ansa – Matteo Renzi tira dritto sulle riforme e ribadisce di essere certo di avere i numeri per portarle a casa, anche senza Forza Italia. Intanto sia al Senato che alla Camera si rafforza la pattuglia Dem con l’arrivo di otto parlamentari di Scelta Civica che aderiscono all’appello di ieri del premier. “Se Forza Italia, che ha sempre difeso il patto sulle riforme, adesso vuole rimangiarselo – scrive Renzi sulla sua Enews – buon appetito. Ho sempre detto che voglio fare accordi con tutti e che non ci facciamo ricattare da nessuno. Perché i numeri ci sono anche senza di loro. Spero che dentro FI prevalgano buon senso e ragionevolezza“.
“Accogliamo l’invito di Renzi a un percorso e a un approdo comuni. Per questo aderiamo ai Gruppi del Pd di Senato e Camera, alcuni di noi anche al partito“. Lo scrivono in una nota 8 parlamentari Sc (Susta, Giannini, Maran, Lanzillotta, Ichino, Borletti Buitoni, Tinagli, Calenda).
”Il grande progetto di Mario Monti ha avuto un grande senso”, ora ”ha esaurito la sua funzione”. Lo ha affermato il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, a margine della cerimonia di apertura dell’anno accademico a Trieste, confermando la fuoriuscita da Scelta civica verso il Partito democratico. ”Non è un piccolo esodo – ha proseguito Giannini – ma una evoluzione in parte attesa, perché questo è un momento in cui si devono aggregare strutturalmente tutte le forze riformiste”….
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quindi nel mentre noi, da miseri intellettivi, ci chiediamo ancora quale sia questo famoso patto e cosa contenga realmente – perché un paese democratico dovrebbe anche conoscere i termini in base ai quali si sostiene una maggioranza che di fatto non è stata solo sulle riforme, ma direttamente sul sostegno al governo in molte occasioni – ecco che continua la farsa di un pd sempre più centrista, che accoglie tutti coloro che hanno uno scranno e vorrebbero conservarlo, e magari anche procrastinarlo nella prossima legislatura nelle fila di questa specie di grande centro che nelle intenzioni di renzi il pd dovrebbe trasformarsi…
ed oggi tocca a questi “miserabili” (e diamogli sostanza più nobile ricorrendo magari a victor hugo) che illo tempore aderirono ad un progetto, quello di mario monti che in sostanza proprio non esisteva se non come continuazione della politica delle larghe intese…gente come pietro ichino, mentore di quel processo di restaurazione della legislazione del lavoro che gravita intorno al simbolo di un articolo 18 che proprio il governo di monti cominciò a scardinare e di cui renzi completa la distruzione, introducendo un jobs act i cui effetti deleteri non mancheranno di vedersi a cose fatte, come linda lanzillotta, leonessa del processo di privatizzazione dell’acqua, processo che oggi vede nello sblocca italia lo strumento per realizzarla senza nominalmente toccare l’esito referendario chiaro e netto, ancora gente come irene tinagli, una soubrette dell’economia fondata sui modelli di cartone, lanciata come “esperta” (ma di che?) dal poco limpido giovanni floris (autore di molti altri “lanci” politici)…
e poi la stefania giannini, una opportunista mediocre e senza scrupoli lanciata nell’empireo ministeriale alla distruzione di quel poco di scuola pubblica che la realtà del “paga pantalone” ha lasciato in eredità ad un paese i cui studenti sempre più devono diventare sudditi, piuttosto che cittadini…oppure ilaria borletti-buitoni, erede dell’italico capitalismo dalla maschera umana e dai lineamenti da fiera sanguinaria (costei ed altri come costei mi fanno sempre tornare in mente la canzone contessa di pietrangeli che per deliziare i lettori accludo in link https://www.youtube.com/watch?v=8GCsinY5ELc ), gente sempre pronta a soccorrere “i poveri”, purché non diano fastidio sociale…e via discorrendo con gli altri peones…
insomma, ma al pd serviva davvero tutta questa bella gente?…o serviva di più a renzi riflettere e capire che, dopo la lezione dell’elezione di mattarella, il paese ha bisogno di chiarezza e non più di questi trasformismi di scilipotiana memoria?…