ministri, chiamati a comparire in udienza in veste di imputati, costituisce legittimo impedimento “il concomitante esercizio di una o più delle attribuzioni previste dalle leggi o dai regolamenti”. A seguire, sempre il primo comma, elenca i riferimenti normativi riguardanti specifiche attività tra le quali, ad esempio, il consiglio dei ministri, la conferenza Stato-Regioni, impegni internazionali etc. Dopo questo elenco minuzioso, il comma 1 prevede che sono oggetto di legittimo impedimento le “relative attività preparatorie e consequenziali, nonché ogni attività comunque coessenziale alla funzioni di governo”.

 

 

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comunicato stampa comunità lucana-movimento no oil

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La politica e l’anti-politica

 

 

 

 

Premettendo che le parole udite dal presidente del Consiglio Regionale Vincenzo Folino sulla “decina di personaggi che agitano l’anti-politica” nella nostra regione non toccano affatto il sottoscritto che del ruolo della politica è convinto assertore, l’occasione è però buona per qualche riflessione.

 

 

Il presidente saprà di certo che la politica, lungi dal poter essere rigidamente costretta nell’ambito dei partiti più o meno tradizionali – in questo paese cambiando questi troppo spesso pelle diviene difficile persino identificarli – affonda le sue radici causali nella necessità che idee o visioni del mondo siano  rappresentate da istanze politiche dirette, siano esse partiti o movimenti di opinione.

 

La Costituzione Italiana nell’affermare che ogni cittadino è libero di associarsi in partiti per concorrere alla determinazione della politica nazionale, traccia uno strumento, il partito politico, per partecipare alla vita istituzionale mediante una rappresentanza organizzata, ma non chiude il cerchio di un’attiva ed “altra” partecipazione dei cittadini alla politica alla sola rappresentanza eletta nelle istituzioni, anzi affermando la più ampia e libera possibilità di associazione tra essi, legittima tutte le opinioni – così anche quando non rappresentate da partiti – ad esprimere non solo assenso o dissenso attraverso il voto, l’elemento cui si vorrebbe ridotta la partecipazione, ma “persino” ad esprimere le proprie idee di quale sia il paese che si vorrebbe, anche attraverso la negazione o contestazione di quello che si ha.

 

La politica è quindi comportamento sociale che discende dal più ampio concetto di cittadinanza e che si esprime nelle forme e nei modi che più aggradano nel rispetto delle norme, e non atto che nasce e finisce nell’espressione del voto, una distinzione importante e di cui pare si voglia far perdere il senso nella demonizzazione delle espressioni altrui di dissenso.

 

Non si comprende allora quale possa essere la distinzione tra politica ed anti-politica se non quella capziosa forzatura dialettica che, utilizzando ad indice l’antinomia, ne sovverte ipocritamente il senso fino a far apparire come anti-politico, quindi anti-sociale, ogni comportamento che non abbia termine di esistenza nei recinti comportamentali dei partiti, così da trasformare l’anti-politica in un totem di cui esorcizzare gli influssi negativi, un totem che serve più alla “rappresentazione” del generico pericolo populista con cui si stigmatizza qualsiasi opposizione sociale che ad una serena riflessione sul vero  problema, la sfiducia nel sistema dei partiti, che essendo per loro intrinseca natura organizzazioni di uomini, diviene la sfiducia in quelle classi dirigenti espressione di quei partiti.

 

Il presidente Folino individua dei Masaniello che agitano le piazze lucane di un malpancismo plebeo e lo fa con una bulla presidentialis dal sapore di scomunica, non scendendo però sul piano politico, come ci si aspetterebbe, ma su un piano mistico che pone a dogma l’auto-assolvimento delle classi dirigenti nel mentre esplicita accuse rivolta ad altri di sovvertire una fiducia posta anch’essa a dogma, così servendo sul piatto dei media la dinamica antropologica che affligge la politica della necessità di un nemico per affermare la propria esistenza.

 

I partiti nel sentire del cittadino sono macchine elettorali al servizio di personalismi narcisisti o logiche di potere, apparati chiusi alla rincorsa di ipotetici centri di cui appare difficile tracciare confini politici e in cui tutto si confonde nella pervicacia del mantenimento di un ruolo e non mai nell’idealità, luogo di cura di interessi particolari, di cordate, di clan, di familismi, non certo – come pur dovrebbero essere – quei luoghi di confronto aperto dove armonizzare in un percorso comune i bisogni della società, le possibilità concrete di poter rispondere a quegli impulsi e la capacità di intrecciare l’immanente con una visione del futuro posta a traguardo dell’azione dell’oggi.

 

L’anti-politica è solo il sintomo di una malattia che nasce dal disagio diffuso per una politica dal fiato corto proprio rispetto a tutti e tre questi fattori – e certo occorrerebbero riflessioni di più ampia portata che – ma è rispetto alla capacità di tra-guardare un futuro in idee e progetti validi per l’intera società che si palesa quell’evidenza di classi dirigenti incapaci di organizzare dei tempi politico-amministrativi che vadano oltre il reincarico che sfocia in un innegabile malcontento viscerale, la cui gestione è pura sensibilità politica a trasformare da generico antipartitismo in proposta politica organizzata come pure il nostro movimento non ha mai negato di voler costruire.

 

Piuttosto che lanciare anatemi e scomuniche, presidente, farebbe bene certa politica di cui anche lei fa parte a mettersi in seria discussione a cominciare dall’eticità della gestione del sottogoverno in cui si annidano privilegi come le consulenze in comuni amici a mo’ di stipendio per funzionari di partito.

 

Ferma restando la potestà esclusiva della magistratura ad emettere verdetti, se pur qualcuno volesse condannarvi per le corruttele da più parti sospettate, sappia che è non solo per quello, ma anche per quello che noi vi condanneremo, politicamente s’intende.

 

E mi consenta, i consigli regionali a Matera erano parte del programma di questo movimento per il nostro sfortunato tentativo di partecipare alle elezioni regionali 2010, ma non si sprechi a ringraziare, noi ne siamo comunque contenti, anzi La invitiamo, se servisse, a prenderne possesso per intero.

 

Miko Somma, coordinatore regionale di Comunità Lucana-Movimento NO Oil

da un post facebook del sottoscritto in merito alle dichiarazioni del presidente del consiglio regionale di basilicata… 

il presidente del consiglio regionale di basilicata vincenzo folino in una conferenza stampa parla male della “decina di individui che agitano l’antipolitica”…non me ne sento coinvolto, poichè faccio Politica…ma almeno che lui impari a parlare un italiano decente!!!

seguiranno comunicazioni

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la leccarda

bene, godiamoci l’ennesima puntata della leccarda, che nella migliore e più antica tradizione culinaria era una paletta per raccogliere il prezioso lardo che colava dalle carni allo spiedo e che oggi ritroviamo in versione più moderna nelle peripezie di nino grasso, ex bacchettatore moralisticheggiante della prima pagina della nuova, ed ora impavida paletta di ben altri grassi che colano…buon divertimento (io per la cronaca, lo posto, ma non lo leggo)…a breve poi vi dirò a chi appartiene la sigla bas che spesso leggiamo sui comunicati di basilicata-soviet e che…che leccate!!!

Il diario del presidente De Filippo

10/01/2011 18:49

BASI l sondaggio del Sole 24 Ore sull’indice di gradimento dei governatori italiani evidenzia una perfomance in crescita del presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo. Un’analisi puntuale dei dati evidenziati dall’istituto demoscopico Ipr Marketing è contenuta nella puntata odierna del Diario del Presidente, a cura del Portavoce, Nino Grasso, consultabile on line nell’apposita sezione del sito istituzionale.

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eipli, acqua spa

10/01/2011 17:36

BAS

“Sulla gestione delle risorse idriche lucane, al di là dei toni entusiastici che hanno accompagnato l’assemblea di AL, ci sono due problemi da affrontare nell’immediatezza: le tariffe specie per l’uso domestico che ricorda l’Adiconsum sono tra le più care d’Italia; il futuro dell’Eipli (Ente Irrigazione di Puglia e Lucania) dal quale il “carrozzone Acqua spa” vorrebbe ereditare impianti ed appalti”. E’ il parere del coordinatore regionale di Fli, sen. Egidio Digilio, secondo cui “è necessario dalle parole di principio del Presidente De Filippo sul valore pubblico e quindi sull’affermazione della gestione pubblica dell’acqua passare ai fatti-provvedimenti. E’ chiaro che la Conferenza Interistituzionale prevista dopo la soppressione dell’Aato allo stato attuale resta una scatola vuota mentre bisogna riprendere con maggiore decisione il lavoro di concertazione istituzionale al tavolo unificato dei Ministeri Infrastrutture e Agricoltura, Regioni Basilicata-Puglia-Campania per decidere il passaggio quanto meno indolore per i nostri agricoltori di funzioni e competenze dell’Eipli. Anche in questo campo il sistema tariffario, per altro con un’esperienza di gestione degli impianti irrigui disastrosa ad opera dei Consorzi di Bonifica, incide non poco sulle spese delle aziende agricole specie nelle aree a maggiore richiesta irrigua”. Digilio ha riferito che nella IX Commissione del Senato (Agricoltura) alla ripresa dei lavori proporrà un’audizione del commissario Eipli per avere un quadro ricognitivo sufficiente.

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mi pare d’uopo la nota di digilio, visto che il passaggio delle proprietà eipli ad acqua spa, altro carrozzone inventato alla bisogna dei gruppi di potere lucano, rappresenta la cassa con cui acquq spa si presenterà alla privatizzazione, come nelle intenzioni sia di de filippo che di vendola che ne ha acquistato il 40% in nome del suo feudo puglia (e su quel 40% vogliamo scommettere che si farà presto la vendita ad un qualche gruppo, che so i caltagirone ed una joint venture veolia-nestlè?)…un affarone costato pochi milioni a vendola, ma che ne frutterebbe un paio di centinaia…nota azzeccata, digilio è attento e conosce cose che non può dire (speriamo almeno che le conosca davvero), solo dimentica di aver fatto parte fino ad un recentissimo passato di quella maggioranza che si è spesa affinche il decreto ronchi passasse…una punta di ipocrisia, senatore nonche amministratore di condominio del sottoscritto?

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