vi sottopongo questi intervento degli studenti di vittoria a proposito del movimento dei forconi che qualcuno sta tentando di emulare anche in questa regione…

Scriviamo tutto ciò fortemente incazzati a favore di tutti quei lavoratori onesti che si trovano all’interno di questo movimento gattopardiano reazionario. Cercando comunque di mantenere lucidità mentale abbiamo analizzato il movimento su diverse prospettive.

In questi giorni abbiamo assistito ad autotrasportatori, contadini, pescatori protagonisti di una rivolta popolare ai limiti della tolleranza. Questo movimento capeggiato da chi ha prodotto e speculato sulla crisi è un movimento che non individua i punti nevralgici del problema e fa leva sul malcontento e sulla giustificata rabbia generale dei lavoratori onesti piegati dalle manovre di governi nazionali e regionali.

In particolare leader del movimento: Martino Morsello – ex imprenditore, già deus ex macchina di Altragricoltura, visto al congresso nazionale di Forza Nuova, movimento neofascista italiano, lo scorso 10 gennaio dove ha dichiarato:”FN unico partito con cui interloquiamo”- Mariano Ferro – imprenditore agricolo di Avola, ex Forza Italia, ora mpa con ambizioni in politica candidato in passato alle amministrative a sindaco di Avola e poi alla camera, ma senza successo – Giuseppe Richichi – con precedenti penali, da un ventennio alla guida degli autotrasportatori dell’AIAS, responsabile agenzia autotrasporti Sicilia destinataria di finanziamenti regionali dopo le proteste di cui lui fa capo (quindi soldi che non arrivano agli onesti trasportatori, ma a chi gestisce in regime di monopolio disonestamente) – per poi arrivare ai più grossi imprenditori siciliani vedi Maurizio Zamparini (presidente Palermo calcio).

Il movimento dei Forconi non può avere l’adesione di studenti che ogni giorno lottano contro la casta individuando il problema e la soluzione cercando di contrastare le lobby di potere sopra citate che oggi vediamo a capo del movimento stesso. Non possiamo accettare un movimento senza alcuna reale piattaforma sindacale che parli di diritti dei lavoratori e che analizzi il problema a 360 gradi. Non possiamo accettare un movimento che infiltra proprio per la scarsità di contenuti la destra eversiva a cui nulla importa del lavoratore e che, populisticamente e demagogicamente, cerca consenso da chi magari per poca informazione e/o per disperazione è da sempre vessato e messo in ginocchio dalla politica di questi politicanti. Non possiamo accettare i gravi atti intimidatori recati ai commercianti e le barricate imposte nelle strade di cui questo movimento incoscientemente si è fatto carico perché magari pilotato dalla malavita che non si fa scrupoli di civiltà e correttezza nei confronti di altri lavoratori.

Ci stupiamo inoltre con quale coraggio e coerenza, nelle strade di Vittoria, membri della giovanile del PDL(da vent’anni al governo della Sicilia,e al Nazionale insieme a Monti) capeggino i cortei urlando “Rivoluzione” e slogan contro la casta che loro stessi rappresentano. Esprimiamo massima solidarietà a tutti i lavoratori onesti che si battono per il loro lavoro e il futuro dei figli ma non appoggiamo i termini e il movimento così formatosi. Non per stizza ma per coerenza, moralità e perché crediamo nella vera rivoluzione trasparente, fatta di idee e contenuti. Unione degli Studenti vittoria      22-01-2012

Pubblicato in Blog

22/01/2012

in realtà forse pochi hanno compreso che l’uscita dalla crisi non è la ripresa dei consumi e della crescita, ma il superamento del sistema tardo-capitalista nella sua versione global attraverso due semplici fattori, conservazione ambientale e ridistribuzione del reddito attraverso i diritti…il primo implica che nessuna attività umana debba pesare sugli equilibri ambientali, nello stabilirsi di entropie locali e generali da rispettare senza elasticità, il secondo che la crescita economica o si spalma su tutti attraverso il riconoscimento che esistono diritti oggettivi oltre la consistenza economica, sociale e geografica dei soggetti o non serve collettivamente
miko somma

22/01/2012

dovrebbe essere un sacrosanto diritto di ogni essere umano scrivere un discorso davanti ad un boccale di birra (pagandola ovviamente) ed invocare maggiori liberalizzazioni (delle quali si può abusare, non essendo ancora entrato in vigore sulle strade il liberalometro)
miko somma