18/11/2012

ansa – “L’iniziativa di mettere il numero identificativo sui caschi delle forze dell’ordine è pericolosa e foriera di intimidazioni e forse anche di vendette. Che ci pensi bene il ministro Cancellieri prima di farla”. E’ quanto afferma il capogruppo del Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto

….questo è decisamente un demente!!!

miko somma

p.s. ovviamente se vuole è libero di denunciarmi, ma sempre un demente rimane

sei basilicatese?…è indifferente!!!

referendum matera in puglia?…nel caso vi sia sfuggito vi posto questo divertente video, “se matera avesse il mare”, tratto da un’idea di vittorio stornaiolo, con la regia di vito cea e scritto da vittorio andrisani con luigia caringella e lo stesso vittorio andrisani

http://www.youtube.com/watch?v=jzBvgM8Z_fo

la parodia del colloquio è davvero divertente, ma credo lasci molto da pensare…da notare “i quindici”, nota enciclopedia per bambini degli ’60 e non solo, in bella vista sulla scrivania…

la mia domanda è ora…ma davvero qualcuno può credere che matera in puglia avrebbe un’attenzione speciale?

in casi simili direi che l’ironia, anche a tratti triste, di cui è permeato il video valga più di mille discorsi!!!

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18/11/2012

se dicessi ai lucani che possiamo bloccare le concessioni già assentite ed operanti senza eventi clamorosi, direi una bugia che lascio volentieri ad altri, ma che eni, total, shell ed altri debbano e possano essere molto “ridotti” nel loro atteggiamento da colonizzatori è un dato di fatto sul quale sarebbe bene che tutti i lucani fossero concordi

miko somma

israele deve essere fermato in questo genocidio continuo

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pericolosi terroristi che attentano alla sicurezza dello stato di israele?…effetti collaterali causati dalle bombe sui terroristi di hamas che si nascondono negli asili, nelle scuole, nelle case, tra i giochi?…o solo una insaziabile sete di sangue che sta trasformando israele in un paese proto-nazista?…a gaza vivono stipate 1.650.000 persone e chi colpisce sa perfettamente che non colpirà solo obiettivi “militari”, ma inevitabilmente civili, quindi lo fa scientemente per incutere terrore

chiedo scusa per la crudezza dell’immagine, ma credo che senza indignazione anche questo sterminio finirà solo quando i carnefici saranno stanchi di versare sangue

israele deve essere fermato in questo genocidio continuo!!!

…e la cosa più assurda è che mentre gaza è praticamente mantenuta dai finanziamenti u.e., la u.e. dà solidarietà ad israele per gli attacchi ricevuti sul proprio territorio!!!

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mentre il padrone ride…l’affaire basilicatanet/simonetti

dopo lettura attenta dello scambio epistolare tra il direttore di basilicatanet, giovanni rivelli, rivelli-basilicatanet.jpgex cronista della gazzetta “assoldato”, dopo la vittoria elettorale di de filippo alle scorse regionali, alla direzione di questo organo di stampa che riveste suo malgrado caratteri di ufficialità, e pietro simonetti, simonetti.jpgex consigliere di rifondazione comunista (che tra le altre assentì con il voto in consiglio regionale agli sciagurati accordi petrolferi del ’98) eternamente “piazzato” in qualche incarico regionale…

polemica che ben oltre la stucchevole e molto “pescivendola”  “cacciata di panni all’aria” a cui ci è toccato assistere in quella che sembra a tutti gli effetti una gestione mandataria/proprietaria del sito (pescivendolità, passatemi il termine, che ha riguardato anche simonetti a cui evidentemente poco importa che la censura che lui lamenta, sia stata ampiamente praticatata verso noi di COMUNITA’ LUCANA e particolarmente verso il sottoscritto…ma così evidentemente è il personaggio che spesso abbiano criticato), pone però un problema molto al di sopra della zuffa tra galline in corso tra i due…ed esattamente pone il problema di cosa sia l’informazione che basilicatanet diffonde se i criteri di pubblicazione sono tanto umorali, per non dire personali, da parte del dux nominato e ben pagato dell’organo di stampa regionale?…

è informazione di regime, quindi di quel comparto di poteri che si è installato a palazzo ed occupa ogni ganglio vitale della struttura pubblica regionale ben oltre i partiti e gli schieramenti, connotandosi semmai come un clan od un cartello tra clan, quindi semplicemente non è neppure informazione, ma una sorta di propaganda, o questo è lo stato comatoso a cui si è ridotta l’informazione istituzionale in un processo irreversibile che ormai tende a “gossippare” tutto, a divenire fenomeno di pubblicità occulta (spesse volte abbiamo da queste pagine denunciato l’uso disinvolto di alcuni lanci che sembravano veri e propri spot, a volte commerciali, a volte di orientamento della percezione pubblica verso avvenimenti in corso di preparazione), a banalizzare in un contesto dove tutto appare simile a tutto, persino a deviare l’attenzione pubblica che giocoforza si concentra sul sito verso indirizzi che di istituzionale poca hanno, poichè l’istituzionale in informazione segue o dovrebbe seguire chiare indicazioni espresse appunto dagli organi proposti?…

in effetti tra le due alternative proposte poco cambia e ciò che rileva è l’uso scorretto di attività censorie sulla base delle umoralità del suo direttore!!!…

attività censorie che noi in primis abbiamo sperimentato per anni con i  nostri comunicati che, quando di rado pubblicati dal sito basilicatanet (a cui evidentemente poco interessava che invece gli stessi fossero pubblicati su tutti i quotidiani regionali) venivano spezzettati sino al punto di renderne irriconoscibile il fluire logico e da cui addiritura si estrapolavano parti e si decontestalizzavano nel commento giornalistico alla frase riportata sino a “piegarne” il senso verso un tema od una ragione che spesso era invece proprio il vulnus che il comunicato voleva denunciare…e spesso a mie garbate proteste espresse personalmente, mi si rispondeva ipocritamente che i comunicati erano troppo lunghi e che ci voleva troppo tempo per ridurli ad un formato adatto… 

e chissà quale era il formato adatto, vista invece la lunghezza spropositata di note assurde che a volte non erano neppure frutto di attività istituzionali…

….tanto che dopo l’ennesima “stortura”, operata su una nostra nota riguardante quel famoso articolo di legge del salva-italia sulle attività petrolifere su cui noi e tanti altri eravamo stati tratti in inganno da una copia “avvelenata” del testo del decreto fatta circolare ad arte da ambienti forse vicini a palazzo chigi e che poi tristemente abbiamo rivisto in altri decreti ulteriormente peggiorata, decidemmo, unici in questa regione, di non mandare più comunicati a basilicatanet, escludendola dall’indirizzario stampa che usiamo per l’invio…beh, avrebbero letto dagli organi di stampa o avrebbero letto da questo blog…e sappiamo che “crepano n’cuorp”, come si direbbe da noi per questa esclusione, ma si fa finta di nulla, avendo deciso che forse COMUNITA’ LUCANA NON ESISTE e che miko somma non esiste, mentre altrove e tra gli stessi “padroni” del sito esistiamo eccome, vista l’alta considerazione che ci siamo guadagnati per il nostro impegno e la nostra fattività…evidentemente guai a riconoscerlo pubblicamente, si rischia troppo!!!…ma queste sono considerazioni che non attengono al tema…

ed il tema è l’utilizzo strumentale dellla comunicazione in un sito che, volta per volta ed a seconda delle convenienze, è istituzionale o para-istituzionale, dando così una patina di inconoscibilità al ruolo redazionale (ovvio che si fanno delle scelte) del suo direttore…

sorge così una domanda…ma cosa ci sta a fare, quel direttore in quella postazione, il giornalista o il cameriere capo servizio che organizza una brigata di sala e così si dà l’aurea di un comando?…

aurea che spesso abbiamo potuto osservare nella sua funzione di filtro in eventi pubblici, quali conferenze od incontri (su tutti vorrei ricordare la questione della copams a matera con il sottoscritto che molti forse ricorderanno chiudersi nella chiamata di un poliziotto da parte di una “servetta di redazione” dal direttore certamente comandata, poliziotto che verificata l’insussistenza di alcuna minaccia consistente in una persona, tra le altre conosciuta come pacifica, altrettanto pacificamente rispose ai “proponenti” che non vedeva minacce ed, aggiungiamo noi, alcun “pericolo talebano” che è tipico di chi poco oculatamente scambia le motivate opinioni differenti con missili, pugnali e bombe radiocomandate…ma qualcosa di simile, seppur diverso, accadde anche durante la conferenza stampa di de filippo sulla “moratoria petrolifera), aura che certo malintesa nel ruolo e nelle possibilità spinge forse alcuni a rendersi più di ciò che sono, dei dipendenti, ed in quanto tali soggetti essi stessi a regole e non certo dispensatori di criteri personali, quindi creatori di regole, ancorchè imperscrutabili…

polemica quindi divertente, questa tra simonetti e rivelli, polemica che diventa un battibecco da cortile d’antica memoria (viene alla mente qualche vecchio film di totò, tratto magari da viviani) di cui sorridere per la querula litigiosità, ma triste, molto triste nella considerazione di cosa sia diventato il servizio pubblico…

un servizio che richiede certo maitre, commis di sala e qualche garzone a supportare la litigiosità perentoria di qualche cliente a cui forse a fine pasto, toccherà lavari i piatti, ma che pur sempre cliente è…

mentre il padrone ride…

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18/11/2012

la competitività, lungi dall’essere suggerita, o meglio imposta, al solo evento economico,deve traslare, nelle intenzioni dei “salotti buoni”, all’intera popolazione, imponendosi come canone di esistenza, si da creare le condizioni adatte a forme di social-darwinismo di fatto

miko somma

l’usuale della guerra…

18/11/2012

ormai si è quasi fatta l’abitudine alla guerra come mezzo usuale di risoluzione di controversie internazionali…ed è questo il punto, l’assuefazione a queste immagini rende l’uso della violenza una realtà usuale, quotidiana, quasi innocua poichè apparentemente lontana, uno spot che a sua volta rende la guerra “normale”…

ma l’educazione alla violenza genera mostri della ragione che tornano utili a chi oggi sta di nuovo pensando che “nulla di meglio di una bella guerra per rimettere in moto l’economia”…

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fatevi due risate con questa piccola querelle tra simonetti e rivelli…

roba da scompisciarsi, ma anche da far chiedere se il servizio pubblico sia davvero tale nella considerazione di costoro…noi a basilicatanet continuiamo a non mandare nulla…

Simonetti (Cseres): quando Basilicatanet censura17/11/2012 19:10BAS   Nota pubblicata così come inviata da Pietro Simonetti CSERES

Saranno gli organismi deputati a verificare il rispetto delle norme relative al servizio pubblico che riguarda la gestione di Basilicatanet anche in relazione alle questioni del lavoro e dell’uso dei fondi pubblici.La liberta ‘ di stampa , giustamente rivendicata e da garatire ai giornalisti,specialmente quelli incardinati negli uffici stampa degli enti , non prevede la censura.Ieri e’ accaduto,come altre volte, che la cervelottica e autoritaria misura adotta di non pubblicare una nota del Cseres,sulla conferenza della Val Basento, liberamente fatta da quasi tutti i mezzi di comunicazione,rendesse plastica una situazione che ,ormai,e’ fuori controllo.anche per gli organismi politici. La ridondanza della comunicazione istituzionale della Regione,che sfiora i due milioni anno di costo, rassenta il parrossimo e l’initilita’:chi dice qualcosa di diverso,anche in termini propositivi non puo’ farlo, al netto dei nominati o eletti e via elencando, pure loro espunti o rimodulati nella logica di praticare la logica dell’essere piu realisti del re o dei principi.Una agtenzia si da delle regole in termini di battute,di priorita’ e di trattamento dei testi.Mai di censura, che tra l’altro colpisce non solo la liberta di espressione ma anche quella dei professionisti che subiscono le reprimende,le urla senza autorevolezza.”

Risposta di Basilicatanet a Pietro Simonetti (Cseres)17/11/2012 19:14AGR  Gentile ex Consigliere Regionale, ex presidente della Commissione regionale politiche del lavoro, ex presidente della Commissione Lucani all’estero e vari altri ex e oggi presidente del centro di documentazione Nino Calice, istituito dalla Regione, e aderenti tutti del Cseres, non so quanti siate, ma immagino tantissimi, vorrei rassicurarvi sul fatto che discriminazione alcuna avviene nei vostri confronti.
Semplicemente, tra le regole di pubblicazione di Basilicanet, come quella di qualsiasi organi di informazione che abbia almeno rispetto di se stesso, c’è di non pubblicare ciò che viene prima inviato per la pubblicazione e pubblicato da altri organi di stampa e solo in seconda battuta proposto a Basilicatanet. Un servizio pubblico e gratuito, condividerà per la sua cultura comunista Simonetti, non è la Cenerentola dell’informazione, per cui ha diritto a sapere prima chi paga e poi chi utilizza un portale a libero accesso.
Quanto alle spese, in cui giustamente vanno considerate anche quelle relative al lavoro, al presidente del Centro di documentazione Nino Calice vorrei segnalare quelle
causate dalla sua richiesta a questo Ufficio Stampa di allestire in brevissimo tempo un sito dedicato al centro di documentazione da lui presieduto, che a distanza di oltre un anno, per sua inerzia non ha mai visto la luce non essendo mai stai trasferiti alla giunta i necessari contenuti da implementare.
Per il resto accetto volentieri lezioni da chi la storia l’ha scritta rappresentando le istituzioni e le istanze sociali da quando ancora non avevo l’età per poter votare e oggi continua a proporre ancora idee sempre
nuove. Incluse quelle frutto di ripensamento sul l’applicazione dei contratti: il sindacalista Simonetti sembra essersi allontanato da questo concetto forse proprio perché, più che per età per la lunga militanza nelle istituzioni, da molto tempo non ha avuto occasione di misurarci con un contratto collettivo di lavoro.

Giovanni Rivelli
direttore di Basilicatanet
Fiduciario di redazione e redazione Basilicatanet su Simonetti17/11/2012 20:19BAS  Il fiduciario di redazione e i giornalisti tutti di Basilicatanet respingono l’attacco rivolto da Pietro Simonetti al lavoro della redazione, rilevando come si inserisca in una campagna denigratoria vecchia di anni.
Il lavoro di Basilicatanet è un lavoro portato avanti con dedizione, insieme agli altri compiti dell’Ufficio Stampa della Giunta Regionale di Basilicata, con una produzione di notizie sempre crescente a cui fa riscontro un altrettanto crescente numero di fruitori del servizio.
Un lavoro che non conosce soste e viene retribuito come da contratto, che tutti quanti, a partire proprio da Simonetti, sono pronti a richiedere per dare visibilità alle proprie posizioni e molti poi sono pronti a criticare.
Tra questi in prima fila il “censurato” Simonetti di cui, dall’inizio dell’anno, Basilicatanet ha pubblicato circa 70 note, praticamente una ogni 4 giorni, ma che è
pronto a gridare allo scandalo quando una sua ennesima nota, inviata “di seconda mano” non vede prontamente la luce dimenticando le tante volte in cui la redazione si è anche premurata di contattarlo telefonicamente per meglio chiarire ai lettori concetti che dalle sue comunicazioni risultavano poco comprensibili.
La serietà deve essere richiesta a chi lavora ma forse ancor prima a chi ha e ha avuto ruoli di rappresentanza istituzionali.

Replica Simonetti a Basilicatanet17/11/2012 21:48BAS  Alle 21.23 Pietro Simonettimha inviato la seguente notaCaro Direttore Rivelli la tua irrituale risposta a una nota rende attuale interventi urgenti per assicurare una direzione equilibrata ad un importante strumento pubblico della regione.Le mie cariche e la mia storia sono note.Coordino il centro calice gratuitamente.Vedrai che dopo l’apertura delle buste per l’allestimento del museo di lagopesole, il prossimo 27 novembre,si potra’ fare anche il sito,inserito nel bando. Per quando riguarda il centro Studi e ricerche economico sociali: e’ una struttura privata,autofinanziata,non gode di finanziamenti pubblici. E’ libera.Invece di giustificare la censura ,ieri toccata al CSERES, da tempo a tanti, con le ribattute ,pensa agli interventi che espungono critiche e osservazioni sulla giunta ed altro.Dovresti ricordare che la normativa sul contratto dei giornalisti alla Regione Basilicata e stata opera mia.Nulla a che fare con l’attuale gestione di fondi e di strumenti.Forse ho sbagliato,ma non credo per.tanti operatori seri. Sono anche orgoglioso di aver salvato dalla disoccupazione tanti lavoratori lasciatoi sul lastrico dalla tua gestione di Kim com. Infine, e non per ultimo, sono orgoglioso doi essere comunista”.Pietro simonetti cseres. Risposta di Rivelli a Simonetti17/11/2012 21:50

BAS   Alle ore 21.36 Giovanni Rivelli ha indirizzato la seguente nota a Pietro Simonetti

Caro Presidente Simonetti
Ti scrivo per 4 questioni:
1) la prima è capire se la tua è una lettera o un comunicato
2) la seconda e per chiedenti come
mai, potendo realizzare il sito del centro di documentazione all’interno degli uffici, e quindi a costo zero (tecnicamente “costo-opportunità) e anzi avendo già iniziato a realizzarlo, hai poi deciso di commissionarlo fuori a pagamento; non sarebbe questo uno dei classici casi di spreco di soldi pubblici che ti vanti di segnalare ogni tanto ai tuoi amici della grande stampa nazionale?
3) a proposito quando spende di comunicazione e iniziative il centro che ti è affidato (e che è piccola parte dell’attività della Regione)? 
4) se rileggi la mia risposta, ben ti spiego il perché la tua nota non è stata pubblicata.
Infine, ti segnalo che la mia
mail è questa e non quella a cui hai inviato la succitata nota.
Giovanni Rivelli”

alle 21.40 Pietro Simonetti ha inoltrato a Basilicatanet con la nota che segue:

“al momento. non e stata pubblicata la mia replica.in termini formali  chiedo la pubblicazione entro domani.conoscete le regole.compresa la  falsita’ di informazione.che sara’ presenta in sede competente.pietro simonetti CSERES:”

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potremmo commentare…!!!

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fonte ansa

Mille i raid di Israele contro Gaza dall’inizio dell’offensiva, mentre si inseguono voci di una tregua imminente. Intanto è salito a oltre 40 il bilancio dei palestinesi rimasti uccisi dal fuoco israeliano. Oltre 700 razzi lanciati su Israele. Mobilitati 30 mila uomini dell’esercito ai confini della Striscia mentre il ministro degli Esteri parla di un possibile azione via terra tra 48-36 ore.

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