meno ambasciate per meno paese…

ansa – Via libera del Cdm alla soppressione delle Ambasciate in Tegucigalpa (Honduras), Reykjavik (Islanda), Santo Domingo (Repubblica Dominicana), Nouakchott (Mauritania), e della Rappresentanza permanente presso l’UNESCO le cui funzioni passeranno alla Rappresentanza presso l’OCSE, che si chiamerà “Rappresentanza d’Italia presso le Organizzazioni Internazionali”.

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non concordo affatto, primo perché in questi paesi vi sono degli interessi italiani, economici e non, e naturalmente una presenza di italiani che merita una tutela maggiore di quanto si possa fare dalle ambasciate di paesi vicini (perché voglio immaginare che si passino le deleghe di rappresentanza agli ambasciatori presso paesi vicini e non a meri consoli, magari anche onorari), secondo perché un grande paese quale è il nostro (anche se a qualcuno parrà strano, ma l’italia è ancora una delle maggiori economie del mondo) tiene in conto una serie di spese per i normali rapporti tra stati che non possono prescindere anche e soprattutto dalle sedi diplomatiche, i cui costi potevano essere oggetto di discussione e riduzione senza dover “tagliare” questi presidi che, voglio ricordare, non sono solo eleganti dimore per impomatati diplomatici della farnesina, ma punti di aiuto concreto non solo per gli italiani residenti o per qualsiasi motivo dimoranti o in transito in quei paesi, ma anche gli unici luoghi dove ottenere un visto sia per motivi di lavoro che di studio e turismo…tra le altre, una delle sedi riguarda un paese europeo, l’islanda…

discorso a parte ovviamente quello per le rappresentanze presso gli organismi internazionali che meriterebbero un discorso a parte e che ben potrebbero vedere un plenipotenziario…

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il fondo del barile…

(ANSA) – ROMA, 4 APR – Cdp ha lanciato una maxi operazione da 2 miliardi sui residui sui mutui degli enti locali. Dalla Cassa depositi e prestiti sono partite oltre 6 mila comunicazioni con destinatari una buona parte degli Enti locali che non ha “tirato” parte dei mutui richiesti alla Cdp e che ora si trova ad avere residui inutilizzati. “Si tratta di quasi 2 miliardi di euro -spiega il Direttore generale Cdp Matteo Del Fante- che possono essere riutilizzati per nuovi investimenti o ridurre il debito”.

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siamo dunque al raschio del fondo del barile e si “toccano” i residui dei mutui richiesti da enti locali in una operazione che non presenterebbe nulla di strano (si tratterebbe in un caso del genere di fondi inutilizzati e quindi perenti) se non fosse strettamente e logicamente collegata alla “manovra degli 80 euro” prevista per il 27 maggio e per la quale le coperture sono del tutto ancora ballerine, essendo difficile l’innalzamento del rapporto deficit/pil dal 2,6% al 3% se non impossibile, trattandosi di previsioni per il 2014 e non di conti consolidati che ufficialmente indicano ancora il 3% (e mi pare che la commissione ue sia stata abbastanza chiara) e che avrebbero consentito di “liberare” per questa operazione ai limiti dell’inutile ai fini del rilancio dei consumi circa 6,4 miliardi di euro (costo stimato 10 miliardi)…ma in ogni caso, qualunque siano le risorse disponibili, si tenta allora di drenare quante più risorse possibili in un rovistare frenetico delle pieghe di bilancio pur di mantenere in piedi una “cosetta molto costosa” che ha un chiaro obiettivo propagandistico, barattare 80 euro con un voto di tenuta del governo alle europee, nonostante le rassicurazioni di renzi a riguardo…

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