ed ecco come basilicatanet deve ridurre il comunicato testè inviato per superare alcune “censure” e nel merito darne notizia…

No Oil: pronti a scuse per “procurato allarme” ma attenzione resta

21/01/2012 18:45

 BAS  “Il testo sulle liberalizzazioni fuoriuscito dal CdM pare non contenere più la formulazione che agli art. 20, 21 e 22 aveva suscitato quei nostri allarmi di jungla petrolifera che avrebbe in primis interessato la nostra regione, dovendosi così ritenere più innocua la formulazione che all’art.16 molto genericamente “apre” l’interesse statale alla destinazione delle maggiori entrate fiscali derivanti dalle estrazioni verso i territori interessati ed in supposta linea convergente con gli orientamenti contenuti nel memorandum”. Lo afferma Miko Somma del coordinamento No Oil.
“Ma nulla  – aggiunge – si dice sulla consistenza delle stesse, rimandando alla conferenza unificata ogni discussione di merito, nell’invarianza sostanziale di un quadro normativo pessimo e che di fatto è nelle sue procedure che realizza la selva di perforazioni che sono state e sono autorizzate in Basilicata, che rimane in virtù del volume estratto l’oggetto sostanziale di normative ed intenzioni generali e locali sul capitolo idrocarburi in Italia. Così tutto sembra finito in una bolla di sapone e rimarrebbe a residuo dello scoppio evanescente della stessa quella “nevrosi ambientale” che il comunicato-lancio del presidente apparso in tarda serata sul sito istituzionale sembra pesantemente stigmatizzare in un monito alla moderazione ed alla prudenza che è francamente difficile da comprendere in virtù di estremismi industrialisti e slanci passionali verso il comparto energetico che è lo stesso presidente a praticare abbondantemente e concretamente”.
“Se quindi la qualità delle informazioni e le doverose verifiche almeno alla veridicità delle stesse sono e dovrebbero essere sempre baricentro di ogni valutazione – viviamo un’epoca in cui certo giornalismo d’assalto in cerca dello scoop facile e spesso ridotto a mero gossip e la responsabilità o gestione della circolazione delle informazioni sono i punti sui quali si gioca lo stesso diritto all’informazione e persino alla democrazia – l’autocritica si rende così necessaria e per la parte di competenza molto volentieri la pratichiamo nelle scuse ai cittadini per il “procurato allarme”, ma che non si venga però a pontificare di eccesso di allarmismo altrui che è la realtà lucana a render tale, non certo imprecisabili nevrosi”.

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Comunicato stampa di Comunità Lucana-Mov.to No Oil verso il partito della Comunità Lucana

come promesso dopo il lancio di ieri sera del presidente de filippo che testualmente dice “…non posso non invitare quanti sono pronti ogni giorno a gridare all’apocalisse e al complotto a una maggiore moderazione e prudenza…”

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Oltre il “cerchio magico”

  

Il testo sulle liberalizzazioni fuoriuscito dal CdM pare non contenere più la formulazione che agli art. 20, 21 e 22 aveva suscitato quei nostri allarmi di jungla petrolifera che avrebbe in primis interessato la nostra regione, dovendosi così ritenere più innocua la formulazione che all’art.16 molto genericamente “apre” l’interesse statale alla destinazione delle maggiori entrate fiscali derivanti dalle estrazioni verso i territori interessati ed in supposta linea convergente con gli orientamenti contenuti nel memorandum.

  

Ma nulla si dice sulla consistenza delle stesse, rimandando alla conferenza unificata ogni discussione di merito sulle stesse, nell’invarianza sostanziale di un quadro normativo pessimo e che di fatto è nelle sue procedure che realizza la selva di perforazioni che sono state e sono autorizzate in Basilicata, che rimane in virtù del volume estratto l’oggetto sostanziale di normative ed intenzioni generali e locali sul capitolo idrocarburi in Italia.

  

Così tutto sembra finito in una bolla di sapone e rimarrebbe a residuo dello scoppio evanescente della stessa quella “nevrosi ambientale” che il comunicato-lancio del presidente apparso in tarda serata sul sito istituzionale sembra pesantemente stigmatizzare in un monito alla moderazione ed alla prudenza che è francamente difficile da comprendere in virtù di estremismi industrialisti e slanci passionali verso il comparto energetico che è lo stesso presidente a praticare abbondantemente e concretamente.

  

Se quindi la qualità delle informazioni e le doverose verifiche almeno alla veridicità delle stesse sono e dovrebbero essere sempre baricentro di ogni valutazione – viviamo un’epoca in cui certo giornalismo d’assalto in cerca dello scoop facile e spesso ridotto a mero gossip e la responsabilità o gestione della circolazione delle informazioni sono i punti sui quali si gioca lo stesso diritto all’informazione e persino  alla democrazia – l’autocritica si rende così necessaria e per la parte di competenza molto volentieri la pratichiamo nelle scuse ai cittadini per il “procurato allarme”, ma che non si venga però a pontificare di eccesso di allarmismo altrui che è la realtà lucana a render tale, non certo imprecisabili nevrosi.

  

E la realtà narra di una regione che non dice mai no al petrolio ed alla sua invasività e lo dice per atti e procedure sia di giunta che dirigenziali, ponendo seri dubbi sulle reali volontà che sovradeterminano le scelte, giustificando nella melassa burocratica in cui si vorrebbero annegare i temi concreti ed in certo paternalismo fuori luogo, la realtà di una terra di fatto colonizzata da grandi multinazionali energetiche, ed in cui pare che a qualcuno giovi ridurre tutto a royalties ed investimenti per deviare ogni criticità nel merito della programmazione nel vicolo cieco di attese speranzose per un futuro più o meno prossimo e pur sempre rimandato ad un futuro ulteriore, inevitabilmente per colpe altrui.

  

Su questa base di consapevolezza che è patrimonio comune dei cittadini, anche di coloro i quali a vari titoli sostengono questa maggioranza eternamente rimpastizia e questa opposizione governata, anche oltre i malpancismi sotterranei od evidenti messi in conto come reale opposizione, si deve risposta al tema petrolio ed energia, risposta che ancora non c’è sia nella determinazione di un limite oggettivo e cogente alle ricerche ed alle coltivazioni, oltre cui persino l’interesse nazionale non “deve andare”.

  

Se quindi l’invito alla moderazione risulta davvero “stonato” nel canto di chi ha persino autorizzato un pozzo di petrolio con delibera di una delle sue giunte ricomponibili a pochi metri da un ospedale (salvo poi ritrattare con beau geste), le parole del presidente assumono però un velato tono di minaccia in un richiamo alla prudenza che, se per rispetto dell’intelligenza dell’uomo non vogliamo credere il frutto di paternalismo anacronistico o generazionale, risulta altrimenti incomprensibile con ogni altra categoria del giudizio a noi nota.

  

E per ciò che ci riguarda, continueremo a fare quanto già facciamo, critica serrata con i seri argomenti politici che crediamo ci vengano riconosciuti dai cittadini, quindi oltre il “cerchio magico” a cui è ridotta la politica di Via Verrastro e di cui il presidente è il temporaneo gran maestro di cerimonia.

 .  

Miko Somma, coordinatore regionale di Comunità Lucana-Movimento No Oil 

le liberalizzazioni-il testo

eccovi il link al formato pdf del testo definitivo del decreto sulle liberalizzazioni…diverso dalla bozza circolata nei due giorni precedenti, soprattutto riguardo agli agli art. 20, 21 e 22 che riguardavano la materia delle estrazioni e che hanno causato allarme…qui tutto viene ridotto ad un assai generico art. 16 ed ai soliti atti che “si faranno”…sovviene così una considerazione…ma chi fa circolare quelle bozze chi è e perchè lo fa?…giornalismo d’assalto che non si preoccupa neppure più di controllare le fonti (cosa assai probabile) o atti di vero e proprio depistaggio di fonti vicine al governo (uno stile quindi)?

non sappiamo, ma preciseremo meglio la nostra posizione nel corso della giornata…intanto per chi ha voglia ecco il testo (o almeno quello che dobbiamo presumere sia per le considerazioni appena fatte)…

liberalizzazioni.pdf

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21/01/2012

lo stile di comunità lucana è nella nettezza delle opinioni che esprimiamo e nella forza delle idee consensate nel programma che abbiamo per questa regione…e non tolleriamo distrazioni da queste
miko somma