la pista mattei…

AGR Serrata la negoziazione sul piano nazionale aeroporti con l’ennesimo incontro ieri al MIT ed in conferenza degli assessori ai trasporti. La pista Mattei – spiega l’Assessorato regionale alle Infrastrutture, opere pubbliche e trasporti – rischia ancora di rimanere fuori, salvo per una generica previsione sulla mobilità turistica inserita nelle linee programmatiche del Piano e nell’action plan allegato. Ma le previsioni del DPR di prossima adozione, che individua il novero degli aeroporti di interesse nazionale, per ora escludono l’aviosuperficie di Pisticci anche per gli anni a venire.

“Stiamo impiegando ogni possibile sforzo per inserire nel Piano quantomeno una disposizione che consenta alla nostra aviosuperficie, durante tutta la vigenza del DPR, di maturare le condizioni per poter divenire aeroporto di interesse nazionale, con la conseguenza di veder pagati dallo Stato, i servizi connessi – commenta l’assessore Aldo Berlinguer – ma la posizione del Ministero è rimasta, per ora, di segno contrario”. Oggi pomeriggio é prevista una riunione tra il Ministro Lupi ed alcuni Presidenti di Regione, tra i quali Pittella, a margine delle votazioni sul Capo dello Stato. Sarà quindi il Governatore a perorare la causa della Pista Mattei. “Siamo vicini ad una soluzione – aggiunge Berlinguer. Basterebbe che il Ministro Lupi riconoscesse a Basilicata e Molise una condizione oggettivamente svantaggiata, senza neppure un aeroporto, e ci consentisse un trattamento compensativo“.

L’art.698 del codice della navigazione, del resto, – precisa l’Assessorato ai Trasporti – consente che il DPR di esecuzione individui gli aeroporti anche solo fornendo i criteri e consenta così a coloro che maturano nel tempo detti requisiti di qualificarsi come scali di interesse nazionale. È quello il riferimento normativo pertinente, che verrebbe così rispettato. “Una pianificazione che si rispetti – conclude Berlinguer – deve guardare al futuro, non limitarsi a certificare il passato. E noi vogliamo che il futuro della Basilicata sia anzitutto turistico. Dateci i mezzi per realizzare questa naturale vocazione, oggi ancor più pregnante nell’ottica di Matera Capitale della cultura per il 2019”.

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tutto ineccepibile, assessore, la pista mattei può divenire a tutti gli effetti un punto importante di veicolazione turistica sia per la vocazione che lei ricorda essere connaturata a matera, sia per la vicinanza delle spiagge del metapontino, sia per tutto l’entroterra lucano (a patto che la ferrovia riprenda a funzionare come dovrebbe, perché le promesse, comprese quelle di oggi non bastano affatto e servono appunto i fatti, compresi gli interventi decisi sul piano nazionale dei trasporti, ed a patto che la ss basentana venga ripristinata ad arteria viaria a scorrimento veloce nella sua dignità e sicurezza di principale asse viario lucano), e naturalmente anche ad uso e consumo del territorio del tarantino…ma non è questo il punto…

si fa bene ad insistere ed è giusto che incontri e consultazioni coinvolgano più livelli (a proposito anche il sindaco di pisticci, di trana, ha inviato una letterina piena zeppa di “ella”, ovviamente dovendosi riferire ad un ministro e non alla persona lupi, in cui perora la causa”), ma quello che rimane avvolto nel mistero (ovviamente poi sappiamo tutti che mistero non lo è affatto) è perché si sia decisa a carico del bilancio della regione una compartecipazione molto onerosa sull’aereoporto di battipaglia, un inutile scalo in affanno economico perché troppo vicino a capodichino, se poi la nostra battaglia deve essere sull’aereoporto di pisticci?…non potrebbe chiarire il perché di questo investimento che a molti pare quanto meno “strano”?…

ovviamente sarebbe opportuno anche una risposta in tal senso da parte del presidente-gladiatore…

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dimezzatevi le indennità ed i gettoni…

29/01/2015

ora a licenziamenti avviati del personale cotrab (tutti ex precari), a chiusure delle scale mobili certe ed a giunta che (forse) si farà, mi sia consentito chiedere ai futuri (forse) assessori se sono disposti a dimezzare la loro indennità di servizio ed ai consiglieri a rinunciare alla metà del gettone di presenza…se siamo al dissesto che si riducano anche loro e non solo la città…

miko somma

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turismo, numeri ancora in calo…

 

      (ANSA) – BRUXELLES, 29 GEN – Nuovo record del turismo nella Ue: secondo Eurostat nel 2014 sono state vendute 2,7 miliardi di notti nelle strutture alberghiere europee, di cui il 44% a ‘non residenti’ nel paese o nella Ue. Ma l’Italia, che con 369,9 milioni di notti resta terza dietro Francia (402,9 mln) e Spagna (401,3 mln) per numero assoluto di soggiorni, continua a perdere terreno: -1,8% (con una contrazione dello 0,5% delle ‘notti’ vendute ai non residenti ed un calo di -3,1% nel turismo interno).
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      ecco dei dati su occorrerebbe che si riflettesse, altro che le riforme cieche che si stanno imponendo al parlamento per introdurre un premierato forte che sconvolgerebbe ogni parametro di equilibrio dei poteri…qui si discute di turismo e dell’ormai sempre minore capacità del paese di attrarre visitatori…
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    cfs…

    (ANSA) – POTENZA, 29 GEN – Nel 2014 in Basilicata sono state un migliaio circa le chiamate al 1515 (il numero del Corpo forestale dello Stato) di cui 266 per le segnalazioni di incendi (68 in totale, diminuiti del 46%), con circa trentamila controlli di polizia ambientale in un anno e sanzioni per complessivi 2,3 milioni di euro, in aumento rispetto al 2013 (1,3 milioni di euro). I dati sulle attività del Corpo nel 2014 sono state illustrate stamani, a Potenza, nel corso di una conferenza stampa.

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    e ti credo che sono diminuiti gli incendi…è sempre piovuto!!!…

    scherzi a parte, come sempre il lavoro del corpo forestale è preziosissimo e nei numeri si legge non solo un aumento dell’attività ispettiva, nel dato dei controlli e nelle sanzioni, ma purtroppo anche un aumento dell’attitudine a delinquere ambientalmente in questa regione, dato questo già molto, molto alto nella casistica percentuale delle regioni italiane, dato che ci vede ai primissimi posti…un po’ più di civile amore per la propria terra non farebbe male, per tutto il resto fortuna che c’è il corpo forestale dello stato!!!…

    a proposito girano strani gruppi ambientali in regione come altrove nel paese, gruppi di privati cittadini organizzati para-militarmente ed alla ricerca di convenzioni pubbliche per opere di guardiania ambientale, convenzioni che sembrano essere preludio a qualche forma di privatizzazione  di alcuni servizi ad oggi garantiti dal coro stesso…ma tornerò su questa faccenda…per ora un sentito ringraziamento agli operatori del corpo forestale dello stato…

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    divieto di dimora per il sindaco di melfi…

    Era ai domiciliari dallo scorso 20 gennaio. Sospeso dalla carica

    (ANSA) – POTENZA, 29 GEN – Il gip di Potenza, Tiziana Petrocelli, ha sostituito la misura degli arresti domiciliari con il divieto di dimora per il sindaco di Melfi (Potenza), Livio Valvano (Psi), sospeso dal Prefetto e coinvolto nell’inchiesta “Coker” della Procura del capoluogo lucano su presunti appalti pilotati. Lo scorso 20 gennaio la squadra mobile di Potenza ha eseguito sei ordinanze (tra tecnici e amministratori comunali, e imprenditori) su richiesta del pm della Dda Francesco Basentini.

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    divieto di dimora, quindi il sindaco valvano non ha possibilità alcuna di dimorare nella città che amministra e che ora è affidata al vicesindaco simonetti (pd)…

    le motivazioni del perdurare degli arresti, ricordiamo, sono motivate da tre elementi, pericolo di fuga (inesistente, vista la posizione sanzionatoria eventuale e l’elemento psicologico della personalità rispetto all’evento sanzionatorio), reiterazione del reato (impossibile vista l’allontanamento dall’incarico in virtù del quale il presunto reato si sarebbe commesso), inquinamento delle prove (difficile, visto che gli elementi sono stati già acquisiti per disporre un eventuale rinvio a giudizio), quindi era del tutto normale che a valvano fossero revocati gli arresti…rimane il divieto di dimora e la sospensione dall’esecutività del suo mandato, situazione che di fatto fa perdurare lo stato di impossibilità al governo compiuto nella volontà popolare delle città federiciana, sebbene il vicesindaco ne abbia assunto tutte le funzioni…

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    il voto è segreto…

    29/01/2015

    da interpretazione della costituzione, che nulla dice a proposito, la proposta sul nome del presidente della repubblica nasce in parlamento, quindi nell’interlocuzione, non nell’indicazione di uno che neppure è un parlamentare…mattarella?…mah, personalmente mi andrebbe bene come nome condiviso, meglio comunque di amato o fassino o persino della finocchiaro, solo mi pare la scelta al ribasso di un premier in difficoltà operativa e su un nome non può mettere la fiducia…il voto è segreto…

    miko somma

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    ritrovata purtroppo morta

    (ANSA)- AVELLINO, 29 GEN – Il corpo senza vita di Giuditta Perna, la 27enne studentessa universitaria scomparsa da mercoledì della scorsa settimana, è stato individuato sul greto del fiume Ofanto, tra i comuni irpini di Aquilonia e Monteverde.
    Sul posto, Carabinieri e Vigili del Fuoco.

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    era di ruvo del monte (pz) ed a quanto mi risulta nessun servizio tg3 basilicata ha coperto questa sparizione, purtroppo conclusasi tragicamente…io stesso l’ho appreso solo ieri sera, segnalatomi da un familiare che lo aveva appreso a sua volta dalla trasmissione “chi l’ha visto?” e mi stavo apprestando a pubblicare la sua foto, come altre volte, per cercare di aumentare l’attenzione su questa faccenda, purtroppo tardi…

    ma senza fare polemiche, forse qualche servizio redazionale inutile in meno e qualche puntata sul campo in più magari sarebbe servita… 

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    ottati, non offenda la gente che lavora…

    AGR “La partecipazione della Basilicata oleicola a Olio Officina Food Festival di Milano ci ha confermato l’importanza del comparto olivicolo e la necessità di puntare sull’aggregazione tra i produttori per fare massa critica oltre che sulle politiche integrate che facciano convergere sviluppo rurale, turismo, ambiente e paesaggio”. Lo ha dichiarato l’assessore regionale alle Politiche agricole e forestali, Michele Ottati, a conclusione dell’evento internazionale sull’olio che si è svolto dal 22 al 24 gennaio a Milano al quale la Basilicata ha partecipato con venti aziende olivicole selezionate.

    Olio Officina Food Festival, giunto alla IV edizione, è una delle maggiori manifestazione italiane nel comparto olivicolo organizzata da Luigi Caricato, giornalista enogastronomico tra le massime autorità in materia con il quale il Dipartimento Politiche agricole è in contatto per ideare attività promozionali fruttuose che diano nuovo impulso alle produzioni agroalimentari lucane, anche in vista di Milano Expo 2015….

    “ La nostra presenza alla manifestazione – ha aggiunto Ottati- nella quale si sono svolti convegni e seminari di aggiornamento ha rappresentato un momento per svolgere una riflessione sul comparto. In proposito la campagna in corso, sicuramente negativa, può essere un punto di partenza nuovo teso ad esaminare i limiti della nostra olivicoltura. Essa, infatti, troppo spesso si basa su aziende non condotte in maniera imprenditoriale ma amatoriale. La Regione Basilicata in proposito ha approvato un disegno di legge che intende ammodernare il settore ma gli imprenditori dovranno anche impegnarsi a realizzare qualità e unione tra loro, unico modo per usufruire dei finanziamenti europei, abbattere i costi di produzione e presentarsi sui mercati con un’adeguata massa critica. E’ questa la soluzione, confermata a Milano da tecnici e studiosi, per dare nuova forza all’olivicoltura italiana e affrontare l’accanita concorrenza dei Paesi emergenti e della Grande distribuzione organizzata. A tali linee di azione daremo priorità nelle misure e nei bandi del prossimo Programma di sviluppo rurale”.

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    amatoriali?…ma dico, assessore, vuole avere un po’ di rispetto per chi si spezza la schiena nei campi non soltanto per produrre olio, ma anche per manutenere un territorio che altrimenti sarebbe all’abbandono dopo qualche decennio di ottuse politiche agricole che hanno distribuito finanziamenti a pioggia verso comparti che poi i fatti hanno dimostrato essere surclassati da ben altre esigenze (vedi la frutticultura in val d’agri, zona petrolifera…e potrei continuare…) o semplicemente perché c’era qualche “amico degli amici” che aveva bisogno di intascare finanziamenti dietro presentazione di fatture false o gonfiate o ancora perché tizio o caio era un collettore locale di voti?…

    ma lei quando apre bocca, dall’alto della sua tecnicalità brusselliana, si rende conto che dietro dei numeri, piccoli o grandi che siano, ci sono delle persone che non vanno offese nel loro lavoro, fosse pure condotto, come afferma indecentemente, a livello amatoriale, cosa questa che non inficia affatto la qualità del prodotto coltivato, stante il fatto che poi le olive mica sono spremute dagli “amatori”, ma portate in frantoi sui quali forse occorrerebbe investire creando supporti consortili?…

    perché se il modello agricolo lucano, frammentato e parcellizzato dalla stessa storia agricola del paese, ha dimensioni non in grado di presentarsi sui mercati, il problema non è come convincere le persone a dismettere i propri campi (come pure pare voler indicare la sua politica dei grandi numeri) in favore di quella decina di grandi imprese agricole che alcuni soggetti credono debbano essere gli unici players nel settore per acquisire competitività e massa critica, semmai come convincerli ad alleanze tra loro che rispettino quella frammentazione che pure è figlia della nostra cultura agricola…

    perché il vero punto è questo…lei invita a “mettersi insieme”, ma non traccia affatto una road map che faciliti tale operazione, non sovraintende cioè ai processi organizzativi indicando strade percorribili, ma rimandando alla genericità di affermazioni riguardanti il futuro psr, che pure dopo oltre un anno di sua permanenza “rivoluzionaria” al dipartimento agricoltura dovrebbe essere tracciato ed invece non lo è affatto, forse perché a lei interessano più i processi no-food che, insieme agli improvvidi suggerimenti dell’assessore all’ambiente in tal senso, recepito nei programmi del nostro presidente- gladiatore (“un par der ciufoli”, si direbbe a roma) vorrebbero portare la nostra agricoltura a divenire puro terreno di coltivazione per quella politica della chimica verde che, nelle more della dimostrazione del suo essere davvero green (non è che basti questa parolina a rendere tutto bello e dolce ed innocuo e sano, sa?), nel frattempo, se impostata come la si sta impostando da noi, farebbe transitare in questa terra solo una parte del processo produttivo, quella a minor valore aggiunto, riportando poi i maggiori utili altrove nella peggior logica neo-coloniale che contraddistingue questa giunta esterna indecente…

         

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