Arpab, Rosa chiede lumi su controlli e risultati25/01/2012 10:49Il consigliere del Pdl in un’interrogazione al presidente De Filippo chiede “quali sono i controlli in campo ambientale previsti dalle leggi che l’Agenzia avrebbe dovuto effettuare presso il Centro Oli di Viggiano e i risultati dal 2003 ad oggi”

ACR“Conoscere per deliberare, questa una massima del presidente Einaudi, uno dei padri della Repubblica Italiana, che non sembra essere particolarmente seguita in Regione Basilicata”. E’ quanto sostiene il consigliere regionale del Pdl, Gianni Rosa evidenziando che “nel settembre 2011 ho richiesto la documentazione riguardante l’attività svolta dall’Agenzia regionale per la Protezione dell’Ambiente di Basilicata nel monitoraggio ambientale del Centro Oli di Viggiano. Il 13 gennaio è giunta la risposta, anche se la norma prevede massimo tre giorni, che testualmente recita ‘agli atti dell’ufficio Compatibilità Ambiente non vi sono dati relativi ad eventuali controlli effettuati da Arpab presso il Centro Oli di Viggiano in quanto la stessa Agenzia non era tenuta a trasmettere tali dati’. Ossia l’Agenzia preposta alla prevenzione ed al controllo ambientale in Basilicata non è tenuta a trasmettere i dati sull’ambiente alla Regione Basilicata”.

“L’Arpab – prosegue l’esponente del Pdl – è già nell’occhio del ciclone per altri ‘dati misteriosi’, quindi nasce spontaneo l’interrogativo: ‘ma quale sono i compiti precisi di Arpab?’. Nata con la Legge Regionale 27/1997, all’art. 3 troviamo elencati i compiti affidati dal legislatore regionale, lungo l’elenco tra cui ‘le attività di prevenzione e di controllo in materia ambientale, … organizzazione ed esecuzione degli interventi di prevenzione e controllo dei fattori fisici, chimici e biologici d’inquinamento acustico dell’aria, delle acque e del suolo … organizzare e gestire tutte le reti di monitoraggio ambientale …’, inoltre ‘elaborare, sulla base dei dati acquisiti, una relazione triennale sullo stato dell’ambiente regionale’. Quindi, è chiaro come il sole che l’Arpab è direttamente competente per l’attività svolta dal Centro Oli di Viggiano.
La risposta del Dipartimento Ambiente, pertanto, appare provocatoria, superficiale, omissiva, quasi vuol trasmettere che la Regione Basilicata e l’Arpab vivono due mondi diversi, senza alcun collegamento tra loro”.

“Pertanto – aggiunge Rosa – per meglio comprendere sono stato costretto a formulare una specifica interrogazione con la quale ho chiesto al presidente De Filippo quali sono i controlli in campo ambientale previsti dalle leggi, regolamenti ed altro che l’Arpab avrebbe dovuto effettuare presso il Centro Oli di Viggiano e, se i controlli sono stati effettuati, quali sono i risultati degli stessi dal 2003 ad oggi. Inoltre sia il Presidente che l’assessore Mancusi devono spiegare come mai il dipartimento Ambiente della Regione Basilicata è rimasto inerte rispetto al silenzio di Arpab e se hanno predisposto controlli e verifiche sull’attività che l’Agenzia ha fatto o avrebbe dovuto fare presso il Centro Oli di Viaggiano”.
“Non mi meraviglierei che nulla (o molto poco) sia stato fatto conoscendo la dinamicità a parole per la tutela ambientale e l’inerzia nei fatti. Per quanto riguarda tutti gli adempimenti per prevenire i rischi ambientali previsti dalle normative e regolamenti regionali – conclude il consigliere – ho anche richiesto un report dettagliato su quello che dovrebbe essere stato eseguito per il Centro Oli con l’identificazione dei soggetti responsabili e le relative informazioni presenti in Regione. Vorrei ricordare che seppur la vicenda Fenice non è più all’ordine del giorno tra le notizie in prima pagina, la stessa ha colpito ed interessa sempre l’opinione pubblica e i lucani non hanno dimenticano la triste storia dei dati ‘misteriosi’ e nascosti in qualche cassetto. Inoltre, il monitoraggio del Centro Oli assume oggi ancora maggiore valenza, proprio rispetto a quanto previsto dall’art. 16 dell’ultimo decreto Monti”.

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e se ne accroge solo ora, rosa?…sono anni che il sottoscritto ed altri ripetono i concetti che faticosamente lei oggi mette in fila in una interrogazione quasi inutile, seppur doverosa…la gente lucana crediamo abbia ormai capito tutto…solo una domanda, rosa…il suo partito è sempre stato favorevole all’estrazione di petrolio in val d’agri, sollevando semmai solo il tema di come le giunte di centrosinistra spendevano le royalties e salvo impostare la “boiata” del bonus benzina?…come mai vi svegliate solo oggi?…e come mai non era l’altro giorno all’audizione della commissione su fenice?…i temi, caro rosa, si vivono in prima persona e con passione, non si cavalcano per consenso spiccio!!!

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riporto come informazione di servizio…

Cia: blocchi tir determinano prezzi ortofrutta alle stelle25/01/2012 16:01BAS   Le zucchine dal fruttivendolo sono schizzate di prezzo sino a 6 euro al kg (sui campi al produttore sono pagate ad 1 euro al kg); le arance anche a 2 euro al kg (sul campo 0,40 cents); l’insalata anche 4 euro (0,50 sul campo).
Analogamente i frutti stagionali come le arance sono rincarate del 100 per cento (da 1 euro a 2 euro al chilo). Le mele sono passate da 1,20 euro al chilo a 2,10 euro al chilo; mentre le pere sono cresciute da 1,30 euro a 2,30 euro al chilo. E’ l’effetto dello sciopero dei tir. E così la speculazione comincia a far da padrona. In queste ultime ore sono arrivati alle stelle soprattutto i prezzi di ortaggi, verdure e frutta. Questo l’allarme lanciato dalla Cia- Confederazione italiana agricoltori, fortemente preoccupata per uno scenario che rischia di avere effetti deleteri per le tasche e anche per la salute dei cittadini e per i produttori agricoli, impossibilitati a smerciare le loro produzioni e a sostenere costi sempre più onerosi.
“Siamo in presenza di una situazione assurda. E’ bastato un blocco di tre giorni dei tir –dichiara il direttore regionale della Cia Donato Sileo – per dare vita ad un’ondata speculativa che sta assumendo contorni drammatici. E questo è ancora più grave se si pensa che i pochi agricoltori che hanno la possibilità di trasportare i loro prodotti stanno vendendo agli stessi prezzi di un mese fa. Per gli agricoltori al danno si aggiunge così la beffa. Per questo motivo la Cia richiama l’attenzione delle istituzioni preposte a vigilare e a fare gli opportuni controlli, in modo da stroncare le manovre speculative che mettono in ginocchio i consumatori e provocano conseguenze negative all’intero sistema produttivo, a cominciare dall’agricoltura che, oltretutto, fa i conti con problemi complessi che riducono drasticamente l’attività imprenditoriale.
Che gli ultimi provvedimenti approvati in Parlamento colpiscono duramente tante categorie indiscriminatamente e senza equità, è una realtà ben nota anche al mondo agricolo duramente penalizzato con l’introduzione dell’IMU sui bene strumentali (come stalle, fienili, ricoveri attrezzi, strutture di stoccaggio, terreni, ecc…) nonché dalle accise sui carburanti e dall’aumento degli oneri previdenziali,  Bisogna però – dice Sileo – che si metta fine ai blocchi dei tir nell’interesse dei consumatori e dei produttori agricoli”.

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Concorso Arbea, Benedetto invoca trasparenza 25/01/2012 15:16Per il capogruppo di Idv “la partecipazione, da concorrenti, di esponenti politici, deve vedere un’attenzione maggiore da parte delle commissioni di concorsi pubblici per evitare di ingenerare dubbi e perplessità nell’opinione pubblica”

ACR  “La proposta di legge per la trasparenza nei concorsi pubblici, se ci fosse ulteriore bisogno, trova un’ulteriore conferma di validità ed urgenza nell’esito del concorso pubblico per titoli ed esami per la copertura di 15 posti di istruttore tecnico cat. C1 all’Arbea che si è conclusa oggi con la prova orale dopo l’espletamento di quella scritta. Tra i 15 vincitori c’è anche il vicepresidente dell’Apea, Agenzia Provinciale per l’Energia e l’Ambiente di Matera, già assessore provinciale di Matera e dirigente regionale e provinciale del Pd”.

E’ quanto sostiene il capogruppo di Idv in Regione Nicola Benedetto per il quale “nessuno intende mettere in discussione le capacità, le competenze professionali e la bravura del vincitore che alla prova scritta ha sbaragliato tutti gli altri concorrenti con il più alto voto in assoluto (9,25 su 10) ma dobbiamo prendere atto che si ripete il copione di un film già visto in occasione di altri concorsi….

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l’arbea…i concorsi…le postazioni dirigenziali…il processo a direttore (nominato dal presidente della regione) e funzionari a vario titolo…l’inutilità dell’ente…i ritardi nei pagamenti…la gestione allegra…ma stiamo scherzando?…ecco come funziona la regione basilicata!!!…tutto si risolve con un concorso

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Policoro, si è insediato il Commissario prefettizio25/01/2012 14:39

BAS Si è insediato ufficialmente in mattinata il Commissario prefettizio A. Gentile, subentrato all’Amministrazione comunale di Policoro dopo che lo scorso 23 gennaio undici consiglieri comunali su un totale di 21 hanno rassegnato le dimissioni ponendo fine anzitempo alla legislatura iniziata nel 2008. Il sindaco uscente, Nicola Lopatriello, in un cordiale incontro nel Palazzo di città ha illustrato al Dott. Gentile i risultati raggiunti nei tre anni e mezzo di legislatura e i progetti in itinere; e si è detto pronto a supportare l’operato del rappresentante dello Stato per contribuire al progresso della città sotto tutti i profili: infrastrutturale, di promozione del territorio, turistico e quant’altro.

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e che ha fatto costui, lo patriello, in questi anni di così importante oltre alle attività che hanno dato origine alle indagini per le quali è stato arrestato e sulle quali per carità non sono io a dover dire nulla, ma semmai a constatare che sono state formalizzate…lasciamo perdere, dai, come lasciamo perdere tutte le manovre di qualche ex pdl, poi pd, oggi non si sa cosa, che ha tentato di far sopravvivere il moribondo nell’accanimento terapeutico del “lopatriello non deve morire” (consentitemi la citazione filmica)…ci dica allora il commissario quando saranno uindette le nuove elezioni…saremmo leggermente interessati!!!

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Parco Appennino: rinviata al 2 febbraio conferenza stampa25/01/2012 12:39

BAS  A causa del protrarsi della protesta degli autotrasportatori, che rende difficili gli spostamenti e l’approvvigionamento di carburante, la conferenza stampa indetta dal commissario straordinario dell’Ente Parco Nazionale dell’Appennino Lucano, Domenico Totaro, per domani giovedì 26 gennaio, è stata rinviata a giovedì 2 febbraio, alle ore 11.00, presso la sede del Parco a Marsico Nuovo.
Il commissario Totaro illustrerà ai giornalisti le attività svolte dall’Ente durante l’anno 2011. L’incontro con la stampa servirà a tracciare un resoconto sulle azioni più significative, sia nell’ambito della promozione che della gestione del Parco, messe in campo durante l’anno appena trascorso, segnato in modo particolare dalla decisione dell’Onu di proclamarlo quale Anno Internazionale delle Foreste.

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perchè sono state svolte attività di tale rilievo da rendersi necessaria una conferenza stampa e non il solito lancio tutt’appostista?…certo concorsi un po’ così e collaborazioni varie, sagre e progetti di taglio boschi di castagne per sostituirli con chissà quali cultivar, sono comunque attività…di un parco commissariato alla nascita, di un eterno commissario che ha infeudato l’ente, di una valle che muore di petrolio nel tutt’apposto general-generico con cui si ptetende di farlo convivere con un parco nazionale…rimetti il mandato commisariale, totaro!!!…per incapacità conclamata!!!

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Piano pluriennale lavoro, Autilio presenta mozione

25/01/2012 10:34

Il consigliere regionale dell’Idv chiede che “il Consiglio impegni la Giunta a definire una proposta di Piano pluriennale del lavoro da sottoporre al confronto con le forze sindacali e imprenditoriali e all’esame della Ccp competente”

ACR  Il consigliere regionale Antonio Autilio (Idv) con una mozione presentata oggi chiede che “il Consiglio impegni la Giunta a definire, in tempi brevi, una proposta di Piano pluriennale del lavoro da sottoporre al confronto con le forze sindacali e imprenditoriali e all’esame della Commissione consiliare competente per la rapida approvazione da parte del Consiglio”.

Autilio evidenzia che “a conclusione della scorsa legislatura la Giunta regionale ha approvato il piano triennale del lavoro 2009-2011, strumento di programmazione che risponde agli obiettivi di definire e di coordinare le azioni di politica attiva del lavoro, in materia dei servizi all’impiego, favorendone l’integrazione e il collegamento con i piani della formazione della istruzione e dell’orientamento professionale”. Secondo il consigliere di Idv “le azioni da mettere in campo per combattere la crisi, attraverso il rafforzamento di misure di inclusione sociale e l’immediata attivazione di misure finalizzate a mantenere i livelli occupazionali esistenti e ridurre l’impatto dei processi di espulsione dal mercato del lavoro, contenute nel Patto di Sistema Basilicata Obiettivo 2012, richiamano la necessità di dotarsi del Piano pluriennale del lavoro per sostenere lo sviluppo e la competitività del sistema socio-economico regionale, attraverso azioni dirette all’incremento dell’occupazione, alle pari opportunità, all’autoimpiego e all’autoimprenditorialità, allo sviluppo di aree e filiere produttive, alla creazione di nuovi posti di lavoro e alla loro qualificazione e stabilizzazione; per qualificare e rafforzare il sistema regionale dell’offerta di istruzione e formazione; per strutturare e qualificare la governance delle politiche del lavoro e della formazione, favorendo l’integrazione tra gli attori coinvolti; per orientare le nuove azioni sulla competitività del nostro sistema produttivo all’offerta qualificata di lavoro, specie laureata e specializzata, che offre il nostro territorio”.

L’esponente dell’Idv, infine, sottolinea che “secondo quanto riferisce il bollettino ‘Excelsior’ di Unioncamere nel primo trimestre 2012, le assunzioni previste in Basilicata sono 1.140, molte delle quali coincidono con la riattivazione di contratti in scadenza a fine 2011 o con assunzioni in sostituzione di analoghe figure che hanno interrotto (anche solo temporaneamente) il loro rapporto di lavoro, con difficoltà segnalate per il reperimento di particolari figure professionali e di lavoratori specializzati”.

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sembra che costui dimentichi di essere stato assessore in quota idv alla formazione e che attualmente tale delicato incarico non sia ancora nelle mani del suo partito?…di che sta parlando autilio?…quel piano triennale era pieno di stupidaggini ad uso e consumo della imminente campagna elettorale (ed oltretutto pareva non considerare affatto una crisi che già c’era e che il vostro provincialismo vi ha fatto pensare fose roba d’altri – un po’ come il berluska-pensiero, per intenderci), stupidaggini a cui lei ha contribuito per la sua parte di redazione di quel piano e per il lancio di alcuni “provvedimenti” che sappiamo bene la fine che hanno fatto e che dovevavo fare, essendo solo l’ennesimo esempio di boutade elettorale che meglio faremmo a definire presa in giro delle aspettative di lavoro della gente che ancora e nonostante tutto continua a darvi fiducia…

certo un piano pluriennale serve, anche se oltre alle misure di mitigazione dell’impatto della crisi, servirebbe un’altra visione di quale sia lo sviluppo possibile in questa regione che qualcuno si intestardisce a voler industrializzare a tutti i costi…qualcuno a cui lei ed il suo partito vi associate in allegra copula da anni e che continua a portar fuori da ogni idea concreta una regione che non è nè la romania, nè la pianura padana…

basilicata 2012?…un titolo di un film comico!!!

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Anci: il direttivo discute di Poste e discarica Serra Arenosa

24/01/2012 18:01

 BAS  Il Direttivo Anci Basilicata, presieduto da Vito Santarsiero, nel corso della riunione svoltasi oggi a Potenza ha affrontato la questione Poste e quella della discarica Serra Arenosa di Caggiano.
In merito al primo punto, evidenziato con forza dal Sindaco di Brienza Pasquale Scelzo, il direttivo si è espresso sottolineando che “da Potenza ai piccoli Comuni della Regione si stanno vivendo condizioni di grave disagio per la carenza di personale e di sportelli. Si è tornati alla mancata consegna della posta, alla chiusura a giorni alterni, a file interminabili. Non è comprensibile né giustificabile quanto sta accadendo anche alla luce della specificità degli uffici lucani di Poste Italiane, che è destinataria di un finanziamento pubblico per garantire nella nostra regione l’attivazione della “carta idrocarburi”.
Annunciata una manifestazione pubblica dei Sindaci che si terrà a Brienza il 4 febbraio prossimo alle ore 10.30.
Sulla questione discarica Serra Arenosa di Caggiano il Direttivo Anci ha “condiviso tutta la preoccupazione espressa dai Comuni di Vietri di Potenza e di Caggiano per la individuazione di un sito del tutto inidoneo e per i gravi rischi ambientali che ne deriverebbero con effetti in una vasta zona della Provincia di Salerno e della Provincia di Potenza.
In merito il Presidente Anci Vito Santarsiero ha inviato una nota al Commissario Straordinario Emergenza rifiuti in Campania Dott. Annunziato Vardè chiedendo l’esclusione del sito da quelli programmati per ospitare una discarica.
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evidentemente costoro hanno dormito dal 2008, anno in cui prese corpo l’idea di quella discarica, quindi nulla che avesse a che fare con l’oggi, quanto con l’emergenza cronica della campania dei rifiuti e credo sia necessario che si vada oltre la solidarietà e la comprensione, occorrendo dure prese di posizioni sulla gestione di un affare, quello dell’eterna emergenza dei rifiuti campani, che non si può scaricare a due passi da un’altra regione, o meglio proprio al confine, pensando che una demarcazione geografica fermi gli effetti di una discarica del tutto fuori luogo…sorveglierò la cosa, perchè già a suo tempo mi ero impegnato a farlo, poi tutto sembrò sopirsi, ma oggi evidentemente i cattivi propositi di allora sono tornati…sulle poste che dire, se non confermare il disastro?

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Sciopero Tir e maltempo, per Lacorazza è rischio stop servizi

24/01/2012 17:49

 

BAS “La prosecuzione della protesta degli autotrasportatori ed il permanere dei blocchi autostradali che impediscono l’approvvigionamento dei beni di prima necessità, fra questi i carburanti per auto trazione, potrebbe nelle prossime ore saldarsi con l’emergenza neve annunciata su gran parte dell’Appennino meridionale e specificatamente sul nostro territorio provinciale“.
“Gli effetti di questo connubio potrebbero essere molto gravi per singoli cittadini ed intere comunità. È necessario agire affinché si rimuovano con urgenza blocchi e proteste, per scongiurare la paralisi totale dei servizi essenziali”.
Lo afferma il Presidente della Provincia di Potenza Piero Lacorazza.
“Nelle precedenti 24 ore – aggiunge l’assessore alla Viabilità e ai Trasporti dell’Ente Nicola Valluzzi – i 66 mezzi, preposti allo sgombero neve per conto della Provincia di Potenza, hanno effettuato il pieno del carburante ed approvvigionato una piccola scorta che in presenza di abbondanti nevicate potrà garantire il servizio non oltre la mattinata di domani. Successivamente, in assenza di rifornimenti, non sarà possibile garantire in alcun modo il transito veicolare sull’intero reticolo stradale di competenza”. “Sempre nella mattinata odierna – prosegue – il Consorzio affidatario dei servizi di trasporto pubblico locale della provincia di Potenza (Cotrab) ha comunicato che le “imprese stanno trovando enormi problemi per l’approvvigionamento del carburante. In particolar modo non sono arrivati i rifornimenti per le cisterne aziendali, dovuto a detta delle imprese fornitrici al blocco delle raffinerie e sono ormai esaurite le scorte dei gestori delle aree di servizio di molti comuni del territorio. Quanto sopra per una doverosa informazione sui possibili problemi alla regolarità dei servizi di trasporto pubblico in regione che la protesta degli autotrasportatori può determinare già da subito per causa di forza maggiore e per una richiesta di intervento per cercare di rendere possibile il rifornimento almeno ai mezzi in servizio pubblico, laddove possibile””.
“In relazione alla suddetta segnalazione ricevuta – conclude Valluzzi – l’assessorato ai Trasporti della Provincia di Potenza ha tempestivamente rappresentato al Cotrab “la necessità di conoscere, con ogni urgenza, maggiori dettagli su quanti e quali collegamenti potrebbero non essere garantiti a causa dell’assenza di carburante, sul momento delle possibili interruzioni dei servizi, nonché sulle iniziative che si intendono adottare per limitare o mitigare i paventati problemi alla regolarità dei servizi””.

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quindi costui chiede agli scioperanti, anzi supplica, di lasciar almeno approviggionare i mezzi di soccorso?…ma siamo impazziti?…questo sciopero, per quanto ne riconosca in pieno la validità delle richieste – e dico in pieno – sta ormai travalicando la legittimità delle proteste stesse (ALMENO QUELLE CHE RISPETTANO LE LEGGI!!!)…esistono delle priorità pubbliche in tema di sanità, trasporti ed emergenze, fosse anche solo la neve che va letta sempre in rapporto al blocco che opererebbe sulle prime due, che dovrebbero consigliare ai trasportatori di fermarsi e far riprendere l’ordinario afflusso di merci, quali i carburanti, pena obbligo di precettazione e se necessario di intervento della polizia giudiziaria…esiste un prefetto per questo, assessore valluzzi e presidente la corazza…e se temete che qualcosa possa incepparsi, rivolgetevi a questi per l’emanazione di quanto di sua legittima competenza quale rappresentante dello stato…in altri termini, ricordatevi di essere uomini di istituzione (più che altro perchè ci siete entrati con delle elezioni alla lucana) piuttosto che gente che dovendo ricandidarsi mette in conto di non doversi alienare neppure un voto, fosse pure di un camionista che protesta…tornerò sull’argomento 

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Benedetto (Idv) sul voto ai minori di 18 anni

24/01/2012 17:21

“Abbassare la soglia di età per il diritto al voto può rappresentare un esempio di investimento nei giovani ai quali dobbiamo dare risposte per aiutarli a realizzare i sogni del proprio futuro”

ACR  “La proposta di Tito Boeri, uno dei più celebri economisti italiani, di dare il voto anche ai minori di 18 anni, mi piace non tanto perché si darebbe una nuova possibilità di partecipazione civile a poco meno di 12.500 giovani lucani sedicenni e diciassettenni ma per il messaggio positivo che si lancerebbe alle giovani generazioni soprattutto di svecchiamento della classe politica che nel nostro Paese ha l’età più alta in assoluto”. E’ il commento del presidente del Gruppo Idv alla Regione, Nicola Benedetto.

“Non è infatti il numero limitato di nuovi elettori che conta quanto piuttosto – aggiunge – la chiara indicazione che il Paese intende finalmente occuparsi dei giovani e del proprio futuro. Un’indicazione che assume nuovo e particolare significato dopo l’esternazione, di cattivo gusto, del viceministro del Lavoro Michel Martone, che con il suo messaggio (‘se a 28 anni non sei ancora laureato sei uno sfigato’) non si differenzia di molto dal ‘mandiamo i bamboccioni fuori di casa’ dell’allora ministro dell’Economia Tommaso Padoa-Schioppa. Sono passati più di quattro anni tra le due esternazioni e la situazione è senz’altro peggiorata. La crisi economica ha accentuato un ritardo, quello dell’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro, che i dati sulla disoccupazione giovanile, da vicina al 40 per cento, e con centinaia e centinaia di ragazzi che non studiano e non lavorano, rischiano di rendere drammatico. Per questo – dice Benedetto – penso che abbassare la soglia di età per il diritto al voto possa rappresentare un esempio di investimento nei giovani ai quali dobbiamo comunque dare risposte per aiutarli a realizzare i sogni del proprio futuro non più a casa dei genitori e senza lavoro. E chi sa che la nuova Giunta regionale che sta per nascere non istituisca una delega specifica alla questione giovanile oltre a definire un programma straordinario di misure eccezionali per il lavoro a laureati e diplomati”.

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non ci siamo affatto…il problema dei giovani non si risolve abbassando l’età del voto, ma intervenendo sul mercato delle opportunità che non sono solo il lavoro e la formazione, ma soprattutto l’educazione ai diritti civili e politici, un punto spesso trascurato…che tito boeri, sopravalutatissimo economista che a ballarò esterna i suoi pensieri liberal, che titolo ha per proporre ancora una volta un tema che molte volte è stato proposto in passato e sempre “addormentato” da una considerazione quasi ovvia…c’è sufficiente maturità per operare una scelta politica a quell’età?…ovvio che non è detto affatto che tale maturità ci sia a 60 anni, come l’esperienza ci insegna nell’italia dello” stadio politico” o nella basilicata del voto di relazione corta, ma certo a 16 anni si pone un problema reale non tanto di comprensione del mondo e della sua complessità che certo un ragazzo può aver già maturato, ma l’effetto di convincimento che su un ragazzo ancora dipendente dalle “casse familiari” possono avere i giudizi parentali…chiediamoci piuttosto se la cultura del diritto politico è qualcosa che stiamo insegnando nelle scuole o piuttosto è un qualcosa che abbiamo lasciato ai talk-show ed alle prime serate televisive!!!

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