viti si svita

BANDI PSR: LE PRECISAZIONI DELL’ASSESSORE VITI
 
22/06/2009 12.08.37
[Basilicata]
(AGR) – Suscita incredulità la nota della Federazione dei Dottori Agrari e Forestali e del coordinamento dei Periti Agrari e Forestali in riferimento ai quattro bandi relativi al Programma di Sviluppo Rurale.
I Bandi consentono l’attivazione di alcune delle misure più strategiche del programma: 112 (Insediamento giovani agricoltori); 121 (Ammodernamento aziendale, con una riserva per i giovani); 132 (Adesione a sistemi di qualità); 311c (Produzione e vendita di energia da fonti rinnovabili), mettendo a disposizione delle aziende agricole risorse ed opportunità di crescita.
Questi sono anche il frutto di una lunga ma costruttiva concertazione.
Gli uffici dipartimentali hanno con abnegazione predisposto la documentazione in coerenza con la regolamentazione comunitaria e le schede di misura del P.S.R. vigente e non appare fondata, anche perché poco circostanziata, l’esistenza di “discrasie”, per le quali addirittura si annuncia il ricorso al TAR.
Non si può non rilevare una notevole forzatura rispetto al metodo di un pacato confronto istituzionale, rispetto al quale una richiesta di un incontro urgente avrebbe dovuto precedere l’annuncio di ricorso al TAR.
Si precisa che i CAA cureranno esclusivamente la compilazione delle domande di aiuto sul format della piattaforma S. I. A. N. e, come consuetudine, l’aggiornamento e la costituzione del fascicolo aziendale. Tale ruolo è ovviamente incompatibile con la predisposizione della documentazione allegata alle domande.
Laddove non esistono discrasie è (a differenza di altre Regioni) sulla piena ed inequivocabile titolarità dei professionisti agrari e forestali nella predisposizione dei Piani di Sviluppo Aziendale, Business Plan e Studi di Fattibilità, elemento che pare non essere ancora stato colto.
Il Dipartimento è sempre disponibile ad un confronto su possibili miglioramenti ai contenuti dei Bandi, purché equilibrato e costruttivo.

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viti si è offeso o si sono offesi i burocrati ed il dipartimento agricoltura intero che non riesce a tollerare “intoppi” ad un modo di procedere che chiunque abbia avuto a che fare con contribuzioni pubbliche ritiene quanto meno “astruso” (e credo ci siamo capiti!!!)…più che offendersi per le rimostranze dei dottori agronomi, pensi il dipartiemnto a far capire meglio quali saranno i criteri in base ai quali sarà consentito installare fino ad 1 mega di energia per unità agricola (non sono certo bazzecole, rischiando di modificare pesantemente la vocazione originaria delle stesse che è appunto l’agricoltura)…altro che pacato confronto istituzionale!!!…qui si cerca di forzare la mano sulla destinazione dei fondi che andrebbero tarati meglio su un programma agricolo integrato a linee guida di salvaguardia ambientale che pure esistono (dobbiamo ricordare che l’asse II degli aiuti deve fondamentalmente perequare il reddito degli agricoltori svantaggiati da tecniche tradizionali in zone a rilevanza ambientale e non mai costituire mezzo per sostituire quelle tecniche con altre più invasive dell’ambiente?) e dalla regione sono sempre state disattese…che ne è per esempio della rete natura 2000?…di quelle zone a protezione speciale (zps) e di quei siti di interesse comunitario (sic) che le direttive “uccelli” ed “habitat” individuavano come punti di protezione speciale integrata della natura e degli equilibri ambientali in cui l’agricoltura avrebbe dovuto seguire metodi tradizionali ed in cui i fondi avrebbero dovuto compensare il reddito agricolo in guisa di una continuazione dei metodi tradizionali?…ma è solo uno dei punti su cui si potrebbero scatenare critiche feroci, mentre l’intero impianto del piano non è stato per nulla condiviso rispecchiando ancora una volta la volontà di dare una mano agli amici degli amici degli amici…meditiamo gente, meditiamo!!!

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