comunicato stampa di comunità lucana

Grazie di cuore a tutti voi!!!

 

Al termine di ogni tornata elettorale – lo sappiamo tutti – chiunque si affanna a dimostrare di non aver perso, magari di aver mantenuto le sue posizioni, arrangiandosi in ogni modo e con ogni scusa per dare un senso “positivo” al suo risultato, affermando quasi che tutto il dialogo democratico si sia esaurito in quella conta di voti. Noi non crediamo debba essere così!

 Al termine di ogni tornata elettorale, poi, ben pochi ringraziano i propri elettori.

Noi di Comunità Lucana – Movimento No Oil non soltanto siamo coscienti che partendo da zero abbiamo ottenuto un risultato non calcolabile matematicamente (dato che qualsiasi sia il moltiplicatore di zero, il totale sarebbe comunque zero, occorre riconsiderare ogni calcolo a riguardo con ben altri parametri), risultato di cui siamo molto soddisfatti nella percezione della realtà di questa nostra regione e non certo nelle previsioni ottimistiche o pessimistiche che potevano fare, ma vogliamo prima di tutto ringraziare di cuore quanti ci hanno supportato.

 

Crediamo giusto, opportuno, doveroso, infatti ricominciare e continuare il nostro cammino proprio dal ringraziare quei 1094 elettori che hanno creduto in noi e nel nostro progetto, ed in finale in loro stessi, e ci hanno appoggiato nella nostra piccola, poco costosa e per nulla invasiva campagna elettorale fatta di contenuti, idee, entusiasmo, voglia di costruire insieme un percorso.

 

Grazie dunque di aver dato fiducia alle nostre parole ed alle nostre idee e grazie anche di aver rotto in 1094 punti quella lunga catena del voto affidato, clientelare, familistico che sembra essere, ieri come oggi, la determinante unica ed acritica di scelte che essendo politiche è dalle idee che dovrebbero essere guidate e non mai da altro, finendo purtroppo per essere veicolate sempre dalle promesse di un lavoro, di un interesse, di un personalismo, in quello che spesso abbiamo definito il sistema del diritto scambiato con il favore in cui annega giorno dopo giorno una regione intera.

 

1094 voti dunque che non saranno sprecati, pur non avendo eletto rappresentanti in un consiglio, poiché è da questi voti, che per noi rappresentano persone ed entusiasmi, sogni e volontà di agire contro il silenzio, che vogliamo continuare il nostro cammino di comunità vera e dialogante ed arrivare alle prossime consultazioni regionali basandoci su una rete che crediamo ormai di fatto esistente e concreta nelle realtà locali dei nostri territori.

 

Sia chiaro, abbiamo ancora molto da imparare, e seppur a volte sia in questa campagna elettorale, sia nel periodo che l’ha preceduta e che la seguirà, abbiamo forse insegnato ai nostri avversari politici, agli scettici, ai contrari per principio ed a molti che pur annuendo alle nostre parole non hanno poi di fatto concretizzato quell’interesse in un appoggio alla nostra lista, cosa sia l’impegno concreto e la passione per un’idea, l’idea che abbiamo di una regione che sappia fare dell’equilibrio tra risorse naturali, ambiente ed attività umane un punto cardine irrinunciabile di una terra che si auto-governa nel rispetto di se stessa, delle proprie vocazioni, della democrazia reale.

 

Non correvamo certo per una poltrona, una delle tante poltrone, sedie, sgabelli a cui si riduce l’amministrazione e la politica della gestione di una regione costretta ancora a fare i conti con un sistema politico feudale fatto di principi, vassalli, valvassini e valvassori con l’aggiunta di chierici, notabili e furbastri di ogni natura che non perde occasione di dimostrare quanto tenga stretta nelle sue mani il supremo diritto politico e civile di ogni cittadino, quello di scegliere chi lo governa sulla base delle idee e non delle convenienze dei singoli.

 

Andremo alle prossime elezioni regionali, dunque, e ci andremo con la forza di una rete di cui stringeremo le maglie fino a renderle abbastanza strette da contenere un progetto, quella società lucana da liberare dalla “democrazia della coppola in mano”, ma anche dal preconcetto che la parola crescita economica significhi necessariamente benessere per tutti, quando è invece privilegio dei pochi, che la parola multinazionale o grande impresa significhi libero mercato e possibilità di accesso sulla base delle capacità, quando è invece oligopolio, rendita di posizione e negazione di ogni alterità e economica, sociale, politica, che la parola sviluppo debba comportare inevitabilmente dei pesi da sopportare come malattie di cui non poter fare a meno, la distruzione del territorio, delle sue risorse, del diritto alla salute.

 

Intercetteremo quei 1094 voti dal territorio trasformandoli in coscienti referenti di un progetto di cui essi stessi saranno protagonisti nella costruzione di un progetto politico, culturale, economico e sociale che per noi si chiama comunità lucana.

  

Miko Somma

p.s. aspettiamo prima possibile il vostro contatto diretto (e questo non è sul comunicato stampa!!!)…ricomincia nel frattempo l’attività del blog!!!