Lo spettacolo del “NI” a Tramutola sul permesso Monte Cavallo

Scrivo con due giorni di ritardo, dopo avere assistito ad uno spettacolo pietoso ed ancora non mi sono ripresa dal colpo che è stato inferto all’intelligenza delle persone presenti l’altra sera , mercoledi  4 aprile, nella sala consiliare di  Tramutola, tema dell’incontro “permesso monte cavallo”.

Posso solo dirmi comunque imbarazzata di essere rappresentata da una amministrazione comunale mediocre e che si è sentita offesa solo perché gli è stato chiesto che ci fanno loro lì, in quel consiglio, se non si preoccupano di tutelare gli interessi dei cittadini che pur dovrebbero essere prioritari rispetto ad ogni altra considerazione.

Imbarazzata di trovarmi di fronte ai consiglieri che sbadigliavano o parlavano a telefono invece di ascoltare le ragioni di chi chiedeva che il comune si associarsi alle ormai note e condivise ragioni di chi dice no al permesso monte cavallo, nuovo atto di colonizzazione dei nostri territori…indignata davanti al silenzio di un presidente del consiglio provinciale che pur nel paese ha tratto voti per quelle elezioni e che non esprime alcun parere quando pur gli è stato chiesto, o ad un consigliere  di quella parvente opposizione che sostiene la maggioranza nella sua scelta e propone solo ora un referendum cittadino a pochi giorni dalla scadenza dei termini, o di un altro consigliere che continua a millantare benefici dalle estrazioni che non si vedono neppure dopo quasi vent’anni di estrazioni…persino esterefatta di fornte a chi racconta la favola che dobbiamo sottostare alle necessità di approvigionamento energetico del paese e accettare in silenzio quello che si decide  per noi…ancora di più dall’atteggiamento dei componenti la commissione consiliare dedicata appunto all’esame del permesso monte cavallo che se ne è venuta fuori con il silenzio assoluto, e dai consiglieri ed assessori assenti…esterefatta  dinanzi alle parole di un sindaco che non capiva il motivo di fare una delibera, ma continuava come un disco rotto a ripetere che “siamo nel parco e non c’è bisogno di dare alcuna risposta e bisogna aspettare cosa succede in futuro”!

Di fronte a questa indifferenza di un’amministrazione che ascolta “coricata” sulle poltrone della sala consiliare, facendo risatine quando a parlare sono i cittadini, credo che gli offesi dovremmo essere noi e non loro che si reputano i signori  della nostra volontà.

Forti dubbi anche su una piccola svista da parte di  chi ha organizzato l’incontro, visto che per un evento di tal genere non ci si è preoccupati di invitare i sindaci e le associazioni che condividono la battaglia o lo si è fatto all’ultimo minuto…e fortuna ha voluto che lo avesse fatto per tempo comunità lucana!

Confesso che mi vergogno di essere governata da questi soggetti votati  quasi all’unanimità a rappresentare un paese che forse un po’ più di rispetto lo meriterebbe, se non altro perchè composto anche dai loro stessi elettori.

Svegliatevi cittadini di tramutola, non permettete più che venga offesa la vostra intelligenza con quel “ni” ipoicrita, ma chiedete che si prenda una  decisione con una delibera che dichiari “si, vogliamo il permesso” o “no, non vogliamo il permesso ”, perchè crediamo che occorra più chiarezza su queste cose.

Che abbiano dunque il coraggio di assumersi le responsabilità delle loro scelte…difficile che senza una richiesta popolare in tal senso si faccia quella chiarezza che sarebbe necessaria, molto più comodo per alcuni non esprimersi affatto per non scontentare troppo i sostenitori del no e non deludere neppure quelli del sì.

Che quindi decidano gli altri per noi, pare di leggere dall’analisi di questa riunione…nel frattempo le eterne promesse “petrolifere” di un posto qui o una commessa là hanno preso a camminare per le vie del paese, sorrette da quel silenzio assenso che equivale ad un assenso pieno!

Marica la salvia coordinatrice  cittadina di comunità lucana-movimento no oil e cittadina di Tramutola

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Nardiello (Pdci-Fds) su forestazione

06/04/2012 09:39

BAS “Il centrosinistra deve onorare l’impegno assunto con i sindacati nel 2009 per garantire 151 giornate lavorative l’anno a tutti gli operai forestali lucani. Per chi in quell’occasione, come me, ci ha messo la faccia, il piano forestazione 2012, che produrrà solo 112 giornate, brucia ancora di più”. E’ il commento di Giacomo Nardiello, dirigente nazionale e regionale del Pdci-FdS, alla decisione delle segreterie regionali di Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil di proclamare lo sciopero generale della categoria, proponendo per reperire le risorse finanziarie necessarie il ricorso alle royalties del petrolio.

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non vale neppure la pena di commentare…quello che accade sul petrolio è anche colpa di gente simile che continua ad invelenire le pretese su quei maledetti denari!!!

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Presunte pressioni su ISS, Regione annuncia azione legale

05/04/2012 19:46

Analoga azione annunciata anche dall’Istituto Superiore di Sanità che smentisce l’ipotesi contenuta in un filmato pubblicato su un sito internet AGR

La Regione Basilicata ha dato mandato ai propri avvocati di avviare un’azione legale affinché siano fatti accertamenti sulle accuse riportate in un filmato pubblicato su un sito internet circa presunti interventi sull’Istituto Superiore di Sanità volte a che “lasciasse perdere” rispetto ad accertamenti ambientali in Basilicata chiedendo, nel caso in cui tale ipotesi dovesse risultare fondata, di perseguire quanti dovessero essersi resi protagonisti di tali azioni o, qualora tale asserzione risultasse priva di fondamento, di perseguire per calunnia ed ogni altra ipotesi di reato riscontrabile quanti risultassero autori o divulgatori di tale affermazione.
Un’analoga azione legale è stata annunciata anche dall’Istituto Superiore di Sanità il cui Presidente ha smentito di aver ricevuto o esercitato le pressioni riferite nel filmato.
L’auspicio è che una rapida azione di Giustizia possa portare a fare chiarezza su una materia delicata e sensibile, dando certezze ai lucani e contribuendo a demolire quel clima di sospetti e intrighi che ne turba la serenità.

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è da molto che si invoca verità…ma che sia verità e non il tutt’apposto dilagante che finora è dilagato, appunto, proprio dalla mancanza di elementi incontrovertibili che potessero tranquillizzare su quanto denunciato, lo stato pessimo di salute del lago-invaso del pertusillo & dintorni…

ho personalmente visto il video e non ci trovo che un ulteriore elemento di rinforzo di una denuncia di quella melassa che sono state proprio le continue “rassicurazioni” istituzionali senza alcun elemento di realtà (quella è visibile ai cittadini nelle morie di pesci e nelle fioriture algali e tocca appunto alle istituzioni rassicurare in merito se e quando dei cittadini lanciano degli allarmi) ad alimentarne il deposito su una situazione che invece andrebbe senza infingimento alcuno chiarita in ogni suo aspetto…

giunge allora un mandato della regione (genericamente definita tale nel lancio e senza alcuna indicazione su quale sia l’ufficio proponente…non esiste infatti “la regione” come entità generica, avendo questa uffici proposti anche a simili prassi) al suo ufficio legale ad avviare pratiche che se vanno nel senso dell’accertamento di eventuali responsabilità di quanto nel video denunciato, pressioni sull’istituto superiore di sanità affinchè si “addormentasse” la situazione del lago, sono benemerite e senz’altro potranno svelenire il tema, ma se sono solo e soltanto tentativi di censura (come pur possiamo temere) vanno senza tema respinte al mittente…

a noi cittadini interessa la verità e la verità porta in questo caso a volere con determinazione conoscere quali sono le cause del “disagio” evidente di quel lago…qualunque esse siano!!!

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06/04/2012

c’è una sola arma che ti consente di sopravvivere alla rete…dire la verità e cercare la verità, non ciò che vogliamo appaia tale per un costrutto della volontà, ma ciò che crediamo ragionevolmente possa essere tale sulla base di un criterio oggettivo
miko somma