DIGILIO E COVIELLO (PDL) SU QUALITA’ VITA A POTENZA |
|
21/12/2009 09.44.00 [Basilicata] |
|
“Non sarà facile questa volta per il sindaco di Potenza Santarsiero spiegare il “tonfo” in classifica nel cosiddetto giro d’Italia della Qualità della vita de Il Sole 24 Ore nello specifico settore dei Servizi ed Ambiente. In questo settore Potenza, per il 2009, è 99esima rispetto alla 17esima posizione assegnata nel ——————————————————————————- prendendo con le molle i risultati dell’indagine del sole 24 ore (che ricordiamo che è l’organo di confindustria), che portano dove si vuole sulla base di criteri abbastanza approssimativi se non valutati sulla scorta di chiare evidenze parametriche e di misure reali (da noi poi molte misure ambientali sono state prese dai dati ufficiali dell’arpab…e la cosa è tutto dire!!!) e dell’evidente tentativo del centro-destra di cavalcare la tigre, il risultato comunque è evidentemente suffragato dai fatti, osservabili da qualunque cittadino senza le fette di prosciutto di pd-parma sugli occhi, che parlano di una qualità della vita del capoluogo precipitata nel baratro nel volgere di pochi anni (particolarmente proprio quelli della giunta sant’arsiero, rieletto sindaco proprio da quei cittadini “leggermente miopi” di cui sopra)…ed a tutto questo ora costui vuole aggiungere anche il suo inceneritore di monnezza, nella caparbietà tipica di un testardo aviglianese (con tutto il rispetto degli aviglianesi!!!) che sarebbe capace di negare anche l’evidenza più conclamata, mentre tronfio e gonfio di sè come un palloncino pieno d’acqua (o magari anche altro…l’immaginazione faccia il resto) troneggia onnipresente in convegni, presentazioni ed occasioni mondane a parlare e straparlare di una città che non esiste abitata da cittadini che se non sono d’accordo con lui (e dovrebbe essere lecito!!!) sono giudicati in guisa di bestie arretrate…la democrazia avanza con il cemento, regola prima delle orazioni del santo padrone di potenza!!! |
Archivio mensile:Dicembre 2009
i meccanici
FORMAZIONE,APOF-IL:MOTORE CRUSCOTTO OSSERVATORIO PROVINCIA |
|
21/12/2009 09.42.15 [Basilicata] |
|
“L’Apof-Il, come ha dimostrato nell’intensa attività svolta durante l’anno che sta per concludersi, è pronta a supportare l’Amministrazione Provinciale di Potenza nella gestione dell’Intesa Istituzionale tra Regione e Province nel settore dell’orientamento, della formazione professionale e delle politiche di accompagnamento al lavoro che segnerà nel 2010 una svolta nelle politiche di formazione e lavoro”. A sostenerlo è il presidente dell’Apof-Il (Agenzia Provinciale per l’Orientamento, ——————————————————————————- volante, cruscotto, motore…ma questi stanno proprio fuori di brocca!!!…che cosa credono di amministrare un’autofficina?…e loro sarebbero i meccanici?…e poi il “carburante”, cioè i finanziamenti per attività che costui autoglorifica ed autocertifica senza che vi sia alcun riscontro pratico a ciò che predica…fino ad ora se vogliamo rimanere in tema, quel motore ha consumato tanto carburante per risultati scarsini, anzi direi nulli…e chiunque abbia provato a frequentare uno dei corsi messi in piedi dalla miriade (circa duecento) di aziende operanti nel settore formazione in regione sa di cosa stiamo parlando!!! |
fascisti su marte…no sulla basilicata!!!
CILIENTO (MS-FT): CONTRO OGNI ODIO E DISORDINE SOCIALE |
|
21/12/2009 09.38.04 [Basilicata] |
|
“ |
———————————————————————————
ah, e su cosa sono innestate le torce?…sui manganelli?…e sono alimentate ad olio di ricino?…un’altra delle colpe storiche di berluskoni è quello di aver sdoganato forze che dovrebbero essere consegnate alla storia del nostro paese ed ai cattivi ricordi…imbarbarimento della politica?…ma andatelo a raccontare alla mussolini ed alla santanchè!!!
il governo dell’amore e l’esercito privato
da repubblica-on line, questo articolo che mette in luce alcuni aspetti inquietanti del governo dell’amore
Forze armate e privatizzate
Stiamo parlando di Difesa Servizi Spa, una creatura fortissimamente voluta da Ignazio
Non si capisce nemmeno quanti soldi verranno manovrati dalla holding. Difesa Servizi gestirà tutte le forniture tranne gli armamenti, che rimarranno nelle competenze degli Stati maggiori. Ma cosa si intende per armamenti? Di sicuro cannoni, missili, caccia e incrociatori. E gli elicotteri? E i camion? E i radar e i sistemi elettronici? Quest’ultima voce ormai rappresenta la fetta più consistente dei bilanci, perché anche il singolo paracadutista si porta addosso una serie di congegni costosissimi. La definizione di questo confine permetterà anche di capire se questa privatizzazione può configurare un futuro ancora più inquietante: una sorta di duopolio bellico. Finmeccanica, holding a controllo statale che ingaggia legioni di ex generali, oggi vende circa il 60 per cento dei sistemi delle forze armate. E a comprarli sarà un’altra spa: due entità alimentate con soldi pubblici che fanno affari privati. Con burattinai politici che ne scelgono gli amministratori. All’orizzonte sembra incarnarsi un mostro a due teste che resuscita gli slogan degli anni Settanta. Ricordate? ‘L’imperialismo del complesso industriale-militare’. Un fantasma che improvvisamente si materializza nell’opera del governo Berlusconi.
Intanto però gli appetiti si stanno scatenando. E fette della torta finiscono in pasto alle amministrazioni amiche. Con giochi di finanza creativa. A Gianni Alemanno per Roma Capitale sono state concesse caserme per oltre mezzo miliardo di euro. O meglio, il loro valore cash: il Tesoro anticiperà i quattrini, da recuperare con la vendita degli scrigni di viale Angelico, Castro Pretorio, via Guido Reni e di un paio di fortezze ottocentesche ormai inglobate dalla metropoli. Qualcosa di simile potrebbe essere regalato a Letizia Moratti, per lenire il vuoto nelle casse dell’Expo: un bel pacco dono di camerate e magazzini con vista sul Duomo. “Così le logiche diventano altre: non c’è più tutela del bene pubblico ma l’esternalizzare fondi e beni pubblici attraverso norme privatistiche”, dichiara Rosa Calipari Villecco, sottolineando l’assenza di magistrati della Corte dei conti o altre figure di garanzia nella nuova spa. Un anno fa i militari avevano manifestato insofferenza per questa disfatta edizilia. Il capo di Stato maggiore Vincenzo Camporini aveva fatto presente che era stato ceduto un tesoro da un miliardo e mezzo di euro senza “adeguato contraccambio”. Oggi, come spiega l’onorevole Calipari, “non si sa nemmeno tra quanti anni le forze armate riceveranno i profitti delle vendite”. Eppure i generali tacciono. Una volta ai soldati veniva insegnato ‘Credere, obbedire, combattere’; adesso il motto della Difesa privatizzata è ‘economicità, efficienza, produttività’. La regola dell’obbedienza è rimasta però salda. E con i tagli al bilancio imposti da Tremonti – in un trennio oltre 2,5 miliardi in meno – anche gli spiccioli della nuova holding diventano vitali per tirare avanti e garantire l’efficienza di missioni ad alto rischio, Afghanistan in testa.
concorsi che vanno, concorsi che verranno
mentre la fame di lavoro impazza in tutta la regione, date un’occhiata a questo avviso che appare su una pagina del sito istituzionale…
SELEZIONI CONCORSUALI PUBBLICHE PER TITOLI ED ESAMI, PER LA COPERTURA DI 78 POSTI A TEMPO PIENO E INDETERMINATO, CATEGORIE C1– D1 – D3 NEL RUOLO DELLA GIUNTA REGIONALE DI BASILICATA |
Si avvisano i candidati che il giorno 30 settembre 2009 sul sito istituzionale della Regione Basilicata saranno pubblicate ulteriori notizie sui concorsi pubblici in oggetto ed in particolare le informazioni in merito alla sede, al diario ed alle materie delle prove preselettive per i concorsi il cui numero delle domande di partecipazione è stato superiore a 300 (art. 5 dei Bandi di concorso). |
Si comunica che le operazioni di preselezioni relative ad 11 concorsi con numero di candidati superiore a 300 unità, per esigenze tecnico-organizzative collegate all’elevato numero di iscrizioni sono rimandate a data da definirsi. Ulteriori informazioni relative anche ai 4 concorsi per i quali non è prevista la preselezione saranno fornite il 31/01/2010. |
scommettiamo che magicamente i concorsi riprenderanno in concomitanza con le elezioni regionali, avendo una platea di molte migliaia di possibili votanti da “ricattare” con molta eleganza?…intanto date pure un’occhiata sia ai concorsi che al numero di concorrenti attraverso il link seguente
Comunicato stampa di Comunità Lucana – Movimento No Oil
Reindustrializzazione?…facciamola sul ciclo dei rifiuti!
Recita l’adagio che “piove sul bagnato” e così alla pioggia di un sabato dicembrino si aggiunge la sentenza del TAR che boccia l’assegnazione dei fondi per la re-industrializzazione del sito Mahle di Potenza alla società Revoind, risultata essere comunque non in regola con le procedure per l’assegnazione dei relativi fondi stabilite dalla Legge Regionale 28/2007.
A questo punto la regione Basilicata potrebbe ricorrere al Consiglio di Stato per la revoca della sentenza, ma ottenutala non avrebbe più la ditta, a meno di non scorrere alla seconda, o tutto rimane fermo e si deve procedere ad un nuovo bando, non essendo il sito Mahle, insieme all’ex filatura di Vitalba, inserita nel bando cumulativo per la re-industrializzazione.
Ci chiediamo a nome dei lavoratori quali siano state allora le prassi seguite per l’assegnazione del bando e relative provvidenze per 13 milioni di euro ad una ditta risultata poi non idonea, ci chiediamo a nome dei cittadini quali siano state le prassi che portano all’apertura delle offerte senza la presenza dei proponenti, e ci chiediamo quale siano le prassi e lo scopo di tali ingenti finanziamenti pubblici a ditte non referenti al tessuto produttivo locale, quando nulla assicura che le beneficiarie non delocalizzaranno a loro volta quegli stessi siti da re-industrializzare ora?
Senza entrare nel merito delle sussurrate cordate politiche di riferimento delle ditte locali, cosa che di per sé non deve impedire di giudicare prioritarie a parità di piano industriale e di rientro occupazionale proprio le offerte locali, ci chiediamo oggi, avendolo già fatto in un altro comunicato, se non sia il caso di rimodulare quella legge ed i suoi criteri in un ripensamento globale sul ciclo integrato dei rifiuti in Basilicata, ciclo che crediamo possa diventare non solo un virtuoso meccanismo di riciclaggio e riduzione dei rifiuti, perseguendo una gestione a “rifiuti zero”, ma possa divenire un’occasione di industrializzazione “altra” che coniughi ambiente, lavoro ed economicità della gestione del ciclo stesso.
Argomenti questi che stiamo organizzando in un vero e proprio piano regionale dei rifiuti alternativo ai rispettivi piani delle province di Potenza a Matera, di cui non ci convince la troppo smaccata propensione all’incenerimento dei rifiuti in forma di combustione di CDR da ottenersi proprio da quei nostri rifiuti che ben altra finalità potrebbero avere.
Prima di addentrarci in questo ragionamento è da chiarirsi però che un comma di un articolo della legge 28/2007, prevede tra altre l’impossibilità di destinare i siti ad operazioni di stoccaggio e trattamento di rifiuti solidi urbani, prescrizione saggia, ma che andrebbe emendato dalla possibilità di derogare nel caso ad effettuare quei trattamenti siano degli enti pubblici delegati al ciclo rifiuti.
Una “alchimia” legislativa a cui un Consiglio Regionale accorto potrebbe da subito dedicarsi al posto di baloccarsi con riforme e sbarramenti elettorali di fine legislatura, facendo così apparire la possibilità concreta che, sulla scorta proprio di quelle idee di raccolta differenziata spinta di materie prime seconde che speriamo presto poter mettere sul piatto dei “fatti” politici, che l’ex sito Mahle diventi una stazione regionale di selezione merceologica del differenziato secco ed una stazione di compostaggio dell’umido per l’intero comprensorio del potentino, che ben altri piani vorrebbero serviti da una riapertura di certo anti-economica ed ambientalmente disastrosa dell’inceneritore di Potenza.
La posta finanziaria messa in campo dalla regione Basilicata per la re-industrializzazione del sito ex-Mahle assomma a 13 milioni euro, cifra bastante alla trasformazione del plesso in stazione ecologica multifunzione gestita possibilmente un consorzio dei comuni interessati ed alla riassunzione dei 104 ex operai Mahle “mobilitati” e dei 26 “precari” dell’inceneritore in questione, aggiungendo forza lavoro agli attuali organici municipali delegati al servizio ecologico e liberando così capacità reddituali da reimmettere nel ciclo economico, cifra che coprendo le spese dell’infrastruttura di fatto consentirebbe il trattamento di circa 70-80 tonnellate/giorno di rifiuto differenziato ed umido selezionato raccolto nell’intero bacino comprensoriale che conta circa 120.000 abitanti e 130 tonnellate/giorno di rifiuti attualmente destinati alla discarica al costo di circa 125 euro per tonnellata più trasporto.
Ma cifra bastante, in aggiunta ai risparmi di gestione del ciclo per i mancati conferimenti in discarica ed ai ricavi delle vendite ai consorzi delle materie seconde differenziate, soprattutto per l’avvio di quella raccolta porta a porta spinta nelle comunità in oggetto che consentirebbe il raggiungimento di percentuali di raccolta differenziata oltre il 60% che assicurano sia un ciclo virtuoso nella gestione dei rifiuti e nell’economicità della gestione, sia il rispetto della legge.
Miko Somma,
coordinatore regionale di Comunità Lucana – Movimento No Oil.
si va da soli
da evitare
PROSEGUE CAMPAGNA EDUCAZIONE ALLA SOSTENIBILITA’ ENERGETICA |
|
18/12/2009 18.27.32 [Basilicata] |
|
In seguito al successo dell’iniziativa tenuta al teatro Stabile di Potenza, la campagna di educazione alla sostenibilità energetica realizzata dalla Società Energetica Lucana con la collaborazione della Feem, proseguirà lunedì 21 alle ore 11:00 a Matera, presso l’Auditorium del conservatorio E. Duni.
Per l’occasione parteciperanno oltre 350 giovani delle scuole elementari che saranno coinvolti tramite lo spettacolo di teatro scientifico “Terra: istruzioni per l’uso. Riduciamo la CO2!”. Durante l’evento saranno distribuiti materiali informativi sullo sviluppo sostenibile e gadget. |
buon divertimento
per scoprire come vengono spesi i soldi dei contribuenti è interessante guardare non solo alle iniziative in sè, ma anche ai proponenti ed ai realizzatori…
http://www.basilicatanet.it/amorephilos/
se non ci fosse da piangere, ci sarebbe quasi da ridere….buon divertimento!!!
VIOLENZA DONNE, DE FILIPPO SOTTOSCRIVE INTESA ISTITUZIONALE |
|
18/12/2009 16.05.30 [Basilicata] |
|
(AGR) – “Nell’ambito della propria programmazione, ——————————————————————————- cioè di fatto un prossimo nuovo tavolo, con un bel presidente e qualche bel consigliere…in tempi di campagne elettorali le promesse di incarichi, consulenze e tavolini a cui sedersi con tanto di seggiola non bastano mai, anche quando vanno a strumentalizzare un problema grave come quello della violenza sulle donne che non sono certo i tavoli a risolvere…se la regione basilicata cominciasse a costituirsi parte civile contro gli aggressori questo sarebbe già un buon segnale!!! |
altri sbarramenti
REGIONE, BELISARIO (IDV): NON DISPONIBILI ALLE AMMUCCHATE |
|
18/12/2009 15.58.47 [Basilicata] |
|
“I prossimi cinque anni non saranno facili per i cittadini lucani a causa della crisi gravissima che attraversa ——————————————————————————- il pdl è in buona compagnia…belisario prova a fare il galletto, ma sa che se non va con il pd in una riedizione del centrosinistra tuttovabenista, rischiando così di spaccare il suo partito, non va da nessuna parte…i giochi paiono chiari ormai così come il tentativo di far fuori le voci di dissenso…ci riusciranno questi allegri compari o i lucani mostreranno una maturità politica impensabile finora? |
sbarramenti
EMENDAMENTI PDL A TESTO LEGGE ELETTORALE LICENZIATO IN I CCP |
|
18/12/2009 13.41.26 [Basilicata] |
|
(ACR) – Si è svolta questa mattina, presso la sede del Consiglio regionale della Basilicata, la conferenza stampa dei consiglieri del centro destra di presentazione degli emendamenti al testo riguardante la modifica della legge elettorale licenziato in Prima commissione consiliare permanente “Affari istituzionali”. Presenti i consiglieri regionale Franco Mattia, Nicola Pagliuca, Sergio Lapenna, Antonio Tisci e Michele Napoli. All’incontro ha partecipato l’on. Vincenzo Taddei del Pdl……“Il primo emendamento – hanno spiegato i consiglieri – prevede la presenza di due schede elettorali, la prima per l’elezione del Presidente della Giunta regionale, la seconda per l’elezione del Consiglio regionale. Tale emendamento va nella direzione del rafforzamento del bipolarismo e del presidenzialismo, senza spazi inopportuni per vari poli di imprecisata provenienza. Non si comprende infatti, per quale motivo il voto dato al consigliere sul proporzionale venga dato automaticamente al candidato Presidente. In realtà, la possibilità del voto disgiunto già esiste, ma per fare chiarezza occorrono le due schede che danno più visibilità alla volontà del cittadino. Il cittadino si schiera con la visione programmatica del candidato presidente e meno spazio viene dato alle liste civiche costituite con il solo obiettivo di recuperare un consenso da trasferire al presidente stesso. Importante, in tal modo, diviene la semplificazione del quadro politico attraverso il meccanismo della separazione del voto. Il secondo emendamento – hanno esplicitato i consiglieri – riguarda le soglie di sbarramento. Pur essendo bipolaristi convinti – hanno spiegato – non intendiamo, di certo, togliere spazio alle varie forze politiche rappresentative, purchè queste riescano a catalizzare un consenso concreto e tangibile che possa realmente influire sulle sorti della regione. Prevista, pertanto, una soglia di sbarramento per la coalizione sulla base del 15 per cento dei voto validi nell’intera regione, questo al fine di spingere le forze all’aggregazione per fare sintesi politica. All’interno della coalizione che ha superato il 15 per cento, saranno ammesse alla ripartizione dei seggi le liste provinciali che hanno ottenuto almeno il 4 per cento dei voti validi nell’intera regione. Oggi – è stato specificato – esiste una soglia di sbarramento, me è riconducibile all’1 per cento e, dunque, l’innalzamento trova giustificazione nel fatto che è giusto che trovino rappresentanza solo quelle formazioni radicate sul territorio che non hanno, quindi, difficoltà a raccogliere il consenso e che, soprattutto, non scaturiscano da accordi estemporanei senza una reale base elettorale, tanto meno capacità programmatiche e rappresentative. Questo porterà ad un risparmio di spesa, giungendo ad una riduzione dei gruppi consiliari con l’eliminazione della eccessiva frammentazione oggi esistente. Il tema dell’abolizione del listino – secondo gli esponenti del centro destra – è inserita in questa più vasta riforma progettuale. Va bene l’abolizione del listino, purchè si rispettino i principi enunciati”. …………………….. ——————————————————————————- l’antidemocraticità è palese, intendendosi con la soglia del 15% e del 4% impedire a migliaia di lucani di votare per chi li rappresenta….chi stabilisce quale sia il limite di rappresentanza?…anche l’1% è una rappresentanza e come tale va considerata, che abbia poi o meno dei seggi in consiglio, ma evidentemente la tentazione di mettere il bavaglio a chi non ci sta a questa dittatura delle maggioranze e delle opposizioni uniche è tanto forte quanto forte è la protervia di continuare a gestire la politica come fosse “cosa loro”…in quanto al listino, pur cancellato, con questi emendamenti si avrebbe un peggioramento della situazione, riversandosi sulle liste maggiori percentualmente molto più di quanto già non accadeva…ma leggiamo il testo dell’emendamento….
Emendamenti alla proposta di legge recante “Norme relative al sistema di elezione del Presidente della Giunta Regionale e dei Consiglieri Regionali, ai sensi della Legge 2 luglio 2004, n. 165, “Disposizioni di attuazione dell’art. 122, primo comma, della Costituzione” All’art. 1, comma 3, dopo le parole “della lista regionale” e prima delle parole “i rimanenti seggi”, aggiungere: “ed al candidato alla carica di Presidente della Giunta regionale che ha conseguito un numero di voti validi immediatamente inferiore a quello del candidato proclamato eletto Presidente,”. Dopo l’art. 1 aggiungere i seguenti articoli: art. 1 bis
Art. 1 ter
——————————————————————————————- |
ipocrisie
L’ARPAB PREMIA LE TESI DI LAUREA SULLE BEST PRACTICE |
|
18/12/2009 13.34.09 [Basilicata] |
|
Si terrà lunedì 21, presso la sede dell’Arpab a Potenza, la cerimonia di assegnazione del premio alle migliori tesi di laurea sul tema “Esempi di best practice per la sostenibilità ambientale”. ——————————————————————————- |
non voglio sprecare tempo a commentare l’ipocrisia dell’uomo e del dirigente che pur ammettendo di non aver potuto (o magari voluto?…non sta a noi dirlo, ovviamente, ma a qualche magistrato competente) far controlli adeguati al compito istituzionale di monitoraggio e vigilanza dell’agenzia, ora si mette a distribuire premi, fidelizzando in qualche modo la ricerca…una pratica di certo ormai diventata comune tra molti enti e società, ma che per buon gusto questa volta nello specifico si sarebbe potuto forse evitare di strombazzare, almeno per rispetto agli studenti se non ad un’intera regione!!!
ORARI APERTURA CUP E CONTACT CENTER NEI GIORNI FESTIVI |
|
18/12/2009 11.28.53 [Basilicata] |
|
In occasione delle prossime giornate del 24 e 31 dicembre i servizi di Call Center Sanitario e Contact Center saranno attivi dalle 8,00 alle 18,00. |
———————————————————————————
cioè cercate di non ammalarvi o farvi male o avere altri problemi psico-sanitari, soprattutto se vivete in qualche paese dell’interno, durante le feste!!!…se questa è un’apertura festiva!!!
contraddizioni
FENICE, FIOM CGIL: OGGI SCIOPERO LAVORATORI |
|
18/12/2009 11.16.34 [Basilicata] |
|
2 ore di sciopero questa mattina da parte dei lavoratori della Fenice di Melfi (dalle 10,00 alle 12,00) contro la decisione aziendale di aver avviato le procedure di licenziamenti collettivi con la mobilità che a livello di Gruppo colpisce 60 lavoratori e nel sito di Melfi 2 lavoratori su 59 dipendenti. —————————————————————————— quindi a giudicare dal lancio per la fiom-cgil il problema è solo quello dei due dipendenti e non quello dell’inquinamento che da quel’impianto viene fuori…come a dire che se i due non vengono licenziati va tutto bene?…qui c’è da chiarire qualche aspetto della cosa…se scindiamo il contenuto del contenzioso in due separate sezioni, quella prettamente sindacale con la difesa ovvia e giusta delle maestranze coinvolte e della continua precarizzazione della forza lavoro e quella invece legata alla “silenziata” problematica ambientale, come pare faccia la fiom con un silenzio assordante e assai contradditorio, non ne veniamo assolutamente a capo, poichè ancora una volta ci rifiutiamo di unire la realtà in una visione coesa che tenga insieme lavoro ed ambiente…mi ricorda molto l’imbarazzato silenzio del suo segretario, cillis, quando una volta ad oppido lucano in un convegno sparai a zero sui milioni di euro regalati dalla regione a fiat per il centro ricerche sull’auto…ciò che andrebbe affermato è che quel lavoro va difeso si, ma insieme alla necessità di non distruggere una zona, le sue fonti d’acqua, la sua agricoltura (che a conti fatti vale molto più in termini occupazionali dui due posti di lavoro), aprendo una vertenza immediata sul tema di quale lavoro e come va svolto in quel sito ed in tanti altri nell’ottica di preservare dall’inquinamento, e non genericamente parlando di miglioramenti qualitativi di prestazioni lavorative e produzioni, quasi a dar l’idea che si stia parlando di due cose diverse ed incompatibili tra loro, quasi che tra lavoro ed ambiente vi sia un’equazione a perdere in cui il secondo soccombe al primo, dando così corpo istituzionalizzato a quel ricatto occupazionale che stringe la regione in un cappio da cui non si esce, da fenice al centro olii di viggiano e via discorrendo, senza che mai e dico mai una sola parola sia stata spesa fuor di retorica sulla preservazione ambientale come bacino di nuove opportunità lavorative da parte di alcun sindacato…ma così si difende il lavoro in una visione organica ed ampia che traguarda ad un futuro diverso in cui far convivere entropicamente attività industriali ed ambiente o si fa una battaglia di retroguardia, tappandosi naso, occhi e bocca?…eppure una soluzione c’è ed è in un modello nuovo di ciclo integrato dei rifiuti!!!
n.b. da un veloce chiarimento avuto stasera con emanuele de nicola della fiom-cgil pare che l’azienda qui citata sia un’altra fenice…no, davvero…si tratterebbe di un’azienda del gruppo fenice che lavora nell’indotto fiat…nulla cambia rispetto a quanto espresso sulle contraddizioni, ma in questo caso errata corrige assolutamente necessaria, non trattandosi dell’inceneritore fenice…chiedo scusa della svista, ma forse la parola fenice mi fa scattare come una molla!!! |