ciao, rettore

Dopo una breve malattia, il rettore dell’Università della Basilicata, Antonio Mario Tamburro, chimico di fama internazionale, è morto in serata, a Potenza, a 70 anni.

Nato a Trieste nel 1939, Tamburro si è laureato a Padova nel 1962, ha insegnato chimica organica a Potenza dal 1986 ed era stato eletto rettore dell’Università lucana il 9 giugno 2006.”

un addio al rettore tamburro che ho personalmente sempre stimato per la sua grande e coraggiosa battaglia per una cultura libera dai vincoli dell’utilitarismo e spesso sostenuto dalle pagine di questo blog come una delle poche voci libere della cultura scientifica lucana

memorabile il suo valzer triste di sibelius all’inaugurazione dell’anno accademico 2008 a sottolineare l’avviso di morte per la libera cultura, quando qualcuno di destra, ieri senatore ed oggi purtroppo ancora senatore, definì la cosa come una carnevalata e qualcuno si fa per dire di sinistra, ieri governatore ed oggi purtroppo ancora governatore, se ne rimase basito in assoluto silenzio, non avendo probabilmente capito nulla

ciao, rettore tamburro, la lucania ti deve qualcosa!!!

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PRESENTATI BANDI “VALBASENTO” E “VAL D’AGRI”
 
23/06/2009 13.34.21
[Basilicata]

(AGR) – Con i bandi “Valbasento” e “Val d’Agri” la Regione Basilicata sperimenta una nuova strategia industriale che punta al concreto sostegno e all’incentivazione delle iniziative produttive ricorrendo a procedure snelle e veloci e instaurando un rapporto più costruttivo tra mondo delle imprese e istituti di credito. Sono queste le linee già definite nella “Legge regionale per lo sviluppo e la competitività del sistema produttivo lucano” e tradotte nel “Disciplinare per la concessione delle agevolazioni per la realizzazione dei Piani di sviluppo industriale”. Con i bandi approvati dalla Giunta regionale inizia la verifica di una nuova politica che ha l’obiettivo di rafforzare il tessuto imprenditoriale sano e vitale della Basilicata, incentivando allo stesso tempo attività innovative, quali quelle legate all’agroindustria, all’energia, all’automotive.
Si tratta di un investimento rilevante – ha sostenuto De Filippo – quantificato in 80 milioni di euro: 50 milioni per la Valbasento rivenienti dai vecchi programmi “Valbasento” e “Pia-Treviso”, 30 milioni di euro per la Val d’Agri provenienti dalle royalties. Non sono intaccate le risorse investite con i programmi operativi 2007-2013 né i Fondi Fas che pure contengono importanti misure a sostegno dello sviluppo produttivo nei prossimi anni.
Con una forzatura linguistica – ha aggiunto il presidente – possiamo definire in bandi in questione come un “test” per saggiare la tenuta e la risposta del nostro tessuto produttivo. In una delle più difficili fasi di congiuntura economica, nelle aree della Valbasento e della Val d’Agri, dove già esistono insediamenti produttivi, attraverso queste risorse si cercherà non solo di arginare la perdita di posti di lavoro ma di creare nuova occupazione in settori solidi dell’economia lucana o che per la propria specificità riteniamo siano trainanti per il futuro.”.
“Rispetto ai vecchi meccanismi – ha rimarcato De Filippo – sono messe in campo procedure più snelle, da concludersi in sei mesi, per dare certezze al progetto di investimento. Ugualmente innovativi sono i sistemi di incentivazione, un mix tra contributi in conto interessi e in conto capitale con il supporto del Fondo di garanzia: tutti strumenti a disposizione delle aziende che possono scegliere in base alle loro esigenze e alla capacità finanziaria”.
Anche per l’assessore Straziuso si tratta di “un primo terreno di esplorazione, che apre le porte ad altri investimenti su tutto il territorio regionale”. Per quanto concerne i Bandi “Valbasento” e “Val d’Agri” “sono ammissibili – ha specificato Straziuso – investimenti non inferiori a cinque milioni di euro per un massimo di contributi di dieci milioni, con una graduazione di agevolazioni che va dal 30 per cento per le grandi imprese al 50 per cento a favore delle piccole”.
Gli avvisi saranno pubblicati sul prossimo numero del Bollettino Ufficiale della Regione in uscita il 1° luglio.
Rispondendo a una serie di quesiti tecnici, il dirigente generale del Dipartimento Attività produttive, Andrea Freschi, ha chiarito alcuni aspetti procedurali dei due bandi puntando molto sulle modalità di concessione dei contributi.
Alla conferenza stampa hanno partecipato, tra gli altri, il vicepresidente Vincenzo Santochirico, il dirigente generale Angelo Nardozza, i rappresentanti delle organizzazioni sindacali e i sindaci dei Comuni ricadenti nelle aree della Valbasento e della Val d’Agri interessate agli investimenti.

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che dire, che si tratta dell’ennesima svista travestita da ennesimo test o magari che si tratta solo di una volgare coazione a ripetere gli stessi errori, per di più sapendo di star commettendo un altro errore…stiamo regalando altro denaro pubblico ad aziende che non solo non offrono alcuna garanzia in campo ambientale e produttivo, ma addirittura incentiviamo settori quali quelli energetici ed agro-industriali no food (perchè di questo si tratta!!!) che rischiano di far saltare persino la residuale bio-diversità ancora presente in zone che viceversa andrebbero solo bonificate come da legge dello stato…ma leggiamo il susseguente lancio di basilicatanet, fonte l’ineffabile santochirico a cui spetta sempre il lavoro sporco (forse perchè è quello che gli riesce meglio!!!)….

VALBASENTO, 2850 ETTARI NON INQUINATI PER NUOVI INSEDIAMENTI
Santochirico: “Accolta la proposta della Regione di svincolare le aree non contaminate”
23/06/2009 15.56.51
[Basilicata]

(AGR) – Circa 2.850 ettari di superficie nell’area industriale della Valbasento potranno ospitare nuovi insediamenti produttivi, in quanto esenti da fenomeni di inquinamento. Il ministero dell’Ambiente ha dato seguito alla sollecitazione dell’assessore regionale all’Ambiente, Vincenzo Santochirico, affinché le aree risultate non contaminate venissero svincolate dal sito da bonificare.
“Con questo provvedimento – afferma Santochirico – viene garantita alle imprese la possibilità di effettuare investimenti che consentano di mantenere e rilanciare la competitività del sistema produttivo, grazie anche ai bandi presentati oggi dalla Regione, per un importo complessivo di 80 milioni di euro, 50 dei quali destinati proprio alla Valbasento. La strategia regionale per la bonifica dei siti inquinati e per il sostegno alle attività economiche – aggiunge Santochirico – prosegue, nonostante i limiti e gli ostacoli posti dal Governo nazionale che ha cancellato i fondi destinati al disinquinamento della Valbasento e della zona industriale di Tito”. Lo scorso mese di marzo, infatti, il Governo ha deciso di utilizzare diversamente le risorse del Fas (Fondo per le aree sottoutilizzate) che erano già state assegnate al Programma straordinario nazionale per il recupero economico produttivo dei siti industriali inquinanti.
I suoli svincolati sono quelli ricadenti negli ambiti comunali di Salandra (75 ettari), Ferrandina (1.100 ettari), Pisticci (330 ettari) Grottole (303), Miglionico (203), Pomarico (839).

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come a dire che siti ancora non inquinati, lo diventeranno adesso…dobbiamo ricordare che tra i progetti c’è quello eco-oil dei f.lli giuratrabocchetta (di quale p parliamo?), riciclaggio di olii esausti?…roba da pazzi!!!…tra le altre nei comuni di salandra e ferrandina sono previsti due impianti termo-elettrici(sorgenia e basento energia) per complessivi 1200 mw, che ebbi occasione di denunciare in campagna elettorale, invitando l’assessore santoscarico ad opporsi come a suo tempo dallo stesso annunciato…che l’accordo si sia invece nel frattempo chiuso allegramente e magari per il comune di ferrandina non riguardi anche altro (centrale a finte bio-masse, discarica per rifiuti tossico-nocivi, etc, etc)?…svegliatevi gente!!!

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sabato 27 ore 10.oo – l’attivo regionale

confermo per sabato 27 giugno dalle ore 10.oo alle ore 16.oo presso la sala mediafor a potenza (via roma – v.le dell’unicef) l’attivo organizzativo regionale di comunità lucana

a seguire pubblicherò il programma della giornata e gli obiettivi che crediamo debbano essere raggiunti già in questa sede per un proficuo lavoro che speriamo coinvolga attivamente e con entusiasmo tutti coloro che ci raggiungeranno e quanti, non potendo magari venire sabato, si uniranno a noi nei prossimi attivi ed incontri che per tutta l’estate terremo in diversi luoghi nella intera regione per la costruzione di un vero movimento di cambiamento democratico

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il nuovo sindaco è il vecchio sindaco

allora, come ampiamente prevedibile nonostante il tentativo ballottante di molinari e del suo centrodestra arraffazzonato, sant’arsiero è il nuovo sindaco di potenza…dal vecchio al nuovo ritornando al vecchio!!!

critiche a parte – e tante ce ne sono state per gli anni della sua precedente giunta (ricordiamo che nel 2004 vinse con il 74% dei consensi dell’intero centrosinistra, oggi con il 46% di un coacervo di liste e listine a cui si aggiunge ovviamente udc e idv) – a vito sant’arsiero (noterete però che continuo a santificarlo come santo padrone della città di potenza) gli auguri per l’elezione e l’auspicio che questa volta faccia il sindaco di tutti e non il proprietario di una città che vorrei ricordargli non è sua…credo che il risultato del primo turno dovrebbe indurlo a riflettere in primis su quel benedetto regolamento urbanistico, ma ho i miei dubbi…in ogni caso, continueremo ad essere critici come lo siamo sempre stati con la sua precedente giunta, anche alla luce della bassa qualità messa in campo durante tutta la campagna elettorale dal pool di forze politiche che lo hanno sostenuto e continueremo ad essere critici anche con quei partiti che pretendendo di essere il nuovo, dovranno dimostrarlo e senza tentennamenti (mi riferisco all’idv – che dimostri, se ne è capace, di essere conseguente alle sue dichiarazioni!!! – la cui partecipazione alla giunta regionale resta sempre uno scoglio conteso tra terra dei fatti ed mare delle intenzioni)

abbiamo lanciato in campagna elettorale molte proposte (ci sarà dato spero atto di aver parlato di trasporti urbani gratuiti, dell’ufficio del solutore dei problemi in ogni quartiere, del sistema di illuminazione pubblica a led, della raccolta porta a porta a tariffa puntuale, di una inchiesta amministrativa su titoli e competenze che crediamo debba essere valida per chiunque amministri quella macchina burocratica, etc, etc, tanto per rimanere alle cose che possono realizzarsi nel volgere di pochi mesi), proposte che ricorderemo al sindaco sant’arsiero in un incontro che gli chiederemo non appena la sua giunta sarà formata ed il suo lavoro avviato

in ogni caso non terminerà certo il lavoro di comunità lucana in città (ed in provincia), anzi contiamo con il prossimo attivo regionale di cominciare a formare un primo direttivo provvisorio cittadino e provinciale che fino alla definizione di un criterio rappresentativo che veicoli alla scelta democratica degli stessi, possa cominciare un lavoro costante di costruzione, proposta e critica che faccia da da base alla nostra presenza sia in città che in provincia, ed al tempo stesso si faccia interprete di quella città e di quella provincia che vorremmo

sant’arsiero avvisato, per niente salvato!!!

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la sanità lucana

avrei avuto molto da commentare oggi, ma a volte la vita mette di fronte a scelte e priorità verso cui la scelta è praticamente ovvia…accade che dalla mattina un mio familiare molto intimo (mia madre) ha una serie di problemi fisici che vista anche l’età (73) preoccupano molto l’intera famiglia…serie di telefonate al medico di famiglia che prima fa una diagnosi telefonica che si rivelerà assolutamente errata (mi riservo di denunciarla per tutta una serie di cose), poi si rifiuta di effettuare una visita a domicilio perchè si sta recando al suo studio ambulatoriale (e diamine! – ma chi ha la forza di recarsi allo studio del proprio medico magari non sta poi così male e forse può aspettare un quarto d’ora-mezz’ora in più), poi solo dopo le mie insistenze tenaci mi indica un farmaco (un antispasmo via intramuscolo o endovena che io stesso inietto al mio familiare), poi ancora dopo altre telefonate se ne esce seraficamente con un “ricoveratela!!!”…ma dico, se uno non può contare sul proprio medico di base, allora se ne va direttamente in ospedale – che consiglio idiota, vista la situazione!!!

ma non è finita qui…ore 19.15, pronto soccorso…accettazione…codice verde…attendiamo…finalmente l’ingresso e la prevedibile lunga attesa (ci saranno da fare delle flebo ed infatti è così)…dopo circa due ore un infermiere ci chiama ed accompagnandoci verso gli ascensori ai reparti ci dice che deve prendere un treno e quindi se non ci dispiace dobbiamo spingere la carrozzina al reparto di radiologia dove ci hanno inviato per una serie di esami ecografici…non riesco a crederci, ma l’emergenza mi fa passare sopra la cosa…dopotutto se ha finito il suo turno posso lavorativamente capirlo, ma umanamente e deontologicamente no…spingerò la sedia con mia madre che si contorce dai dolori

pronto soccorso-radiologia…dobbiamo attendere dopo aver bussato che arrivi un portantino con un’altra sedia a rotelle che semplicemente bussa ancora ed apre tranquillamente la porta (caspita! – noi avevamo semplicemente atteso che qualcuno aprisse come recitava il cartello bene in vista sulla porta dell’ingresso del reparto rigorosamente al buio, eccezion fatta per una brevissima illuminazione azionata da fotocellula)…chiudo ancora gli occhi…pazienza…si entra…lastre e poi ancora giù verso il pronto soccorso…attesa…finalmente un’infermiera apre ed una dottoressa molto gentile invia mia madre per una visita al reparto di chirurgia d’urgenza…urca!!!

la stessa infermiera molto gentilmente ci dice che non c’è personale e che a meno di non aspettare l’arrivo di un portantino del “samaritano” che ha una convenzione con l’ospedale s. carlo (andremo poi a vedere quanto costa questa ulteriore esternalizzazione dei servizi pubblici), dobbiamo arrangiarci da soli a spingere la sedia…pazienza!!!…per salire al 5°piano del padiglione A, continua l’infermiera, dobbiamo riprendere l’ascensore fino al corridoio centrale, ma non possiamo però usare gli ascensori del personale (dotati di ampie porte per l’ingresso di lettighe e sedie, quindi adatti alla bisogna a cui ci accingevamo ancora) perchè utilizzabili solo con la chiave, ma quelli per il pubblico che hanno ingressi da calcolare al millimetro per l’introduzione di una sedia a rotelle ed un lunghissimo corridoio pieno di spifferi da percorrere prima dell’accesso agli stessi

ancora pazienza certosina…seguiamo le indicazioni….reparto chirurgia d’urgenza…rapida visita e ci rimandano al pronto soccorso…ma è una presa per il culo o cosa?…rifacciamo al contrario il tragitto penoso, ascensori per il pubblico e lungo corridoio spifferato, quindi ancora pronto soccorso ed ulteriore attesa…finalmente si entra

la dottoressa del pronto soccorso guarda il referto di radiologia e si mette al pc per scrivere delle cose che finalmente hanno un certo senso, ma siamo ormai alle 22.00 e meno male che uno in ospedale ci va per sapere principalmente cos’ha e cosa si puo fare perchè non lo abbia più!!!

nuovo invio ad un altro reparto per il ricovero, chirurgia d’urgenza (non c’è da operare nulla e tantomeno d’urgenza, ma scopriamo che è l’unico reparto ad avere letti liberi!!!)…dobbiamo ancora una volta scegliere se spingere noi per i corridoi e gli ascensori al millimetro la carrozzina od attendere il “samaritano” (aspetta che ne trovo uno!!!), ma ovviamente se non vogliamo aspettare l’arrivo del signore in oggetto (e voi credete che con una persona che sta male ci sia da scegliere?), ci tocca ancora una volta spingere, ma ci toccherà per un crudele scherzo del destino anche riportare giù la carrozzina…ma porco cane!!!…qui siamo al paradosso!!!

ok…si spinge ancora, si riprendono gli ascensori, si arriva al reparto e qui finalmente si fa il ricovero d’urgenza (siamo alle 23!!! – quasi quattro ore dall’arrivo al pronto soccorso!!!)…infermieri gentili e competenti, ma lenzuola usurate e piene di buchi, comunque finalmente la mamma è in ricovero per gli accertamenti di rito su una persona della sua età…tocca solo riportare giù la sedia…eddai!!!

questa lunga cronaca per sottolineare qualcosa che sentiamo solo quando l’emergenza ci mette in condizione di sentirla, ma la stessa emergenza ci mette in condizione di non poterci pensare affatto poichè altre sono le priorità quando si porta in ospedale qualcuno che sta male…la terribile precarietà di un servizio essenziale su cui dovremmo invece fare il massimo affidamento!!!

mi chiedo…di chi sarà la colpa di tanta disorganizzazione?…fatti salvi gli operatori (che tranne pochi deprecabili casi fanno ciò che possono ed al meglio), non rimane che rivolgersi al grande trust della sanità che mette insieme politici, dirigenti ed operatori privati accomunati dall’unico scopo di sabotare il pubblico per favorire il privato e spartirsi la torta di un affare per il quale si spendono tante decine di miliardi di euro ogni anno in italia e circa 850 milioni di euro nella sola basilicata…un grande affare che stimoli vigorosi appetiti

cmq sia, mamma in buone mani (speriamo), ma rabbia tanta

seguirà comunicato stampa…e sarò molto incazzato!!!

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