riunione rinviata

a causa delle avverse previsioni meteo a partire dalla tarda serata, la prevista riunione di oggi è rinviata a data da destinarsi e comunque entro questa settimana

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troppo poco, mollicone

FONDI TRASPORTO LOCALE, IN III CCP SI TUTELA L’AMBIENTE
 
24/03/2009 12.10.15
[Basilicata]
                                                                                                                         

 (ACR) – La Terza Commissione consiliare della Regione Basilicata, nella seduta dell’11 marzo 2009, ha approvato la Delibera di Giunta regionale n. 2138 del 29 dicembre 2008 avente ad oggetto i criteri di riparto del fondo del Piano degli investimenti nel settore del Trasporto pubblico locale – Servizio Urbano. A darne notizia è lo stesso presidente dell’organismo, Francesco Mollica, il quale sottolinea, inoltre, come “l’atto licenziato dalla Commissione con parere favorevole a maggioranza, recepisca un emendamento proposto dallo stesso Mollica diretto a ridurre le emissioni inquinanti degli autobus”. “Con tale proposta, infatti – continua Mollica – si è stabilito che l’acquisto degli autobus a trazione non convenzionale deve essere non inferiore al 30 per cento, mentre la restante percentuale deve avere caratteristiche ‘Euro 4’, ossia dotati di Fap (Filtro Anti Particolato). Se l’orografia del territorio in cui gli autobus devono essere utilizzati – continua il Presidente della Commissione – avesse avuto una conformazione diversa, la percentuale dei mezzi a trazione non convenzionale sarebbe potuta essere maggiore”. “Il provvedimento – conclude Mollica – deve ora essere approvato dal Consiglio regionale e, anche in quel contesto, la percentuale potrebbe essere ulteriormente migliorata nella direzione di ridurre l’inquinamento atmosferico che gli autobus comportano nello svolgere il loro servizio”.

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troppo poco mollicone…30%?…ridicolo!!!…e di quale orografia del territorio parla?…mica siamo in tibet…e voglio vedere in consiglio quanti tagliuzzi si faranno perchè oguno in campagna elettorale fa, agisce, parla e vota “pro domo”

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rimestatori di torbido o di…

 

DI LORENZO: MONITORARE IMPRESE EXTRACOMUNITARIE ORIENTALI
 
24/03/2009 11.42.50
[Basilicata]
                                                                                                                         

 (ACR) – Il vice presidente della III Commissione consiliare permanete, ‘Attività produttive, Territorio, Ambiente’, Pasquale Di Lorenzo, ha chiesto con una lettera indirizzata al Prefetto di Matera ed al presidente della Commissione, Francesco Mollica, “di avviare un monitoraggio ed una attività di controllo sulla situazione relativa alla provincia di Matera sul numero dei lavoratori extracomunitari di origine cinese, sulla esistenza o meno di regolari permessi di soggiorno, nonché sul numero di imprese da essi costituite e sui settori di attività e localizzazione delle attività e quante di esse hanno rapporti di fornitura con imprese italiane”. “Il fenomeno in questione – dichiara Di Lorenzo – sembrerebbe aver assunto una particolare rilevanza, soprattutto, nel materano dove, nel corso degli ultimi mesi, non è inusuale riscontrare un accresciuto numero di presenze cinesi e, specialmente, di opifici da loro condotti che lavorano nell’ambito del settore del salotto. E’ necessario verificare – continua il consigliere del Pdl – gli ambiti di legalità e del rispetto delle normative sulla sicurezza del lavoro, le condizioni in cui vivono queste persone e, soprattutto, se vengono rispettate le normative contrattualistiche in termini di retribuzione e fiscali. In questo particolare momento non si tratta di scatenare una guerra tra poveri a danno di chi ha lasciato il proprio Paese di origine per cercare miglior fortuna, ma nemmeno – sottolinea Di Lorenzo – bisogna pregiudicare ulteriormente la situazione lavorativa dei materani e dei lucani…Il recupero della competitività del settore del salotto e dell’indotto – sostiene Di Lorenzo – non può e non deve essere perseguito utilizzando questi espedienti, da reprimere, viceversa, con fermezza se accertati, individuando e penalizzando chi adotta ogni eventuale forma di raggiro delle norme fiscali e retributive, ricorrendo a forme e condizioni di lavoro che li rendono illegalmente competitivi rispetto alle imprese che, invece, rispettano le norme e la legge italiana. La gravità che può assumere questo fenomeno – dice Di Lorenzo – non può passare inosservata perché, come risulta da recenti studi di settore, tali imprese non solo mandano fuori mercato i lavoratori italiani e lucani con relative imprese di conto lavorazione e dell’indotto, ma esportano, anche, a minor costo, potendosi, oltretutto, fregiare di un marchio prestigioso, quello del Made in Italy. Tutto questo – conclude Di Lorenzo – non accollandosi, in molti casi, i costi derivanti dagli adempimenti normativi e contrattuali che le altre imprese italiane e lucane sostengono diligentemente e non senza sacrifici”.

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siamo dunque alla follia demagogica!!!…se è certo infatti che le ditte cinesi operano nei modi descritti e di fatto “buttano” fuori dal mercato chi in modo legale tenta di operare confrontandosi però con prezzi sempre al ribasso, occorre fare qualche considerazione di più di quelle che fa costui, mostrando la corda del pensiero destrorso

in primis i controlli fiscali, dell’ufficio del lavoro, degli ispettori inps e degli uffici delle asl devono riguardare tutti, e non solo i cinesi, visto che il problema del “nero” riguarda una fetta consistente dell’economia nazionale e regionale che agisce in tal senso storicamente da molto tempo prima che i cinesi arrivassero a turbare ulteriormente i mercati

ma il vero problema non è certo nella produzione che non fa che seguire gli stimoli del mercato, quanto nel mercato stesso…mi spiego…ciò che i cinesi producono a costi inferiori, sfruttando il “nero” in tutti i campi, è richiesto da un mercato schizofrenico che pretende di ridurre di continuo i costi, “esternalizzando” come si dice o comunque scaricando il minor costo proprio sulle ditte produttrici in licenza o in appalto e non volendo mai farsi carico di una minore redditività che a quelle tendenze dovrebbe portare tutti li operatori sul mercato…ma così non è e le ditte di distribuzione o le marche griffate non rinunciano ad utili oparativi da capogiro (un paio di scarpe es. di prada costa sul mercato indiano o cinese dai sei ai nove euro, ma sul mercato europeo si vende a 200) distribuiti attraverso le varie fasi della filiera della distribuzione, ma mai spalmati su chi affronta la produzione vera e propria…e molto spesso, direi quasi sempre, anche costoro non rinunciano agli utili ed alla fine a pagare la minor redditività del comparto produttivo sono le maestranze sottopagate e fatte operare in condizioni igieniche e di sicurezza fuori da ogni norma e naturalmente l’ambiente….i costi dove è possibile tagliare sono infatti solo quelli interni (sicurezza, contribuzioni, sottopaga) e quelli ambientali (rifiuti, impatti non controllati, emissioni libere)…un cane che si morde la coda insomma!!!

prendersela con i soli cinesi non ha senso, di lorenzo, quando le cause vere della crisi del salotto stanno nell’incapacità imprenditoriale del settore locale a confrontarsi con segmenti di mercato alto che richiedono ricerca ed innovazione continue, mentre si è preferito negli anni scorsi navigare tranquilli e senza spese abbassando sempre più il livello dell’offerta fino a rimanere scoperti in un settore dove i cinesi (ma anche altri) erano in grado di mettere sul mercato prodotti si di basso livello qualitativo, ma estermamanete appetibili dai settori “bassi” del mercato stesso, settori estremamante condizionati al consumo continuo di beni da un’assillante e martellante campagna pubblicitaria che da anni invita al “consumare per essere”…ma le industrie cinesi sono anche andate oltre ed in virtù di accordi bilaterali tra italia e cina fatti ad arte solo per le grandi griffes del made in italy (che vendono tra i ricchi cinesi disposti a spendere anche tanto) sono arivvate in italia ed impiantandovi stabilimenti e quindi effettuando in loco la sola fase finale del processo produttivo (assemblaggi, cuciture, etc.) dispongono di un comodo marchio made in italy con cui operare…ovvio che poi producendo in nero, con materiali e lavoratori provenienti dalla cina, in concomitanza con la tendenza imprenditoriale italiana di cui sopra, abbiano di fatto surclassato la produzione italiana

il problema a monte è quindi nel mercato stesso ed in alcune sue regole che la globalizzazione ha esasperato attraverso comportamenti indotti da campagne mediatiche martellanti e nell’incapacità degli imprenditori locali di fare appunto gli “imprenditori” che normalmente rischiano, innovano, ricercano…altro che cinesi!!!

o capiamo questi semplici concetti o la guerra tra poveri che a parole si vuole evitare, nei fatti la si pratica già, rimestando nel torbido o peggio ancora in qualcosa di peggiore…cosa che la destra fa regolarmente incitando sempre qualcuno a prendersela con qualcun altro per qualcosa che è estraneo ad entrambi (o di cui è semmai pedina più o meno consapevole) e che benefici reca solo e soltanto ad altri…del tipo ma chi credete che benefici del piano anti-crisi, la fiat, le banche, le assicurazioni, etc. etc o chi quelle macchine, quelle polizze, quei conti correnti e quei mutui è costretto a farli, per “suggerimenti” dei media o per necessità reali? 

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riunione di comunità lucana

domani martedì 24 marzo ore 19.00 a potenza presso una sede che verrà comunicata solo a chi intende partecipare e ci darà la sua adesione all’indirizzo mail comitatonooillucania@libero.it da cui poi sarà subito ricontattato per le spiegazioni in merito, riunione organizzativa di comunità lucana in vista della chiusura delle nostre liste per le elezioni amministrative provinciali di pz…tale prassi inconsueta non è frutto di voglia di segretezza, ma della necessità di limitare ai soli veri interessati la partecipazione ad una riunione di tipo tecnico da cui dovrà partire il percorso di partecipazione ad un momento che ci vedrà attivi protagonisti nella denuncia e nell’informazione

l’incontro ovviamente sarà aperto anche a chi non fa parte di comunità lucana e delle nostre liste ma condivide la nostra lotta, di comunità lucana e di quelle liste vorrebbe farne parte e non sa come fare, è attivamente curioso, vuole darci una mano concreta…incontro ovviamente chiuso ai sobillatori, agli increduli dal nichilismo facile, ai denigratori di un diritto dei cittadini, ai nemici di questa regione

di tale incontro sarà dato resoconto sul blog

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chi controlla i revisori?

NOMINATI I REVISORI ASL ED IRCCS
 
23/03/2009 19.43.59
[Basilicata]
                                                                                                                         
(ACR) – Con i poteri sostitutivi previsti dall’art. 9 della legge regionale n. 32/2000, e nel pieno rispetto delle norme statutarie e regolamentari, il presidente del Consiglio regionale, Prospero De Franchi, sentiti i capigruppo regionali, ha effettuato le seguenti nomine:

COLLEGIO SINDACALE AZIENDA SANITARIA LOCALE DI POTENZA (ASP):
– Adolfo Florio
– Maria Caterina Conte

COLLEGIO SINDACALE AZIENDA SANITARIA LOCALE DI MATERA (ASM):
– Vincenzo Marranzini
– Antonio Caldararo

COLLEGIO SINDACALE DELL’ISTITUTO DI RICOVERO E CURA A CARATTERE SCIENTIFICO (IRCCS) – OSPEDALE ONCOLOGICO DI RIONERO IN VULTURE:
– Antonio Valente
– Antonio Carmine Lacetra
– Maria Mastroberti
– Giuseppe Lamorte

COLLEGIO DI INDIRIZZO E VERIFICA DELL’ISTITUTO DI RICOVERO E CURA A CARATTERE SCIENTIFICO (IRCCS) – OSPEDALE ONCOLOGICO DI RIONERO IN VULTURE:
– Marco Salvatore
– Donato Grieco
– Nicola Grande

 

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Domani finale provinciale al Liceo Scientifico di Bernalda
23/03/2009 19.05.45
[Basilicata]
                                                                                                                         

Aiutare gli studenti ad avvicinarsi alle logiche del fare impresa, attraverso la leva del gioco e della competizione. È questo l’obiettivo del progetto ‘Management Game’, un torneo tra istituti superiori basato sulla competizione aziendale, promosso dal Comitato Università, Scuola e Formazione dei Giovani Imprenditori Confindustria, diffuso a livello locale dai Giovani Imprenditori di Confindustria Basilicata.
“Riteniamo che il progetto “Management Game” – ha dichiarato Annamaria Carbone, componente del Comitato Università, Scuola e Formazione per conto dei Giovani Imprenditori di Confindustria Basilicata – sia un valido esempio di come scuole ed imprese possano e debbano collaborare, ispirando nelle giovani generazioni quella cultura d’impresa decisiva per la loro formazione, in un’ottica di valorizzazione del ‘capitale umano’ di cui in futuro potranno beneficiare le aziende stesse”…Il gioco è rivolto alle classi IV e consiste in una simulazione d’impresa: un laboratorio dove gli studenti possono formulare ipotesi su una predefinita realtà aziendale e verificare le supposizione di lavoro fatte. Un metodo induttivo di auto apprendimento che attraverso il meccanismo di “try and error” permette ai ragazzi di confrontarsi con una realtà virtuale che riproduce le problematiche aziendali e di verificare gli effetti delle decisioni prese.

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quindi alle classi IV dei licei invece di insegnare la trigonometria, cartesio e dante alighieri insegnamo a giocare a “fare impresa” perchè fin da quell’età si dispongano a divenire “capitale umano” funzionale alla logica di impresa, rinunciando ad ogni pretesa di essere dei cittadini soggetti di diritti che in primis andrebbero aiutati a diventare appunto “cittadini” nel senso più ampio del termine…iniziativa pericolosissima e da stigmatizzare con forza

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il corazziere e le primarie che non si son fatte

LACORAZZA: CONSULTAZIONI NEL PD PER AMMINISTRATIVE 2009
 
23/03/2009 18.28.15
[Basilicata]
“Meglio sarebbe stato se avessimo potuto fare le primarie di coalizione, attraverso le quali individuare i candidati alle prossime amministrative del 6 e 7 giugno”. E’ quanto ha dichiarato il segretario regionale del Pd di Basilicata, Piero Lacorazza, il quale ritiene “che il Pd e la coalizione, dovrebbero ancor più riflettere sulle modalità di selezione della classe dirigente, combinando virtuosamente primato della politica, funzione dei partiti e partecipazione popolare. Ovviamente, le primarie non possono essere uno strumento contro gli alleati, con i quali è necessario confrontarsi per costruire una coalizione unita nella sua proposta di governo e plurale nella sua capacità di rappresentare le sensibilità, le culture e le storie presenti nella società”.
“Un grande partito democratico come il Pd, – continua Lacorazza – in assenza di questo strumento, ha tuttavia voluto mettere in campo, anche grazie al protagonismo dei segretari provinciali Petrone e Ferrara, un ampio e partecipato processo di consultazioni iniziate con la Direzione regionale dello scorso 28 febbraio, i cui componenti sono stati eletti dai 73 mila partecipanti alle primarie del 14 ottobre 2007, che hanno dato vita al Pd….Il Pd, quindi, vuole rafforzare il radicamento territoriale e sociale e definire sempre più il profilo di un soggetto politico in grado di costruire un’idea di futuro per la Basilicata”.

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ridicolo!!!…non fanno le primarie però pretendono che vi sia stata una forma di consultazione basata su una precedente consultazione iniziale e che ovviamente non tiene conto dei sommovimenti nel frattempo intervenuti al loro interno…infine, io direi che ci è già bastato il presente che avete costruito per voler evitare il futuro che costruireste, voi ed i vostri compari della pdl (da cui a quanto sembra vi separa appunto solo un l), più annessi e connessi…basta con la coercizione del pensiero politico italiano in un contenitore unico con due rubinetti

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POTENZA, UFFICIO ANAGRAFE IV NOVEMBRE CHIUSO 26 E 27 MARZO
 
23/03/2009 16.51.37
[Basilicata]
Giovedì 26 e venerdì 27 marzo l’ufficio Anagrafe di via 4 Novembre resterà chiuso per consentire la sostituzione dell’archivio rotativo, contenente le schede anagrafiche. Le operazioni logistiche necessarie comportano la sospensione dell’erogazione dei servizi anagrafici. Gli uffici Elettorale e Stato civile che si trovano nella medesima sede comunale rimarranno regolarmente aperti.
Lo rende noto il Comune di Potenza.

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ciò che il comune non rende noto è come mai si continuano a pagare da decenni ormai fitti esosi per locali mal ubicati (non esiste parcheggio, in una via secondaria e di difficile accesso ai disabili ed alle persone anziane, nonchè ai lavoratori), quando esisterebbero altri locali in cui poter ubicare l’ufficio anagrafe (sto pensando all’ex tribunale, di fianco alla prefettura a potenza in p.zza m. pagano, palazzo che qualcuno vorrebbe alienare dal patrimonio del comune)?…ecco un buon punto programmatico…censire tutti i locali per i quali il comune di potenza paga un fitto e tutti i locali di proprietà del comune ed analizzare la situazione di quante strutture comunali sono oggi date sia in fitto ed a quali canoni, verificare i requisiti sia di quei canoni agevolati ed in generale di tutti i comodati o gli affidamenti gratuiti, ed agire quindi di conseguenza

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riunione di comunità lucana

domani martedì 24 marzo ore 19.00 a potenza presso una sede che verrà comunicata solo a chi intende partecipare e ci darà la sua adesione all’indirizzo mail comitatonooillucania@libero.it da cui poi sarà subito ricontattato per le spiegazioni in merito, riunione organizzativa di comunità lucana in vista della chiusura delle nostre liste per le elezioni amministrative provinciali di pz…tale prassi inconsueta non è frutto di voglia di segretezza, ma della necessità di limitare ai soli veri interessati la partecipazione ad una riunione di tipo tecnico da cui dovrà partire il percorso di partecipazione ad un momento che ci vedrà attivi protagonisti nella denuncia e nell’informazione

l’incontro ovviamente sarà aperto anche a chi non fa parte di comunità lucana e delle nostre liste ma condivide la nostra lotta, di comunità lucana e di quelle liste vorrebbe farne parte e non sa come fare, è attivamente curioso, vuole darci una mano concreta…incontro ovviamente chiuso ai sobillatori, agli increduli dal nichilismo facile, ai denigratori di un diritto dei cittadini, ai nemici di questa regione

di tale incontro sarà dato resoconto sul blog

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piano casa – c.s. del wwf

PIANO CASA

 

WWF “UN ATTENTATO AL BELPAESE SENZA PRECEDENTI”

L’associazione elenca, testo alla mano, il ‘rosario’ dello scempio in arrivo

La ‘voglia di veranda’ usata come esca per costruire nei parchi, consegnare il territorio agli abusivi e avviare un super-condono mascherato

Il WWF Basilicata invita il Presidente della Regione De Filippo e il Sindaco Santarsiero ad opporsi al decreto.

 

 

Per il WWF il testo dello schema di decreto legge sul cosiddetto “piana casa”, inviato dal Governo alla Conferenza Stato Regioni, è di straordinaria gravità. Un vero e proprio attacco senza precedenti al Belpaese e al suo paesaggio volutamente ‘camuffato’ con l’esca più banale, la ‘voglia di veranda’.

Il WWF nei prossimi giorni interverrà direttamente sui Ministri in vista della riunione del Consiglio venerdì prossimo e su tutte le Regioni che mercoledì prossimo sono chiamate ad esprimere un parere nella Conferenza Stato Regioni.

 

Scorrendo il testo il WWF ha previsto lo scenario che potrebbe scaturire se il testo venisse approvato.

Ecco il ‘triste’ rosario: sono previsti ampliamenti del 20 % per tutti gli immobili realizzati, anche in sanatoria, entro il 31 dic. 2008. Le unità abitative potranno essere ampliate sino a 300 metri cubi, le altezze dei fabbricati potranno essere aumentate sino a 4 metri oltre quelle previste dagli strumenti urbanistici vigenti. Sono ammessi i cambi di destinazione d’uso. In caso di abbattimento e ricostruzione gli edifici residenziali potranno aumentare del 35%, mentre per quelli commerciali addirittura può aumentare del 35% la superficie occupata; queste ipotesi sono possibili solo in caso di adozione di tecniche di bioedilizia o l’adozione di energie rinnovabili, ma il decreto non stabilisce nessun indice di efficienza energetica e addirittura rende possibile tali incrementi di volume anche solo al fine del “risparmi delle risorse idriche e potabili“. Vengono fatte salve le zone inedificabili, ma con l’esclusione delle sole zone A (ben poca cosa) gli aumenti di volume e di superficie occupata potranno essere realizzati anche nei parchi. Gli interventi non sono soggetti a concessione edilizia ma a semplice DIA (Denuncia Inizio Attività) e tutte le procedure di controllo vengono fatte attraverso autocertificazione.

Il Governo è andato ben oltre il 20% di cubature aggiuntive e certo non si è limitato, come sarebbe ampiamente auspicabile, alle sole aree metropolitane consolidate. Sono investite tutte le aree protette, le zone paesaggistiche, saltano gli indici di edificabilità fissati dai Comuni, nulla si prevede per gli standard di verde pubblico. Grandissimo regalo agli imprenditori che potranno aumentare i capannoni del 35% ed ogni tipo di immobile industriale o commerciale. Falsa la promessa di condizionare gli abbattimenti e le ricostruzioni al miglioramento ambientale: senza indici di efficienza energetica non esiste controllo e, inoltre, il testo prevede come alternativa la possibilità del risparmio idrico, come dire che basta mettere il recupero delle acque piovane e i rubinetti di nuova generazione per costruire il 35% in più.

Stravolte le procedure autorizzative ben sapendo che data la mole degli interventi che si prevedere né i Comuni, né le soprintendenza saranno in grado di dare qualsivoglia risposta. Ed inoltre, inevitabilmente, tutti gli abusi realizzati verranno fatti, se rientrano nel limite del 20% sino a 300 metri cubi, verranno certamente fatti passare come opere nuove e quindi sanati.

 

“Quanto si sta facendo non risponde in alcun modo ad un interesse pubblico, ma ad una sommatoria di interessi privati – ha dichiarato Gaetano Benedetto co-direttore del WWF Italia – E’ talmente clamoroso il tutto che sembra un tardivo scherzo di carnevale, o un pesce d’aprile anticipato, la speranza è qualcuno si renda conto, che il Parlamento, le Regioni, la Corte Costituzionale, ma soprattutto il mondo della cultura, delle università, delle Associazioni, prendano coscienza che mai, davvero mai, il Bel Paese aveva ricevuto un simile attacco”.

 

Il Presidente del WWF Basilicata Vito Mazzilli, coglie l’occasione per chiedere al Presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo di dire no il prossimo mercoledì in sede di Conferenza Stato Regioni al Piano Casa, ed invita il Sindaco di Potenza nonché Presidente Anci di Basilicata e componente dell’ufficio di Presidenza dell’ANCI Nazionale a mettere in atto tutte quelle iniziative che portino ad un blocco del provvedimento del governo.

 

 

Roma, 23 marzo 2009

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mentre qualcuno brinda, altri si agitano

FERROSUD, PROCLAMATO LO STATO DI AGITAZIONE
 
23/03/2009 12.12.34
[Basilicata]
                                                                                                                         

In stato di agitazione i lavoratori della Ferrosud di Matera. Lo rendono noto le segreterie provinciali di Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil e Failms-Cisl con un comunicato diffuso alla stampa. La decisione – riferiscono I sindacati – è scaturita al termine di un’assemblea, “in cui si è deciso di proclamare lo stato di agitazione fino al 31 marzo 2009, data entro la quale si auspica la convocazione del tavolo regionale per la discussione delle problematiche riguardanti lo stabilimento materano.
Qualora entro il 30 marzo non dovesse avere alcun riscontro la richiesta avanzata al presidente De Filippo, – si legge ancora nella nota – i lavoratori passeranno ad azioni di lotta più incisive che consistono nella proclamazione di 8 ore di sciopero per il 31 marzo 2009 con presidio della Sala Consiliare della Regione”. I sindacati hanno sollecitato alla Regione anche il coinvolgimento dell’amministrazione comunale di Matera dato che “il silenzio del sindaco Buccico fa presagire un disinteresse inaccettabile al dramma che stanno vivendo lo stabilimento Ferrosud di Matera e i suoi lavoratori”.

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alla regione basilicata pensano al vinitaly (per carità, al di là dell’ironia facile che spesso faccio è chiaro che la regione deve appoggiare anche queste iniziative, senza però limitarsi solo alla facciata ed alla kermesse assicurata dal prodotto di punta, che mi pare la strategia zoppa seguita a via anzio piuttosto che pensare a rafforzare l’intero comparto viti-vinicolo ed agricolo in generale, comparto da cui poi può emergere lo stesso prodotto di punta rinforzato da una sana strutturazione delle diverse offerte sul mercato), in uno stabilimento a cui non sono mai mancate commesse anche importanti ed a cui dovrebbe rivolgersi un’attenzione che la stessa regione dovrebbe far completamente sua nei tavoli di programmazione nazionale, a partire dalla conferenza stato-regioni, l’incuria dei burocrati-politici e di alcuni sindaci prosegue a discapito di ogni logica occupazionale e strategica di ampio respiro

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reintegrate in fiat michele passannante

metto in maggiore evidenza il commento di michele passannante all’articolo di commento della richiesta di reintegro avanzata dalla fiom….

Passannante Michele

Buongiorno sono Passannante Michele e volevo innanzitutto ringraziarvi per la vostra solidarieta’ , ed informarvi che l’udienza in questione è stata rinviata dal giudice al 18 Settembre 2009,quindi io dovrò rimanere altri sei mesi senza lavoro e senza retribuzione ,nonostante un decreto di archiviazione firmato dal giudice da più di un anno(che sottolinea il fatto che io sono totalmente estraneo a questa vicenda,di aver fatto un errore nei miei confronti) e per scusarsi permette alla Fiat di tenermi fuori dallo stabilimento ancora per altri sei mesi arrivando cosi a due anni dal licenziamento.Saluti

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caro michele, la nostra solidarietà è anche nei fatti…tienici informati sulle iniziative in tua difesa e cercheremo di partecipare ed informare in merito, poichè questa vicenda è il sintomo del potere coloniale dei vertici fiat che decidono addirittura di ignorare la magistratura e le sue ordinanze…personalmente ti mando un abbraccio e spero di poterti vedere presto…miko

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OLA: REGIONE FAVORISCA ABBATTIMENTO EMISSIONE GAS DEI BUS
 
23/03/2009 10.48.21
[Basilicata]
In merito ai finanziamenti stanziati dal Ministero dell’Ambiente per l’installazione di dispositivi per l’abbattimento delle emissioni di particolato dei gas di scarico degli autoveicoli e degli autobus
la Ola (Organizzazione lucana ambientalista) in una nota si rivolge all’assessore regionale alle Infrastrutture, Opere Pubbliche e Mobilità, Innocenzo Loguercio auspicando che “Ad iniziare dai comuni capoluogo di Provincia e dai centri urbani maggiori la Regione attui le iniziative necessarie per non perdere preziosi finanziamenti pubblici per ridurre l’inquinamento atmosferico causato dagli autobus urbani ed extraurbani che contribuiscono ad aggravare l’inquinamento dell’aria”.

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siamo completamente d’accordo con il comunicato della ola, se poi cominciassimo ad utilizzare per il ciclo dei trasporti urbani autobus con motore a cella di idrogeno, magari non risolviamo il problema di come caricare le celle di idrogeno (attualmente si fa con metano), ma almeno abbattiamo il carico di inquinanti a livello delle città, cosa già di non poco conto…se poi magari obbligassimo la fiat-sata a cominciare a produrre per questa regione tipologie di autobus ad emissioni zero (cosa che nelle pieghe dei protocolli sarebbe possibile fare) faremmo ancora meglio e sarebbe un segno importante per quella riconversione ecologica di cui tutti parlano (tranne berluska ed i berluskini di ogni colore e vampa) ma che nessuno pratica

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CONFERENZA STAMPA SU PARTECIPAZIONE REGIONE A VINITALY
 
23/03/2009 10.26.03
[Basilicata]
(AGR) – Si terrà domani alle ore 9,30 nella Sala Verrastro (Palazzo della Giunta regionale) una conferenza stampa in cui sarà presentato il programma di iniziative della Regione Basilicata nell’ambito della 43^ edizione del Vinitaly (il salone internazionale dei vini) che si svolgerà a Verona dal 2 al 6 aprile.
Parteciperanno all’incontro con i giornalisti il presidente della Regione, Vito De Filippo, l’assessore all’Agricoltura, Vincenzo Viti, e il direttore di Unioncamere di Basilicata, Michele Di Tolla.

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bene, ennesima trasferta della regione….il vino quindi c’è, mancano i tarallucci…chi li porta?

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la petizione

invito chi non lo abbia ancora fatto a firmare la petizione on-line…non riusciremo ad organizzare molti banchetti in questo periodo ed urge spedire la petizione a bruxelles

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