ultima uscita, a sinistra…

 

ci esaltiamo tutti a vedere le bellezze della nostra regione ed il senso profondo di quella bellezza che è nella resilienza culturale di una terra antica che non rinuncia a se stessa per alcun “moderno di scarto” che pur qualcuno ci propone come modello di sviluppo…
ma non basta esaltarsi, occorre lavorare tutti e tutti insieme per allontanare le strenne di quel moderno fondato sulla rapina delle risorse e sulla sudditanza semi-coloniale a modelli che riconducono sempre ad un “altrove” dove terminano i cicli economici, sociali e politici che di qui transitano solo per “prendere” e mai per “meticciarsi”…
occorre lavorare tutti e tutti insieme perchè ci sia lasciato lo spazio che noi intendiamo sia il nostro spazio, la nostra terra ed il tempo che noi intendiamo sia il nostro tempo ed il nostro ritmo di comunità…
io credo fortemente nella possibilità di questa terra di creare un suo proprio modello di sviluppo umano ed economico fortemente innestato sulla sua differenza da un paese e da un continente ormai omologato ad un modello unico che impone la società umana al servizio dell’economia e non viceversa…

proviamo a costruire insieme una alternativa per questa regione, declinando le ragioni di una nuova sinistra

oggi alle 18.00 scalinata IV novembre potenza

bene, andiamo a cominciare…non so se costruiremo quella nuova sinistra di programma che sarebbe così auspicabile per la nostra regione ed in prospettiva per il paese, ma ci proviamo – eccome se ci proviamo…ancora e sempre

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attenti alla propaganda isis…

(ANSA) – ROMA, 28 FEB – Un documento di 64 pagine attribuibile all’Isis, il primo di una certa importanza (per elaborazione e contenuti) interamente scritto in perfetto italiano. Il testo – scrive il sito Wikilao, che lo ha scovato – circola da quale tempo nei forum online jihadisti ed è essenzialmente uno scritto di propaganda rivolto agli aspiranti terroristi nostrani.

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linguaggio di regime?…

(ANSA) – POTENZA, 28 FEB – “I delegati della Fiom e i loro sostenitori e militanti rumorosi non hanno capito che l’argomento” delle assemblee tenutosi nello stabilimento di Melfi (Potenza) della Fca dopo l’accordo sulla nuova organizzazione del lavoro “era troppo serio e non meritava il loro solito teatrino disfattista“. Lo scrive, in una nota, Marco Roselli della segreteria nazionale della Fismic.

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e siamo al linguaggio di regime, ormai…queste sigle sindacali assurde e nei fatti sodali della proprietà fca e dei suoi metodi poco democratici di organizzare e gestire il lavoro in tutte le sue componenti, anche in quelle ancora tutelate dai diritti sindacali, divengono ogni giorno di più capibastone e gabellotti nella difesa di un regime, quello che parte dal ricatto occupazionale e dal jobs act che trasforma di fatto il lavoro in una sorta di cottimo dove al lavoratore non è consentito dire alcunché e semmai solo di dover ringraziare “chi gli dà il pane” – ed a questo punto il passo mica è troppo lontano dal quel “chi mi dà il pane mi viene padre” che tutti sappiamo essere la principale base di consenso nelle regioni più afflitte dai fenomeni mafiosi…

e così, costui, nell’offendere pesantemente il principale sindacato dei metalmeccanici italiani, “reo” di non aver voluto firmare il contratto dell’allora fiat (oggi fca) per le sue inique condizioni che ormai del tutto sembrano l’anticipazione di quello che poi seguirà ad applicazione del jobs act ed a licenziamenti collettivi non più reintegrabili, usa un vero e proprio linguaggio da caserma, definendo teatrino disfattista (parola, la seconda, molto cara l’altro ieri a mussolini ed oggi al piccolo duce di pontassieve, mentre della prima tutti ricordiamo lo stampo di conio berluskoniano) chi ancora tenta di osservare che il lavoro è un complesso di diritti e doveri per ognuna della parti coinvolte, datori di lavoro e prestatori di opera, nel riconoscimento di una oggettiva posizione dominante della parte datoriale…

siamo dunque ritornati al modello valletta o semplicemente andiamo dritti dritti verso il modello ciudad juarez?

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l’autonomia siciliana e le spese enormi…

(ANSA) – PALERMO, 28 FEB – I costi della politica e l’assunzione di personale nella P.A. sono pratiche condizionate da eccessi e abusi in Sicilia. Lo dice la relazione annuale del procuratore regionale della Corte dei conti, Giuseppe Aloisio, secondo cui la politica siciliana mantiene standard di spesa superiori a quelli dei paesi europei. La Procura segnala lo spreco di risorse nell’assunzione di personale e nel riconoscimento di qualifiche o livelli superiori a dipendenti delle società partecipate.

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e se proprio dobbiamo parlare di riforme costituzionali e regioni, forse qualche problemino si pone più che per gli accorpamenti, per fortuna bocciati, per l’autonomia siciliana, frutto storico più di dinamiche forzate e violente – ricorderete i fatti dell’EVIS alla fine della seconda guerra mondiale e magari anche salvatore giuliano che per qualche tempo ne fu principale braccio armato – che di un reale riconoscimento di una “differenza” da tutelare attraverso il riconoscimento di regione a statuto speciale…

nei fatti questa autonomia si è finora tradotta non solo in maggiori spese per singola unità politica ed amministrativa – basti guardare le differenze di costo e di guarentigie pensionistiche per i “deputati” dell’assemblea legislativa siciliana – ma anche per politiche clientelari che hanno portato la regione con uno dei minori tassi boschivi del paese ad avere un esercito spropositato di operai forestali (e comunque anche da noi non si scherza affatto, esattamente come in calabria) o ad avere in generale il più alto tasso di occupazione del paese nel settore pubblico, a volte anche con situazioni ai limiti del ridicolo, come nel caso degli spalatori di neve a palermo…oltre naturalmente a mettere in campo, nel corso dei decenni, vere e proprie storture mafiose che divenivano politiche…

ecco, senza in nulla voler stigmatizzare i comportamenti dei cittadini siciliani – che più che altro hanno spesso subito questi andazzi, piuttosto che esserne complici, come spesso molta retorica suggeriva nel confondere l’omertà da paura con quella da subalternità o peggio di filiera – sarebbe bello che proprio da loro venisse forte la richiesta di “cancellare” quella differenza per ritornare ad essere una regione normale…

p.s. vorrei infine sottolineare che non a caso alcuni fenomeni di storture politiche recenti sono nati o hanno avuto inedito successo proprio in sicilia, vedi forza italia negli anni ’90 e più recentemente il movimento di grillo…che siano state continuazioni aggiornate ai tempi di investiture prima concesse alla democrazia cristiana dei sindaci divenuti boss e dei boss divenuti sindaci, come michele navarra a corleone o vito ciancimino a palermo?  

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i tratti del servo…

28/02/2015

no, voglio dire, ma certa informazione ha la memoria corta o è ormai diventata solo propaganda renziana?…il pil cresce dell’ 0,1% – bene, è un segnale importante perché inverte una tendenza che per ora non riguarda le “microeconomie” familiari ed ho paura che sia solo congiunturale e non merito delle politiche del governo – ma perché dimenticate che già nell’ultimo trimestre del 2013 vi fu una crescita simile ed al governo c’era letta?…

forse, a guardarsi allo specchio, riconoscereste i tratti del servo…

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c’è chi dice no…

riporto questo articolo del quotidiano di basilicata ( http://www.ilquotidianodellabasilicata.it/news/idee-societa/734643/Michele-Cappiello–l-etica-nella.html#.VPGYnd09KKQ.facebook) come al solito in incipit e rimandando al link per la lettura completa, perché l’argomento è serio, molto serio e necessita di una attenta riflessione comune, sia da parte dei cittadini che devono comprendere come si possa “sopravvivere” senza i soldi infettanti delle compagnie, sia da parte degli operatori culturali e non solo, che devono imparare che la cultura è “libertà” e che in questa regione la libertà passa anche la liberazione da certe schiavitù, vizi mentali, ingordigie o facilonerie personali…e tutto il mio plauso a michele cappiello per la sua importante opera di divulgazione culturale, divulgazione che è anche “LIBERARE” la mente degli uomini dal vizio di credere che alcune cose siano necessarie e che senza esse la cultura non possa esistere…bravissimo, e spero di poterlo incontrare presto per dirgli grazie a nome di chiunque ami la musica, ma anche di chiunque ami la dignità di una terra che deve ritrovare il suo orgoglio, persino l’intelligenza di comprendere che anche un logo su un manifesto rappresenta una sconfitta per questa terra ed i suoi abitanti…saremo anche pecorai e morti di fame, ma non siamo e non vogliamo essere servi di nessuno!!!…

Michele Cappiello: l’etica nella cultura esiste
«Abbiamo detto no ai soldi di Total»

«L’Onyx 30 anni fa ha creato meccanismi di integrazione con il territorio che valgono ancora oggi»

Michele Cappiello: l’etica nella cultura esiste<br /><br />
«Abbiamo detto no ai soldi di Total»

Michele Cappiello

MATERA – «Siamo lusingati per la volontà dell’Istituto Francese in Italia di coinvolgere per il terzo anno l’Onyx Jazz Club ma rifiutiamo, nel rispetto dei nostri principi, azioni nelle quali risulti il logo della Total». La risposta dell’Onyx Jazz club, inviata il 3 febbraio scorso all’ente francese indica chiaramente che l’etica della cultura, a Matera, esiste e porta a scelte drastiche ma coerenti.
L’Onyx, associazione che quest’anno celebra i 30 anni di attività, ha un nuovo presidente, Michele Cappiello che sostituisce il padre storico Gigi Esposito (rimasto comunque con l’incarico di direttore artistico, ndr.).
La vicenda legata alla Total è solo l’ultimo dei segnali di difesa del territorio che hanno fatto dell’associazione il simbolo del binomio fra jazz e territorio che ha dato vita a rassegne come il Gezziamoci, ai concerti dal vivo nei Sassi, a quelli all’alba nelle chiese rupestri, alle collaborazioni con istituzioni come il Thelonius Monk Institute o con musicisti come Paolo Fresu….

 

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chi distrugge la memoria, cancella l’identità umana…

NEW YORK – Investito dall’Unesco che ne ha chiesto una riunione urgente, il Consiglio di Sicurezza ha condannato “con forza” i “barbarici atti di terrorismo” attribuiti all’Isis che includono rapimenti, uccisioni e la “deliberata distruzione” di “insostituibili manufatti religiosi e culturali del Museo di Mosul” e il rogo di migliaia di libri e manoscritti rari dalla biblioteca di quella citta’.

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sempre più convinto che occorra andare a fondo della cosa…chi distrugge la storia, cancella il ricordo, chi distrugge la memoria, cancella l’identità umana…

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#supercazzola…

28/02/2015

oh, finalmente ritorna la Grande Politica nel consiglio comunale di potenza…canizzaro propone lo spostamento del leone di bronzo in p.zza m. pagano ed i capigruppo approvano…#supercazzola…

miko somma

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