Rotondella: Consiglio comunale aperto al Centro Enea-Trisaia22/04/2012 09:50

BAS  “Piena solidarietà ai lavoratori dei servizi esternalizzati del Centro Enea della Trisaia e futuro dell’importante polo di ricerca che un ruolo importante ha avuto nelle stesse trasformazioni socio-economiche che hanno interessato la Basilicata a partire dagli anni ‘60”. Questa la sintesi dei lavori del Consiglio comunale di Rotondella, convocato in seduta straordinaria ed “aperta” con un solo argomento da trattare “Centro Enea-Trisaia. Dai tagli di bilancio a quelli occupazionali. Quale futuro”, svoltosi ieri mattina (sabato 21 aprile) nel piazzale antistante il Centro. I lavori sono stati introdotti da Vincenzo Francomano, sindaco del centro jonico e neo-presidente dell’Area programma Metapontino-Collina Materana, che ha sottolineato da una parte l’importanza rivestita dal Centro della Trisaia e dall’altra le problematicità che la decurtazione di fondi destinati all’Enea da parte del Governo nazionale genera.

Nel corso dei lavori (presenti i lavoratori dei servizi esternalizzati e diversi sindaci dell’area), oltre al vicensindaco Lobreglio, sono intervenuti i consiglieri Agresti, Marranchelli e Divincenzo, gli assessori Cuccarese e Montesano, i sindaci di Novasiri e Craco (Santarcangelo e Lacicerchia), gli esponenti della CGIL (Feo, Nicoletti, Taratufolo e Nola), della Cisl (Amatulli), Santarcangelo(NoScorie Trisaia), Varasano (lavoratore esterno Enea), il consigliere provinciale Tauro, il direttore del centro Enea, ing. Spagna ed il senatore Chiurazzi.

Gli interventi che si sono susseguiti hanno focalizzato aspetti specifici relativi al ruolo della ricerca ed al futuro stesso dell’Enea Trisaia all’interno del contesto nazionale, meridionale e in definitiva regionale, evidenziando la progettualità già spesa in Basilicata negli anni ’90 (Progetto Integrato Trisaia) e quella che potrebbe essere messa in campo oggi, la razionalizzazione nonché l’utilizzo in modo appropriato delle risorse disponibili (pur in presenza della crisi che investe il nostro Paese).

Al termine, all’unanimità, è stato approvato un “ordine del giorno” in cui si fa riferimento al rischio, correlato alle riduzione delle risorse finanziarie destinate al polo di ricerca lucano, “di assistere ad una ulteriore riduzione del monte-ore lavorative con conseguente decurtazione del già esiguo compenso che i lavoratori occupati nei servizi esternalizzati subiscono e che già svolgono un orario di lavoro ridotto”.

Nel documento finale approvato viene evidenziato, inoltre, come tutto questo finisca con il mettere in forse il “soddisfacimento delle più elementari esigenze dei nuclei familiari interessati” e sottolineato “il progressivo e costante ridimensionamento del Centro della Trisaia, interessato ad un netto calo occupazionale dovuto al blocco di qualsiasi ricambio generazionale rispetto alle unità che escono dal mondo del lavoro con ricadute negative sul territorio (che già risente della fragilità produttiva ed economica) e conseguenzialmente sullo specifico terreno sociale.

“Mantenere i livelli occupazionali esistenti in una prospettiva di ridefinizione delle potenzialità del Centro Enea-Trisaia, se non addirittura accresciuti. Superare soluzioni temporanee e parziali per ciò che riguarda i lavoratori dei servizi esternalizzati. Aprire in tempi brevi -come già chiesto dalla Regione Basilicata- un confronto con l’importante Centro di ricerca mirante al suo rilancio in modo che diventi realmente il punto di riferimento della ricerca e dell’innovazione, chiavi di volta per innescare un meccanismo di sviluppo e crescita nel Mezzogiorno attraverso impegni chiari su programmi definiti e compiuti”.

Un documento importante, quello approvato, che impegna l’Amministrazione comunale rotondellese e gli altri soggetti presenti (partiti, sindacati, associazioni, organizzazioni professionali) a mantenere alta l’attenzione sulle questioni affrontate investendo delle problematiche emerse il Commissario nazionale Lelli, la Regione Basilicata, i parlamentari lucani, l’Amministrazione provinciale di Matera, i sindaci dell’Area Programma Metapontino-Collina Materana.

In conclusione, per il sindaco di Rotondella, Vincenzo Francomano, “si tratta di restituire un ruolo all’Enea, di non restare inerti a fronte del suo lento depotenziamento e conoscere da subito il suo eventuale futuro considerando che il territorio ha bisogno di certezze per potere disegnare e costruire il proprio domani”.

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discorso complesso quello del centro enea-trisaia, erroneamente percepito come solo sito di stoccaggio di scorie nucleari, in realtà un centro di ricerche vere e proprio che qui forse si analizza “solo” dal punto di vista occupazionale (reale), ma non abbastanza sulla sua mission (passattemi l’anglismo per una volta)…a cosa serve la trisaia in questa regione?…e quali potenzialità la presenza di un centro ricerche di tale importanza potrebbe attivare nel circuito della ricerca nella nostra regione?…

francamente ho sempre pensato al futuro della trisaia come quello di un centro di eccellenza e ricerca sulle energie rinnovabili, una sorta di università o se volete una facoltà specializzata in un settore che giocoforza diventa centrale nel futuro della regione, sia a bocce ferme dell’attuale “disastrosa” situazione di prospettiva energetica del nostro territorio, sia nella prospettiva di cominciare a fare sul serio quell’energia rinnovabile che implica assolutamente un rispetto della rinnovabilità del territorio (è un gioco di parole che però sottintende alla necessità che tale forma di produzione sia del tutto sostenibile, al contrario di quanto accade oggi) nell’ottica di un ripensamento delle reti e dei consumi, quindi del modello economico, che diviene il nodo centrale attravesro cui realizzare le stesse energie rinnovabili…

occorre cioè che si mettano in campo strategie politiche e scientifiche (ed in questo il centro di ricerche sarebbe vincente) in grado di coniugare le potenzialità di produzione sia con i consumi locali (in primis) e solo dopo magari con la produzione conto terzi, sia con un ambiente inteso in senso lato come il vero patrimonio della regione e da preservare per le sue valenze anche economiche, sia con la possibiltà di sperimentare un unicum produttivo basato proprio sul cambiamento degli assi di produzione (a questo proposito vedere nel banner delle categorie le schede alla voce un altro piano energetico regionale per una sintesi di qualche idea di fondo che abbiamo già raccolto in una vera e propria proposta che tireremo fuori al momento opportuno)…

in poche parole, mentre ci auguriamo la più veloce e sicura dismissione delle attività di conservazione delle scorie, ci auguriamo senz’altro un rilancio del vero ruolo dell’enea in questa regione, quello di un centro di ricerca in grado di aiutarci a trovare elementi utili alla realizzazione di quel nostro peculiare modello sociale ed economico che noi di comunità lucana crediamo sia arrivato il momento di mettere al primo posto nella lista delle priorità delle cose da fare per quasta regione!!!

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22/04/2012

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ovviamente fino all’indizione del primo congresso, ogni ruolo in comunità lucana è pro-tempore…così il mio ruolo sarà quello di segretario regionale pro-tempore di questo nuovo (in realtà già esistente ed attivo) soggetto politico e sarò affiancato da un direttivo regionale…così a deposito dell’atto avvenuto (martedì), inizieremo le operazioni di tesseramento e di contestuale allargamento del direttivo e costituzione di una segreteria regionale…e per quanto di questi tempi sia “delicato”, abbiamo anche un tesoriere regionale

miko somma

auguri rita

i miei più sentiti auguri di buon compleanno ad una donna che onora questo paese e che ammiro profondamente e che a 103 anni è un inno alla vita in ogni suo istante

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 …e credo di poterli fare a nome di tutta comunità lucana!!!

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la tessera di comunità lucana

molte cose fatte e molte decisione prese oggi per farle coincidere con la stanchezza per una giornata davvero intensa per il fututo di comunità lucana

…vi mostro per il momento il solo fac-simile della tessera, il resto a domani…

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21/04/2012

pausa pranzo di una bella, lunga ed assai concludente riunione costituente…comunità lucana sta per nascere come partito politico!!!

miko somma

riunione

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sabato 21 ore 11.00 riunione di comunità lucana

sede regionale – via portasalza 16, potenza

 

all’ordine del giorno:

 

1) deposito statuto
2) avvio tesseramento
3) gravi ed eventuali

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20/04/2012

basilicatanet da buona agenzia tass continua a non scrivere una parola specifica da più di due ore e mezza (solo un trafiletto a latere del lancio sull’approvazione delle modifiche al PIEAR) sull’indecorosa fine del consiglio regionale di oggi che si scioglie sul voto alla proposta (restaino-pd) di mettere ai voti la nomina del direttore arbea colangelo, nominato dalla giunta regionale ancor prima… che la commissione competente ne avesse notizia (era giunta solo una lista di nomi)…credo che ormai lo stato di impasse sia totale e che il presidente de filippo ne debba ricavare delle conseguenze politiche molto chiare…il suo modello di governo non funziona!!!

…e la regione ha bisogno di un consiglio “costituente” dove sieda il meglio che la stessa può esprimere!!!

miko somma

In base all’articolo 9, comma 1, della legge 32 del 2000, le nomine del direttore e di un esperto in seno al Comitato d’indirizzo dell’Arbea saranno effettuate dal Presidente del Consiglio, “che è tenuto ad adottare i relativi atti entro i successivi tre giorni, sentiti i capigruppo consiliari”.
….e questo forse spiega la mancanza di folino dalla presidenza!!!

dagli amici del vallo di diano

riceviamo dagli amici del comitato del vallo di diano contro il petrolio il seguente messaggio che senz’altro postiamo, condividendolo in pieno…

Egregio Presidente De Filippo,  

Siamo stati felicissimi di ospitarLa nel “salotto verde” del nostro territorio, lieti ed onorati di incontrarLA al MIDA a Pertosa, in quello che per noi ha rappresentato e rappresenta un laboratorio di idee e politiche , di nuovi modelli di governance.

 

Era il luogo, considerato il tema dell’incontro, per parlare di sud, di energie e di idee.

 

È vero, ci saremmo aspettati un intervento in “punta di piedi” non diciamo sottotono (non Le si addice), ma quanto meno istituzionale! Invece no..

 

In seguito alla nostra “civile” richiesta a mezzo documento (letta per altro in modo garbato da un rappresentante dei sindaci valdianesi) di un impegno per la costituzione di una “fascia di rispetto” a cavallo della zona Monti della Maddalena (confine geografico tra Campania e Basilicata), tutto ci aspettavamo tranne che sentirci chiamare “barbari oppositori”.

 

Ci siamo dovuti stropicciare gli occhi e spalancando le orecchie abbiamo udito stupiti la Sua invettiva. Perché di un invettiva si è trattata. Non le chiedevamo certo di fare i conti col tempo garante e custode delle scelte “democratiche” della Sua politica. Era senz’altro troppo e non era nemmeno il luogo adatto.

 

Ebbene si Egregio Presidente, lei è stato  senz’altro indelicato e poco cerimonioso e sebbene non ve ne sia bisogno ora proviamo a spiegarLe anche il perché.

 

Lei invitato a casa nostra ha definito “balbuzienti”, i padroni di casa, nell’ordine Regione Campania, Provincia, Comunità Montana, Comuni, associazioni di categoria, Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano ed Alburni, la Fondazione Mida stessa ed infine anche noi (tutti quelli che in sostanza hanno detto no alla richiesta di ricerca della Schell). Questo lo ha fatto, perché abbiamo un’idea diversa dalla Sua, rispetto al nostro territorio e, a giudicare dalla poca attenzione ai monitoraggi ambientali legati alle attività estrattive presenti nella sua regione, abbiamo anche un diverso grado di attaccamento allo stesso.  Probabilmente  non coglie (o non vuole “narrare”) la devastazione ambientale in cui versano ampie zone della sua regione.

 

Qui servono persone in carne ed ossa invece, “barbari” in grado ancora di indignarsi udendo parole irreali e disoneste intellettualmente come quelle da Lei espresse a Pertosa domenica. E non ci soffermiamo sulla  critica del dis-orientamento della fondazione ospitante che è un terreno in fondo marginale. Il terreno rilevante ci pare quello dello smarrimento della dignità e della serietà del suo apparire in pubblico.

 

Categorie quelle della dignità e della serietà irriducibili al semplice equivoco di un incontro pubblico giocato su concetti (idee e energie)  che nel caso della sua regione, e ci duole dirlo,  si riconducono senza alcun dubbio direttamente ad un’unica matrice, il petrolio. Tolto il petrolio parrebbe, come attesta anche il suo recente intervento in consiglio regionale, la Basilicata sia destinata a scomparire.

 

Quando la politica ammette pubblicamente la sua inutilità!

 

Abbiamo bisogno, invece, caro Presidente, di uomini che si assumono responsabilità, anche quella (la più rischiosa, la meno certa negli esiti) di salire su piedistalli, come hanno fatto, in questa vicenda del petrolio, i nostri sindaci e di dare risposte negative, di opporsi a quel “futuro”, da Lei invece abbracciato nonostante le difficoltà a chiudere i bilanci. Che la politica sia fatta anche di sfide e che vadano raccolte non dobbiamo certo dirlo noi. D’altronde Lei continua a giocare a poker con la Sua terra.

 

Ci scusiamo per il non riuscire a guardare ai cittadini che lei governa come un popolo più “tranquillo” e “remissivo”, come ha lasciato intendere durante l’incontro di Pertosa, invitandoci a imitare quell’atteggiamento. Ciò perché in realtà quotidianamente abbiamo a che fare con cittadini forti, orgogliosi, combattivi e informati della sua regione e che ci sono d’esempio.

 

Ci scusiamo dunque se abbiamo intatta l’abitudine umana di indignarci e se non ci sfugge la drammatica situazione sociale in cui versa la Sua regione, nell’omertà generale e diffusa a tutti i livelli.

 

Altresì chiediamo venia per la mancanza di interesse a capire quanto di buono ci sia sotto le nostre terre, ma le amiamo troppo e vogliamo continuare a viverci sopra.

 

Nella convinzione che  vada fatta luce sulla reale situazione del “caso Basilicata”  è gradito porgere

 

Distinti saluti.

 Comitato No petrolio nel Vallo Di Diano

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20/04/2012

consiglio regionale sciolto per votazione invalida sulla conferma di colangelo alla direzione arbea (in realtà si votava se votare sulla nomina di giunta)…suppongo che la situazione sia ormai del tutto deteriorata…

nel prossimo post maggiori dettagli

miko somma

20/04/2012

bene, visto che si sussurra di elezioni politiche in autunno (forse) e comunque in primavera (sicuro), comunità lucana sarà presente nel collegio di basilicata al senato…e nelle more di quale sarà il sistema elettorale (roba da matti!!!), l’obiettivo che si pone è quello di dare tanto, ma tanto fastidio, con un occhio ai temi regionali ed uno a quelli nazionali

miko somma

20/04/2012

oggi alle 10,30 (stimate) reprise del consiglio regionale interrotto martedì, argomento base aggiornamento piano energetico ed esenzioni all’art. 11 per impianti a conduzione politico-familiare…il peggio verrò quando si tratterà di spalmare sulle percentuali l’incremento del burden sharing (l’aumento delle % di produzione da rinnovabili), ma vedremo a quella data…esattamente 4 anni fa feci una previsione esatta su questo piano (bocciatura della corte costituzionale di alcune sue parti comprese)…previsione azzeccata!!!…anche le rinnovabili possono diventare distruzione del territorio ed affari per qualcuno!!!

miko somma

Un’idea, un sogno: Il parco cittadino del Basento.

Prima di andare avanti col post, consiglio di perdere poco meno di un quarto d’ora per guardare questo filmato:

http://www.youtube.com/watch?v=gVvMKFpwli8

Un incontro nella sala del Mediafor, a Potenza, nella serata di ieri, 18 aprile, per l’atto costitutivo di un comitato promotore di un progetto (chiamiamolo sogno, per ora) di un grande parco cittadino in quell’area abbandonata dall’economia e dalla politica di questa città da oltre un ventennio. Un sogno, dicevamo…  Un romantico sognatore, tale Astronik (al secolo Antonio Nicastro), si imbatte, circa un anno fa, in un gruppo di giovani progettisti che in diverse occasioni hanno dimostrato di avere la stoffa per questa p professione. Antonio Graziadei, Alberto Petrone, Gerardo Sassano e Michele Scioscia, tutti tecnici dello studio di progettazione Wop. Grazie a quel rompicabbasisi di Antonio Nicastro, si mettono all’opera e buttano giù un’idea. Un’idea che, con una lunga serie di incontri con associazioni, comitati e semplici cittadini, prende sempre più corpo fino a diventare un sogno molto realistico. E per un anno, quest’armata brancaleone di cittadini va avanti, portando avanti questo sogno. Al punto che, dopo essersi incontrati nel cyberspazio di Facebook con un gruppo dedicato al Parco, si decide, e non all’improvviso, di passare alle vie di fatto ed a costituire un vero e proprio comitato cittadino a supporto del Sogno. E, guarda caso, appena si diffonde l’informazione, subito arrivano interventi nientepopodimeno che del Presidente della Provincia di Potenza, Piero Lacorazza (sempre via Cyberspazio), che in maniera abbastanza chiara, ci tiene a sottolineare come da una decina d’anni esista, per quell’area, un progetto di Cittadella del Sapere. Un’idea che, dopo aver dormito per qualche anno, messa da parte (come un sogno) in un cassetto, viene fuori proprio quando un folto gruppo di cittadini, che vogliono provare a fare democrazia dal basso, decidono di passare “dalla teoria alla pratica”. Beh, saremo pure un manipolo di sospettosi ma… più di qualcuno ha pensato “male”. Siamo malfidati, è un dato di fatto. Ma chi è piuttosto smaliziato (come noi vecchie pellacce che si avvicinano a grandi passi verso la cinquantina), non può vedere l’intervento del Presidente Lacorazza dalle pagine di Facebook come qualcosa di casuale. E durante l’incontro di ieri sera è venuto fuori in più di un’occasione.

Ero presente in sala ed ho avuto, ove mai ce ne fosse stato bisogno, una conferma di quanto sia piacevole l’idea che è stata abbozzata dai ragazzi dello studio Wop e che i cittadini hanno contribuito a far crescere. Lo confesso: mi sono innamorato dell’idea! Uso questa espressione da tempo… ed è diventata più forte proprio nel momento in cui ho letto le parole “Sono pronto a discutere nella certezza di non innamorarmi di un’idea”… sono parole di Piero Lacorazza in uno dei suoi interventi su Facebook, proprio sul gruppo dedicato al Parco. Ebbene, io ho idea che la costituzione di un comitato per la promozione di un progetto, sia un atto politico forte. Un progetto che, per ora, è un sogno, è qualcosa per cui metterci passione ed amore… perché un’idea senza amore o passione, non può sopravvivere. Ed io sono convinto che un’idea vada portata avanti!!! Vada migliorata, certo!!! Ma per portarla avanti, c’è bisogno di amore, di passione. Amore e passione politica!!! Perché senza passione e amore, solo con il calcolo, si fa presto a passare dalla politica all’affarismo. Il freddo calcolo è qualcosa che abbiamo sempre collegato agli affari… e in questa città (e in questa Regione) abbiamo bisogno di passione, e non più di affari. E la passione è quella che ci muove e ci fa propendere per la realizzazione di questo parco che è ancora un’idea “in divenire”, certo, ma che a lungo andare, può diventare una realtà. Ma quello che mi lascia basito, circa la questione “Cittadella del Sapere” è leggere che si tratterebbe di un concorso di idee che coinvolgerebbe anche professionalità di valore internazionale!!! Ora, la riflessione che mi è venuta subito da fare è la seguente: in regione si sono fatti salti mortali per andare a valorizzare prodotti d’eccellenza o di nicchia nel campo dell’agroalimentare. Aglianico del Vulture, Canestrato di Moliterno, Fagiolo di Sarconi, Peperoni di Senise e chi più ne ha più ne metta. Perché la politica non prende il coraggio a due mani e non prova a valorizzare anche il patrimonio umano e professionale di questi giovani dello Studio Wop? Io credo che non abbiano nulla da invidiare a nessuno dei professionisti di fama internazionale… o, meglio: hanno da invidiargli la notorietà e il conto in banca… ma se non gli si dà spazio, quando potranno crescere?  Ecco, la vera sfida della politica, a mio avviso, è questa: cominciare a guardare cosa e chi, del patrimonio umano di questa regione, può contribuire ad un cambio di rotta quanto mai necessario. Ed io sono convinto che ripensare ad una città, partendo da un Parco, sia quanto mai un passo importante da fare. E la cittadella della cultura si può fare in tantissimi altri siti (ne abbiamo a bizzeffe di “ex posti”). Piuttosto, il problema, in questa regione come in questa città è sempre lo stesso: “La mia idea è migliore della tua. Pertanto la tua non la prendo neppure in considerazione”. Se si prosegue in questa logica, non si va da nessuna parte. Ho detto la mia su questa questione del Parco del Basento. E ancora dirò la mia su tutta una serie di temi: perché ho a cuore il futuro di questa Città e di questa Regione. E se un Parco è un primo passo verso un sogno di una Città e di una Regione differente, io VOGLIO fare questo primo passo. E poi tutti gli altri passi. E andrò alla ricerca di tutti coloro che vorranno fare questi passi per un viaggio verso un futuro differente da quello che vorrebbero darci.

Antonio Bevilacqua: coordinatore di Comunità Lucana – Movimento no oil per la città di Potenza.

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sostegno del wwf al nostro piano rifiuti ed alla proposta di legge

vi posto, scusandomi, in chiaro il comunicato stampa del wwf a riguardo del nostro piano rifiuti, piano e relativa proposta di legge che, voglio ricordare, è in calendarizzazione presso la commissione ambiente della regione basilicata….

WWF: necessario un nuovo piano di rifiuti

        

Si al riciclo totale no agli inceneritori

 

 

Il WWF ritiene oggi indispensabile che la Basilicata si doti di un nuovo piano rifiuti in grado di risolvere in modo virtuoso ed organico la gestione dello smaltimento dei rifiuti che in Basilicata non avrebbe mai dovuto essere un problema, dato il numero esiguo della popolazione, e che invece entra periodicamente in crisi.

 

E’ necessario  infatti per raggiungere gli obiettivi imposti dalle direttive comunitarie e dalla normativa nazionale (il 65% di raccolta differenziata entro il 2012 a fronte di meno del 20% attuale) promuovere senza indugi una politica che preveda la riduzione dei rifiuti a monte, attraverso politiche di disincentivo alla produzione di imballaggi e merci usa e getta, e  attuando un sistema di raccolta differenziata spinta che miri a raggiungere percentuali elevate di recupero dei materiali    con il sistema di raccolta porta a porta e la creazione di impianti di compostaggio.

 

Un sistema volto al “riciclo totale” come presa in cura di ambiente, salute ed economia sostenibile nella condivisione di un progetto a larga scala che coinvolga i cittadini, le istituzioni, gli attori sociali ed economici con l’ obiettivo  di recuperare, riciclare e ri-avviare a nuovo processo produttivo il 100% delle materie seconde da rifiuti prodotti sul territorio regionale.

 

Non è invece immaginabile rimanere ancorati ad una sistema quale quello attuale  basato su discariche ed inceneritori a cui conferire il rifiuto tal quale: non solo è una scelta anacronistica dannosa per l’ambiente e la salute dei cittadini, ma è anche una scelta antieconomica, in quanto da uno studio presentato oggi dal WWF Italia emerge sempre più chiaramente che i costi unitari di gestione dei rifiuti sono più alti dove è più basso il livello di differenziazione. 

 L’Europa ha individuato nel riciclaggio dei rifiuti uno dei 6 settori economici leader per il nuovo sviluppo. Questo significa che dobbiamo puntare sull’uso più efficiente delle risorse e quindi diminuire lo spreco ossia la produzione dei rifiuti. E’ un settore fondamentale della cosiddetta green economy e la Basilicata   non può permettersi di ignorarlo come è avvenuto finora  ha dichiarato Vito Mazzilli, presidente del WWF Italia.  

Uscire dall’emergenza rifiuti con la raccolta differenziata ‘porta a porta’ è possibile. Lo dimostra ad esempio l’esperienza di sei quartieri di Napoli (Bagnoli, Colli Aminei, Rione Alto, Ponticelli, Chiaiano e San Giovanni a Teduccio), premiata dal WWF Italia come una delle 9 buone pratiche italiane nell’ambito del concorso “City Challenge – Reinventiamo le città”, lanciato in occasione di Earth Hour 2012 (31 marzo);  nella Municipalità di Bagnoli, realtà ben più complessa della nostra,  in particolare, con la raccolta differenziata porta a porta si è arrivati al 91%, ottenendo calo della tariffa e strade pulite.

 

In tal senso il WWF plaude all’iniziativa dei consiglieri Navazio, Romaniello, Falotico e Mollica   che hanno presentato un disegno di legge al Consiglio Regionale recependo la proposta di legge elaborata da Comunità Lucana- Movimento No oil. Il piano infatti si ispira ai principi di cui si è detto e costituisce un’ottima base di discussione per affrontare anche nella nostra regione il problema in maniera corretta. Il WWF perciò invita il Consiglio Regionale  a lavorare quanto prima sulla suddetta proposta di legge per inaugurare  presto un diverso e migliore sistema di gestione dei rifiuti in Basilicata.

 

Ufficio Stampa WWF Basilicata

0971 411382

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