10/12/2013

mah, sarò antico, ma io di contenuti politici non ne ho sentiti stasera da renzi a ballarò, tranne qualche sprazzo che in genere non mi è piaciuto…non gli sparo certo addosso, dovendo necessariamente dargli qualche tempo per togliersi dal viso quell’espressione un po’ boccaccesca e calarsi nella realtà vera, ma mi ha convinto davvero poco

miko somma

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Comunicato stampa

questa nota stampa non è stato inviata al sito istituzionale di basilicatanet, al giornale basilicata 24 ed alla redazione di radiolaser per specifica ed espressa volontà di un suo redattore di non ricevere nostri comunicati

 

La programmazione energetica da rivedersi e gli impianti della discordia.

Intervengo a proposito del progetto di impianto solare termico da 50 mw di Banzi per sottolineare che all’ennesima prova dialettico-scientista tra i fautori più o meno acritici del no e quelli (a dire la verità pochi ed abbastanza teleguidati dalle solite ragioni occupazionali) del si, il confronto lascia basiti. Ed è da sottolineare che lascia basiti, oltre i nymbismi della sensibilità e quelli dell’opportunismo politico, un certo carattere localistico che la vicenda pare assumere, rispetto ad un argomento, quello energetico, la cui rilevanza ci pare tutta da inserirsi in un discorso di programmazione tutta regionale.

Il fatto se tale impianto faccia o meno parte della programmazione regionale che con il PIEAR e le sue successive modifiche introdotte dalla “burden share”, pare sfuggire ai protagonisti di un confronto che si dipana nelle vie dei social network, in ciò ricalcando probabilmente sia quella dislocazione di luoghi del confronto democratico, sia quella deriva del tutto auto-referenziale che lo stesso assume quando, incontrando le nostre piccole comunità e la loro necessità di comunicare il proprio disagio, spesso questi divengono sversatoio di quest’ultimo più che luogo alternativo di discussione matura.

Il vero problema di quell’impianto non è la tecnologia o il possibile impatto che questa provocherebbe, tra suggestioni wikipedia e comunicati di sedicenti ambientalisti, quanto l’effetto che una simile taglia impiantistica provocherebbe nel dispiegarsi in termini di occupazione del territorio e del paesaggio in aggiunta a quanto il PIEAR non abbia già disastrosamente prodotto con la sua programmazione che non ha tenuto conto dell’apporto che le estrazioni già forniscono al conto energetico del Paese.

E tuttavia quella rimane la programmazione adottata, sia pur da doversi rivedere visti alcuni effetti che non si era voluto vedere già all’epoca della sua adozione, nonostante la tante critiche di ieri che oggi appaiono vaticinio, e che si concretizzano nella forzata “energizzazione” di un territorio “occupato” da una foresta imbarazzante di enormi pale eoliche che spuntano come funghi, da una concentrazione di campi fotovoltaici autorizzati con semplici DIA su terreni agricoli che dopo soli pochi mesi vengono vietati in decretazione nazionale, e da un quantitativo di bio-masse di cui ancora poco si è compresa la natura definitiva.

Programmazione da rivedersi quindi e che nelle more dell’insediamento del nuovo consiglio regionale, unico attore della stessa, consiglierebbe da un verso la sospensione di ogni iter autorizzativo in attesa della piena operatività dell’organo legislativo nella ridefinizione di quote in aumento di circa il 50% rispetto alla originale programmazione, per via della citata Burden Share, e che autorizzavano impianti foto-voltaici per circa 650 mw, non certo il solare termico, che così risulterebbe fuori programmazione.

Che quindi funzionari regionali od amministratori locali si spendano per la realizzabilità o meno di un impianto che è solo il Consiglio Regionale nel caso specifico a poter di fatto autorizzare attraverso sia una ridefinizione in aumento delle quote relative del PIEAR che possano semmai aprire spazi al solare termico (in virtù di prevedibili mancanze di interesse per il fotovoltaico dopo il divieto di sovvenzioni ex decreto liberalizzazioni), sia per quell’assoluta mancanza di piani paesistici il cui rispetto pure sarebbe propedeutico alla sola ammissibilità di presentazione di istanze, appare del tutto fuori luogo e così sarebbe consigliabile che funzionari ed amministratori attendano l’insediamento del nuovo Consiglio Regionale prima di procedere a qualsivoglia atto formale di autorizzazione ed esame.

Anche perché un impianto che occupa oltre 230 ettari di terreno a breve irrigabile nel completamento dello schema irriguo Basento-Bradano che apre spazi di coltivazione che vanno ben oltre l’estensivo colturale praticato finora, impone ragionamenti ed atti organizzativi di scala molto maggiore di quelli praticabili in singole comunità, comunque sempre interessate ed interessabili in via sussidiaria, ma così costrette a discordie sconvenienti per qualsiasi logica di cooperazione di una comunità più vasta.

Miko Somma.   

nuovi chirotteri nel parco dell’appennino lucano

Nuova specie di pipistrello scoperta nel Parco App. Lucano

10/12/2013 13:46

BAS     Ancora buone notizie per la biodiversità del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano.

Nel territorio dell’area protetta è stata appena scoperta una nuova specie di pipistrello, mai segnalata finora in Basilicata.

Si tratta del Myotis alcathoe, nome scientifico della specie oggetto della scoperta, identificata con certezza grazie all’analisi del Dna, in quanto morfologicamente risulta quasi identica al Myotis mystacinus, altra specie più comune presente nel Parco. La scoperta è stata fatta nell’ambito del progetto di censimento della chirotterofauna svolta per conto dell’Ente Parco da parte dell’ATI guidata dal Centro Studi Naturalistici Nyctalus di San Martino d’Agri. L’analisi del Dna si è resa necessaria in quanto nel Parco è stata riscontrata la presenza di specie di chirotteri difficilmente identificabili mediante metodi morfometrici tradizionali, denominate specie criptiche. L’applicazione di tecniche molecolari si è rivelata utile, dunque, per l’identificazione di queste specie . Sulla base di tali dati si è potuto pertanto stabilire con certezza, per la prima volta, la presenza di questa specie per la Basilicata.
“Il lavoro svolto -ha dichiarato Domenico Totaro presidente dell’Ente- ha permesso di compilare una checklist dei chirotteri presenti nel Parco Nazionale Appennino Lucano e di effettuare un’analisi preliminare di tipo qualitativo sulle relazioni specie-habitat. Si è inoltre stabilità con certezza la presenza nella nostra area protetta di alcune delle specie più rare nel nostro paese e in Europa, come il Barbastello (Barbastella barbastellus) e il Vespertilio di Bechstein (Myotis bechsteinii)”.

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dal momento che credo occorra ripartire dal protagonismo dei circoli per ribadire che una segreteria ha compiti di sintesi delle posizioni espresse dalla base riunita in assemblee, mi sentirei di consigliare a tutti i segretari di circolo di indire riunioni per una analisi critica del voto delle primarie o agli iscritti di auto-convocarle…renzi o non renzi, sono gli iscritti il partito!!!

miko somma

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questo parlamento non può cambiare la forma di stato…

(ANSA) – ROMA, 10 DIC – “La legge elettorale si deve fare, deve essere una legge bipolare e deve essere una legge che, come ha detto la Corte Costituzionale, ridia la possibilità ai cittadini di scegliere il proprio rappresentante. Bipolarismo subito, scelta da parte dei cittadini dei loro parlamentari, e abbiamo anche detto che siamo molto interessati all’ipotesi del modello Sindaco d’Italia”. Lo afferma il ministro Maurizio Lupi del Nuovo Centro Destra a Mix24 di Giovanni Minoli su Radio 24.

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costui straparla a vanvera, non capendo (ma più probabilmente dando ad intendere di non capire sull’onda del quagliarellismo dominante in questo strano centrodestra “moderno”) che simile legge elettorale, quella dei sindaci, ancorché complessa per le evidenti ragioni di dimensioni che dal modello locale dovrebbero traslarsi ad un modello molto più complesso come quello di un paese, introdurrebbe elementi di semi-presidenzialismo (o premierato forte) che a ragion veduta necessiterebbero di cambiamenti costituzionali della forma di governo…

cambiamenti che hanno bisogno di numeri nei due rami del parlamento che non ci sono, comunque li si voglia raggiungere…così come non ci sono per ogni altra riforma costituzionale, nell’evidenza che c’è chi usa l’argomento riforme per “mantenere” in vita le più/meno larghe intese, mentre il punto centrale è una nuova legge elettorale che dia modo, attraverso il superamento dei “nominati” a liste bloccate di eleggere un parlamento costituente e solo così, nella legittimazione della scelta dei candidati da parte del popolo, procedere a riforme che sono per loro natura non affidabili ad un parlamento come quello attuale…

e non starei certo a preoccuparmi del valore proporzionale del voto, poiché qui non è in gioco la tenuta di un governo, ma la tenuta stessa delle istituzioni riunite intorno ad una carta di valori comuni, quale è la nostra costituzione!!!…la sentenza della corte mi pare chiara (nelle more della sua conoscenza motivazionale), quando concede facoltà al parlamento  di emettere legge elettorale (che non necessita di revisione della carta), ma sembra suggerire che non abbia legittimità a modificare la costituzione, poiché frutto nella sua composizione di una legge elettorale illegittima ab origine!!!

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beffa crumira…

(ANSA) – MELFI (POTENZA), 10 DIC – La produzione nello stabilimento di Melfi (Potenza) della Fiat sarà sospesa da giovedì 12 dicembre al 10 gennaio del 2014: lo si è appreso a Potenza dal segretario regionale della Fismic, Marco Roselli. La decisione di sospendere del tutto l’attività è legata sia alla ristrutturazione in corso nella fabbrica – dove si lavora per allestire le linee di produzione dei nuovi modelli – sia al periodo natalizio.

…verrebbe da pensare che sia una sorta di augurio di buone feste ad operai nel cui salario la cassa integrazione è divenuta ormai strutturale…che questo roselli poi comunichi al posto dell’azienda che sarebbe legata al periodo natalizio suona proprio come una beffa crumira…

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