ritorsioni di giunta…

(ANSA) – POTENZA, 27 GEN – E’ ufficiale la chiusura di due scale mobili a Potenza: la giunta municipale, infatti, ha approvato una delibera che dispone la chiusura degli impianti “Santa Lucia-Ponte attrezzato” e “Basento” e ha disposto la riduzione di orario per le scale mobili “Prima” e “via Armellini-via Due Torri“. Per quanto riguarda le due scale mobili “Prima” e “via Armellini-via Due Torri” (fino ad ora aperte dalle ore 7 alle 23), saranno aperte al pubblico dalle 7.30 alle 14.15 e dalle 15.30 alle 20.45

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vogliamo chiamarla una ritorsione della giunta contro i cittadini, perché è la stessa logica a suggerire che con il bilancio questa misura non ha nulla a che vedere…perché se è vero che la limitazione di orario delle due scale mobili aperte non comporta sostanziali risparmi gestionali, la chiusura delle scale mobili santa lucia manda a carte 48 il senso del parcheggio in viale dell’unicef, ma cosa ancor più grave il sistema di trasporto integrato che sull’apertura delle scale mobili si incentrava ed ogni possibilità che in quell’autostazione arrivino i bus regionali, sottraendosi così al traffico cittadino, come pure era stato previsto dal piano di mobilità, e nel caso della scala mobile armellini impedisce di fatto lo stesso trasporto nell’integrazione tra ferrovia urbana, parcheggio ed ascensori, di fatto finendo in entrambi i casi per penalizzare ulteriormente il centro storico cittadino, già in forte penalizzazione e difficoltà…

e qualcuno li chiama ancora amministratori?…

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addu cogl’ cogl’

Incarichi avv. Petrone, Rosa presenta interrogazione

27 gennaio 2015, 16:16

L’esponente di Fdi-An riferendosi agli incarichi affidati dal Commissario dell’ex A.A.T.O. al candidato a Sindaco di Potenza nelle scorse amministrative, chiede di conoscere “le modalità ed i criteri che sono stati utilizzati per la scelta”

(ACR) – “Con le Determine n. 42 del 17/06/2014 e n. 61 del 23/10/2014 del Commissario della Conferenza Interistituzionale Idrica, meglio nota come ex A.A.T.O. Basilicata, Angelo Nardozza, sono stati affidati due incarichi all’avvocato Luigi Petrone, candidato a Sindaco della città di Potenza a capo della coalizione di centrosinistra nelle scorse amministrative, per l’importo rispettivamente di € 20.182,19 e € 16.237,50, per la difesa legale dell’Ente in due procedimenti giudiziari”. Lo rende noto il consigliere regionale Gianni Rosa (Lb-Fdi) che afferma: “Due incarichi consistenti, degni della caratura professionale dell’avvocato Luigi Petrone, presso un altro carrozzone pubblico, messo su dal centrosinistra lucano con l’obiettivo di dispensare prebende tra gli amici del Sistema, visto che è un Ente nato due anni fa e chiuso con la scorsa legge di stabilità e che le sue attività sono rimaste sempre su carta a mai attuate”.

“E infatti – prosegue Rosa -, il primo incarico viene affidato una manciata di giorni dopo il ballottaggio per il Comune di Potenza, avvenuto l’8 giugno. Siamo malpensanti? Forse. Tuttavia, il breve lasso di tempo tra le elezioni e il conferimento dell’incarico fa pensare ad una sorta di ristoro per la faticosa campagna elettorale”.“Abbiamo presentato due interrogazioni al presidente Pittella – sottolinea l’esponente di Fd-An – per conoscere le modalità ed i criteri che sono stati utilizzati per la scelta del professionista a cui affidare tali incarichi. Siamo convinti che l’avvocato Luigi Petrone sia un ottimo avvocato e una brava persona. Siamo anche convinti però che l’Avvocato è sempre un ‘Uomo del Sistema’, quel sistema clientelare immorale ed ingiusto che antepone le conoscenze e le amicizie politiche sopra ogni cosa. E questi incarichi ne sono la riprova. Diversamente, l’Avvocato Petrone, oggi Presidente del Consiglio comunale, avrebbe dovuto ravvisare l’inopportunità di assumere la difesa delle Ente. Ma non sono problemi che sfiorano i membri della casta Pd lucana. A loro interessa solo quanto ci possono guadagnare”….

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ora a parte il fatto che gli aato sono figure previste dalla legge e non carrozzoni voluti dal centrosinistra – ma un po’ di confusione ci può stare nella quantità di interrogazioni presentate dal consigliere –  bene caro rosa, siamo tutti in attesa di capire e comprendere, perché i fatti addebitati, se reali (cosa di cui non dubitiamo perchè sappiamo che sia lei, che i suoi assistenti sapete leggere), sarebbero anche moralmente gravi, sebbene del tutto comprensibili per il ruolo professionale dell’avvocato petrone, candidato sindaco del centrosinistra alle scorse elezioni, se non che…

che come mai rosa tira fuori queste argomentazioni, pur conoscendole da tempo (la prima delibera addirittura risale al giugno dello scorso anno, quindi 7 mesi fa, la seconda a tre mesi fa) solo adesso che sembrano svanire le possibilità di una giunta di larghe intese nel capoluogo potentino?…la cosa appare un po’ sospetta, non trovate?…

ovviamente staremo a vedere, ma questo modo di intendere la politica non ci piace, degno di un retaggio d’altri tempi e d’altri regimi, forse una predisposizione nel genoma politico, ma che si chiami macchina del fango o semplice mezzo di induzione coatta al fare, che si tratti invece di una ritorsione ad acta e ad hoc, e più che ad personam, diremmo a potenza “addu cogl’ cogl”, la questione che si apre necessita di una difesa che crediamo l’avvocato petrone, persona stimabilissima, non mancherà di fornire nel dettaglio…

e mentre attendiamo, un certo senso di disgusto comincia ad assalirci…

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occorre…

27/01/2015

direi che 7 mesi di una giunta comunale il cui programma era principalmente la messa in stato d’accusa del centrosinistra della mediocrità che ha governato il capoluogo, possono bastare…occorre andare a votare per ricostruire la catena di un progetto di rinascita e di cambiamento, non proseguire l’accanimento terapeutico, ma soprattutto occorre che gli sporcaccioni che lordano qualsiasi cosa di filiera e meschinità se ne stiano lontani…

miko somma

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stamina…

(ANSA) – TORINO, 27 GEN- Al processo Stamina in corso a Torino, Davide Vannoni ha presentato formalmente la richiesta di patteggiare 1 anno e 10 mesi. La proposta ha il consenso del pm Raffaele Guariniello. Secondo quanto riferito dai difensori di Vannoni, Guariniello ha affidato il suo parere positivo a un documento in cui fa presente che il ritiro del ricorso al Tar del Lazio contro il provvedimento del Comitato scientifico che boccia la terapia Stamina toglie ogni dubbio sul rischio di una “reiterazione del reato”.

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e speriamo che questa richiesta di patteggiamento da parte di costui (una ammissione implicita di colpevolezza, visto il caso de quo, patteggiamento che va ben oltre il legittimo audire ogni via praticabile per la propria difesa) chiuda definitivamente questo capitolo oscuro e giocato sulla pelle di tanti bimbi ammalati e sulle speranze di tante famiglie che sono cadute nella rete della “fiducia acritica” tesa intorno ad una cura che nei fatti non esisteva, pur generando tante attese in chi di speranze ne aveva ben poche, visto lo stato dei propri figli…e giocato anche sulle casse dello stato…

perché ricordiamo che ogni processo o metodologia di cura inserita negli standard forniti dalla sanità pubblica ai cittadini costa ed ammetterne uno palesemente inefficace, probabilmente fraudolento (cosa che non tocca a me dirlo), significa estorcere denaro ai contribuenti in virtù di un ricatto, come in questo caso…

cosa questa che ovviamente non chiude affatto l’argomento più generale su quanto le grandi case farmaceutiche pratichino lobbying perché i farmaci  da loro prodotti e commercializzati vengano inseriti nelle procedure di cura…

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kobane, rehana ed un popolo meraviglioso che necessita di una patria…

kobane, città simbolo della resistenza kurda contro le milizie dell’isis…finalmente libera, anche se ancora non completamente, al costo di oltre 1600 combattenti in poche settimane, uomini e donne, supportati certo dai bombardamenti occidentali, ma la cui resistenza è fatta di coraggio armato di armi leggere, di cui ammirare lo spirito di sacrificio estremo nel contrastare la follia del califfato…forse ricorderete che le donne kurde impegnate nei combattimenti riservano l’ultimo colpo per loro stesse, nel caso dovessero essere prese prigioniere…

(tra le donne, presenti in buon numero tra i difensori della cittadina, eccovi sopra la foto di rehana, ribattezzata l’angelo di kobane, di cui si racconta abbia ucciso oltre 100 guerriglieri dell’isis…sempre non sia figlia della propaganda, la storia di questa ragazza — o del suo simbolo — inizia ad agosto, quando lo scontro deve ancora accendersi….il giornalista svedese carl drott fotografa una militante dell’YPG che lo saluta con il segno di vittoria, la foto appunto, e la ragazza gli racconta: «vengo da aleppo, dove studiavo legge, ma l’Isis ha ucciso mio padre e allora mi sono unita alla guerriglia»…all’epoca  non è ancora Rehana…sul taccuino del reporter non resta il nome della ragazza, che spunterà più tardi, sui media del kurdistan….) 
 
e se qualcuno oggi, anche ipocritamente, li definisce un baluardo dell’occidente, io preferisco definirli un popolo meraviglioso, di cui ho potuto apprezzare la civiltà ed il senso dell’amicizia, e che ora più che mai necessita di una patria finora negatagli dagli interessi occidentali e dalla occupazione irakena, iraniana, siriana, turca
 

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