Com. stampa Comunità Lucana-Movimento No Oil verso il partito della Comunità Lucana

 questo comunicato non è stato inviato al sito istituzionale di basilicatanet, visto quanto già da noi espresso circa l’opera di confusione che puntualmente viene messa in atto o per imperizia (e ci può stare visti i criteri) o per cosciente manipolazione bulgara (cosa molto più probabile) delle affermazioni dei comunicati, il cui senso non andrebbe distorto, ma semmai solo adeguato alle esigenze di spazio concessogli in ciò che dovrebbe essere una sorta di rassegna dei comunicati inviati

tale attività riprenderà solo a seguito delle scuse ufficiali del sito basilicatanet

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La commissione e gli inceneritori suggeriti.

  

Premesso che la visita di una commissione parlamentare è prassi istituzionale di altissimo rilievo e di indubbia importanza, occorre però dire che, nel merito della visita della Commissione sugli illeciti nel ciclo dei rifiuti, gli atti esaminati sono gli atti ufficiali messi a disposizione dalle istituzioni lucane, quelle cioè in prima persona chiamate in correo politico per la penosa situazione in cui versa la gestione dei RSU nell’intera regione, atti che se danno misura delle difficoltà nell’organizzare raccolte differenziate decenti – neppure a parlarne di efficienza! – certo non si pretende potessero gli stessi indicare colpe e/o doli nella gestione di un ciclo rifiuti che prima di essere potenzialmente afflitto da “manovre” di eco-mafie, è di sicuro ammalato di cialtroneria e notorio senso dell’approssimazione.

  

Se cioè il ciclo dei rifiuti lucani sia nelle mani della criminalità delle eco-mafie o dei potentati economici ad esse prossime, ciò è certamente meno vero di quella strutturale e, per molti versi, voluta mancanza di coordinamento tra i soggetti coinvolti che prima ancora di esser palesemente “deviata” da collusioni, è punteggiata di troppe “zone grigie” per dirsi trasparente, ed è appunto alla trasparenza del sistema, quindi alla sua democraticità, che in primis dovrebbe puntare un ciclo virtuoso di gestione dei rifiuti.

  

Così se la commissione non individua collusioni evidenti con fenomenologie criminali che purtroppo ci sono troppo vicine per essere escluse dal contatto, ciò non significa che collusioni non vi siano, ma che all’analisi documentale ciò non è stato rilevato – e di zone grigie ve ne sono tante anche in metodi di certificazione che sollevano dubbi di troppo facile manomissione in assenza di puntuali verifiche sul campo – dovendo invece registrarsi strane critiche all’organizzazione della raccolta differenziata e alla mancanza di infrastrutture che sono state usate per strane allusioni alla necessità dell’intervento dei privati nel ciclo dei rifiuti, peraltro con asserzioni erronee di un’Europa che ce lo chiederebbe.

  

Così se ci è difficile comprendere a cosa sia servita la presenza della Commissione nello spulciare atti di carico e scarico che sono proprio le lacune legislative a rendere manomettibili prima ancora che lo siano davvero, a compiere sopralluoghi in impianti a rischio e tuttavia in funzione nonostante criticità e fatti giudiziari, ed in siti di presunti interramenti di scorie pericolose, più facile ci risulta comprendere a cosa ed chi sia servita. E non abbiamo molti dubbi che sia servita a “tacitare allarmi” e ad aprire strade ad una privatizzazione della gestione del ciclo dei rifiuti che interessa bipartizan i maggiori partiti, pd e pdl e, in subordine numerico, non di interesse, l’udc, in sostanza l’asse d’appoggio al governo tecnico, un asse che sui rifiuti pare esprimere cultura unitaria nel considerare gli inceneritori come necessari.

  

Governo tecnico che non ci pare essersi espresso contro gli inceneritori, esattamente come gli attori politici che oggi lo sostengono e che nel corso degli anni si sono più volte espressi a favore o non in disaccordo con l’ipotesi di allocare ancor più termovalorizzatori nel Paese – termine questo sanzionato invece dalla U.E. come non veritiero della reale funzione di quegli impianti.

  

Inceneritori il cui affare sta appunto la loro costruzione, e non certo nella loro idoneità a soluzioni del problema rifiuti coerenti ad ambiente, salute, economia dei costi del sistema e del riciclo delle materie seconde, e che, come molti affari, sono strutturati intorno a lobbysmi che sappiamo essere presenti in Parlamento, segnatamente proprio tra i partiti che oggi sostengono un governo noto per decisionismi di cui crediamo avremo prove anche nel capitolo inceneritori che, al pari della TAV, sollevano proteste trasversali tra le popolazioni dei siti interessati alla loro costruzione, necessitando il riassorbimento di queste contraddizioni di interventi forti che la politica oggi non può o vuole assumersi.

   

Temiamo che l’ottimismo della Commissione stimoli  i “partiti” degli inceneritori in regione a forzare la loro programmazione in sede di nuovo piano regionale dei rifiuti, affidandone la costruzione e gestione a gruppi privati, come da anni denunciamo, nel pericolo di rifiuti vagliati a CDR e simili, provenienti da regioni attigue sia, ex dl 152/06, trasportato e da noi incenerito in impianti che ci paiono “suggeriti”.

  

Chiediamo quindi che sia presto discusso in Consiglio Regionale il piano a rifiuti zero da noi elaborato, inviato e presentato ai consiglieri per soluzioni a freddo, in ciclo economico virtuoso, degli RSU lucani.

 

 

Miko Somma, coordinatore regionale di Comunità Lucana-Movimento No Oil

14/03/2012

vedo con piacere che anni di battaglia stanno dando i propri frutti…i sindaci lucani rompono le filiere consuete che riportavano le decisioni sempre al centro del potere e cominciano a dire di no, ribadendo che “POSSIAMO FARE A MENO DEL PETROLIO!!!”

permesso total tempa la petrosa…nova siri e rotondella dicono NO alla total e gli altri comuni si apprestano forse a fare altrettanto…VAI LUCANIA!!!…CON ORGOGLIO DICIAMO NO ALLE LUSINGHE DEL PETROLIO!!!…POSSIAMO FARNE A MENO!!!

miko somma

Progetto Total “Tempa La Petrosa”, incontro tra gli Amministratori

14/03/2012 14:04

 

BAS  Si è svolto a Rotondella un incontro preliminare promosso dal sindaco del centro jonico Vincenzo Francomano per affrontare le problematiche legate al Progetto ricerca idrocarburi “Tempa La Petrosa” della Total E&P Italia che interessa i comuni di Colobraro, Montalbano Jonico, Nova Siri, Rotondella, San Giorgio Lucano, Santarcangelo, Senise, Tursi e Valsinni.
E’ quanto si legge in una nota stampa diffusa dal Comune di Rotondella.
All’incontro hanno partecipato i il sindaco di Senise Giuseppe Castronuovo, il vicensidaco di Santarcangelo Roberto Fantini, per il comune di Niova Siri Antonio Melidoro e Walter Lobreglio, vice-sindaco ed assessore all’ambiente di Rotondella.
Gli amministratori degli altri comuni, pur condividendo l’iniziativa sono stati impossibilitati a partecipare a questo primo incontro. Dall’incontro è emersa la volontà di evidenziare ulteriormente la forte vocazione turistica e agricola (produzioni ortofrutticole di qualità) delle aree interessate.
In attesa di un prossimo incontro, durante il quale verrà stabilito dagli amministratori dei comuni interessati una linea di azione comune, i sindaci di Rotondella e Nova Siri hanno fatto già pervenire alla Regione Basilicata – si legge nella nota – il proprio “parere contrario” in quanto l’intervento proposto dalla Total modifica sensibilmente “gli equilibri del territorio a forte vocazione agricola e turistica e potrebbe comportare aggravio al fenomeno della subsidenza interessante la zona dove attualmente è ubicato il Centro Enea”.

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vedo con piacere che anni di battaglia stanno dando i propri frutti…i sindaci lucani rompono le filiere consuete che riportavano le decisioni sempre al centro del potere e cominciano a dire di no, ribadendo che “POSSIAMO FARE A MENO DEL PETROLIO!!!”

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l’onnipresente!!!

La Giunta nomina Rocco Colangelo Commissario Arbea

14/03/2012 13:53

La decisione dopo il passaggio di Freschi alla Regione e in attesa della nomina del nuovo direttore tramite bando del Consiglio regionale

AGR   “La Giunta Regionale, su proposta del presidente della Regione Vito De Filippo, ha nominato Rocco Colangelo Commissario all’Arbea. La decisione è stata assunta a seguito delle dimissioni del precedente direttore Andrea Freschi passato alla Direzione Generale del Dipartimento Agricoltura della stessa Regione e in attesa che si provveda alla nomina del nuovo direttore tramite bando del Consiglio regionale.

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onnipresente (e da manuale de filippiano) alla maniera di andreotti, rocco colangelo non esce mai di scena…ora è all’arbea…nominato, come sempre…un incompetente in più che vuoi che possa cambiare?…ci sarà da ridere?

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Pd: domani a Potenza dibattito su “Democrazia e sovranità”14/03/2012 11:31

BAS  Si terrà domani alle 18,00, presso la sede regionale del Partito Democratico, a Potenza, l’incontro dibattito sul tema “Democrazia e sovranità. Perché rinunciare?”, organizzato dalla Segreteria provinciale del Pd.
E’ quanto comunica una nota del Pd.
Sarà presente Giancarlo Bosetti, co-fondatore e direttore della rivista Reset e docente di sociologia della comunicazione all’Università La Sapienza di Roma.
L’incontro – si legge – vuole essere un importante momento di riflessione sul sistema democratico e sulla democrazia nel suo complesso, in un momento storico in cui ci si trova a riflettere sulla fine della sovranità degli stati nazionali, sull’opportunità di delegarla a un organismo internazionale ancora non ben definito e sui ruoli e le funzioni dell’Unione Europea.
Interverranno alla discussione Gerardo Lisco, della Segreteria provinciale di Potenza, Vincenzo Folino, presidente del Consiglio regionale della Basilicata, il segretario provinciale Antonello Molinari e il segretario regionale Roberto Speranza.

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ed io forse ci vengo a dire qualcosina…paura, eh?…ovviamente non mi sarà neppure consentito di entrare, immagino…le contraddizioni non sono ammesse tra i piddini, figuriamoci quando poi le porta uno che non appartiene alla loro chiesa dai tanti papi ed antipapi!!!

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Ccilp, un più efficace governo del mercato del lavoro

14/03/2012 10:47

Le linee programmatiche del Comitato per il 2012 illustrate in una riunione con l’assessore regionale Vincenzo Viti

AGR  “E’ necessario per il Ccipl intensificare e moltiplicare gli interventi mirati ad un più efficace governo del mercato del lavoro e a promuovere nuova occupazione, dato soprattutto l’insostenibile tasso di disoccupazione che si registra nella regione”. Lo rimarcato il presidente del Comitato di coordinamento interistituzionale per le Politiche del Lavoro, Pinuccio Maggio, durante una riunione tenutasi nei giorni scorsi con l’assessore regionale alla Formazione e lavoro, Vincenzo Viti. Nell’incontro, Maggio, dopo aver fatto un breve resoconto dell’attività svolta dal Comitato nel 201, ha tracciato le linee programmatiche delle azioni da realizzare nel 2012.
Perché l’azione del Comitato possa accrescere la sua efficacia e la sua validità e sia ampliata la sua sfera di informazione e comunicazione, sarà necessario mettere in cantiere azioni finalizzate – ha sottolineato Maggio – a dare una concreta e precisa definizione alla natura del Comitato come organismo interistituzionale dei servizi per il lavoro, definendo in forma chiara e dettagliata gli ambiti operativi della propria competenza e che sia assicurata una completa operatività del Comitato stesso. In sintesi è necessario che il Ccipl sia tenuto dentro a tutte le questioni afferenti il mercato del lavoro al fine di poter svolgere al meglio la sua funzione di coordinamento”.
L’assessore Viti, dopo aver apprezzato il lavoro fin qui svolto dal Comitato e averne riconosciuto il suo ruolo istituzionale, ha assicurato la valorizzazione del Comitato che sarà reso “più operativo chiamandolo a valutazioni di azioni che di volta in volta la Regione metterà in campo”. L’assessore, inoltre, illustrato al Comitato le linee essenziali entro le quali il Dipartimento svolgerà la sua azione in materia di politiche per il lavoro. In particolare “si dovrà riflettere sulla utilità, anche attraverso una valutazione di merito, degli strumenti attuativi delle politiche del lavoro e delle attività avviate al fine di massimizzare i risultati e concentrare le risorse”. E “a questo riguardo – ha affermato – l’impegno del Comitato è prezioso ed intende capitalizzarlo al massimo”. Viti ha, inoltre, informato il Comitato che, insieme all’assessore alle Attività produttive Marcello Pittella, sta producendo un lavoro comune su vari campi, finalizzato ad evitare duplicazioni e sovrapposizioni.
Negli interventi che sono seguiti il consigliere regionale Luca Braia, componente del Ccipl, dichiarandosi d’accordo con le analisi dell’Assessore e facendo riferimento alle criticità emerse nella fase ricognitiva compiuta dal Comitato nel 2011, ha affermato che proprio la mancanza di una visione d’insieme delle politiche del lavoro da parte delle diverse istituzioni chiamate a realizzarle, impongono l’esame preventivo e consultivo e, quindi, un coordinamento delle stesse per meglio intervenire in un settore delicato come quello del lavoro.
Il consigliere regionale Ernesto Navazio, anch’egli componente del Comitato, si è dichiarato soddisfatto della disponibilità manifestata dall’assessore Viti circa la necessità di mettere in campo quanto necessario per lavorare nella consapevolezza di fare cose utili per il territorio e per la collettività di Basilicata.
Il presidente Maggio, dopo aver ringraziato l’assessore Viti non solo per le parole di apprezzamento del lavoro svolto dal Comitato ma soprattutto per la sua cognizione puntuale delle problematiche complesse e delicate come quelle relative al lavoro, ha confidato in un’azione comune e condivisa che nel prossimo futuro, in attesa del varo imminente della riforma del mercato del lavoro, concorra ad alleggerire il carico di disoccupazione che affligge il Paese e la regione.

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guardate, non lo commento neppure, tutto appare chiaro nella sua comicità bizantina e soprattutto nella certezza che questi proprio non sanno che cosa sia il lavoro!!!

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si danno i numeri?

Royalties, interviene il segretario dell’Udeur Lapenna

 

14/03/2012 10:45

 

BAS Dire che le royalties vengono riconosciute alla regione Basilicata per evitare scocciature è tipico di chi sostiene le lobbies del petrolio. La Basilicata, contrariamente a quanto sostenuto dai parlamentari del Pdl, Viceconte e Taddei, non ha bisogno di queste elemosine perché i lucani sono fieri della loro identità”.
E’ quanto dichiara il segretario regionale lucano di Udeur- Popolari per il Sud, Sergio Lapenna, in merito alle notizie apparse sul “Corriere della sera”.
“Il petrolio dovrebbe essere una risorsa da utilizzare per lo sviluppo della regione Basilicata – precisa Lapenna – ed è ora che chi ha attualmente responsabilità istituzionali sia a livello nazionale che regionale faccia di tutto affinché o ci viene riconosciuto il 40 per cento a livello di royalties oppure noi lucani daremo una scocciatura, questa volta al punto di vista economico, ai petrolieri occupando i pozzi petroliferi ed evitando così la distruzione del territorio lucano. E’ necessaria una coalizione tutta lucana che comprenda tutte le forze politiche, sindacali, tutto il mondo dell’associazionismo per rivendicare il diritto all’autodeterminazione i quanto i lucani non vogliono scocciare nessuno, come sostenuto dal Corsera, ma rivendicano solo i propri diritti”.

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continua la sagra dei numeri delle royalties…dopo il 50%  di autilio, dopo la percentuale oscillante tra l’80 ed il 50% chiesta da qualcuno alla manifestazione mo’ basta (visto il cartello con i miei occhi che recitava testualmente “volgiamo le royalty all’80 o almeno al 50″…), eco la penna (ex pdl, oggi traslato in questa strana cosa che è l’udeur) che chiede “il 40% o occupiamo i pozzi ed impediamo la distruzione della regione” (quindi se ci danno il 40 la facciamo distruggere o facciamo finta di nulla?)…facciamoci due risate, va’…questa è gente che è stata anche in consiglio regionale…mah!!!

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Imu, Braia: intera filiera agricola a rischio indebolimento

14/03/2012 09:41

Il capogruppo del Pd: “L’imprenditore agricolo deve continuare ad usufruire di una fiscalità ad hoc. Anche la Regione Basilicata, dopo Piemonte, Toscana e Lombardia, approva una mozione proposta dal Partito Democratico”

ACR   “L’imposta municipale unica (IMU) è un tema di assoluta attualità la cui prossima applicazione rischia di indebolire ulteriormente, oltre la crisi congiunturale, il sistema produttivo nazionale in generale e in particolare l’intera filiera agricola”. Ad affermarlo il capogruppo Pd in Consiglio regionale, Luca Braia che sottolinea come “le nuove disposizione dell’esecutivo Monti ed in particolare il Decreto 23 del 2011, ne hanno anticipato l’entrata in vigore all’anno in corso, rendendo, in linea con quanto già sostenuto dal presidente De Filippo nell’ambito della Conferenza Stato Regione, quanto mai urgente e necessario provvedere ad una revisione complessiva dei moltiplicatori da applicare, soprattutto quelli che riguardano gli immobili agricoli”.

La questione ruota attorno al concetto dell’assoggettabilità: lo spirito del legislatore – si domanda Braia – ha come obiettivo la ‘terra’ come valore che crea valore, l’agricoltura come ‘bene comune’ o come puro e semplice ‘investimento’? Noi siamo convinti che l’imprenditore agricolo, così come già previsto, debba continuare a ad usufruire di una fiscalità ad hoc che riconosce loro, oltre il ruolo di attore economico primario, soprattutto in Basilicata, il ‘servizio’ reso alla società per la salvaguardia e manutenzione del territorio. La mozione presentata ed approvata all’unanimità durante i lavori del Consiglio va esattamente in questa direzione”.

“Insieme ai colleghi in Consiglio del Pd – conclude il capogruppo – abbiamo voluto convogliare l’attenzione e l’impegno del Presidente e della Giunta regionale unitamente ai parlamentari lucani e alle associazioni di categoria per continuare un’azione di sensibilizzazione del Governo centrale a questi temi, anzitutto per cogliere l’opportunità di esentare dal pagamento dell’imposta i fabbricati rurali ad uso strumentale e prevedere il giusto accatastamento dei beni dell’attività agricola. Abbiamo chiesto, inoltre, un impegno diretto verso l’Anci nazionale per richiamare l’intervento dei Comuni, che si dovranno esprimere entro il 30 giugno prossimo, al fine di poter applicare le aliquote minime; per il mondo agricolo nostrano, poi, la richiesta formulata al presidente De Filippo intende esaltare il concetto di equità, affinché sull’intero territorio regionale la tassazione sia minima ed omogenea sul sistema produttivo in generale e sul settore agricolo in particolare già fortemente colpito da quelle gravi calamità atmosferiche che hanno interessato la Basilicata negli ultimi mesi “.

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a volerci scherzare verrebbe da dire che più di così l’agricoltura proprio non può essere rovinata!!!…braia (e l’intero pd) fa parata di buone intenzioni…critica monti, ma lo sostiene e lo sostiene anche sulla dissennata politica dell’imu applicato indiscriminatamente proprio al comprato primario già vessato da logiche di strutture mercantile che non afferiscono alle aziende ed alle loro capacità in quanto tali, ma alla struttura organizzativa di un mercato “bestiale” sul quale non si vuole intervenire…ipocrisie quindi che fanno cassa (o dovrebbero) in tempi di elezioni, quando il voto delle categorie, traslato dalle organizzazioni sindacali può far comodo!!!

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Comune PZ:Carretta (PD) su consiglio aperto su rifiuti

13/03/2012 19:19

 

BAS   “È stato illustrato il progetto approvato dall’Amministrazione comunale di Potenza, nelle scorse settimane, in collaborazione con il Conai, per sviluppare la raccolta differenziata su tutto il territorio cittadino.” Nel ricordarlo il capogruppo del PD Gianpaolo Carretta aggiunge che “il piano prevede l’introduzione di un nuovo servizio di raccolta domiciliare sia per le utenze cittadine, sia per quelle commerciali e produttive, relativamente a quattro tipologie di rifiuti: carta e cartone, imballaggi in plastica e metalli, rifiuti organici e rifiuti non differenziabili. Successivamente si passerà alla raccolta domiciliare anche per altri tipi di rifiuti, come quelli ingombranti, elettrodomestici e piccoli apparecchi elettrici, batterie, farmaci scaduti, ecc., mentre per tutti gli altri ci si potrà recare presso i centri di raccolta comunali.
La soluzione della raccolta porta a porta – continua- porterà la città di Potenza ai livelli delle città europee, dove il sistema di raccolta domiciliare è già in atto da tempo, con grandi risultati, sia dal punto di vista estetico, eliminando gli stracolmi cassonetti dalle strade, lasciando solo i contenitori per la raccolta del vetro e degli abiti usati, sia da quello prettamente igienico.
Prendendo inoltre spunto dall’ultimo Rapporto annuale di Legambiente, sulla qualità ambientale dei centri urbani, la collocazione del capoluogo di Regione al 20° posto, ci fa riflettere su quello che è ancora necessario fare per il miglioramento ambientale della nostra città, e la collocazione della Basilicata al terzultimo posto in Italia per la raccolta differenziata, poco oltre il 16%, indica che si devono ottenere necessariamente risultati migliori.
Bisogna, dunque, agire rapidamente, ricordando – aggiunge- come il ciclo dei rifiuti sia storicamente soggetto all’interessamento della criminalità organizzata, nonostante il Procuratore della Repubblica di Potenza abbia dichiarato, nella competente commissione parlamentare, che fortunatamente in Basilicata al momento non si corre questo rischio.
È di estrema importanza, comunque, l’impegno assunto dai massimi esponenti di Provincia e Regione nel riconoscere alla città di Potenza il ruolo strategico che dovrà rivestire nell’ambito della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti, per tutto il bacino-centro della Basilicata.
Gli obiettivi da raggiungere sono l’autosufficienza, il contenimento dei costi, la tariffa unica regionale e la tutela dell’ambiente e, per la loro attuazione, è necessaria l’istituzionalizzazione di un organismo in grado di gestire complessivamente la problematica.
Il progetto del Conai , dunque, potrebbe avvicinarci ai livelli raggiunti dalla città di Salerno, pur dovendo far fronte a problematiche maggiori, visto il nostro territorio molto più frastagliato, motivo per il quale dovremmo ritenerci soddisfatti se raggiungessimo un dato anche del 20% inferiore rispetto a quanto fatto dalla città campana.
Anche il Sindaco Santarsiero si è detto convinto che i cittadini siano maturi e pronti ad affrontare la raccolta differenziata, per una gestione dei rifiuti moderna che guardi al modello europeo, motivo per cui questo progetto va difeso come un elemento di ricchezza, il cui aumento dei costi previsti sarebbe intorno al 10%, somma che ci porrebbe comunque in media nazionale.
Su questo tema -conclude Carretta-  risulterà fondamentale il protagonismo del Consiglio comunale che ha dimostrato di essere luogo di confronto indispensabile in relazione ai temi più importanti che attengono allo sviluppo socio-economico della città capoluogo di Regione.”

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le cose dei rifiuti, un po’ come i rifiuti stessi, seguono accorte regie che avrete modo di verificare criticamente nel comunicato stampa che a breve troverete sul blog…costui quindi parla senza neppure sapere di cosa parla…prima di tutto perchè il costo dell’accordo con il conai è di circa 17 milioni di euro, altro che aumento del 10% del costo della tariffa…vedremo dove la citta di potenza troverà questi denari, non avendone ed essendo “ammalata” di un debito storico che ha superato per ora i 150 milioni di euro…

carretta ovviamente li chiede alla regione, ma volendo far assumere al comparto rifiuti organizzato su potenza, e quindi su acta spa e sugli interessi che vi sono cuciti, la programmazione di buona parte del ciclo dei rifiuti della provincia e probabilmente dell’intera regione…questo se due più due fa 4 significa che c’è volontà di far partire a breve anche i lavori per l’inceneritore di potenza…tutto qui il gioco del pd potentino e dell’ex margherita…

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manuale di presentazione delle liste

sapendo di fare cosa gradita e soprattutto di servizio pubblico, vi linkiamo il manuale del ministero per la presentazione delle liste alle ormai prossime elezioni amministrative di maggio…è inoltre a disposizione di chiunque ne faccia richiesta via e-mail, tutta la modulistica che a suo tempo abbiamo elaborato e già usato in passato…inutile aggiungere che siamo a disposizione per ogni bisogna di chiunque voglia presentare liste di cambiamento sostanziale nei comuni lucani nei quali si andrà al voto, il cui progetto sia però nel solco delle nostre idee programmatiche di un’altra basilicata

manuale-di-presentazione-liste-comuni.pdf

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