FONDI FESR, LE INIZIATIVE DELLA REGIONE CONTRO LA CRISI
 
17/06/2009 12.55.27
[Basilicata]

(AGR) – “Oggi è una giornata particolarmente importante per la Basilicata perchè chiudiamo la programmazione comunitaria 2000 – 2006 e apriamo la nuova stagione dei fondi Fesr che accompagneranno lo sviluppo regionale fino al 2013”. Lo ha detto il presidente della Regione, Vito De Filippo, intervenendo all’incontro di lancio del programma Fesr 2007 – 2013 svoltosi a Matera. De Filippo si è soffermato, in particolare, sulla crisi economica internazionale e sulle misure adottate dalla Regione per contrastare questa fase congiunturale. “Benchè diversi indicatori congiunturali lascino pensare che, alla fine del primo semestre 2009, la parte più acuta della crisi abbia iniziato a rallentare, l’economia lucana, secondo tutti i modelli previsionali ad oggi disponibili, non uscirà dalla crisi prima del secondo semestre 2010. La recessione, peraltro, colpisce una economia regionale già caratterizzata da alcuni elementi di debolezza, rendendo quindi più duro l’impatto rispetto ad altre realtà regionali. E i primi dati statistici, infatti, mostrano come gli effetti della crisi internazionale siano più consistenti in Basilicata rispetto all’Italia e al Mezzogiorno. Per questa ragione, molti interventi inseriti nel Po Fesr sono orientati proprio a fronteggiare la crisi. Ad esempio l’inserimento nel Po Fesr di strumenti di ingegneria finanziaria, con particolare riferimento al Fondo di garanzia regionale, finanziato con 20 Meuro, per rendere più agevole l’accesso al credito da parte delle Pmi in modo da attenuare il crescente razionamento del credito. Oppure l’inserimento di interventi straordinari di reindustrializzazione o per il riassorbimento degli esuberi generati dalle crisi industriali in atto, come i contratti di reindustrializzazione”.
Il Programma operativo Fesr Basilicata 2007 – 2013 ha una dotazione finanziaria di 752,186 Meuro. Ad oggi, le risorse del Po Fesr 2007 – 2013 già stanziate con atti programmatici regionali ammontano a circa 234 Meuro, cui corrispondono 69 meuro di impegni e circa 29 meuro di spesa dichiarata dai beneficiari.
In particolare: nell’ambito dell’asse I “Accessibilità” sono stati assunti impegni per circa 48 Meuro (sono in corso di realizzazione interventi di viabilità aventi come beneficiari le Province ed è stata siglata l’intesa tra Regione, Trenitalia e Fal con investimento iniziale di 5,4 Meuro); a valere sull’asse II “Società della conoscenza” da ricordare l’accordo Regione – Fiat (12 meuro) e l’investimento di 9 meuro per la diffusione di nuove tecnologie e dei servizi avanzati connessi all’impiego di Ict; sull’asse III “Competitività produttiva” sono stati attivati bandi che finanziano il consolidamento delle imprese e i programmi di reindustrializzazione dei siti inattivi; sull’asse IV “Valorizzazione dei bei culturali e naturali” sono stati stanziati circa 16 Meuro soprattutto per finanziamento di progetti nel settore turistico attuati da enti locali; sull’asse VI “Inclusione sociale” sono stati attivati i Piani di Offerta integrata di servizi per un ammontare finanziario di 82 milioni di euro; nell’ambito dell’asse VII “Energia e sviluppo sostenibile” sono stati stanziati 20 Meuro per i finanziamento di progetti infrastrutturali nel settore idrico e 22 meuro per interventi infrastrutturali coerenti con il vigente piano regionale di raccolta e gestione dei rifiuti.
Il presidente De Filippo si è anche soffermato sulle attività, non inserite nel Fesr, messe in campo per contrastare la crisi. “La Regione Basilicata da subito ha voluto fare la sua parte con misure anticicliche per ridurre gli effetti di questa crisi internazionale. Dal fondo di coesione interna, 11 meuro, al contributo per la stabilizzazione dei lavoratori Lsu, 500 mila euro, al fondo di sostegno al reddito per i lavoratori fuoriusciti dai processi produttivi, 8 meuro, al fondo di garanzia per il rafforzamento della struttura patrimoniale e finanziaria delle imprese, 20 meuro, alla riduzione della bolletta energetica per le famiglie lucane, alla promozione dell’inserimento lavorativo per i diversamente abili, 1 meuro. E poi ci sono gli interventi di promozione dell’occupabilità e politiche attive del lavoro, 51,58 meuro, il programma sperimentale di Cittadinanza solidale, con un investimento compreso fra i 55 e gli 82 meuro, il programma speciale Senisese, 35 Meuro, il Par – Fas Basilicata 2007 – 2013 che prevede una dotazione di 854,411 meuro e il “Bando per l’integrazione dei fondi rischi delle cooperative e dei fondi rischi delle cooperative e dei consorzi fidi aventi sede legale e operativa in Basilicata”, 2 meuro. Tutte misure – ha concluso De Filippo – che puntano a ridurre gli effetti della crisi ed a dare un’accelerazione allo sviluppo dei territori”.

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i soldi ci sono, ma gli obiettivi di spesa non vanno mai nella direzione di creare una soluzione di continuità con il passato fallimentare e soprattutto di creare un cambio di passo nella gestione dell’intervento…facciamo le elemosine, piuttosto che l’investimento sociale vero e proprio (servizi efficienti, di facile e rapido accesso e soprattutto distribuiti con uniformità sul territorio), continuiamo a pensare all’internazionalizzazione dell’economia lucana senza renderci conto del gap iniziale che continua a non essere colmato – anzi! – piuttosto che dedicarsi alla primaria auto-sufficienza che è alla base di una sana economia…troppo lungo sarebbe l’elenco delle mancanza di base di progetti sempre calati dall’alto sulla scorta di idee decotte!!!…e poi la ciliegina sulla torta…ma chi sono i tecnici e quali i criteri che guideranno il piano?…stiamo ancora una volta sprecando una buona occasione (e questa sarà l’ultima) per utilizzare i fondi per un progetto vero di valorizzazione dell’entropia tra uomo e territorio come base di qualsiasi idea di sviluppo per questa terra, preferendo dedicarci alla spartizione della torta sulla base degli interessi delle varie cordate di potere

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sua santità vito I

FIAT: MELFI; DE FILIPPO, ISTITUZIONI SIANO SEMPRE RISPETTATE
 
17/06/2009 09.04.09
[Basilicata]

(ANSA) – POTENZA, 16 GIU – “Verso le istituzioni bisognerebbe sempre avere un rispetto sacrale, a maggior ragione quando le istituzioni utilizzano la loro funzione per trovare sintesi adeguate a problemi che potrebbero sfociare facilmente in conflitti sociali”. Lo ha detto, interpellato dall’ANSA, il Presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, commentando la richiesta di dimissioni fatta dalla Fiom-Cgil.
“Questo – ha aggiunto De Filippo – è il mio convincimento che, al di là delle dichiarazioni quotidiane sull’accordo raggiunto nella sala Verrastro, alla presenza dell’assessore Straziuso, mi porta a pensare, fino a prova contraria, che tutti i soggetti partecipanti a quell’incontro mantengano totalmente gli impegni assunti su quel tavolo. Le istituzioni e quindi anche la Regione Basilicata – ha proseguito – non hanno bisogno, vorrei dire al sindacato, di ritorsioni ma di una costante, permanente e decisiva azione a difesa della comunità e in questo caso dei diritti di lavoratori”.
De Filippo ha annunciato che parteciperà al tavolo nazionale, “che – ha osservato – è il frutto di una richiesta proprio delle Regioni e della Regione Basilicata. E a quel tavolo farò valere, a tutti i costi, gli interessi della Basilicata e la responsabilità che le istituzioni devono saper manifestare a sostegno di uno dei comparti più importanti dell’industria italiana che, come abbiamo più volte detto – ha concluso il Governatore – merita una mobilitazione generale”.

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un vero delirio mistico quello di de filippo o dovremmo dire semplicemente sua santità vito I?…rispetto sacrale?…fino a prova contraria una richiesta di dimissioni rientra nella normalissima dialettica democratica e non costituisce ancora un reato punibile da alcuna santa inquisizione, quindi appare del tutto fuori luogo il commento del presidente ad una richiesta di un sindacato di categoria…certo se a guidare questa regione c’è un santo uffizio ed un pontefice ed una liturgia del potere indiscutibile poichè basata sulla fede, allora il reato è gravissimo e meriterebbe di essere punito con il rogo o con almeno un anno (di qui alle prossime regionali) di segregazione in castel s.anzio con la consegna del silenzio, ma se come a lume di logica formale appare, in questa regione vige ancora il principio della democrazia, a chiedere le dimissioni di de filippo e della sua giunta inefficace persino a cantar messa, non si fa peccato!!! 

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