la fiducia…

Il Consiglio dei ministri ha autorizzato il ministro Maria Elena Boschi a porre la questione di fiducia sul Jobs act….

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bene, questo è il momento di verificare se in parlamento ci sono uomini o quaquaraquà…e ricordate che se passa anche questa, come tante che avete fatto passare, dopo non vi sarà limite al vostro zerbinaggio!!!

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incrociamo le dita…e speriamo sia matera 2019

(ANSA) – MATERA, 6 OTT – Sensazioni, silenzi, sapori, socialità, semplicità e potenzialità progettuali e di crescita di una città, patrimonio dell’Umanità, mostrata “per quello che è” e “senza effetti speciali”, caratterizzeranno la visita di sette ore che la Commissione di valutazione per la scelta della capitale europea della cultura 2019 compirà domani a Matera. Il 16 ottobre è prevista un’audizione a Roma per una valutazione definitiva del dossier. Per la commissione è stato preparato un corposo programma.

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incrociamo le dita, davvero, e non solo perché la concorrenza è forte ed altamente caratterizzata da un pregresso di conoscenza che però matera sta colmando velocemente e con un certo grado di successo internazionale, ma perché questo appuntamento è un crocevia per l’intera regione che deve, come recita il lancio, mostrarsi per quello che è “sensazioni, silenzi, sapori, socialità, semplicità e potenzialità progettuali e di crescita”, e per fare questo deve cominciare a comprendere come l’apparente vuoto che la “riempie” sia la vera ricchezza di questa terra e che occorre rispettarlo quel vuoto così pieno di vita, di suggestioni, di colori, odori, sapori, presenze del tempo e della storia, di tradizioni e linguaggi, senza seguire chimere industrialiste o progetti faraonici…e speriamo sia davvero

matera 2019

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renzi avvisato…

Se la delega resta in bianco e’ invotabile e con la fiducia conseguenze politiche”. Scrive, su Twitter, Stefano Fassina.

Civati, fiducia sarebbe segno di rottura
Il governo pare intenzionato a mettere la fiducia sulla legge delega che è già uno strumento che più fiduciario non si può. Una legge delega che tra l’altro è vaga, vaghissima e tutti possono leggervi quello che preferiscono”. Lo scrive sul suo blog Pippo Civati del Partito Democratico. “Sarebbe qualcosa -aggiunge il democratico- a metà tra la provocazione spicciola e un esautoramento del Parlamento, nonché un segnale di debolezza, oltre che sul piano politico un segnale di profonda rottura“.

Mineo, Renzi dovrà scegliere tra minoranza Pd e Ncd

Il documento approvato in Direzione parla di tutele importanti, di un’agenzia del lavoro, di abolire tutti i contratti impropri, tutto questo è contenuto nei sette emendamenti presentati dalla minoranza democratica, quindi tocca a Renzi dire se li fa propri o meno“. Lo ha detto Corradino Mineo, senatore del Partito Democratico a La Telefonata di Belpietro. “Se non lo fa dirà che avrà scherzato, se invece li prenderà in considerazione avrà dall’altro lato un Sacconi che non ne vuole sapere. Tocca a lui scegliere”, ha concluso Mineo. ‘No a delega in bianco’

La leader Cgil, Susanna Camusso, insiste nel paragonare Renzi alla Thatcher. Siamo a metà del semestre europeo a guida italiana – dice al vertice dei sindacati Ue – “e non c’è stato ancora accenno di dialogo sociale da parte del presidente del Consiglio. Questa modalità si era vista in Europa una sola volta, con madame Thatcher
Il sindacato italiano è sempre pronto al confronto ma anche al conflitto per contrastare scelte politiche non condivisibili. Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, parlando al vertice sindacale europeo ‘Un nuovo corso per l’Europa’. Camusso, parlando dell’incontro previsto per domani con il governo, ha detto che con la convocazione si è avuto “un cambiamento di orientamento” nel governo, che comunque si era presentato all’insegna del “non confronto” con i sindacati.

Inizia una settimana decisiva per il Parlamento, ma incombe sempre lo stallo sulla Consulta. Si incrociano infatti Jobs Act, Vertice europeo e diciassettesima votazione per i due giudici della Corte Costituzionale. E intanto Renzi insiste sul Tfr in busta paga. 

Consiglio dei ministri oggi alle 18

Incontro governo-sindacati domani alle 8

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più chiaro di così si muore…quindi renzi avvisato…la richiesta di fiducia (che annullerebbe ogni possibilità di emendamenti) sarebbe un segnale di rottura davvero grande e pregno di conseguenze che renzi farebbe bene a valutare…personalmente, come ho più volte detto, sarei per togliergli la fiducia a prescindere…questo non è un governo di centrosinistra ed a pensarci bene neppure un governo adatto ad un paese che necessita di dirsi la verità e rimboccarsi le maniche per costruire un reale cambiamento che tutti sentiamo necessario (altro che conservatori!!!), invece che un cambiamento solo declinato come una ninna-nanna per addormentare gli italiani, mentre in realtà si riporta il paese indietro… 

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in calabria vincono i non renziani…

(ANSA) – CATANZARO, 5 OTT – Mario Oliverio è in testa e si avvia a vincere le primarie del centrosinistra e diventare il candidato presidente della Regione Calabria per le elezioni del 23 novembre prossimo. I voti ottenuti da Oliverio difficilmente consentiranno la rimonta del renziano Gianluca Callipo che è al secondo posto. Terzo è Gianni Speranza, esponente di Sel.

Oliverio ha vinto con ampio margine in provincia di Cosenza, Catanzaro e Crotone. Alle primarie hanno votato oltre 110 mila persone.

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il dato della partecipazione è ovviamente poco leggibile con il dato disponibile delle ultime primarie pd del 2013, dove hanno partecipato al voto 80.000 persone, ma indicativamente si potrebbe affermare che, dopo le sbornie del passato,  la partecipazione aumenta solo quando la posta politica è chiara e netta nella scelta…ed in questo caso, a differenza dell’emilia romagna la sfida era tra renziani e non-renziani con l’aggiunta dell’ottimo candidato di sel, speranza…

bene, complimenti a gerardo mario oliverio, 1953, proveniente dal pci e già consigliere regionale pci nel 1980, poi primo degli eletti nel 1985, quindi un anno dopo assessore all’agricoltura della regione calabria e nel 1990 sindaco di s. giovanni in fiore…eletto per 4 mandati alla camera dei deputati (1992-2006)…dal 1997 al 2001 segretario provinciale di cosenza dei ds, poi dal 2004 al 2014 presidente della provincia di cosenza…ed oggi candidato per il centrosinistra alla presidenza della regione calabria…

un uomo di struttura politica dunque, che distanzia nettamente il renziano callipo e propone finalmente una rimonta della politica verso le strenne del renzismo di provincia

nella foto grande in alto, gerardo mario oliviero, nella foto piccola gianluca callipo

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