sindaci

RICERCHE ENI AD AVIGLIANO: PRECISAZIONI DEL SINDACO TRIPALDI
 
24/01/2009 17.02.03
[Basilicata]
“In riferimento ad alcuni articoli di stampa pubblicati nelle scorse settimane, che riferivano di espropri in corso nel Comune di Avigliano relativi alla ricerca da parte dell’ENI di nuovi giacimenti petroliferi, si precisa quanto segue:il Comune di Avigliano non ha rilasciato alcuna autorizzazione relativa ad attività di ricerca di idrocarburi da effettuarsi sul proprio territorio;
nessun procedimento espropriativo è in itinere presso l’ente, né sono pervenute richieste, da parte di chicchessia, di attivare procedure di esproprio con riferimento alla ricerca di idrocarburi”. Lo afferma in un comunicato il sindaco di Avigliano Domenico Tripaldi, che aggiunge:
“Per quanto concerne, inoltre, l’istanza di screening ambientale prodotta dall’Ente Nazionale Idrocarburi S.p.A. alla Regione Basilicata (che detiene la competenza esclusiva in merito al rilascio dell’autorizzazione ambientale), il Comune di Avigliano non è stato posto nella condizione di poter esprimere il proprio parere “consultivo” a causa dell’estrema carenza e genericità della documentazione prodotta (circostanza evidenziata anche da altri Comuni).
A tal riguardo, il competente ufficio dell’ente ha inoltrato apposita nota (consultabile sul sito www.comune.avigliano.pz.it) al Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata e all’Ente Nazionale Idrocarburi.
Si ribadisce, pertanto, – sottolinea Tripaldi – la necessità di acquisire tutti gli elementi utili di conoscenza in merito alla richiesta dell’ENI di poter verificare l’esistenza di idrocarburi nell’ambito territoriale “Frusci” (comprendente 10 Comuni), al fine di consentire al Consiglio Comunale di esprimere compiutamente il proprio parere consultivo, senza infingimenti e senza posizioni apoditticamente precostituite.
Si evidenzia, infine, – conclude il Sindaco – l’opportunità che gli enti interessati alle richieste di “esplorazione del sottosuolo” prodotte dall’ENI, facendo tesoro dell’esperienza acquisita in altre aree del territorio regionale negli scorsi anni, assumano una posizione comune sul tema di concerto con la Regione Basilicata”.

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caro sindaco la legge sul silenzio-assenso che nel caso specifico del permesso frusci vedeva spirare il suo termine il giorno 18-12-2008 prevede che si possa rispondere positivamente, negativamente o se non lo si fa affatto questo silenzio di intende come assenso puro e semplice…in caso di documentazione carente o poco chiara, ed in questo avendo visto la richiesta e la relativa documentazione non posso che darle ragione a riguardo dell’insufficienza della stessa, l’istanza si deve rigettare ai sensi di tante altre belle norme regionali e nazionali di cui non ci si può dimenticare quando fa comodo…altrimenti si può fare anche un altro mestiere che il sindaco!!!…e con il sindaco di s.angelo le fratte sono già due che fanno gli gnorri, salvo poi precisare l’imprecisabile

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in questo comune vorrebbero trivellare

copincollo:

OLIVETO LUCANO, COMUNE DICHIARA STATO DI CALAMITA’ NATURALE

Danni al territorio per oltre 700 mila euro. La stima in una delibera di Giunta
24/01/2009 17.13.09
[Basilicata]
Danni al territorio per oltre 700.000 euro. Più precisamente : 765.675 euro. Li ha subito il comune di Oliveto Lucano dallo scorso mese di novembre ad oggi. La stima, fatta dal personale dell’Ufficio tecnico municipale a seguito dei diversi sopralluoghi condotti lungo tutto l’agro cittadino, mostra – punto per punto – una situazione che definire critica è quasi un eufemismo. Ragione per cui la Giunta comunale, riunita in seduta straordinaria ed urgente, ha approvato un ordine del giorno recante la “dichiarazione dello stato di calamità naturale conseguente agli eccezionali eventi meteorologici del periodo novembre – dicembre 2008 e gennaio 2009”. Copia del deliberato – si legge in una nota diffusa dall’Ufficio dell’Informazione del Comune – è stata immediatamente trasmessa al Ministero dell’Ambiente (Direzione Difesa del Suolo), al Dipartimento nazionale della protezione Civile, alla Prefettura di Matera, all’Autorità di Bacino, all’Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale, al presidente della Giunta regionale, all’Amministrazione Provinciale di Matera e ad Acquedotto Lucano spa. A ognuno, per le proprie competenze, si chiede “un contributo economico e/o un intervento straordinario perché possa essere ripristinato lo stato di normalità sull’intero territorio di Oliveto Lucano con la completa rimozione di ogni situazione di pericolo e di criticità ancora esistente”. Dentro e fuori il perimetro urbano.
Le maggiori preoccupazioni, però, – sottolinea il Comune – provengono da corso Garibaldi dove, a seguito del crollo della palazzina di quattro piani verificatosi nella notte fra il 15 ed 16 gennaio scorsi, si sono registrati ulteriori distacchi delle parti dello stabile non crollate. Altri eventuali crolli incontrollati potrebbero provocare il cedimento della strada sovrastante, lungo la quale sono ubicate le condutture idrica e fognante e di distribuzione del gas metano. Non solo. A causa della esigua larghezza del vicolo, potrebbero essere interessati anche i fabbricati a monte, con l’innesco di un pericolosissimo effetto domino. L’intera area rimane, tuttavia, transennata e sotto costante monitoraggio. Le abbondanti precipitazioni dei giorni scorsi hanno anche provocato uno sfarinamento della rupe su cui si erge l’antico borgo. I detriti del movimento franoso sono giunti ad immediato ridosso dell’impianto di depurazione. Pertanto, altri eventuali cedimenti della parete potrebbero provocare seri danni allo stesso impianto cittadino, con l’interruzione del suo funzionamento e tutto ciò che ne consegue in termini igienico – sanitari. Seriamente dissestata via Mazzini che, alla luce della forzata chiusura al transito di corso Garibaldi, rappresenta l’unico collegamento carrozzabile per una vasta porzione del centro abitato. Una sua interruzione – è la preoccupazione dell’Amministrazione – comporterebbe il completo isolamento dell’area. Compromessi anche i collegamenti con le zone rurali. La strada comunale per Monte Croccia – conclude la nota – è stata invasa in più punti dal materiale franato dalle scarpate. Nonostante gli interventi già effettuati, sono notevolmente peggiorate le condizioni di alcuni tratti già oggetto, in precedenza, di dissesti e cedimenti.
 
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cose molto serie

COMUNE DI BELLA: NO A SOPPRESSIONE LINEA PER PIANA DEL SELE
 
24/01/2009 13.09.31
[Basilicata]
“La sospensione, spregiudicata e immotivata, della linea bus Gambioli Marmo-Platano-Melandro-Piana del Sele, sta provocando gravi disagi agli operai agricoli costretti a lavorare nella vicina Regione con enormi sacrifici.
Il problema si ripropone tutti gli anni, in quanto la concessione prevede l’affidamento per 180 giornate lavorative, mentre necessitano, almeno, 305 giornate lavorative”. Lo afferma in un comunicato l’assessore di Bella Vito Leone, che aggiunge:
“Era opportuno trovare la copertura delle restante giornate necessarie a garantire il servizio già in esercizio. Si chiede alla Provincia e alla Regione di garantire il ripristino della linea, da subito, relativa ai 180 giorni di percorrenza e di attivarsi a trovare i fondi per le restanti giornate.
Gli operai agricoli che si recano nella Piana del Sele , da Muro Lucano partono alle ore 4.45 e tornano 16.15”.
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cose poco serie

MOLLICA: INVITO DI MOLINARI PIACE A FEDERAZIONE DI CENTRO
 
24/01/2009 12.34.39
[Basilicata]
“L’invito dell’onorevole Molinari piace alla Federazione di Centro”. E’ quanto afferma il segretario regionale Francesco Mollica in relazione alla riunione tenutasi a Potenza dai Popolari di De Mita.

“L’area di centro – dichiara Mollica – ha una grande potenzialità se solo si riuscisse a ragionare in forma unitaria e compatta.
La Federazione di Centro ritiene che la “Costituente di Centro” deve essere un soggetto nel quale i valori a cui si riferisce possano trasformarsi in un concreto punto di riferimento della società, in un momento in cui la crisi valoriale e quella economica attanagliano la comunità locale e nazionale.
Si condivide – prosegue il segretario della Federazione di Centro – il pensiero dei Popolari di De Mita, di fortificarsi riunendo tutte le anime centriste a partire dall’Udc per arrivare alla Rosa per la Basilicata, non tralasciando neanche le tante formazioni che in vista delle amministrative dei prossimi mesi si stanno organizzando.
In un momento in cui tanti amici trovano difficoltà di dialogo, anche all’interno del Partito Democratico, questo può essere ricercato attraverso un’aggregazione più consona alla loro storia e cultura.
Si allarghi, quindi, fin da subito il coordinamento della Costituente per non rimanere schiacciati dalle dinamiche elettorali, perché solo con una forte area di centro si può dialogare e mettere in campo idee e programmi che servono alla risoluzione dei problemi della comunità.
Non si può pensare – conclude Mollica – che la sola annessione di uomini significhi costruire un’area politica che tanto fermento aveva suscitato alle scorse elezioni politiche; pertanto la Federazione di Centro stringerà rapporti sinergici con i popolari di De Mita per la costruzione di un progetto forte, credibile e che sia punto di riferimento di tutti e non solo di alcuni”.

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ARBEA, DIGILIO (PDL): NOMINARE UN COMMISSARIO
 
24/01/2009 12.15.17
[Basilicata]

“Dopo aver proposto, nel luglio scorso, al Ministro per le Risorse Agricole Luca Zaia la nomina di una task force dell’Agea in soccorso dell’Arbea “impantanata” nelle procedure di pagamento degli aiuti comunitari agli agricoltori lucani, sia per la “sindrome giudiziaria” che per “manifesta incapacità gestionale”, al punto in cui è arrivata la tensione degli agricoltori lucani con le manifestazioni di protesta della Coldiretti, l’avvio delle procedure giudiziarie messe in campo dalla Confagricoltura e la mobilitazione della Cia, ritengo che si debba procedere, senza indugi, al commissariamento della direzione dell’Arbea, prima che si provochino ulteriori danni”. Lo sostiene il sen. Egidio Digilio (Pdl) annunciando che lunedì prossimo presenterà in tal senso una formale richiesta al Ministro Zaia.
“La prima emergenza da affrontare – sostiene Digilio – è quella dello sblocco delle pratiche degli aiuti comunitari (alcune migliaia complessivamente nel corso di tre anni) e che creano disagi fortissimi ai nostri produttori agricoli. Se dunque si continuano a registrare ritardi ed inadempienze da parte dell’Arbea, nonostante gli impegni assunti in sede di Regione e nonostante il provvedimento della Giunta Regionale della Basilicata di incremento dell’organico, da parte dell’Agea e dello stesso Ministero per le Risorse Agricole si deve intervenire rapidamente inviando a Potenza un commissario, perchè anche la soluzione prospettata di affidare l’espletamento delle pratiche ad una società esterna non dà più garanzie sufficienti per il mondo agricolo lucano che non più attendere e non si fida dell’attuale direzione. Quanto all’impegno a definire tutto l’arretrato entro il mese di febbraio prossimo – afferma il senatore del Pdl – non si registrano atti concreti in questa direzione, mentre l’annunciata disponibilità dell’Abi della Basilicata a “sensibilizzare” le banche della regione perché tengano conto della situazione degli agricoltori creditori nei confronti dell’Arbea ed esposti per debiti con gli istituti di credito non è certo il provvedimento che il mondo agricolo lucano si aspettava. C’è bisogno di una nuova misura di credito agrario agevolato per scongiurare il rischio del fallimento di migliaia di aziende agricole. Con il Ministro Zaia intendiamo inoltre discutere, insieme alle organizzazioni professionali di settore, cosa fare per affrontare la crisi che investe alcuni comparti tradizionali lucani, quali la suinicoltura e la zootecnia in genere, l’ortofrutta e la cerealicoltura. Specie per il grano – conclude – non possiamo tollerare che l’invasione dei mercati da parte di grano canadese o comunque estero faccia crollare i prezzi del grano lucano di prima qualità”.

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e questa volta l’amministratore di condomini prestato al senato della repubblica sotto le bandiere pdl ha perfettamente ragione…che si rimuovano subito i vertici (direttore gabriele di mauro) ed i componenti del comitato di indirizzo (fierro gaetano, mancusi agatino, di tursi giuseppe, sabia canio, saponara pietro, brillante giuseppe, minichino nicola) dell’arbea, rimettendo l’ente in grado di funzionare, nonchè si “faccia dimettere” l’assessore alle politiche agricole…ma c’è o no un assessore?…mah, nel frattempo che il preside-nte lo nomini posandogli sulle spalle e sul capo il pesante spadone santarcopolese, l’agricoltura lucana letteralmente muore…

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LAMPEDUSA (AGRIGENTO), 11.24
Immigrazione: fuga in massa da Cpa di Lampedusa
24/01/2009 11.24.00
[Italia/mondo]
(ANSA) – LAMPEDUSA (AGRIGENTO), 24 GEN – Tutti i 1.300 migranti ospiti del Cpa di Lampedusa sono fuggiti poco dopo le 10 dal centro.Hanno forzato i cancelli d’ingresso e sono riusciti ad aggirare i controlli delle forze dell’ordine. Un migliaio di loro si sta dirigendo in corteo verso la piazza del Municipio di Lampedusa gridando ‘liberta’,aiutateci’. Gli extracomunitari corrono per la strada senza essere bloccati dalla polizia che li sta affiancando lungo il percorso senza intervenire.

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ministro maron, ma questi disperati lei li giudica dei delinquenti, vista la recente “invenzione” del reato di immigrazione clandestina, o un esercito nemico che sta invadendo lampedusa per farla diventare un emiro?

cosa farà manderà l’esercito?

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comunicato stampa del comitato

  La Lucania non è in vendita! 

Il titolo del convegno organizzato dal Comitato No Oil Lucania lo scorso 22 gennaio a Potenza, “La vertenza lucana: questa regione non si vende!!!” conteneva già in nuce una considerazione spesso trascurata: in questa regione sin troppi sono i tentativi di penetrazione di multinazionali del settore energetico, delle acque e del trattamento dei rifiuti per non pensare ad un tentativo di indirizzo delle politiche regionali finalizzato alla concessione alle stesse multinazionali di un placet decisionale quasi assoluto sulle destinazioni del nostro territorio, territorio che verrebbe così ad essere espropriato alla libera disponibilità della popolazione secondo quei principi di utilizzo razionale e compatibile all’ambiente, alla salute umana ed animale, alle vocazioni, all’economia, alla democrazia stessa. 

Non appaia questo allarme frutto di fantapolitica romanzesca o di un eccesso di pessimismo. L’allarme c’è ed è drammaticamente reale ed a dimostrarlo, mentre la politica locale discute più o meno ipocritamente di royalties e benefici sul costo dei carburanti – dopotutto siamo già in campagna elettorale e promesse ed auto-attribuzioni di meriti abbondano esattamente come il riso sulla bocca degli sciocchi – ci sono continue notizie, ben percepibili ai lettori più attenti della realtà e dei giornali, non solo di continui ed invadenti permessi di ricerca di idrocarburi che interessano oltre i due terzi del territorio regionale e che, come spesso abbiamo denunciato nei nostri comunicati stampa e dalle pagine del nostro blog, influenzano qualsiasi destinazione altra del territorio che non sia la servitù al sistema stesso degli idrocarburi, ma da qualche tempo di perenni richieste ai comuni di autorizzazioni per la realizzazione di impianti di varia tipologia, ma tutti in qualche modo collegati al mondo della produzione energetica. 

Come giudicare altrimenti le svariate domande per la realizzazione di centrali a bio-massa ben oltre le stesse potenze che pure le leggi indicano per siti di questo genere e che ottengono avvalli a volte ammantati di silenzi-assensi, altre volte esplicitamente concessi, dalle competenti autorità regionali, se non alla luce di una delibera della giunta regionale del novembre 2005 che equipara il CDR (Combustibile Da Rifiuti, cioè la frazione secca dei rifiuti solidi urbani) alla legna ecologica, rendendo quindi i rifiuti stessi bruciabili in una centrale a bio-massa e di fatto consentendo ad inceneritori veri e propri di travestirsi in apparentemente innocue centrali a bio-massa? 

Come giudicare altrimenti le domande per la realizzazione di centinaia di pale eoliche in questa regione, domande attualmente solo “congelate” da una moratoria sull’eolico che lungi dall’aver concesso il tempo per la redazione di un piano energetico regionale che ancora non c’è – e di cui qualcuno dovrebbe pure prendersi una qualche responsabilità! – arriverà prima o poi alla sua fine senza aver posto alcun limite formale e sostanziale al proliferare dell’eolico industriale “selvaggio” i cui effetti sono visibili ormai a chiunque, se non alla luce di un processo produttivo volto più all’accaparramento dei cip 6 (percentuali delle bollette che dall’inizio degli anni ’90 gli italiani pagano per lo sviluppo delle energie rinnovabili e che puntualmente finiscono dove non dovrebbero, vedi sviluppo di processi di co-generazione della combustione di idrocarburi o ricerca nucleare), che alla produzione di una energia pulita che trova ragione d’essere solo nell’utilizzo strettamente locale dell’energia stessa, vista la poca trasportabilità via elettrodotto della stessa? 

Come giudicare gli inediti progetti di stoccaggio sotterraneo di metano proveniente dal gasdotto del Caucaso nei pozzi dismessi della Val Basento, se non alla luce di una concessione di servitù energetica totalizzante degli stessi territori? O come giudicare voci sempre più insistenti di allocazione del sito unico di stoccaggio di scorie nucleari e di una centrale nucleare stessa in ciò che avrebbe dovuto essere il Parco Regionale dei Calanchi, se non alla luce di una “inconsistenza” programmatica e di una “mancanza” di visione strategica di lungo termine sul destino della regione da parte della politica stessa – voglio essere prudente nell’uso delle parole! – che, piuttosto che individuare e contrastare destini imposti da logiche sempre lontane dai nostri territori e dalle esigenze della popolazione, preferisce arrotolarsi autoreferenzialmente in una sopravvivenza del giorno per giorno per ciò che attiene alla maggioranza di governo ed in uno sterile e querulo chiacchiericcio senza progetto per ciò che attiene l’opposizione? E come giudicare altrimenti le proposte sempre ben accolte in regione di realizzazione di discariche per rifiuti tossici, speciali, nocivi, rifiuti da sistema industriale, insomma, non prodotti dall’affannata industria locale, e che invece provengono da un intero sistema paese incapace o che non vuol risolvere affatto, per via degli alti costi che comporta e di una certa attitudine politica alla rimozione – vedi il caso Napoli! – il problema delle scorie di interi comparti produttivi, se non alla luce dell’accettazione acritica di dinamiche industriali fatte passare come ineludibili da certo pensiero unico confindustriale che pare determinare la politica nazionale molto più di quanto non dovrebbe invece fare il voto popolare, e che la politica locale subisce ed accetta con spirito servile di gregariato alle decisioni di segreterie politiche e salotti buoni? 

E potremmo continuare con la svendita continua delle risorse e della stessa sovranità regionale che si consuma con le acque minerali nel Vulture o con il ricatto occupazionale costante del sistema FIAT e dell’annesso termo-distruttore Fenice, con la finanziarizzazione delle acque pubbliche in società di capitali che nessun regola o patto contenuta nel codice civile e commerciale impedisce possano finire ai privati ed al sistema di produzione di dividendi che lega un consiglio di amministrazione ai suoi soci, pena l’allontanamento degli stessi organi, con la “poca avvedutezza” di operazioni turistiche come Marinagri e simili eco-mostri vacanzieri d’elité e di massa e via discorrendo in un’onda lunga di cattiva programmazione che d’ora in avanti non mancheremo di denunciare come la “vertenza lucana”, con ciò intendendosi il mercimonio integrale di una regione che merita invece ben altre idee e ben altra partecipazione che quelle che troppo spesso ha prefigurato certa politica lobbystica che ha posto questioni di interesse nazionale sul petrolio lucano, con ciò indicando un percorso senza uscita nel labirinto della disinformazione e del silenzio che “deve” avvolgere questa vicenda, e di certa politica locale che, individuando falsi e fallimentari modelli di sviluppo alimentati da prebende di contributi distribuiti a pioggia, non ha mancato mai, nel ribadire beffardamente una destinazione di hub energetico di questa regione mai discussa con la popolazione, di offendere la stessa con la definizione di una Basilicata che è “una bella donna che però non si sa vendere”. 

E’ anche per questo che abbiamo detto, diciamo e diremo sempre forte e chiaro nei nostri convegni ed in ogni momento che la Lucania non è in vendita! 

Miko Somma,portavoce del Comitato No Oil Lucania      

MARTEDI’ 27 GENNAIO SEDUTA DEL CONSIGLIO REGIONALE
 
23/01/2009 13.01.22
[Basilicata]

  (ACR) – Il Consiglio regionale della Basilicata è convocato, in seduta ordinaria, alle ore 10.30 del 27 gennaio 2009, nel Palazzo della Giunta regionale (Viale Vincenzo Verrastro, 4 – Potenza).

All’ordine del giorno la convalida definitiva dei consiglieri regionali Salierno, Tisci, Napoli e Loguercio. Dopo l’attività ispettiva e quella di controllo, la massima Assise territoriale discuterà in merito alla Mozione di sfiducia al Presidente della Giunta regionale presentata dai consiglieri dell’opposizione nella seduta del 19 dicembre 2008.

Seguiranno la discussione sulle estrazioni petrolifere in Basilicata e l’analisi del Piano di dimensionamento delle istituzioni scolastiche nella Regione Basilicata – Anno Scolastico 2009/2010. Il Consiglio prenderà, quindi, in esame il provvedimento concernente l’Adeguamento al Regolamento che disciplina la durata in carica dei componenti il Comitato direttivo degli Ambiti Territoriali di Caccia di cui al comma 4 della L.R. 2/1995, i disegni di legge sui Bilanci di previsione per l’esercizio finanziario 2009 degli Enti ed organismi comunque costituiti dalla Regione e quello sulla partecipazione della Regione Basilicata alla Fondazione Francesco Saverio Nitti, le proposte di legge sui Cimiteri per animali d’affezione, presentata a suo tempo dall’ex presidente del Consiglio regionale Maria Antezza (Pd) ed altri consiglieri, sulla Istituzione e promozione del Bilancio Sociale, presentata dal consigliere Fierro (Udc), sulle Norme per la salute e la prevenzione degli incidenti domestici, d’iniziativa dei consiglieri Mastrosimone (prima firmataria) della Federazione dei Popolari di Centro, Pittella e Restaino (Pd). All’attenzione del Consiglio, anche, il disegno di legge sullo sviluppo e la competitività del sistema produttivo lucano e l’approvazione delle linee guida per la stesura del piano industriale dela Società Metapontum Agrobios. Altri due provvedimenti all’ordine del giorno riguardano la Ripartizione dei fondi anno 2008 per la eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati e l’approvazione della graduatoria dell’anno 2008 per l’acquisto di strumenti informatici e il programma di reinvestimento delle risorse disponibili al 31 dicembre 2007 relativi all’Ater di Matera.

Ultimo punto in esame la pdl sulle “Norme in materia di contrasto di lavori non regolari per il rispetto degli impegni occupazionali e produttivi, presentata dalla consigliera Emilia Simonetti (Prc)”. In conclusione di seduta la discussione sulle mozioni presentate.

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francamente non capisco proprio perchè si “siedano” ancora…è comunque indicativo che la discussione sul petrolio venga solo dopo la convalida definitiva dei consiglieri, pur se trattasi di una formalità importante…evidentemente è più importante discutere di una formalità che poteva essere affrontata in ogni momento che della sostanza rappresentata da un vero problema che certo non si affronta con gli “sconti sulla benzina”…ma alla fine sarà il solito balletto di auto-attribuzioni di meriti per un provvedimento di questua spiccia…vendiamo la regione per qualche spicciolo e siamo tutti felici!!! 

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FIAT SATA: CASSA INTEGRAZIONE DAL 2 AL 6 MARZO
 
23/01/2009 12.57.22
[Basilicata]
La Fiat ha comunicato questa mattina ai sindacati che la Sata di Melfi si fermerà dal 2 al 6 marzo per una nuova settimana di cassa integrazione. Per ora la nuova settimana di fermo interessa solo lo stabilimento lucano. Lo rende noto il segretario generale della Fim Cisl Basilicata, Antonio Zenga. “Il nuovo ciclo di Cigo – commenta Zenga – conferma le nostre perplessità sulle voci infondate che erano circolate nei giorni scorsi sulla possibile riduzione dello stop già programmato a febbraio. Certamente sta pesando l’andamento al ribasso degli ordini registrato in questo primo scorcio del 2009. E le stesse parole di Marchionne nel vertice di ieri sera con i sindacati non lasciavano presagire nulla di buono. Ora mi auguro che il governo rompa gli indugi e faccia seguire i fatti alle parole. L’apertura di Berlusconi sugli aiuti al mercato automobilistico mi sembrano un passo avanti rispetto alla linea attendista finora seguita dal governo”.

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non fa nemmeno più notizia la cassa integrazione alla fiat-sata di melfi…perchè non comunicano direttamente quando si lavora?

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DDL SVILUPPO SISTEMA PROUDTTIVO, OK DELLA II^ COMMISSIONE
 
23/01/2009 12.28.17
[Basilicata]
  (ACR) – La seconda commissione consiliare, presieduta da Emilia Simonetti (Prc), ha approvato a maggioranza il disegno di legge per lo sviluppo e la competitività del sistema produttivo lucano. Il provvedimento legislativo, che dovrà essere esaminato dalla terza commissione prima di giungere in Consiglio regionale, prevede il rafforzamento della struttura patrimoniale e finanziaria delle Pmi, il miglioramento delle condizioni insediative delle imprese, l’insediamento, la rilocalizzazione, l’ampliamento, la ristrutturazione, la riconversione di imprese e impianti produttivi, nonché la diversificazione produttiva in aree caratterizzate dalla presenza di settori maturi mediante l’insediamento di imprese operanti in settori nuovi. Il ddl, tra l’altro, prevede forme di aggregazione tra le imprese e il rafforzamento di legami di collaborazione tra queste e gli altri attori del sistema economico regionale. “Si tratta – ha precisato Emilia Simonetti – di un provvedimento molto importante che può contribuire alla messa a punto di politiche industriali adeguate per affrontare anche la difficile situazione economica nazionale e regionale”.
In seguito sono stati approvati a maggioranza i bilanci di previsione per l’esercizio finanziario 2009 dell’Ater di Potenza e Matera, dell’Arpab, dell’Alsia, del Parco archeologico delle chiese rupestri del materano, dell’Agenzia territoriale per il turismo (Apt) e del Parco di Gallipoli Cognato. Sempre a maggioranza è stata approvata la variazione al bilancio di previsione 2008 dell’Ater di Potenza.
La commissione ha, infine, approvato all’unanimità la ripartizione dei fondi per il 2008 per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati e per l’acquisto di strumenti informatici”.

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tralasciando ogni inutile commento sulla prima parte (ma quale sviluppo produttivo? quello che abbiamo visto fino ad oggi?quello che miracolisticamente vedremo nell’ultimo governicchio de filippo?), mi pare che l’approvazione dei bilanci preventivi dell’arpab indichi la chiara volontà di dare ancora fiducia ad un ente che si è dimostrato “inefficace” (mi limito nei commenti!) nel monitoraggio del territorio…meditiamo!!!

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BRUXELLES, 11.38
Belgio: irruzione in asilo nido, uccisi 3 bimbi e 2 adulti
23/01/2009 11.38.00
[Italia/mondo]
(ANSA) – BRUXELLES, 23 GEN – Tre bambini e due adulti sono morti oggi accoltellati durante un attacco in un asilo nido. Lo riportano i media belgi. L’episodio e’ avvenuto a Bruxelles. L’irruzione sarebbe stata fatta da un uomo armato di coltello che avrebbe ucciso tre bambini e ne avrebbe ferito una ventina. Anche due adulti sono stati uccisi. Secondo alcuni siti di quotidiani, l’autore dell’irruzione si troverebbe ancora all’interno dell’asilo, secondo altre fonti l’uomo sarebbe invece in fuga.

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inquietante!!!….chi ricorda a metà anni ’80 dello scorso secolo le azioni della cosiddetta banda del brabante?…per pochi spiccioli in alcuni supermercati furono compiute vere e proprie stragi a colpi di armi automatiche in dotazione alle forze nato e si sussurrò allora di coinvolgimenti delle strutture belghe di gleiven (gladio) che visto il possibile smantellamento delle strutture stesse, vista la distensione mondiale allora veicolata da gorbaciov, rialzavano il tiro per rivendicare la propria “centralità” nelle operazioni coperte e la necessità che le strutture rimanessero in piedi…a qualcuno dovrebbe pure venire in mente l’attività della banda della uno bianca in italia (gladiatori anche i savi ed i loro complici)…sta di fatto che il belgio è sempre il punto di partenza di alcune strategie…è la strategia attuale è minare obama ed il ruolo della sua amministrazione in europa

forse si tratta solo di un fatto di sangue legato alla follia, forse c’è anche altro!!!…l’attenzione deve essere comunque sempre al massimo

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BRUXELLES, 10.40

Belgio: massacro in asilo, giovane incriminato per omicidio
24/01/2009 10.40.00
[Italia/mondo]
(ANSA) – BRUXELLES, 24 GEN – E’ accusato di omicidio plurimo e tentato omicidio il ventenne che ieri ha ucciso due bambini e una maestra in un asilo belga. Il giovane, durante il lungo interrogatorio al quale e’ stato sottoposto, non ha fornito alcuna indicazione sui motivi del folle gesto, ma avrebbe a piu’ riprese sorriso. Secondo il quotidiano Het Laatste Nieuws, al momento dell’arresto l’uomo aveva un secondo coltello e un foglietto col nome di un altro asilo, vicino a quello dov’e’ avvenuta la strage.
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petrol-stronzate

le copincollo tutte di seguito così evito di commentare troppo e sprecare il fiato (si fa per dire!) per questa ennesima dimostrazione di demagogia allo stato puro:

ACCISE PETROLIO, VICECONTE E LATRONICO: MERITO DEL PDL
 
21/01/2009 17.52.20
[Basilicata]
                                                                                                                         
“Rincresce constatare come il sen. Bubbico alteri la realtà dei fatti: oggi il Senato non ha approvato alcuna riduzione delle accise sul petrolio, nei principi della legge delega sul federalismo. In quel testo ha invece stabilito ‘di valutare la modulazione delle accise nei territori di estrazione”. Lo hanno dichiarato i senatori del Pdl, Guido Viceconte e Cosimo Latronico. “L’unica verità concreta è l’iniziativa del governo Berlusconi che accogliendo le proposte dei parlamentari del Pdl ha presentato un emendamento all’atto senato 1195 sull’energia che stabilisce l’istituzione di un fondo per la riduzione del prezzo delle benzine, incrementando le royalties dal 7 al 10 per cento. Dopo anni di dimenticanza dei governi di centro sinistra nazionali e regionali, solo grazie all’iniziativa del governo Berlusconi si iniziano a garantire benefici diretti alle famiglie lucane per il contributo che danno al Paese in materia energetica. Di questo dovrebbe tener conto il sen. Bubbico, se vuole rispettare la verità dei fatti, senza falsare la realtà dando merito al governo Berlusconi ed ai parlamentari lucani del Pdl di aver mantenuto gli impegni assunti e di essere riusciti in un impegno che il centro sinistra lucano aveva ritenuto velleitario ed impossibile”.

 

RIDUZIONE PREZZI CARBURANTI, MATTIA: SMENTITO CENTROSINISTRA
 
21/01/2009 16.34.23
[Basilicata]
                                                                                                                         
  (ACR) – “L’istituzione di un fondo per la riduzione del prezzo alla pompa del costo del gas e del carburante nelle regioni interessate dall’estrazione di idrocarburi e gas, e quindi in Basilicata, è il risultato dell’impegno dei parlamentari del Pdl sostenuto, con numerose iniziative politiche ed istituzionali, dai gruppi consiliari del Pdl alla Regione, che smentisce i “gufi” del centrosinistra che hanno solo e sempre remato contro”. E’ il commento del consigliere regionale di Fi-Pdl, Franco Mattia, il quale esprimendo soddisfazione per il provvedimento ha detto che “al di là delle dichiarazioni di principio del governatore De Filippo sulla volontà di rivedere l’Intesa tra le Regione e le Compagnie petrolifere, il provvedimento è un elemento concreto perchè determina un incremento dal 7 al 10 per cento del canone che le società petrolifere pagano allo Stato in cambio della concessione per estrarre il greggio”.“E’ accaduto, infatti, che mentre il Presidente della Giunta regionale continua ad auspicare nuovi benefici per le popolazioni lucane, tra le quali l’incremento della percentuale delle royalties ferma da troppi anni, il Governo Berlusconi – ha affermato Mattia – mette in pratica una delle proposte più qualificanti del Pdl lanciate in occasione della consultazione elettorale dell’aprile 2008, vale a dire la riduzione del costo dei carburanti direttamente alle stazioni di rifornimento. Adesso ci aspettiamo dalla Giunta De Filippo-quattro, non solo il riconoscimento per il risultato conseguito, ma anche e soprattutto, proposte ed indicazioni su cosa si intende fare per accrescere le contropartite dell’estrazione petrolifera in regione, perchè la Regione e la Società energetica lucana hanno un ruolo specifico da svolgere”.

 

RIDUZIONE ACCISE BENZINA,APPROVATO EMENDAMENTO SENATORI PD
Primo firmatario il senatore Filippo Bubbico
21/01/2009 17.06.08
[Basilicata]
                                                                                                                         
E’ stato approvato oggi dall’aula del Senato un emendamento proposto dai senatori democratici all’articolo 2 della legge sul federalismo fiscale.
L’emendamento, che ha come primo firmatario Filippo Bubbico, e che è stato sottoscritto da Luciana Sbarbati, Maria Antezza e Carlo Chiurazzi, dispone la riduzione delle accise sulla benzina, sul gasolio e sul gas di petrolio liquefatto utilizzati dai cittadini residenti e dalle imprese con sede legale e operativa nelle Regioni interessate dalle concessioni di coltivazione petrolifera.Dopo che il ministro Calderoli ha espresso in Aula il parere favorevole del governo sull’emendamento proposto dal Pd, – si legge nella nota diffusa dai senatori democratici – hanno chiesto di aggiungere la propria firma anche i senatori Latronico, Viceconte e Mazzaracchio del Pdl ed altri esponenti del centrodestra.

Il senatore Bubbico esprime “soddisfazione per il largo consenso registrato sull’iniziativa del Pd”, rilevando inoltre che “con l’approvazione di questo emendamento sono stati eliminati gli ostacoli di natura giuridica che hanno sinora impedito l’approvazione di norme per la riduzione delle accise sul prezzo dei carburanti per i cittadini e le imprese lucane”.
Nel “dare atto ai senatori Viceconte, Latronico e Mazzaracchio di aver sostenuto con coerenza e con pari impegno la nostra iniziativa, che fa conseguire un risultato storico e particolarmente vantaggioso per i cittadini lucani”, Bubbico afferma inoltre che “l’attenzione si sposta ora sul disegno di legge in materia di energia, che verrà approvato nelle prossime settimane dal Senato, dove, in sede di esame degli emendamenti proposti su questo tema dal Pd e dallo stesso governo, si potranno definire le modalità e la misura delle riduzioni, rese possibili dal provvedimento approvato oggi in materia di federalismo fiscale”.

 

MASSARO: RIDUZIONE COSTO CARBURANTE MERITO LOTTE DEL CSAIL
 
21/01/2009 17.18.01
[Basilicata]
                                                                                                                         
“Lo sconto-carburanti che il Parlamento sta definendo rappresenta senza dubbio un impegno mantenuto dai parlamentari del Pdl a differenza della “propaganda” venuta dai colleghi del Pd ma soprattutto il risultato della mobilitazione popolare, promossa da anni dal Csail, in Val d’Agri e Sauro”. A sostenerlo è il presidente del Csail (Comitato per lo Sviluppo delle Aree Interne Lucane) Filippo Massaro evidenziando che “si corona finalmente il sogno del Csail che prima di tutti i partiti ha raccolto oltre 30 mila firme in calce ad una petizione popolare che risale al 2006, con la proposta di riduzione dei prezzi alla pompa di benzina e gasolio almeno nell’area della produzione petrolifera (Val d’Agri e Sauro). Si fa finalmente giustizia – ha continuato Massaro – rispetto alle agevolazioni di prezzo già in vigore in aree cosiddette transfrontaliere del Friuli, della Lombardia e del Veneto e che la Commissione Europea vorrebbe stoppare, equiparando la provincia di Potenza alle stesse zone beneficiarie dello sconto-carburanti”. Il Csail ha annunciato che appena il provvedimento diventerà “atto del Governo” sarà promossa una festa del popolo del petrolio che finalmente toccherà con mano un beneficio. Non c’era certo bisogno del rapporto della Cgil, infatti – è scritto nel comunicato – per scoprire l’acqua calda e cioè che le ricadute occupazionali e produttive del petrolio sono inesistenti”.

 

BENZINA: DE FILIPPO, POSITIVA AZIONE PARLAMENTARI LUCANI
 
21/01/2009 20.35.06
[Basilicata]
                                                                                                                         
(AGR) – “Giudico davvero positivo e di forte qualità politica il lavoro puntuale di emendamenti e l’azione instancabile di lobbying che i parlamentari lucani stanno conducendo a favore della nostra regione per ottenere la riduzione delle accise sulla benzina”. Lo ha dichiarato all’Ansa il presidente Vito De Filippo secondo cui “da tempo la Basilicata ha avviato un fronte di rivendicazione istituzionale che ha impegnato molte sessioni della Conferenza Stato-Regioni proprio sul versante più complicato della ricaduta diretta delle risorse naturali che adesso, però, ritrova una diversa e più efficace titolarità nella sede più congeniale del Parlamento. Ne da piena dimostrazione l’utile approvazione, durante la discussione del Senato sul Federalismo fiscale, di un emendamento che dispone la riduzione delle accise sulla benzina, sul gasolio e sul gas di petrolio liquefatto utilizzati dai cittadini residenti e dalle imprese con sede legale e operativa nelle Regioni interessate dalle concessioni di coltivazione petrolifera, di cui primo firmatario è Filippo Bubbico, assieme ai senatori del Partito Democratico, Maria Antezza, Carlo Chiurazzi e Luciana Sbarbati e con il voto favorevole ed importante dei senatori Viceconte, Latronico e Mazzaracchio. “Rimango convinto – ha concluso De Filippo – che è proprio su questo modello nuovo, allargato, bipartisan di rivendicazioni che la Basilicata potrà capitalizzare vantaggi netti per i suoi cittadini e per i suoi territori.

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no, scusate, metterei piuttosto l’accento sul comunicato di massaro…è chiaro che se non era per lui la cosa non si sarebbe fatta!!!

stiamo messi proprio male se la “politica” bipartizan, come la chiama il preside-nte è capace di spacciare questa operazione di becchine ai polli come un’operazione volta alla salvaguardia degli interessi dei lucani, mentre nel frattempo l’intera regione viene consegnata nelle mani dei trafficanti di energia…ecco il vulnus dell’affare che si sta consumando nei palazzi, palazzi dove l’attività di lobbying è tale da non lasciare intravedere più alcuna soluzione di continuità tra petrol-trafficanti e politica locale… 

tranne i casi umani, vergognatevi tutti!!!

LA BASILICATA NON SI VENDE!!!

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