non siamo il volto buono della destra…

“noi non siamo il volto buono della destra, noi siamo altro…noi siamo la sinistra”…ecco, bravo cuperlo

http://www.youdem.tv/doc/262732/convenzione-pd-cuperlo-nellitalia-rimasto-solo-il-pd-a-restituire-dignit-alla-parola-democrazia.htm?utm_source=facebook&utm_medium=social&utm_term=cuperlo-convenzione&utm_content=youdem&utm_campaign=congresso

“…non è una buona idea annunciare che di loro (i militanti) si possa fare a meno, perché è più facile che accada il contrario…e se ad un partito tu togli gli iscritti è come levare le gambe ad un tavolo…”

“…senza un partito di popolo, senza un nuovo centrosinistra popolare l’italia repubblicana è oggi in pericolo…ogni generazione è figlia del suo tempo, ad altri prima di noi è toccata la prova orribile della guerra e poi quella travolgente della liberazione…a noi tocca condurre il paese fuori dalla crisi più profonda della sua storia…crisi dell’economia, del patto costituzionale, di un’etica pubblica, crisi della dignità…, crisi delle classi dirigenti responsabili di una regressione civile e culturale…”

“…la verità è che tutte le grandi crisi rovesciano gli equilibri…”

“…l’austerità, ogni giorno che passa è piombo nella ripresa…lasciamolo stare il tracciato rigido delle torri e degli alfieri e scegliamo di muovere finalmente il cavallo…quell’immagine cara a vittorio foa del solo pezzo sulla scacchiera che può scartare di lato e che all’improvviso ti cambia lo schema…”

…di questa crisi l’europa non ha sbagliato la diagnosi, ma ha fallito tragicamente la terapia…per anni le sorti dell’occidente si sono fondate su due principi: bisognava svalutare il lavoro e deprezzare tutto ciò che era pubblico…è come se un cambio di impianti e valori fosse penetrato dove mai avrebbe dovuto spingersi, nella bibbia laica della nazione…dentro sfere della vita dove la logica esclusiva del profitto annulla tutto il resto…”

…è tempo di dire al governo, al nostro governo…buttiamole via una volta per tutte le ricette che ci hanno portato dove siamo…vanno cestinate…”

“…cambiare tutto, questa è la sfida, ma devi dire dove lo vuoi portare questo paese…io non vorrei riportarlo da dove siamo venuti, ma vorrei portarlo dove non siamo mai riusciti ad andare per paura delle nostre stesse convinzioni e per una subalternità ai nostri avversari, ma noi non siamo il volto buono della destra, noi siamo la sinistra, siamo un’altra cosa…”

“…pensare l’italia dopo la crisi e dopo la destra come il luogo dove un sistema economico diverso dovrà fondersi ad un’altra etica del pubblico e del mercato…”

“…la sinistra che torna a sognare non solo l’efficienza, ma la giustizia…”

“…ad incrinarsi oramai sono le ragioni stesse dell’unità di una nazione che ha pensato a lungo di allontanare il nord dal mediterraneo, riducendo per anni il sud, la pià grande risorsa che abbiamo, ad appendice di un comizio padano…”

“…mai come adesso tocca rimboccarsi le maniche e ripartire, smentendo chi pensa che una delle nazioni più antiche del mondo sia ridotta a svendersi a prezzo di saldo…ma noi non siamo il discount dell’europa, noi siamo l’italia…”

“…cancellare disuguaglianze immorali, con i salari più bassi e le rendite più oscene, aiutare chi il lavoro lo cerca e chi il lavoro lo crea, magari farli incontrare, e non considerare più come santuari le rendite finanziarie meno tassate d’europa, mettere mano alla spesa pubblica non per tagliare servizi, ma sprechi, doppi, tripli incarichi, fino dentro il governo…”

“…un congresso costituente per riaprire il cantiere del pd verso altre forze, movimenti, personalità, per collocare questa forza non solo nella prossima campagna elettorale, ma nell’italia dei prossimi decenni…”

una democrazia senza corpo sociale è una democrazia fragile perché rinuncia alla terra di mezzo che consente ad un paese di non avere bisogno di eroi…dove servono gli eroi e non servono i partiti, la cultura politica è più debole…al fondo sono le ideologie populiste a lucrare sull’eroismo, le forze del progresso si fondano sull’esempio…nel primo caso non ci sono partiti, ma un capo che comanda e dietro di lui non battono i cuori di un popolo, ma battono le mani di un pubblico…”

ed infine a mio personale giudizio molto interessante è l’articolato discorso finale sulla felicità e sullo spazio che la sinistra deve creare per essere tale!!!

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24/11/2013

voci dalla val d’agri…si narra di un dottore che afferma che non ci saranno più bambini ammalati perché nel frattempo si saranno abituati al petrolio, mentre finora si sono ammalate persone nate in un ambiente sano…voci che fanno opinione

miko somma

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24/11/2013

trovare ad un funerale (dove sei per rispetto della persona che non c’è più e per testimoniare una vicinanza umana che aiuta i familiari ad elaborare il lutto ed il dolore) dei soggetti che ESIBISCONO la spilla 5 stelle mi ha fatto letteralmente schifo…questa gentaglia va cancellata dalla scena politica

miko somma

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ciao vito

apprendo solo ora e dai giornali del suicidio di un amico che era in difficoltà lavorative serie e con il quale tantissime volta abbiamo discusso di un mondo che non va nel verso giusto…ti sei arreso, amico mio, e me ne dolgo immensamente, ma il ricordo di quelle lunghe serate di chiacchiere non me lo toglierà nessuno…ciao vito

miko

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23/11/2013
 
32 miliardi di revisione della spesa possono sembrare poca cosa in mezzo ad oltre 800 miliardi (4%), ma se i tagli non sono equilibrati e non colpiscono sprechi reali e maggiori costi accertati, quanto piuttosto categorie di servizi, potrebbe risultarne alterato lo stesso concetto di stato sociale…attenzione dunque!!!
 
miko somma
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ombelicalità…

Viabilita’: a Picerno chiusa carreggiata Sicignano-Potenza

22/11/2013 19:51

BAS (ANSA) – La carreggiata sud del raccordo autostradale Potenza-Sicignano (Salerno) – tra il chilometro 34,480 e il chilometro 35,745 nel comune di Picerno (Potenza) – sara’ chiusa al traffico dalle ore 13 di lunedi’ 25 novembre alle ore 18 di lunedi’ 23 dicembre.

Lo ha annunciato l’Anas in una nota: la carreggiata sara’ chiusa al traffico per permettere i lavori di manutenzione straordinaria per la demolizione e la ricostruzione del viadotto ”Ponte”. I veicoli saranno deviati sulla carreggiata nord, in direzione Sicignano, su doppio senso di circolazione. Nel tratto compreso tra il chilometro 35,745 e il chilometro 36, in direzione Salerno, sara’ istituito un senso unico alternato, regolato da un semaforo

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e speriamo che basterà questo mese in cui la nostra scarna ombelicalità (passatemi il termine) di accesso alle grandi direttrici viarie nazionali sarà ancora una volta messa a dura prova…neanche a dire che si possa utilizzare pienamente il treno, come ben sapranno i lettori che hanno percorso quella tratta…speriamo che la cosa sia celere e che, passato il natale, la cui data evidentemente è stata presa a riferimento anche per via dell’intenso traffico di rientro, si possa considerare chiuso questo lavoro che “strozza” le nostre comunicazioni con la A3 e non si vada invece di rinvio in rinvio fino a qualche “calenda lucana”…voglio inoltre ricordare a chi legge che lungo la superstrada basentana l’ormai famoso viadotto calciano è ancora nello stato in cui era, dimezzato dall’abbattimento di una campata in direzione sud…credo che il ripristino e la corretta funzionalità della veicolarità esistente venga prima di qualsiasi pensiero di costruzione di altre infrastrutture…messaggio che mando al presidente pittella ed alla giunta che verrà… 

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succede anche…

non “succede” che i grillo-fasci vincano in basilicata, ma succede che il sindaco di pompei nomini ambasciatore del comune da lui retto il rampollo dei savoia, emanuele filiberto…alcune coordinate dell’artefice di questa vergognosa operazione di cui certo non c’è da essere fieri:
Claudio D’Alessio, sindaco di pompei
Data di Nascita: 24/05/1961
Data Elezione: 07/06/2009 (nomina: 03/07/2009)
Partito: Partito Democratico

http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/cronaca/2013/21-novembre-2013/pompei-ha-nuovo-ambasciatore-mondoe-principe-emanuele-filiberto-savoia-2223681032941.shtml

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22/11/2013

troppo spesso parliamo di diminuzione del valore d’acquisto dei redditi dei lavoratori dipendenti, dimenticando che molto spesso, troppo spesso, vi sono imprenditori che fanno firmare ai lavoratori buste paga superiori a quanto poi effettivamente questi ricevano e questo non dai tempi di inizio crisi o per accordo salariale, ma per inveterata prassi di gestione dei rapporti di lavoro…e fa un po’ strano vedere poi questi stessi imprenditori ed i loro rappresentanti lamentarsi delle tasse o della politica che li ha abbandonati…

miko somma

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22711/2013

credo che il sindaco di melfi, valvano, il cui comunicato sulla discarica di leonessa poteva essere male interpretato, ha ben chiarito in una intervista al tg regionale la sua netta opposizione ad una operazione così dannosa…ottima cosa!!!

miko somma

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100.000 alberi per matera

Parte la campagna “100 mila alberi per Matera 2019”

22/11/2013 13:50

BAS  Parte da domani, a Matera, la campagna “100 mila alberi per Matera 2019” voluta dal circolo di Matera di Legambiente, dall’Amministrazione comunale e dal comitato Matera 2019 al fine di espandere le aree verdi della città.
I primi 200 alberi sono stati piantumati ieri, sulla collinetta di Serra Rifusa, da tantissimi bambini delle scuole materane. Domani, dalle 9.30, nella stessa zona, accanto all’area camper, saranno piantumati altri 300 alberi.
Il progetto è stato illustrato stamane dall’assessore comunale al verde pubblico, Rocco Rivelli, dal segretario del circolo di Legambiente di Matera, Marcello Santantonio, e da Roberto Colucci, dell’associazione “Profumo di svolta”, partner dell’iniziativa….

….A spiegare come è nata l’idea, Marcello Santantonio. “L’idea è nata come missione nell’ambito della community di Matera 2019 e grazie a questa piattaforma ha trovato tantissime adesioni. In questa storia i protagonisti saranno due, i bambini e gli alberi. Tutte le fasi del progetto saranno accompagnate dai volontari esperti di Legambiente. Le classi al primo anno di scuola elementare prenderanno in carico la piantumazione, la manutenzione e saranno responsabili di redigere un quaderno digitale mensile delle attività svolte e dei progressi riscontrati. Più riusciremo a rendere l’idea che quei nuovi alberi sono di tutti, sono nuova vita, sono fertilità, sono comunità, più eviteremo il rischio di perdere il nuovo bosco nei meandri dell’incuria e della inciviltà e di lasciare ancora una volta in pasto ai pochi male informati non/cittadini che usano sfogare le proprie ire nelle aree pubbliche distruggendo le cose che trovano e sè stessi”.
“Non è un caso – ha detto Colucci – che questa iniziativa sia rivolta ai bambini. E’ nelle nuove generazioni che dobbiamo fra crescere la consapevolezza di quanto sia importante rispettare i beni comuni come il verde pubblico nell’interesse esclusivo della comunità”.
L’investimento complessivo del Comune di Matera per questo progetto è di 10 mila euro.

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riporto il lancio, tagliando solo le roboanze prop degli assessori, per plaudere all’iniziativa soprattutto nella parte che vede i bambini protagonisti dell’operazione, sia inizialmente con la piantumazione, che facilmente si innesta sulla necessità anche ludica dei piccoli, sia nella fase di crescita e cura delle piante, che trasla l’impegno degli stessi da gioco ad attività civica e di formazione sociale…forse in questo modo davvero riusciamo, grazie ad un sano imprinting civico, a costruire una generazione di cittadini non solo più attenti al verde, ma al complesso dei rapporti biologici che anche in una città dobbiamo reimparare a considerare come pilastro stesso del vivere urbano…credo non sarebbe affatto male che altre città lucane (e non solo) seguano l’esempio che viene dato a matera, sperando che non si tratti di episodicità o del tratto di marketing territoriale che sull’evento matera 2019 necessariamente si traccia, ma che diventi una pratica costante e condivisa di ri-verdificazione dei nostri centri urbani, a partire dall’individuazione da parte dei sindaci e dei consigli comunali di porzioni di territorio da sottrarre, già a partire dagli strumenti di programmazione urbana troppo spesso volutamente male intesi come puramente legati all’edilizia, al cemento ed alla distruzione di terreno…

ovviamente, oltre che alle specie piantumate (che hanno bisogno di essere scelte con cura per non innescare allergie nei cittadini o rischi di epidemie botaniche che decimano il patrimonio piantumato) il discorso costi…10.000 euro sembrano davvero pochi e se il parametro si mantiene quello per 100.000 alberi la spesa sarà di 2.000.000 di euro, spesa accettabile visti i benefici che se ne ricaverebbero, ma se il parametro dovesse poi spingersi verso l’alto?

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l’infrastruttura leggera ed immateriale

22/11/2013

il fatto è che nasciamo tutti con lo stesso numero di neuroni che non aumenteranno mai, semmai tendendo a stabilire sinapsi tra loro per aumentare la velocità di scambio e la potenzialità di connessione…l’intelligenza è quindi un aspetto evolutivo e non basale, un problema di “infrastruttura leggera ed immateriale” che o c’è già potenzialmente, favorita dall’ambiente in cui si vive e dai suoi stimoli, oppure occorre crearsela con il lavoro di apprendimento…e lì conta se si è pigri, superficiali, fiacchi, impauriti o semplicemente se si ha invece voglia di non accontentarsi mai

miko somma

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MILANO – Tra il 2009 e il 2010, quando era ministro della Difesa, Ignazio La Russa percepì dal gruppo Fonsai 451 mila euro come ”parcelle spese sinistri” e ”altre prestazioni di servizi”. E’ quanto emerge dagli atti dell’inchiesta di Milano – secondo quanto scrive la Repubblica – che vede indagati Salvatore Ligresti Giancarlo Giannini per corruzione.

…fratelli di busta-rella…vabbeh, son tutti innocenti fino al terzo grado…

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cuperlo…

21/11/2013

mi sono ridotto a vedere santoro, telepredicatore un tanto al chilo, e quel satiro ghignante che ama sparare sulla croce rossa di travaglio, pur di ascoltare cuperlo…mi piace la sua dialettica, mi intriga il percorso del suo pensiero prima di farsi voce, mi convince la sua passione dietro la sua scorza triestina, mi riaccende le lampade allo ioduro di sinistra quando parla di soggetti sociali, ma si blocca di fronte a napolitano ed a queste sciamannate riforme semi/presidenziali…

prima la legge elettorale, tanto per avere l’ombrello, poi a situazione stabile possiamo parlare delle riforme che servono davvero, non dello stravolgimento decisionista che parte da lontano ed approda nel disastro del paese!!!

miko somma

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la svendita…

Letta: ‘Da dismissioni 10-12mld, otto le società interessate’

“Complessivamente questa operazione” di cessione di quote societarie “dovrebbe far entrare tra i 10 e i 12 miliardi di euro” nelle casse dello Stato, di cui la metà andrà a ridurre il debito nel 2014 e il resto a “ricapitalizzazione della Cdp”. Così il premier Enrico Letta.
Le cessioni in programma da parte del governo vedono ”soggetti di non controllo come Stm, Fincantieri, Cdp Reti, Grandi stazioni”, ha aggiunto Letta. ”Abbiamo deciso di intervenire nelle partecipazioni dirette e indirette con la cessione di quote non di controllo, tranne il caso della Sace, per la quale la presenza privata, come per le consorelle eueopee, sarà maggiore”.

Nel pacchetto di cessioni deciso in Cdm c’e’ anche una “operazione di buyback che riguarda Eni che comporterà la cessione di un 3%, senza che questo comporti l’andare sotto il 30%“.  Il piano di dismissioni mira anche ad ”ottenere margini di flessibilità in più da parte della Commissione europea” nel 2014 soprattutto per avere la possibilità di procedere a investimenti produttivi, ha spiegato Letta.

Eni, Stm e Enav per le partecipazioni dirette e Sace (Cdp), Fincantieri (Cdp), Cdp Reti (Cdp), Tag (Cdp) e Grandi Stazioni (Fs): queste le società che vedranno la dismissione di partecipazioni da parte pubblica. E’ quanto risulta da una nota diffusa a Palazzo Chigi.
Il pagamento degli acconti fiscali ”viene spostato dal 30 novembre al 10 dicembre”, ha detto il premier durante la conferenza stampa a Palazzo Chigi. La prima finalità delle risorse che arriveranno dalla spending review è ”un’ulteriore riduzione delle tasse sul lavoro”.

Saccomanni, cessioni fino a quota 60% Le dismissioni arriveranno fino al 60% della quota per Sace e Grandi Stazioni; per Enav e Fincantieri è prevista una cessione del 40%; per Eni la cessione è del 3%. Lo ha spiegato il ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni nella conferenza stampa a Palazzo Chigi. La cessione del 3% dell’Eni ”ci consente di mobilizzare 2 miliardi senza scendere sotto il 30%” e senza dunque perdere il controllo della società.

Spending review: Letta, primo taglio alla politica  – ”Il primo taglio dovrà essere alla spesa pubblica per il funzionamento della macchina, con i conti dei ministeri, della politica, di ciò che è stato rindondante”: così il premier Enrico Letta ha parlato della spending review spiegando che ”a Cottarelli sono stati dati pieni poteri”.

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sarà interessante capire come si fa a cedere il 3% di eni senza andare sotto il 30%…in sostanza il buy-back è un riacquisto di azioni proprie da parte di una società per azioni, quindi in soldoni sarà direttamente eni ad acquisire nel portafogli di azioni proprie una quota di proprietà del ministero…una operazione complessa che però deve tenere conto che il riacquisto viene imputato anche alla quota di eni di proprietà dei fondi, quindi in sostanza aumenta la loro partecipazioni…e la cosa non è proprio indolore…ma al di là dei tecnicismi quello che appare del tutto evidente è la svendita, quella stessa svendita che mario monti andò a reclamizzare nei paesi del golfo poco tempo fa, la svendita di ciò che gli italiani hanno pagato con le proprie tasse e che per esigenze di liberismo spinto qualcuno chiede di mettere sul mercato e qualcun altro obbedisce…chiamiamo il primo qualcuno come meglio vogliamo, tanto il secondo è chiaro che è un qualsiasi esecutore delle larghe intese…ma per chi lavora questo governo?  

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(ANSA) – CARLOFORTE (CARBONIA IGLESIAS), 21 NOV – Il maltempo e le violente mareggiate non hanno risparmiato neppure Carloforte dove è andato a picco ciò che restava di una delle 2 colonne. Il monumento naturale di interesse nazionale situato sull’isola di S.Pietro, lungo la costa sud occidentale della Sardegna, è diventato negli anni punto di riferimento e meta attrattiva per migliaia di turisti sia da terra sia da mare. “Delle 7 colonne originarie ne è rimasta ora solo una”, ha detto il vicesindaco Valter Conte.

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