Mastrosimone su politiche attive del lavoro25/01/2011 11:08L’assessore alla Formazione e al Lavoro della Regione Basilicata si è soffermata sul ruolo di Regione, Province e parti sociali AGR
“La valorizzazione delle politiche per l’impiego sarà possibile se si attuerà una stretta cooperazione di tutti gli enti che erogano servizi, incentivi e politiche del lavoro a livello locale, in un’ottica di piena presa in carico del lavoratore e di facilitazione dell’incontro tra domanda e offerta di lavoro”.
E’ quanto ha affermato oggi a Matera l’assessore alla Formazione e al Lavoro, Cultura e Sport, Rosa Mastrosimone, nel corso del seminario formativo “Le politiche attive del lavoro: il Ruolo delle Province”.
“E’ necessario – ha aggiunto l’assessore – che agenzie per il lavoro, Province, enti di formazione, enti bilaterali e università, superino le tradizionali difficoltà amministrative e gestionali che hanno impedito l’affermarsi di un sistema in grado di offrire assistenza nelle diverse fasi della vita professionale. Serve un percorso di accompagnamento del singolo individuo dalla scuola, alla formazione, al lavoro. Per affrontare l’attuale congiuntura negativa – ha spiegato Mastrosimone – la Regione ha reagito coinvolgendo le istituzioni locali, le organizzazioni sindacali e le associazioni imprenditoriali e professionali riunendole ad un tavolo comune di governance. Le misure sinora messe in campo sono finalizzate alla stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili presso le pubbliche amministrazioni locali; alla qualificazione dei giovani disoccupati e inoccupati; alla concessione di aiuti all’occupazione ed alla formazione; all’assunzione di addetti presso le imprese; all’inserimento lavorativo dei diversamente abili. Abbiamo predisposto – ha spiegato ancora Mastrosimone – le linee di indirizzo del contratto di apprendistato al fine di potenziare le opportunità di inserimento nel mercato del lavoro; è stato attivato l’Osservatorio del mercato del lavoro per favorire l’incrocio tra domanda e offerta. Abbiamo anche rafforzato il sistema informativo sul lavoro della Regione Basilicata e stiamo definendo i livelli minimi di servizio dei centri per l’impiego. In questo contesto – ha detto infine l’assessore Mastrosimone – le Province devono essere impegnate a migliorare qualità e performance dei servizi pubblici per l’impiego che operano sui loro territori. Solo in questo modo – ha concluso l’assessore Mastrosimone – il mix di politiche del lavoro e sostegno al reddito previsto dagli accordi tra Governo, Regioni e parti sociali potrà trovare concreta attuazione”.
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allora par di capire dall’incrocio tra il lancio di rossi (provincia) sull’apof-il e questo di mastrosimone (regione) che il rimpallo è sostenuto dal ritmo e dalla quantità delle parole spese per affermare il nulla programmatico

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Stoccaggio gas in Valbasento, convegno a Ferrandina 25/01/2011 10:50

BAS”Lo stoccaggio del gas in Valbasento, compatibilità e problematiche ambientali”. Se ne discuterà il 29 gennaio (ore 16) nell’ex convento di Santa Chiara, a Ferrandina. Soprattutto saranno affrontate le problematiche legate alle attività di stoccaggio di gas nei pozzi minerari della Valbasento, da realizzare nei territori tra Ferrandina, Salandra e Pisticci, in provincia di Matera.
Il convegno, organizzato dalle associazioni Ambiente e Legalità, Pensiero Attivo e OLA (Organizzazione lucana ambientalista), vuol essere un momento di confronto ampio per cercare di informare in modo completo i cittadini e le amministrazioni locali coinvolte in queste dinamiche di gestione degli idrocarburi gassosi. Al convegno hanno dato la loro adesione i relatori: Liliana Panei, ministero per lo Sviluppo Economico; Agatino Mancusi, assessore regionale all’Ambiente; Giovanni Bonelli, assessore all’Ambiente della Provincia di Matera; Pietro Dommarco, giornalista, rappresentante delle associazioni organizzatrici; Emanuele Scarciolla, dirigente Arpab (Agenzia per la Protezione dell’Ambiente di Basilicata), e Giancarlo Sartori, dirigente Geogastock spa; società che gestirà il deposito di stoccaggio in Valbasento. Le conclusioni saranno del Presidente della Regione Vito De Filippo. Modera Annamaria Dubla, presidente dell’associazione Ambiente e Legalità di Ferrandina. 
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siamo stati invitati dalla ola e due cosette andremo a dirle se ci sarà spazio per un dibattito serio

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come creare nuovi posti di lavoro in ogni Comune della Basilicata?

Il diario del presidente su congresso Legacoop

25/01/2011 10:41

Intesa tra De Filippo e Poletti su come creare nuovi posti di lavoro

Al congresso regionale della Lega delle Cooperative, svoltosi nei giorni a Matera, c’è stata subito intesa tra il governatore lucano Vito De Filippo e il presidente nazionale della Lega Giuliano Poletti su un tema di grande interesse: come creare nuovi posti di lavoro in ogni Comune della Basilicata? Per saperne di più si può consultare on line, sul sito istituzionale della Regione, l’ultima puntata del Diario del Presidente, a cura del Portavoce Nino Grasso.

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l’ennesima leccata del diario del presidente…per chi vuole farsi due risate, il link è sul portale regionale basilicatasoviet…a me vien già troppo da ridere solo a leggere il tema…come creare nuovi posti di lavoro in ogni Comune della Basilicata?…i posti non si sa davvero come crearli (ma potreste chiedere sempre a berluskoni che ne ha creati milioni…son sicuro si intenderanno alla perfezione), ma l’intesa comunque è ottima…dobbiamo dunque preoccuparci?

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Sindaci: estendere programma di contrasto a povertà25/01/2011 10:14

BASI sindaci di Banzi, Palazzo San Gervasio e Forenza, Nicola Vertone, Francesco Mastrandrea e Federico Pagano, in un comunicato stampa, sollecitano un incontro al presidente della Regione, Vito De Filippo, per esaminare la possibilità di estendere ad altre famiglie i benefici del Programma regionale di contrasto alle condizioni di povertà (Copes).
“Dopo aver appreso che la Regione Basilicata avvierà solo 1360 unità rispetto a ben altre cifre preventivate”, i primi cittadini chiedono al governatore di mettere in atto ogni possibile soluzione per garantire l’accesso al programma, “ad altre 2000 famiglie a reddito zero estromesse ma collocate in graduatoria”. I sindaci si dicono “consapevoli dello sforzo fin qui sostenuto dalla Regione Basilicata”, facendo rilevare che “il problema a base del mancato avvio è da ricercarsi negli enormi tagli del governo nazionale e nel mancato ed adeguato finanziamento dello stesso a favore delle politiche sociali”.
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cose ovviamente più serie del comunicato di rossi su apof-il…qui si parla di miseria vera…quella di una regione dove nonostante le cifre pazzesche spese finora, la povertà assoluta rimane altissima…ma vorrei ricordare ai sindaci che prendersela solo con il governo berluskoni & cricca a poco serve, se non a distogliere l’attenzione dalla inconcludenza delle classi politiche regionali degli ultimi 40 anni (tutte quindi dalla istituzione della regione) nella gestione dei fondi e nella programmazione degli interventi…ad un uomo se dai un pesce al giorno…il resto lo conosciamo tutti, ma se la canna da pesca è sempre retta dai capibastone del consenso chi mai imparerà a pescare?…allora cari sindaci, qualche parolina occorrerebbe anche rivolgerla a chi ha gestito e tutt’ora gestisce la regione come un feudo e poco importa se appartiene allo stesso partito di potere

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alzatevi e formatevi

Apof-il, risposta di Rossi a Pace25/01/2011 10:10

BAS“ Il consigliere Pace evidenzia le difficoltà di Apof-il, pur senza mettere a fuoco le reali questioni critiche dell’Agenzia. La situazione di Apof-il è in ripresa, anche se permangono delle difficoltà di carattere finanziario e programmatorio”.
È quanto ha dichiarato l’assessore alla Formazione della Provincia di Potenza Vito Rossi in risposta a quanto sottolineato dal consigliere Aurelio Pace su Apof-il.
La scelta di razionalizzazione dei costi, in materia sia di costi fissi (sedi, utenze, etc.) che di costi variabili (costi del CdA e della direzione, consulenze esterne, etc.) ha prodotto – ha continuato l’assessore – l’indubbio risultato di ridurre la forbice dell’esposizione finanziaria dell’Agenzia, riducendola del 50%. E’ proprio di questi giorni l’adozione dell’atto di liquidazione delle spettanze relative all’indennità di frequenza di oltre 40 corsi per oltre 600 allievi.
Apof-il ha in più provveduto a dicembre 2010 ad inoltrare la dichiarazione di avanzamento della spesa relativa alle risorse ad essa assegnate per il 2008 e per una parte del 2009; questa certificazione di spesa consente finalmente all’agenzia di aver accesso al trasferimento delle risorse 2010 previste dall’Intesa Interistituzionale 2008-2010. In questa maniera sarà possibile continuare nella quotidiana opera di riduzione dell’esposizione finanziaria in Apof-il, anche se è utile precisare che tale opera non passa solo dall’accelerazione della certificazione della spesa, ossia dalla rendicontazione dei progetti, né tanto meno da una accorta gestione degli impegni di spesa.
Perché l’esposizione possa essere risolta occorre che tutti gli attori della governance del FSE facciano la loro parte, assicurando l’immediato trasferimento delle risorse previste dall’Intesa 2008-2010 tra Regione e Provincia, così come integrate, seppur in maniera non sufficiente, nel corso del 2010.
Nonostante le difficoltà Apof-il ha comunque avviato le attività relative ai servizi formativi per l’Obbligo formativo, l’orientamento scolastico, e la formazione per immigrati sulla lingua italiana (CILS); sono in fase di avvio l’Apprendistato, il Programma di inclusione sociale “Vale la Pena Lavorare” e l’offerta formativa a valere sul programma Anticrisi (questi ultimi approvati dalla Regione il 29.12.2010).
In termini di future attività e, quindi, di programmazione, è utile ricordare che Apof-il è parte del sistema Regione-Province in materia di formazione e politiche attive del lavoro, finanziate attraverso lo strumento dell’intesa interistituzionale.
Nonostante l’Intesa Interistituzionale 2008-2010 tra Regione e Provincia sulle Politiche formative e del lavoro sia arrivata a scadenza il 31.12.2010, ancora nulla si sa sulla nuova intesa interistituzionale per il periodo 2011-2013.
L’intesa è uno strumento essenziale di programmazione per la Provincia, senza il quale è difficile ipotizzare una giusta sinergia tra l’azione della Regione e le politiche della Provincia in materia di formazione e lavoro. La Provincia già da tempo ha evidenziato come la prossima intesa necessita di una dotazione finanziaria di oltre 40 Meuro per l’intero trienno, affinché si possano porre in essere le ipotesi di lavoro già da tempo annunciate, e poi declinate in diversi documenti ed incontri ufficiali con la regione, dall’amministrazione provinciale.
La Provincia ha da tempo proposto l’attivazione di Patti Formativi Locali a valere sulla nuova intesa che mettano a sistema l’azione provinciale, rendendola sincrona ai fabbisogni in materia di formazione e lavoro espressi da singole aree territoriali”.
L’azione della Provincia, attraverso CPI ed APOF-IL, prevede – ha aggiunto in conclusione Rossi- azioni sulla cittadinanza scolastica (orientamento formativo, scolastico e lavorativo, Obbligo formativo, lifelong learning, cultura della legalità, etc.), formazione per l’apprendistato, azioni sul reddito ponte, azioni di inclusione sociale (COPES, disabilità, fasce svantaggiate quali ex detenuti, etc.), servizi di formazione continua per le imprese, promozione di tirocini, SPRAR, etc.
Tutta la pianificazione per il prossimo triennio è stata pensata nel tentativo di accompagnare le attuali tendenze del mercato del lavoro: sviluppo sostenibile, turismo e cultura, mobilità geografica, apertura all’Europa, lotta all’esclusione, apprendimento lungo l’intero arco della vita. Ma tutto ciò è possibile se presto si arriverà alla sottoscrizione dell’intesa triennale per le politiche del lavoro e della formazione tra regione e Provincia di Potenza”.

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ancora altre parole, ma poche risposte chiare…su apof-il cala sempre uno strano depistaggio quando si parla di risultati…ed anche qui si parla di riduzione dell’esposizione finanziaria attraverso risparmi che non si comprende perchè non siano stati avviati prima…ma è sui risultati formativi che oggettivamente il ruolo di apof-il rivela il suo carattere di in-utile carrozzone per gli appetiti del sistema formazione, come ben sanno tutti coloro i quali ne hanno frequentato i corsi…la pianificazione futura, poi, è francamente un copia-incolla di slogan a cui non vale neppure la pena rispondere con un commento…

alzatevi e formatevi…da soli!!! 

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alla cannella del gas

Provincia Potenza, Macchia su Vie blu25/01/2011 10:08

BAS   Il vicepresidente e assessore all’Ambiente della Provincia di Potenza Massimo Macchia, in risposta alla richiesta di chiarimenti proveniente dal consigliere Pace, ha ribadito come le procedure riguardanti il progetto Vie Blu siano state caratterizzate dalla massima trasparenza e chiarezza, oltre che dalla costante disponibilità a venire incontro alle esigenze espresse dal mondo del lavoro.
“Con grande sforzo – continua il vicepresidente – la Provincia di Potenza, nella gestione del progetto per l’anno 2010, ha cercato di offrire ai lavoratori qualche elemento di stabilità in più, seppur in un momento molto critico per la capacità di spesa degli enti locali, penalizzati dalla mannaia dei tagli governativi. L’Amministrazione ha infatti consentito la prosecuzione dei cantieri oltre il termine previsto dal progetto, permettendo alla maggior parte dei lavoratori di raggiungere le 150 giornate lavorative e di completare le lavorazioni in corso”.
“Tutti i passaggi che hanno riguardato i lavoratori – ha infine sottolineato Macchia – sono stati condivisi in un percorso leale e aperto con le sigle sindacali, con cui l’Amministrazione ha instaurato da subito un rapporto teso al confronto”.

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continuano le non risposte di macchia…mi piacerebbe che qualcuno dei lavoratori del progetto vie blu potesse e volesse rispondere…ovviamente dell’aspetto puramente ambientale non si parla affatto (e qualche parolina in passato pur l’abbiamo detta sulla devastanza potenziale del progetto se e quando i lavori sono lasciati all’abbandono del “un tanto a chilometro di riva”)…prova provata che le politiche del lavoro, qui come per i forestali, hanno come unico obiettivo far raggiungere la soglia dell’indennità di disoccupazione per tenere costantemente sotto ricatto i lavoratori…se non voti non mangi, se non mangi non vivi!!!…a questo possiamo sintetizzare le “work policies” (teniamoli contenti con un anglicismo, potrebbe essere che magari non capiscono)…lo slogan…facile…alla cannella del gas!!!

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la gare delle ipocrisie

Prov Pz: Macchia su rifiuti, bene orientamento Sel25/01/2011 09:14

BAS“Relativamente alla vicenda rifiuti, anche in riferimento al dibattito pubblico di questi giorni che ha avuto il merito di far dialogare tra loro, cittadini, istituzioni e associazioni, l’orientamento espresso da SEL ci conforta e rafforza la linea dell’Amministrazione provinciale nel portare a compimento il piano rifiuti attuale sotto il profilo della raccolta differenziata, del riciclo e dell’impiantistica”.
E’ quanto affermato dal vicepresidente della Provincia di Potenza Massimo Macchia il quale evidenzia come grande sia lo sforzo profuso in questi giorni per la realizzazione dell’impiantistica prevista dall’Intesa sottoscritta da Regione e Province nel 2009, per costituire le condizioni per un nuovo piano che sia al passo con i tempi; il tutto unitamente alla definizione di una governance di settore che determini, in maniera chiara, “chi fa che cosa”.
“In questo senso – ha continuato – va tutto il lavoro teso a dotare il territorio di un’impiantistica al passo con i tempi e in grado di trattare in maniera adeguata e valorizzare la frazione umida dei rifiuti. Vanno in questo senso: il lavoro svolto per avere un impianto per il compost (e per il quale l’ente Provincia ha ricevuto un riconoscimento da parte di Legambiente all’ultima edizione di “Comuni ricicloni”); l’attività per arrivare all’ampliamento della capacità di trattamento dell’umido dei bacini di Sant’Arcangelo e Venosa e quella per le stazioni di trasferenza; l’imminente sottoscrizione con il Conai di un accordo per dotare tutti i comuni della provincia di un piano industriale per la raccolta differenziata”.
“E’ fondamentale – conclude l’assessore all’Ambiente – nella strategia di trattamento dei rifiuti lavorare sulla raccolta differenziata, che nella nostra provincia è ferma a percentuali troppo basse, e sulla riduzione alla fonte dei rifiuti: deve essere un impegno della politica attuare il principio che tutto ciò che si produce deve essere riciclabile e ciò che non è riciclabile non deve essere prodotto: lo stiamo ribadendo da oltre un anno. Del resto, come detto anche in altre occasioni, non c’è spazio per gli inceneritori quale metodo per lo smaltimento dei rifiuti”.

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eppure son previsti dal piano che state attuando…quindi o macchia gioca a raccontare barzellette o siamo al delirio…il piano provinciale si basa su 2 (due) inceneritori, quello di fenice a melfi (impianto esistente ed in funzione del quale conosciamo tutti le vicende) e quello di potenza (impianto impossibile a mettersi in funzione) o tito scalo (impianto da costruire ex- novo) e su di un concetto di differenziata che prevede in maggior parte la formazione di secco da combustibile…insomma la subalternità di sel alla maggioranza è totale anche in quelle che a chiamarle con il loro nome, si dovrebbero chiamare balle…a voler essere più gentili, li chiameremo squilli di tromba!!!

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Stop a caporalato, ora diventi un reato Al via campagna Cgil: ‘oggi sanzione da appena 50 euro per ogni ingaggiato’ 

ROMA –  Le categorie Cgil degli edili e dell’agricoltura, Fillea e Flai, insieme alla Confederazione lanciano la campagna dal titolo ‘Stop caporalato’, con l’obiettivo di inserire nell’ordinamento penale il reato di caporalato, che, invece, oggi ”e’ punito in caso di flagranza – fanno sapere le due organizzazioni – con una sanzione amministrativa di appena 50 euro per ogni lavoratore ingaggiato”. A questo scopo Fillea e Flai hanno messo a punto una proposta di legge: ”l’affidiamo alle forze politiche ed alle commissioni parlamentari – spiegano – con la convinzione che si possa in breve tempo giungere ad un testo condiviso e alla sua rapida approvazione”.

 

CAPORALATO, GIRO D’AFFARI 10 MILIARDI – “Le braccia coinvolte nel caporalato sono circa 800 mila, ovvero 400 mila persone, 400 mila addetti solo nell’agricoltura”. Lo dice la segretaria generale della Flai-Cgil Stefania Crogi.

 

“A questi 400 mila – continua Crogi – si deve sommare tutta quella platea di lavoratori extra-comunitari dei quali si perdono anche le tracce che non risultano in regola con il permesso di soggiorno anche perche’ non hanno un lavoro regolare e sono nella situazione di clandestinita’ per cui sono anche difficilmente numericamente da considerare e quindi viene fuori un volume d’affari portentoso. Questo, ovviamente, si lega a tutto il discorso del sommerso in agricoltura e si lega alle difficolta’ che derivano dalla Legge Bossi-Fini. Chi oggi volesse denunciare il caporale, parlo di un lavoratore extracomunitario si ritrova con un foglio di rimpatrio perche’ ovviamente non ha il permesso di soggiorno in quanto non ha un lavoro regolare”.

 “E’ difficile fare una stima del giro d’affari – continua Walter Schavella, segretari o generale della Fillea Cgil – perche’ questo e’ un fenomeno sommerso che attiene a quell’economia che classifichiamo come economia illegale. La nostra stima, che parte dalla valutazione di una quota di lavoro illegale in edilizia che e’ pari, come minimo a un terzo, ci fa dire che dei circa 30 mld di valore prodotti dall’economia illegale, ebbene un terzo puo’ essere legato a questi fenomeni, quindi parliamo di diversi miliardi. Dai calcoli che abbiamo effettuato, la quota di evasione fiscale e contributiva da lavoro nero e grigio, sui dati occupazionali del 2009, e’ pari a una cifra di circa 10 miliardi di euro”.

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