un no motivato ai rifiuti…

prendere solidaristicamente una percentuale seppur bassa dei rifiuti dalla campania sull’onda di un ricatto morale è doppiamente pericoloso…da una parte non si risolvono affatto problematiche profonde che sono alla base di quest’emergenza ordinaria da cui trae vantaggio la camorra ed un sistema industriale ed imprenditoriale che, nonostante i tardivi appelli di montezemolo, è e continua a rimanere profondamente colluso con la criminalità (niente scuse, chi vuole denuncia e non da adesso!) e che nel migliore dei casi si è rivelato cialtrone e pasticciaio, ma spostando i rifiuti si sposta solo il problema di qualche mese…lo sappiamo tutti che de gennaro non dipanerà affatto un intreccio tanto profondo da seppellire un’intera società (compresi quelli di cui sopra) sotto i suoi stessi scarti e sappiamo tutti che all’arrivo dell’estate il problema si ripresenterà con una drammaticità resa maggiore dalle temperature…d’altro canto dliuire la responsabilità degli uni nella solidarietà degli altri è come pretendere che si fermi un vagone colmo di ebrei pronti allo sterminio buttandosi sotto le ruote del treno per far riflettere gli aguzzini…in questa regione non abbiamo ancora un’emergenza rifiuti solo perchè siamo in pochi su di un territorio vasto, ma gli impianti sono al limite e la raccolta differenziata langue in un timido 18% ufficiale per il capoluogo ed uno 0 quasi assoluto per il resto della regione…qui il problema!…se prendiamo questi rifiuti, tutto scoppia…e qualcuno vuole prenderli!…qui non siamo di fronte ad una catastrofe naturale dove ogni sforzo ha il carattere dell’umanità solidale con le sventure altrui, qui siamo alle toppe con cui rendere presentabile un abito tanto liso da strapparsi ad ogni movimento…se bisogna risolvere l’emergenza, lo faccia chi può farlo davvero, non chi a sua volta avrebbe poi bisogno di una solidarietà tutta da provare…abbiamo già dato e se non stiamo attenti daremo ancora…ho la morte nel cuore pensando che mi sottraggo ad un dovere verso dei fratelli, ma ci sono doveri che qualche volta sono pessimamente imposti e divengono prevaricazioni, esattamente come a monte grosso, ed a volte, alla luce della storia, della società nel suo divenire, delle ragioni di chi non ha mai avuto ragioni, ci sono dei diritti che valgono di più…quelli dei lucani onesti…miko.

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sunto della riunione di stasera

giornata intensa…iniziata con le improponibili minacce fisiche di un minus habeans…roba da ridere!…comunque stasera una bella e caotica riunione…ho sempre pensato che è dal caos che nasce il senso…allora, decisioni prese nella riunione di stasera…1) domenica prossima parte il non-oil-day, cinque banchetti contemporaneamente attivi in diverso luoghi della città per la raccolta firme… al più presto luoghi ed ora di inizio raccolta…2) partenza dei ricorsi in autotutela alla regione basilicata e del ricorso al tribunale amministrativo regionale (a proposito il comitato ha bisogno di avvocati seri, esperti, entusiasti e gratuiti, ovviamente)…3) preparazione dell’esposto alla magistratura…4) stampa di 3000 manifesti-volantini da distribuire per la città ed i paesi limitrofi…5) attivazione dei comitati scolastici (all’università il nostro responsabile dorme un po’, ma si sveglierà!)…6) preparazione della controproposta energetica…7) partecipazione ad assemblee esterne…8) no ai rifiuti imposti…9) allargamento della lotta…10) censimento delle associazioni aderenti…più un sacco di altre cose…non vi diciamo mica tutto, altrimenti sembra il grande fratello…partecipare per credere…abbracci a tutti. ..miko.

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comunicato stampa – vergognatevi

mentre il capogruppo del pd al consiglio regionale erminio restaino, serafico ci dice che per “spirito di solidarietà” dovremo accogliere una certa parte dei rifiuti campani, buttando finalmente la maschera e sconfessando lo stesso presidente de filippo e le sue amletiche titubanze sul tema dei rifiuti, e mentre cosimo latronico, capogruppo della minoranza, pontifica strumentalmente sulle difficoltà della giunta al riguardo, una conferenza stampa dei parlamentari e sottosegretari lucani dell’unione, a cui in verità mancava qualche sostanziale pezzo rappresentativo (la sinistra arcobaleno), quell’unione che qui in basilicata ci pare più che un’alleanza, un cartello di potere, magnificava l’aumento delle royalties petrolifere in virtù dell’aumento del prezzo del petrolio (come se poi tutti noi beneficiassimo davvero delle prime e non pagassimo duramente per il secondo), non solo senza neppure tentare un bilancio serio tra estrazioni e danni ambientali, alla salute, culturali, alle vocazioni del territorio, alle infrastrutture, al turismo, all’agricoltura ed allo sviluppo “vero” della regione basilicata, ma anzi puntualizzando un impuntualizzabile “controllo dell’estratto”, che, come d’altronde i controlli ambientali, non esiste affatto…questa classe politica o non sa di cosa parla o o lo sa benissimo e muove polveroni mediatici per sopire il fastidio montante della nostra protesta nella comunità locale o ha perso ogni residuo contatto con la realtà…decidete voi, lettori di questo blog nato per una civile e democratica protesta ad un sopruso, chi ha ragione…io, dal canto mio ed a nome del comitato no oil potenza e credo e spero del sentire profondo di tutti i lucani, dico a questi signori…VERGOGNATEVI!!!…noi lucani meritiamo qualcosa di migliore di voi!!!…

miko somma, portavoce del comitato no oil potenza 

per ogni barile su, un barile giù

un dato su cui pensare…ogni barile di petrolio corrisponde a 156 litri…la basilicata ufficialmente produce 90.000 barili di greggio al giorno (dico ufficialmente perchè di fatto non conosciamo la reale entità dell’estratto!!!)…per ogni barile estratto si pompa nel sottosuolo un’analoga quantità di acqua per impedire collassi delle faglie…facile fare i conti…90.000 x 156 litri x 365 = 5 miliardi 124 milioni 600.000 litri all’anno equivalenti a 5 milioni e rotti metri cubi di acqua all’anno pompati nel sottosuolo, 14040 metri cubi al giorno, 585 per ora, 9,75 per minuto, 0,1625 per secondo cioè 162,5 litri al secondo…il quinto fiume di basilicata…e questa estate per la crisi irrigua della val d’agri il consorzio di bonifica e la regione hanno faticato per dare 80 litri d’acqua per secondo ad una zona di eccellenza per le produzioni agricole (e solo perchè tallonati da noi del comitato spontaneo degli agricoltori ed in occasione di una kermesse delle produzioni tipiche lucane)…io e questo comitato spontaneo di agricoltori, nonostante gli stupidi commenti di una giornalista rai che durante il telegiornale regionale passava la linea ad un’altra vertenza agricola al motto di “passiamo la linea a chi di agricoltura vive davvero”,  ci chiedevamo” ma da dove viene quest’acqua e chi la paga?”…ci chiediamo la stessa cosa come comitato no oil…una beffa ecologica, una produttiva ed una contributiva!!!…l’imperterrito miko.

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ad ogni “no a”, un “si a”…

qualche volta capita durante la raccolta delle firme o durante qualche altra attività del comitato che qualcuno ci chieda – ok, siete contro le trivellazioni ed il sistema energetico basato sugli idrocarburi…ma allora per quale sistema siete? – e se qualche volta dietro questa domanda c’è la malignità inespressa dialetticamente di chi non avendo argomenti propri, tenta di svelare le contraddizioni altrui, altre volte dietro questa domanda c’è la semplice voglia di capire per poter scegliere…leggendo qua e là tra gli articoli del nostro blog verrebbe fuori per quale sistema energetico ci battiamo (dal momento che per il senso comune della gente ad ogni “no a…” dovrebbe seguire un “si a…”), ma proviamo a sintetizzare in poche righe un argomento che sarebbe però troppo lungo voler approfondire in questa sede…noi siamo per le energie rinnovabili, per un sistema di entropia tra uomo ed ambiente, per una modificazione degli stili di vita che porti al risparmio energetico non solo come scelta economica singola, ma come scelta socio-economica globale e collettiva…ma andiamo con ordine…intendiamo come energie rinnovabili tutte le manifestazioni naturali,  suscettibili con il ricorso alle tecniche attuali o di prossimo e prevedibile sviluppo, di essere trasformate in energia utilizzabile ai fini umani…parliamo di fotovoltaico, solare termico, geotermia, idroelettrico, eolico, bio-masse, maree e moto ondoso, etc. etc., ma ne parliamo in un’accezione diversa dall’attuale logica di produzione massiva centralizzata e di distribuzione capillare alle utenze (il ciclo fonte energetica-centrale-elettrodotto-utenze), per parlare con convinzione di una logica diversa…quella che partendo dall’auto-produzione per singoli e singole comunità sulla base del soddisfacimento dei bisogni locali (il ciclo bisogno-produzione-consumo locale) liberi dalla logica della produzione verticale (quella nelle mai delle multinazionali) per arrivare ad una produzione orizzontale, più consona ai bisogni individuati ed alla necessità di non impattare sull’ambiente con mega-centrali e soprattutto più democratica, perchè espelle dal circuito chiunque tenda a ricavare profitto da un bene comune, per restituisce alle comunità il controllo responsabile delle risorse e dei consumi stessi…a chi potrebbe obiettare l’estrema difficoltà del sistema, rispondiamo con un esempio concreto…la comunità di cles in trentino produce da sola il proprio fabbisogno attraverso piccoli impianti tarati sulle necessità di non impattare sull’ambiente e addirittura fornisce energia all’enel in cambio di un corrispettivo che finendo nel bilancio globale del costo dell’energia, riduce enormemente le bollette energetiche gestite dal comune stesso…la basilicata è piena di piccoli paesi delle dimensioni di cles…senza contare che la dispersione di energia (e quindi il magnetismo spesso denunciato), lungo elettrodotti di ridotte dimensioni e potenza si riduce significativamente… in questo modo si potrebbero utilizzare i grandi impianti di produzione solo per città medio-grandi ed i complessi industriali…passiamo al concetto di entropia…che cos’è l’entropia?…equilibrio, quindi equilibrio del sistema…in altri termini l’uomo e le sue attività non possono più, come avvenuto finora, consumare sulla base di una richiesta energetica non in equilibrio con quanto l’ambiente può offrire e rinnovare senza che ne sia intaccata la sua capacità auto-rigenerante e questo attiene nello specifico al terzo dei punti, la modificazione degli stili di vita singoli, collettivi e produttivi, non solo attraverso una politica del risparmio energetico che, dalle abitazioni alle industrie, può essere attuata (e spesso è stata scoraggiata proprio dal sistema privato dell’energia che si basa solo sul profitto e quindi prevede e incoraggia il maggior consumo possibile), ma attraverso la radicale modificazione culturale dell’accesso stesso al consumo energetico…come vedete tutti e tre i punti sono strettamente interdipendenti tra di essi e soprattutto praticabili da subito  se l’intero sistema energetico venisse affrontato come necessità dal sistema politico e non più, come avviene adesso, come scelta del singolo e quindi soggetta a parametri come la possibilità economica di sostenere i costi di una riconversione, la sensibilità personale verso il tema, la fattibilità tecnica che di fatto invalidano qualunque tentativo di costruire una rete globale energetica basata sulle energie alternative…ogni ipotesi altra rispetto al sistema idrocarburi, come il nucleare, tornato in auge da qualche tempo, è fallace, falsa ed alla fine non risolve affatto il problema della rinnovazione virtuosa dell’energia…dato e non risolto il problema delle scorie e della possibilità mai escludibile di incidenti, che nel caso del nucleare assumerebbero per sua stessa natura proporzioni enormi e dai tempi di eventuale soluzione così enormemente lunghi da apparire fin da subito come insostenibili per l’umanità, non si risolverebbe affatto il problema della finitudine della risorsa e della dipendenza ancor più accentuata dal sistema centralizzato di controllo dell’energia…spero di non aver annoiato per la lunghezza di questa estrema sintesi (che ossimoro!)…miko.

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riunione tecnica

oggi alle 18.00 presso la sede wwf di scalinata IV novembre riunione tecnica del comitato per la costruzione della conferenza scientifica…invito i responsabili a non mancare!!!

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oggi alla manifestazione

oggi eravamo presenti con il nostro banchetto alla manifestazione sindacale di fronte alla sede confindustria basilicata di potenza…come potevamo non essere insieme ai lavoratori ed alle loro rivendicazioni in tema di sicurezza sul lavoro?…le firme sono state generose, tanto in termini di numeri, ma soprattutto in termini di convinto sostegno alla nostra lotta…la sicurezza sul lavoro è una cultura che vorremmo veder trionfare ovunque, di pari passo alla sicurezza dell’ambiente…e forse entrambe le cose sono la stessa cosa…fattiva la collaborazione intrapresa con tutte le associazioni in nome di una battaglia che è una battaglia di democrazia e di dignità in nome di un dialogo che non prescinde dalla collaborazione alla costruzione di un sistema “altro”…il comitato no oil potenza è in tutte le lotte per la dignità del popolo lucano e dei lavoratori.

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chi c’è davvero dietro la trivellazione…

il-resto.pdf    eccovi una copia di un articolo de “il resto” che potrebbe spiegare alcune cose riguardo a chi sta realmente dietro all’affare della trivellazione a monte grosso e che potrebbe altresì dare un senso al silenzio della giunta sull’argomento…vogliamo, solo per il momento astenerci da commenti per non influenzare i lettori…sappiate solo che la british gas remi era l’autrice della prima perforazione fallita a monte grosso…il resto non faticherete a collegarlo…i nostri commenti seguiranno a breve. miko.

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un sunto della riunione di ieri sera

facciamo il punto sulla partecipatissima riunione di ieri sera (08-01-07)…gli interventi sono stati numerosi, tra gli altri quello fattivo della sen. anna maria palermo, e tutti molto pregnanti, sia sul piano dell’analisi della situazione attuale che riguarda l’escavazione di monte grosso, sia sul piano operativo, cosa che ci consente di elaborare un programma assai fitto ed impegnativo, ma a cui non ci sottrarremo:

1) continuazione dell’opera di sensibilizzazione attraverso banchetti, non più solo in p.zza m. pagano, ma nei quartieri della città di potenza e nei paesi limitrofi più interessati alla perforazione, anche attraverso la diffusione presso attività commerciali, scuole, enti, ospedali, uffici, privati, etc. del nostro manifesto-volantino che speriamo presto di vedere affisso in tutta la città.

2) composizione di un gruppo di lavoro che insieme al nostro comitato tecnico-scientifico si incaricherà della costruzione di un evento pubblico a carattere divulgativo-scientifico da tenersi nelle prossime settimane allo scopo di aumentare ogni possibile conoscenza della popolazione sui rischi legati alle attività di estrazione e sulle prospettive di praticare un futuro energetico altro.

3) presentazione di un ricorso in autotutela presso la regione basilicata, di un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale, di un’istanza al ministro dell’ambiente e per conoscenza al prefetto di potenza ed eventualmente di uno o più esposti alla procura della repubblica del tribunale di potenza.

4) coinvolgimento e partecipazione (peraltro già attiva) degli studenti degli istituti superiori e dell’università e delle loro rispettive associazioni, attraverso banchetti di raccolta firme ed informazione, nonchè attraverso specifiche iniziative da costruirsi all’interno degli istituti e dell’ateneo e dei/delle lavoratori/trici

5) preparazione di una grande manifestazione popolare in tempi e modi che ci riserviamo di annunciare nei prossimi giorni

6) attivazione degli strumenti delle interrogazioni parlamentari

…e ci sembra possa anche bastare…in ogni caso siamo sempre all’ascolto di nuove proposte…NO AL POZZO DI MONTE GROSSO…NO ALLE ESCAVAZIONI SELVAGGE…NO ALLE DECISIONI PRESE SENZA CONSULTARE LE POPOLAZIONI…SI AD UN ALTRO FUTURO ENERGETICO SOSTENIBILE, POSSIBILE, NECESSARIO.

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riunione del comitato no oil potenza

il comitato si riunisce domani 8 gennaio alle ore 18.00 presso la sede wwf di potenza…non mancate!!!…e mi raccomando, portate le schede delle firme alla petizione, sennò come gli dimostriamo quanti siamo?

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l’assessore ed il comunicato stampa

facendo seguito al comunicato stampa odierno dell’assessore all’ambiente santochirico sulla richiesta di coinvolgimento della regione basilicata nel percorso decisionale circa la discarica di serra arenosa, plaudo al suo richiamo alla democrazia che deve sovraintendere a simili decisioni, ma mi chiedo con una certa angoscia (si, lo ammetto, l’ipocrisia mi crea una forte angoscia!) se non dovrebbe quella stessa democrazia informare e dettare limiti insormontabili anche alla vicenda delle trivellazioni degli idrocarburi nella basilicata tutta ed in particolare ai confini di quella stessa città che la ospita ed a cui nessuno chiede se per caso sia d’accordo ad avere un pozzo di petrolio praticamente sotto le natiche…mi pare che i pesi e le misure siano due per l’assessore santochirico e più in generale per la giunta…se si tratta di cavalcare la tigre dell’indignazione popolare si schiera “oggi” in prima linea (e mi chiedo dove fosse solo fino a qualche giorno fa, ma forse era roba dell’anno scorso!), se si tratta però di quei poteri forti che da sempre hanno a che fare con il mondo delle estrazioni nicchia, evade, si trincera, gioca di rimessa, in pratica non fa o dice nulla che non sia una lamentazione prefica alla necessità di produrre energia per il sistema paese e per “noi stessi”…sappiamo tutti come quell’energia non finisce affatto nel bilancio energetico del paese, ma solo nelle voraci gole di speculatori oligopolistici e garantiti che tutti ben conosciamo come ENI, total, shell, intergas plus, etc. etc….sappiamo tutti che quel misero 7% (senza alcun controllo ai rubinetti dell’estratto) che ci viene riconosciuto come royalty per gentile concessione dello stato serve solo a mantenere un sistema pletorico e forse incompetente che inquina almeno quanto le emissioni ed i liquami di centri oli, oleodotti e pozzi…assessore vorremmo che lei portasse tutto il suo fattivo impegno per impedire la discarica di serra arenosa, odiosa prevaricazione di un sistema emergenziale di raccolta, smaltimento e stoccaggio rifiuti di stampo politico-affaristico-camorristico più che di necessità reale, ma vorremmo anche che lei si facesse carico di una amara realtà…le estrazioni di petrolio in questa regione non hanno portato a nulla che non sia devastazione ambientale, culturale e vocazionale del territorio, servaggio consociativo, clientelismo, abusivismo economico, pratiche anti-democratiche, demagogia, un sistema decisamente coloniale in cui l’interesse dei pochi prevarica sulle aspettative dei tanti e quei tanti siamo noi, i lucani, che a gran voce chiediamo a lei ed al suo “partito del potere” (cioè di chi comanda, a prescindere da quali siano le tessere partitiche) di smetterla con la liturgia corale della necessità, della ragion di stato e del senso di responsabilità e di smetterla infine con il dogma di un certo sviluppo che proprio non funzione, sia qui che altrove…se non lo ha ancora capito, il pozzo di monte grosso non si farà perchè ad impedirlo saranno i cittadini con l’arma di quella democrazia che lei ed i suoi amici usate solo come mutanda contenitiva per una mostruosità da tener celata…NO AL POZZO DI MONTE GROSSO…NO ALLA DISCARICA DI SERRA ARENOSA…NO ALLA DEVASTAZIONE DELLA BASILICATA…per niente suo, miko somma. 

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la discarica ed il petrolio

che sappiano i boiardi ed i padroncini della politica regionale che la battaglia contro il pozzo di monte grosso non è e non sarà che una delle tappe che questo comitato ha intenzione, con tutti i lucani che vorranno aderire anche solo idealmente, di percorrere per ritrovare la dignità offesa e calpestata di questa terra e dei suoi abitanti…la parcellizzazione delle lotte, ovvero la riduzione del conflitto in mille piccoli conflitti ad evitare una presa d’atto collettiva della globalità del problema su cui il conflitto stesso si apre, è una delle tattiche che da anni, qui come altrove, il potere utilizza per deviare l’opinione pubblica dal nucleo-causa da cui nascono poi come effetti un pozzo di petrolio-killer, una sorgente d’acqua nelle mani di una multinazionale, una discarica abusivamente legale o un eco-mostro ad uso e consumo di chi divora la terra…il vero problema a monte di ognuno di questi problemi, che artatamente vengono ridotti ad una dimensione solo apparentemente locale, risiede in una visione mercantile dell’ambiente e delle sue risorse materiali ed in una visione antidemocratica di fondo che lega la politica alla popolazione che dovrebbe pur esprimerla, ma che di fatto la subisce…in altre parole, gli sfasci ambientali di oggi, le minacce all’ambiente, alla salute, all’economia, all’integrità del tessuto sociale lucano, la svendita della sovranità del territorio e del futuro della sua gente, trovano tutti un principio che pare risulti quasi ideologico dalle parti di via anzio…considerare questa regione ed il complesso di relazioni umane, sociali, economiche e psichiche che la legano alla sua popolazione, come una merce di scambio rispetto ad un corrispettivo economico, le cui finalità rimangono a volte tanto oscure da rendere improponibili persino le bugie più ipocrite che per anni ci sono state propinate (vedi  le promesse di un “prodigioso benessere” che all’inizio dell’attività estrattiva blandivano ogni possibile osservazione al riguardo?…la lucania era una regione povera e la fuoriuscita da questa storica povertà era la giustificazione persino al saccheggio)…benessere diffuso, reti di salvaguardia sociale, infrastrutture, economia virtuosa tra industria e valorizzazione delle tipicità eno-gastronomiche ed ambientali, eccellenza sanitaria e tante balle simili…questo ci raccontavano, mentre il centro oli di viggiano iniziava la sua paurosa ascesa inquinante, mentre le autobotti sversavano il liquame petrolifero ai bordi delle strade e gli oleodotti sverginavano la terra, mentre l’amianto ed i rifiuti tossici continuavano a rimanere nascosti in val basento, mentre il vulture veniva regalato alla coca-cola, mentre la costa ionica veniva cementificata e “turistizzata”, mentre le navi colme di schifezze si auto-affondavano al largo delle coste, mentre le discariche di rifiuti pericolosi si scoprivano, riscoprivano e poi ancora ri-riscoprivano, ma mai venivano bonificate, e l’elenco dei mentre sarebbe ancora lungo…bene, nonostante quelle promesse “californiane” risultino essere oggi un misero teatrino delle bugie persino ai più ingenui tra noi, nonostante quei disastri appaiono oggi in tutta la loro venefica presenza, questa gente, questi politici, questi abusivi della volontà popolare continuano a svendere la regione in cambio di spiccioli sporchi e maleodoranti per la collettività e contributi cospicui ai rampanti imprenditori del “prendi i soldi e scappa”…la discarica progettata tra caggiano e vietri, quella per cui si sprecano oggi i comunicati stampa degli esponenti politici, nasce dalla stessa logica di svendita del territorio che consente le perforazioni selvagge di idrocarburi!!!…ma come – si staranno chiedendo in campania i tycoons della spazzatura – fino all’altro giorno ci hanno fatto depositare di tutto e dove meglio conveniva ed oggi si oppongono?…ma no, magari fanno solo finta di opporsi, per salvare la faccia di fronte agli elettori, poi appena si calmano le acque…il caso della discarica di serra arenosa e l’attenzione dell’opinione pubblica nasce solo dalla rivolta auto-organizzata degli abitanti, in difesa dei propri diritti e non certo per una sana e preventiva iniziativa della politica, se è vero come è vero che ancora il 27 dicembre il presidente de filippo alla conferenza stampa di fine anno chiosava alle domande sulla discarica con un lapidario “non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione ufficiale”…certo anche quando nel 2002 ci fu l’incidente al centro oli di viggiano dopo due giorni l’ENI non aveva ancora comunicato nulla, e perchè mai avrebbero dovuto?…il regime semi-coloniale in cui versa la regione non prevedeva e non prevede che l’imperatore di turno comunichi ai suoi sudditi alcunchè e se qualcosa andrà comunicato – che ci pensino i vassalli, i valvassini ed i valvassori con cui si amministra il territorio! – le logiche dello sfruttamento sono tutte uguali e tutte si riconducono inevitabilmente ad unità…questa regione subisce ogni misfatto in silenzio e nella mansuetudine a cui è stata abituata…ma i tempi sono cambiati e a non accorgersene sono solo loro!!!…il comitato no oil potenza partecipa alla lotta di caggiano e vietri contro la discarica di serra arenosa e ad ogni lotta di questa regione per la dignità sociale ed economica dei suoi abitanti, per la legalità in ogni sua forma, per la democrazia reale, per il rispetto dell’ambiente…miko somma

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